Autunno, tempo di presentazioni. Così oggi a Milano è stato sollevato il velo sul Tour fo the Alps, giunto alla 47ª edizione: corsa che, come poche altre, è capace di coniugare sport e turismo. Ancora una volta infatti il racconto del territorio è stato proposto con pari dignità rispetto al racconto delle tappe, a conferma che questo sport può trovare una seconda giovinezza nella collaborazione con le regioni in cui si svolge.
Il prossimo anno la corsa parte da Egna. Si passa poi per due giorni in Austria con i traguardi di Stanz e Schwaz. E si conclude in Valsugana a Borgo Valsugana e Levico Terme. Nel mezzo, come detto, i territori dell’Euregio (Tirolo, Alto Adige e Trentino) mostrati e animati nelle loro bellezze e le particolarità che li rendono unici. Forte del nuovo accordo con Infront, quest’ultimo aspetto avrà un momento di grande risonanza proprio grazie alla Bike Experience voluta proprio da Infront per spiegare l’evento e sensibilizzare l’opinione pubblica su temi di interesse generale, che culmineranno nell’ultima giornata con una pedalata alla presenza di alcuni grandi testimonial.
Il percorso
Come di consueto e vista l’orografia dei territori attraversati, la corsa sarà vivace e ancora una volta si atterrà alla regola scolpita dal GS Alto Garda: solo tappe brevi e stuzzicanti. Ciò consentirà nuovamente agli atleti dei 20 team partecipanti di esprimersi al meglio senza che siano bloccati dallo spauracchio dei 200 chilometri.
Leggendo le carte della corsa, si parte dalle coltivazioni della Strada del Vino dell’Alto Adige. Si passa poi in Tirolo nella bassa valle dell’Inn. Si finisce in Valsugana con l’inedita Strada dei Baiti, versante molto impegnativo del Passo del Vetriolo. Totale di 709,3 chilometri (141,8 la lunghezza media delle 5 tappe), con 13.250 metri di dislivello.
Tappa | Data | Partenza-Arrivo | Distanza | Dislivello |
1ª tappa | (15/4) | Egna-Cortina sulla Strada del Vino | km 133,3 | mt 2.069 |
2ª tappa | (16/4) | Salorno-Stans | km 189,1 | mt 2.510 |
3ª tappa | (17/4) | Schwaz-Schwaz | km 127 | mt 2.360 |
4ª tappa | (18/4) | Laives-Borgo Valsugana | km 141,3 | mt 3.830 |
5ª tappa | (19/4) | Levico Terme-Levico Terme | km 118,6 | mt 2.490 |
L’Alto Adige
Come già accennato in precedenza, ci si muove su tre territori ben distinti ciascuno dalle sue prerogative. L’Alto Adige ha da tempo eletto la bicicletta a destinazione privilegiata, Bolzano è una vera capitale delle due ruote e i servizi per ciclisti non mancano. Il progetto Alto Adige Pedala spinge nel senso della mobilità dolce.
La Bikemobil Card, ad esempio, si può richiedere in tutta la Provincia di Bolzano e permette di prendere autobus, treni e di accedere a punti di noleggio che ci trovano lungo la linea ferroviaria.
La rete ciclabile del fondovalle misura 600 chilometri, con 1.900 percorsi a misura di mountain bike e tutti i passi dolomitici e alpini a disposizione degli amanti della bici da corsa. Il territorio è anche attraversato da alcune delle direttrici più rinomate, come la Via Claudia Augusta, la Monaco-Venezia e la ciclabile a lunga percorrenza Eurovelo 7, che unisce in un unico profondo respiro Capo Nord a Malta.
In parallelo si distinguono i percorsi cicloturistici a tema, come i Wine and Bike, che uniscono il ciclismo all’enogastronomia.
Il Tirolo
La corsa entrerà in Tirolo attraverso il passo del Brennero. E anche se i corridori non avranno probabilmente modo di rendersene conto, entreranno in una regione maestosa quanto a possibilità per il cicloturismo. Si parla di 6.400 chilometri di percorsi per mountain bike (il solo Bike Trail Tirol ne misura 1.000), 330 chilometri di single track, 1.000 chilometri di percorsi cicloescursionistici.
Per chi ama la bici da strada, la proposta delle “Great Rides” è un invito a nozze. Si tratta infatti di 10 itinerari di grandi dislivelli, viste panoramiche e discese da grandi… manici. Anche qui non mancano eventi, manifestazioni e la possibilità di scoprire la gastronomia e i celebri dolci della tradizione austriaca.
Il Trentino
Il Tour of the Alps 2024 si conclude in Valsugana, territorio già avvezzo ad ospitare eventi e gare, ma che questa volta offre scorsi inediti alla corsa e di riflesso a chi vuole servirsene per esplorare la regione.
La Valle dei Mocheni, con il doppio passaggio a Palù del Fersina farà entrare la corsa in un mondo a parte: celebre per la cultura che risente della minoranza tedesca, che si insediò nei primi anni del 1300 quando vi giunsero dalla Boemia i canopi, minatori specializzati che sfruttavano le risorse locali e per questo non ebbero mai buoni rapporti con le popolazioni locali. La valle è costellata di baite, masi e gruppi di case sparse, senza un vero centro abitato di riferimento. Un trionfo della natura, dove l’opera dell’uomo è riconoscibile nell’allevamento e nell’agricoltura. Palù del Fersina, il centro di riferimento, sorge a 1.360 metri di quota.
I partner
In questo microcosmo fatto di bellezza, economia e natura, il vero capolavoro degli organizzatori sta nell’aver coinvolto sponsor locali. Marchi come Melinda, la Cassa Centrale Banca, SPORTLER e Autostrade del Brennero, i vini della Val di Cembra e l’Acqua Eva, cui sono affiancati da anni Alé, Vittoria e Suzuki.
I prossimi passi saranno la definizione delle squadre (fra le 20 previste al via, circa la metà sarà WorldTour) e altre iniziative che saranno messe in campo grazie alla collaborazione con Infront.