Filippo Fiorelli (in apertura foto Instagram) scala il vulcano verso il Rifugio Sapienza ogni giorno ultimamente. Finito il Giro di Sicilia è diventata questa la sua casa. Così il caldo e i profumi del Sud riempiono le sue dure e intense giornate di avvicinamento al Giro d’Italia.
Il corridore della Bardiani Csf Faizanè ci sta dando sotto. Dietro motore, tanta esplosività . Il suo è un ritiro sui generis. Di solito in altura si fa volume. Ma lui stesso ci spiega il perché. La corsa rosa è troppo vicina, Budapest chiama.
Il Giro è sempre più vicino, come ti stai preparando Filippo?
Sono venuto qui sull’Etna per prepararmi al meglio. Al Giro di Sicilia sono andato bene e sono molto soddisfatto, ma non ero comunque al mio massimo. Qui faccio diversi lavori incentrati principalmente sull’esplosività . L’unica salita lunga che faccio è quella per rientrare in hotel, per il resto solo pianura e brevi salite. Anche perché, non devo mica andare a vincere la tappa sul Blockhaus (ride, ndr)!
Allenarsi in Sicilia…
Non sono esattamente a casa mia, Palermo è giusto qualche chilometro più distante (sorride, ndr), ma è comunque sempre un qualcosa di piacevole. Al Rifugio Sapienza mi trovo sempre davvero molto bene, come se fosse una seconda casa e poi l’Etna è uno spettacolo.
La quarta tappa arriva proprio lì su…
Sì, sicuramente non è una tappa adatta alle mie caratteristiche. Se starò bene cercherò di andare in fuga, dipende da come si metterà la corsa, poi magari la fuga arriverà , ma penso sia molto difficile.
L’ultima volta, al Giro di Sicilia, nell’ultima tappa, proprio quella dell’Etna, sei andato in fuga…
Ho provato, anche per dare un po’ di soddisfazione e onore ai miei tifosi siciliani. Quel giorno, però, Damiano Caruso era implacabile, probabilmente anche se gli si fossero bucate entrambe le ruote sarebbe riuscito a vincere!
Che rapporto hai con lui?
L’ho conosciuto non appena sono passato nel professionismo. Sia con lui che con Nibali, abitando dalla parte opposta dell’isola, non ho avuto mai grandi contatti. Sicuramente in questo Giro di Sicilia è stato bello, perché eravamo noi le tre punte della corsa. Loro come scalatori e per la classifica generale e io per la maglia a punti. Tra di noi si era instaurato un bel clima.Â
Cosa ci dici, invece, della quinta tappa del Giro, la Catania-Messina?
E’ una tappa più adatta alle mie caratteristiche. Anche lì cercherò di fare del mio meglio, ma sarà comunque difficile, ci saranno tutti i big pronti a conquistare la vittoria. Mi piacerebbe, comunque, fare un bel piazzamento.
Cosa ci dici di Giovanni Visconti?
Mi manca? Sì, tantissimo! Al di là del contributo che mi avrebbe potuto dare in gara, mi manca anche quello che succedeva dopo, gli allenamenti con lui, scherzare e divertirci come fratelli. Ero con lui alla Tirreno e vedevo che non stava bene, ho fatto di tutto per non farlo fermare, ma evidentemente era arrivato il suo momento. Ci sentiamo ogni giorno. So che scenderà in Sicilia nel periodo del Giro e questo è molto bello. Il mio cucciolo! Ah, ah, ah…
Cosa dobbiamo aspettarci da te per questo Giro?
Vedrete la miglior versione che potrò essere. Darò tutto, cercherò di dare spettacolo nella mia terra, cercherò di vincere una tappa e di fare buoni piazzamenti. Il duro allenamento che sto facendo darà i suoi frutti. Mi sento meglio rispetto all’inizio della stagione.