Crono, salita e volata: Pippo è già super. Merito della pista

23.02.2022
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Filippo Ganna è partito più che bene. Il campione della Ineos-Grenadiers si è mostrato subito super pimpante e non solo per le due vittorie a cronometro, ma anche per come ha corso, per l’aria in faccia che ha preso e soprattutto perché Pippo è arrivato davanti in un arrivo in “salita”, o quantomeno non proprio adatto alle sue caratteristiche, e si è persino gettato in una volata.

Pippo si è già portato a casa due crono. Qui il Prologue di Berre-l’Étang al Tour de Provence
Pippo si è già portato a casa due crono. Qui il Prologue di Berre-l’Étang al Tour de Provence

Partenza come da tradizione

Eppure il suo direttore sportivo e preparatore, Dario David Cioni, non sembra affatto stupito di questa ottima partenza del Pippo nazionale.

«Il fatto che Filippo sia andato bene non è una sorpresa – dice Cioni – ormai sono due o tre anni che facciamo bene la partenza. Il primo anno con noi aveva vinto al Provence la sua prima gara in assoluto tra i pro’. L’anno scorso aveva vinto a Besseges due tappe, la crono e una frazione in linea. Ormai è nostra abitudine lavorare bene durante l’inverno, anche perché questo ti dà poi le basi per fare una buona stagione. E provare subito a vincere qualcosa presto ti dà anche tranquillità».

«L’inverno è andato bene, senza intoppi e che fosse in buona condizione specialmente per le crono per me non è una sorpresa».

A Manosque Ganna è terzo. Eccolo alle spalle di Coquard e Alaphilippe
A Manosque Ganna è terzo. Eccolo alle spalle di Coquard e Alaphilippe

Meno pista? Non scherziamo

Dopo averlo visto stanco nel post mondiale di Roubaix, Ganna si è preso il suo giusto riposo. E questo gli ha consentito di riprendere a lavorare con la mentalità giusta. Con la fame.

Dopo due anni sublimi, suggellati dai due ori iridati e quello olimpico di Tokyo, ci poteva stare un allentamento dei nervi e invece…

Forse questa sua buona partenza, anche ieri al UAE Tour è stato secondo, è data anche dal fatto che quest’anno non avendo grossi impegni in pista, se non i mondiali ma a fine stagione, Pippo ha dedicato più tempo alla strada. 

«Sul fatto che Filippo abbia fatto meno in pista non sono mica sicuro – spiega Cioni – perché forse a livello di allenamenti ha fatto più o meno gli stessi giorni sul parquet dell’anno scorso, che però era un anno olimpico.

«Siamo andati in pista a Mallorca durante il ritiro della Ineos-Grenadiers, è stato a Montichiari e in Slovenia con la nazionale, quindi secondo me il fatto che sia competitivo sin da subito è dato proprio dal fatto che ha continuato a fare la pista.

«Con Marco (Villa, ndr) più o meno ha sempre fatto i soliti lavori. Di solito fanno due giorni di carico: il primo è più basato sulla potenza massima, il secondo sulla resistenza lattacida. Fa dei lavori con Villa dentro e fuori la scia della moto a ritmo gara».

«In generale – aggiunge Cioni – lo vedo cresciuto come persona, è più convinto, ha più sicurezza e comunque ha la fortuna di avere un motore grosso così! E anche durante l’inverno è un ragazzo che non prende peso, per questo lo abbiamo ritrovato già competitivo».

Filippo Ganna a tutta in salita verso Montagne de Lure, sempre al Provence
Filippo Ganna a tutta in salita verso Montagne de Lure, sempre al Provence

Protagonista a Sanremo

Un Ganna così fa sognare. Questa è la volta buona di vederlo a pieno regime nelle classiche. Due su tutte: Milano-Sanremo e Parigi-Roubaix

Con il suo picco di potenza e il suo motore potrebbe anche schiantare tutti sul Poggio o, perché no, anticipare. E la Roubaix è un pallino che gli ronza attorno già da un po’ e solo la  stanchezza, come accennato, lo ha tenuto lontano dal pavé l’anno scorso. In più ricordiamo che la Roubaix era davvero a ridosso dei mondiali su pista. Il rischio era troppo elevato.

«Penso – riprende Cioni – che per il discorso della differenza sul Poggio bisogna attendere. Bisogna vedere come si presenta la gara, come sarà la situazione tattica, il meteo… è difficile da dire adesso. Sicuramente per giocare le sue carte Pippo deve muoversi e non può aspettare la volata finale. Quindi deve essere in un gruppo già selezionato in prossimità dell’arrivo. Magari non è lui che fa l’azione, ma semplicemente la segue. 

«O al contrario può fare un’azione da lontano e prendere tutti un po’ alla sprovvista… Ma una cosa è certa: sono sicuro che sarà uno dei protagonisti».

Ganna in testa prima del Poggio. Lo scorso anno Pippo “ha preso le misure” alla Classicissima
Ganna in testa prima del Poggio. Lo scorso anno Pippo “ha preso le misure” alla Classicissima

Come Cancellara?

Un Cioni che lancia questi appelli non fa altro che alimentare il sogno. Alla fine Cancellara era un cronoman come lui ed è riuscito a mettere la Sanremo nel sacco. E come lo svizzero, anche il piemontese può puntare con decisione alla Parigi-Roubaix.

«Farà E3 Harelbeke, Gand-Wevelgem e Roubaix. La classica del pavé è sempre stata nei suoi piani questo inverno. Gli anni passati alla fine non c’era mai stata veramente. E per questo non l’ha fatta».

E anche quest’ultima frase sa di grido di battaglia, specialmente conoscendo il modus operandi della Ineos-Grendiers, che quando punta un obiettivo o progetta un grande evento lo fa con enorme criterio. Magari non lo raggiunge, ma porta i suoi atleti a lottare nelle migliori condizioni possibili. E un Pippo che lotta sul pavè…