ExtraGiro, si riparte! Il Giro U23, gli italiani donne, il gravel…

22.02.2022
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Il ciclismo è decisamente nel Dna di Marco Selleri. Quando il dirigente di ExtraGiro ci risponde al telefono si trova presso il negozio Cicli Ronchini, una pietra miliare del ciclismo imolese, per far sistemare le ruote di alcune Mtb. Oggi vi lavora Fabio Patuelli, a sua volta ex professionista: alle pareti poster di grandi campioni e tante bici Colnago di ogni epoca. Selleri ci porta così in questa atmosfera genuina.

A sinistra Marco Selleri e a destra Marco Pavarini premiano Ayuso nel finale di Castelfranco Veneto lo scorso anno
Selleri (a sinistra) e Pavarini (a destra) premiano Ayuso nel finale di Castelfranco Veneto lo scorso anno

Primavera intensa

Con lui facciamo il punto sull’attività di ExtraGiro, che sta ormai ripartendo con un’altra stagione ricca di eventi.

«C’è parecchia carne che bolle in pentola – dice Selleri – ma non è ancora cotta del tutto. Tra qualche tempo potremmo essere più precisi su un nuovo evento in cui crediamo molto, manca solo la firma. Meglio aspettare un po’.

«Per il resto eccoci: il 26 marzo a Bubbano di Mordano ci sarà un circuito per soli under 23. Il 1° maggio ci sarà la Strade Bianche di Romagna – Memorial Fausto Pezzi dedicata agli allievi e il 28 maggio quella per gli under 23. Il 5 giugno ci saranno due eventi internazionali nello stesso giorno, entrambi a Meldola. La mattina saranno di scena le donne open. Il pomeriggio invece sarà la volta degli under 23. Il 26 giugno, ancora donne: con il campionato italiano elite».

Ma gli eventi non finiscono qui. Anche in autunno ExtraGiro ha il suo bel da fare.

«Settembre sarà dedicato al mondo gravel – riprende Selleri – Noi abbiamo tre eventi in programma. Uno, è quella la grossa novità che bolle in pentola, e credetemi è davvero importante, sarà una gara gravel UCI. Un’altra gara è già stata fissata in calendario, il 18 settembre, ad Argenta in provincia di Ferrara. Mentre il weekend precedente organizziamo la Maratona Valle Spluga, in Valchiavenna. Ma quello è un evento dall’aspetto cicloturistico».

«Lasciatemi però ricordare un Memorial a cui tengo particolarmente. Il 26 marzo a Mordano ricorderemo Sauro Coppini. Sauro faceva parte della scorta tecnica dello scorso Giro under 23, ma per un incidente è morto durante un trasferimento. Era una persona appassionata e noi vogliamo salutarlo così».

Fabio Vegni sarà il direttore di corsa della prossima edizione del Giro U23 (foto ExtraGiro)
Fabio Vegni sarà il direttore di corsa della prossima edizione del Giro U23 (foto ExtraGiro)

Ecco il Giro U23

Ma quando si parla di ExtraGiro il piatto forte è il Giro d’Italia under 23. La corsa è organizzata davvero nel dettaglio, è forte di grandi strutture e ha un’ottima comunicazione mediatica, cosa che lo ha rilanciato tantissimo. E, perdonateci il campanilismo, questo nostro giudizio è avvalorato anche dall’esperienza vissuta lo scorso anno in Francia al Tour de l’Avenir. 

«Il Giro scatterà l’8 giugno e durerà fino al 18 – continua Selleri – Non posso dire molto, ma posso svelarvi che, nell’ordine, attraverseremo sei regioni: Marche, Emilia-Romagna, Veneto, Trentino, Lombardia e Piemonte, che ospiterà le tre frazioni conclusive. 

«A mio avviso si tratta di un Giro abbastanza impegnativo, almeno sulla carta. I metri di dislivello sono parecchi, soprattutto nel finale, mentre la prima parte è più facile. Non ci saranno cronometro stavolta».

Filippo Baroncini vinse la crono del Giro U23 dello scorso anno
Filippo Baroncini vinse la crono del Giro U23 dello scorso anno

Niente crono, perché?

E questo ci incuriosisce. Come mai è stata tolta la tappa contro il tempo? E’ una scelta tecnica? O c’è dell’altro? Selleri fa subito chiarezza.

«Fare una cronometro non è facile – spiega Selleri – Noi abbiamo a disposizione una sola domenica e infilare una cronometro nel pieno di un giorno lavorativo non è così scontato, questa implica una chiusura delle strade più lunga. Lo scorso anno ci riuscimmo perché avevamo cinque tappe in Emilia-Romagna (c’era la ciclabile Food Valley da inaugurare, ndr) e in qualche modo ci siamo arrangiati. Stavolta invece si parte dalle Marche e c’è molto Nord.

«E poi bisogna vedere anche le località che ti ospitano, perché alla fine, inutile negarlo, bisogna fare i conti con i budget e chi dà l’opportunità di far arrivare la corsa. Io avrei anche trovato due località, una di partenza e una di arrivo, ma sono distanti 120 chilometri!

«Posso assicurare dunque che Marco Pavarini ed io non abbiamo tolto la cronometro per una scelta tecnica».

Il Giro d’Italia U23 2021 ha raggiunto 40 Nazioni: un’ottima diffusione mediatica (foto ExtraGiro)
Il Giro d’Italia U23 2021 ha raggiunto 40 Nazioni: un’ottima diffusione mediatica (foto ExtraGiro)

Verso il futuro

Selleri poi racconta anche che questo potrebbe anche essere l’ultimo Giro under 23 di ExtraGiro. Il  bando indetto dalla Federciclismo infatti è in scadenza, si è al termine del secondo triennio.

«Noi – dice Selleri – abbiamo la volontà di continuare, ma vediamo come andrà. Non possiamo neanche arrivare all’ultimo minuto, per questo in teoria avremmo già le basi per il 2023».

«Per noi di ExtraGiro il ciclismo, quello giovanile soprattutto, è una mission. Cerchiamo di dare sempre il massimo. Anche per questo tutto è molto impegnativo, richiede energie e risorse economiche. E ogni volta vogliamo fare di più.

«Anche in termini di copertura mediatica cerchiamo di fare qualcosa in più. Ci sono diverse idee allo studio per il prossimo Giro, anche con la Rai. Marco Pavarini ci sta lavorando. Oggi la tecnologia permette di fare molte cose, come una diretta streaming degli ultimi 30 chilometri e questa si potrebbe trasformare in una diretta Tv».

Una cosa è certa, ExtraGiro specialmente con il Giro d’Italia U23 sta lavorando bene. Ha ripreso un valore, perché questo è la corsa rosa giovanile, che era sparito per alcuni anni. Un valore importante se non vitale per il settore giovanile e i risultati si vedono: «Se guardiamo bene – conclude Selleri – Covi, Battistella, Baroncini tutti loro sono passati da lì».