Riecco De Marchi. Vince al TotA col suo marchio di fabbrica

16.04.2024
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STANS (Austria) – Novecentoventiquattro giorni dall’ultima vittoria. Probabilmente Alessandro De Marchi se li ricorda tutti, uno ad uno. Appena tagliato in solitaria il traguardo di Stans della seconda frazione del Tour of the Alps, il 37enne friulano tira qualcosa di molto simile ad un sospiro di sollievo davanti ai massaggiatori contentissimi della sua Jayco AlUla come a dire “ce l’ho fatta” nuovamente. Tutti si complimentano con lui, compagni e avversari. Zana lo abbraccia sapendo che lo avrebbe rivisto gioioso. Ganna invece lo fa sorridere con una battuta scherzosa.

Dal successo della Tre Valli Varesine del 2021 sembra passato molto più tempo. Per il “Rosso di Buja” la giornata vissuta in Tirolo ha il sapore di una rinascita e di istanti che gli mancavano. Un successo alla De Marchi conquistato apponendo il suo classico bollino “doc”.

Gli ingredienti sono sempre quelli. Fuga a lunga gittata (più di 150 chilometri), amministrazione delle forze e gestione dei momenti difficili quando nel finale ha dovuto ricucire assieme a Pellaud su un allungo convinto di Gamper. Infine l’attacco decisivo sfruttando il punto più congeniale sulla salita corta e dura di Gnadenwald per eliminare la scomoda concorrenza dello stesso Pellaud, più veloce di lui in un eventuale testa a testa conclusivo. Sembra facile detta così, ma nel ciclismo di adesso non c’è nulla di semplice e scontato. E De Marchi ce lo spiega con la sua solita lucidità.

De Marchi torna alla vittoria dopo 924 giorni di digiuno. Lo fa in solitaria, sempre col suo marchio di fabbrica
De Marchi torna alla vittoria dopo 924 giorni di digiuno. Lo fa in solitaria, sempre col suo marchio di fabbrica
Alessandro cos’hai pensato in quegli ultimi quindici chilometri quando eri tutto solo?

Ho pensato che se Brent Copeland (il team manager della Jayco AlUla, ndr) due anni fa non mi avesse dato una possibilità, non sarei stato qui. Fortunatamente c’è ancora qualcuno che la vede lunga e che ha intuito che potevo dare qualcosa alla squadra. La stagione scorsa è stata molto positiva e quella era già una risposta. La vittoria di oggi è la seconda risposta. Alla fine ho pensato che avevamo ragione noi.

Vinci poco, ma di qualità. Che effetto fa vincere alla tua età, considerando quello che ci hai appena detto?

In questo ciclismo riuscire a vincere a quasi 38 anni (è il secondo vincitore di tappa più anziano del “TotA” alle spalle di Bertolini, ndr) ha un valore in più. Sappiamo bene come sta andando il ciclismo e il livello di preparazione che devi avere. Ovviamente per me adesso non è semplice come a 25 anni. E poi ad uno come me non capita molto spesso, quindi me la godo di più.

Con questo risultato ti sei guadagnato un posto per il Giro d’Italia?

Credo di averlo confermato. Era già nei piani, a dire il vero. Abbiamo confermato che siamo tutti sulla buona strada. Anche il resto dei compagni sta pedalando bene. Da domani torno a lavorare per Chris Harper, che per noi è il capitano al Tour of the Alps. Il percorso di avvicinamento al Giro sta procedendo bene, dobbiamo solo continuare così.

Erano tutti felici della tua vittoria e questo rende onore alla tua persona. Che sensazione è per te?

Credo di essere sempre stato uno educato e rispettoso all’interno del gruppo e nei confronti di tutti. Forse nelle reazioni che avete visto c’è un po’ di questo. Sapere di essere apprezzato non è una cosa da poco. Di sicuro mi fa molto piacere, poi chiaramente ci sarà qualcuno che salirà sul carro come sempre, ma non mi preoccupo.

Rosso di Buja in tinta: con la vittoria di Stans, De Marchi guida la classifica a punti del TotA
Rosso di Buja in tinta: con la vittoria di Stans, De Marchi guida la classifica a punti del TotA
All’età di Alessandro De Marchi si fanno ancora le dedica per una vittoria?

Ci sarebbe una lista infinita. Sicuramente la prima persona a cui dovrei dedicare qualcosa è mia moglie. Per starmi dietro e seguire tutte le faccende famigliari è quella che fa più sacrifici di tutti.

Lo lasciamo allontanare in sella alla sua Giant pronti a ritrovare domattina De Marchi in tinta con la maglia rossa (leader della classifica a punti) sulla linea di partenza della terza tappa a Schwaz. Forse lo pervaderà un briciolo di emozione, lo stesso che ha fatto provare a chi lo conosce bene.