Quanto conta il riposo notturno per un corridore? Chiunque vi dirà tantissimo, ma se sei in un grande Giro, dove il recupero quotidiano dai chilometri percorsi è la discriminante che spesso decide le sorti della corsa, ancora di più. La sera, prima si anticipa il sonno e meglio è (in apertura i belgi Thomas De Gendt e Tim Wellens della Lotto Soudal impegnati nelle ultime incombenze di giornata, in una foto d’archivio)
Maurizio Mazzoleni, preparatore dell’Astana, ne è più che convinto: «Il recupero dell’atleta inizia appena conclusa la corsa, già il recovery nutrizionale e il trasporto in pullman verso l’hotel devono essere parte di questo recupero, ma la parte notturna è quella decisiva ed è anche quella di più difficile gestione».
In che senso?
Premesso che nel ciclo del sonno, più fasi Rem ci sono e più il recupero sarà profondo, il problema sono i tempi. Spesso abbiamo a che fare con tappe lunghe, trasferimenti dalla sede di tappa fino all’albergo che portano a iniziare tardi il ciclo dei massaggi, conseguentemente la cena e quindi l’andata a dormire. Lo stesso dicasi per la mattina, se dall’hotel bisogna partire presto per raggiungere la partenza. Sono variabili che alla lunga incidono.
C’è da parte delle squadre una particolare cura nella preparazione delle stanze negli alberghi?
Gli hotel sono stabiliti dall’organizzazione, che cerca a fine Giro di assegnare lo stesso numero di “stelle” in totale per ogni team. Cuoco e massaggiatore raggiungono l’albergo subito dopo la partenza per predisporre le camere: alcuni team portano propri materassi, alcuni corridori hanno con sé i cuscini di casa, si fa di tutto per riposare al meglio.
Come si fa a capire quanto un corridore abbia recuperato?
Al suo risveglio si effettua un controllo sulla variabilità cardiaca, bastano 5 minuti per avere un’idea di come sia stata la notte. Noi come Astana poi utilizziamo nelle camere i depuratori di ozono per sanificarle, come abbiamo fatto per tutto il 2020, in modo da prevenire anche rischi di contagio da Covid. Viene acceso 15-20 minuti per ogni camera che è così sanificata prima dell’arrivo del corridore.
Quanto deve dormire un corridore?
Non c’è uno standard predefinito, ma più riposa meglio è. I corridori più esperti fanno un po’ da guida per i più giovani, richiamandoli al riposo. Basti pensare che andare a letto anche solo una mezz’ora prima ogni sera significa che a fine Giro hai riposato una notte in più…