Tre ore alla crono, ragionamenti tecnici su Van Aert

01.07.2022
5 min
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Un’altra sfida fra quei due, dopo la crono di Bruges che fece piangere (simbolicamente ma neanche troppo) Van Aert ed Evenepoel, attoniti sul podio alle spalle di Ganna. Da allora non ci sono più state occasioni di scontro ad alta tensione, ad eccezione della crono del Delfinato, vinta da Ganna con 2″ sul belga. Ma oggi che c’è in palio la prima maglia gialla del Tour, evidentemente le motivazioni somigliano a quelle di settembre sul Mare del Nord.

Van Aert in azione nella crono del Delfinato di 31,9 chilometri, battuto solo da Ganna per 2″
Van Aert in azione nella crono del Delfinato di 31,9 chilometri, battuto solo da Ganna per 2″

Tre partenze stellari

Alla vigilia della partenza del Tour, Van Aert avrà una lepre d’eccezione: lo stesso Filippo Ganna che gli rovinò il giorno del mondiale. L’italiano partirà alle 17,03, il belga un minuto dopo, con Pogacar subito dietro.

Martin Heijboer, coach della Jumbo Visma ieri ha fatto il punto tecnico sul suo corridore con i giornalisti fiamminghi, cercando di spiegare e forse anche di capire come si giocherà la sfida. Ovviamente non ha detto tutto, ma ha lasciato intuire che dai numeri in suo possesso, il belga del Team Jumbo Visma potrebbe avere le carte per sovvertire un pronostico che parrebbe già scritto.

Mathieu Heijboer è il preparatore che segue i corridori di punta del team (foto Jumbo-Visma)
Mathieu Heijboer è il preparatore che segue i corridori di punta del team (foto Jumbo-Visma)
In che misura il percorso della crono si addice a Van Aert per puntare al giallo?

E’ abbastanza tecnico, con 22 curve. Dobbiamo ancora capire in che modo piazzeranno esattamente le transenne, perché questo potrebbe cambiare un po’ lo spazio e la velocità in curva, quindi lo vedremo sicuramente domattina (oggi, ndr). E’ una cronometro che gli piace molto. Se avesse dovuto disegnare lui il percorso, l’avrebbe allungata un po’, per sfruttare di più la sua potenza. Ma Wout è così versatile che saprà esprimersi anche su una distanza più breve.

Ti aspetti un altro duello con Ganna?

Proprio per la distanza inferiore, dovremo tenere conto di più concorrenti. E’ sicuro al 100 per cento che Ganna sia il favorito in assoluto, ma Bissegger può essere un cliente molto pericoloso. Bisogna fare attenzione a Küng e forse anche ad Asgreen, che corre sulle strade di casa, anche se non ha avuto un avvicinamento ideale.

Anche Ganna appare molto concentrato e in condizione. Qui sorride alla presentazione delle squadre
Anche Ganna appare molto concentrato e in condizione. Qui sorride alla presentazione delle squadre
Siete intervenuti sulla posizione e la bicicletta di Van Aert?

E’ la stessa dall’inverno scorso. Abbiamo svolto sessioni approfondite e quando si apportano modifiche, è importante abituarsi e non cambiare tanto presto. Devi allenarti e trovare confidenza, stabilità e forza. Devi essere capace di mantenere al meglio e a lungo la posizione, sono aspetti importanti. Solo il manubrio da crono è stato leggermente rinnovato. Una regolazione minima per le mani che non incide sulla posizione. La presa ora è leggermente più ergonomica e questo rende ancora più facile impugnarlo.

C’è un tratto in cui Van Aert può fare la differenza su Ganna?

Dipenderà principalmente dalla condizione nel giorno di gara. Noi siamo fiduciosi di avere una super giornata. Se è così, vittoria o sconfitta dipenderanno dai dettagli più piccoli. Abbiamo in mente un pacchetto di soluzioni che abbiamo adottato, per cui Wout potrebbe vincere. Inutile dire che non posso parlarne.

Pochi considerano tra i favoriti Van der Poel, ma Mathieu si avvicina sornione
Pochi considerano tra i favoriti Van der Poel, ma Mathieu si avvicina sornione
Van Aert si è allenato molto sulla sua bici da cronometro negli ultimi tempi?

Non tanto fino alla primavera, ma dal ritiro di Sierra Nevada, è andato sulla sua bici da crono almeno due volte a settimana.

C’è di buono che se anche non vincesse la crono, potrebbe prendere la maglia con gli abbuoni nei giorni successivi…

Abbiamo elaborato una strategia anche per questo. Abbiamo riflettuto a lungo su come suddividere le energie tra sprint intermedi e finali, ma alla fine puoi farne un piano concreto solo il giorno della gara.

Un tuttofare come Van Aert si allena ancora negli sprint?

Abbiamo aumentato la frequenza di questi allenamenti nel suo programma settimanale. Principalmente gli sprint più lunghi, perché sono la sua forza. Spesso li alterniamo con alcuni più brevi alla fine di un allenamento. Abbiamo già visto al Delfinato che quegli allenamenti hanno dato i loro frutti.

Cercate principalmente di aumentare il picco di potenza o la durata del suo sprint, mantenendo una velocità elevata il più a lungo possibile?

Per Wout, si tratta principalmente di mantenere la sua velocità di sprint per un tratto più lungo. Aumentare la sua potenza di picco significherebbe anche allenarsi per la forza. Però metterebbe massa muscolare extra, quindi aumenterebbe anche il peso e sarebbe svantaggioso in altre aree. La differenza tra Wout e i velocisti tipici è che può mantenere la sua velocità molto a lungo. E il suo sprint ha un calo minore dopo le tappe più dure. Abbiamo cercato di affilare il più possibile queste armi per essere all’altezza della maglia verde.