I rulli e il training indoor in genere sono la gioia ed il dolore del ciclismo moderno. Durante il periodo delle restrizioni ci hanno permesso di salire comunque sulla bicicletta, in inverno ci aiutano a non far scendere la condizione.
Cosa è meglio fare quando pedaliamo in modo statico in una stanza? I pro’ li utilizzano? Sentiamo cosa ci racconta Alessandro Vanotti, che dopo la carriera di atleta non ha mai smesso di documentarsi e crescere anche sotto il profilo nell’ambito del training e preparazione atletica. Collabora a stretto contatto con MagneticDays per lo sviluppo del training indoor.
In che modo i rulli possono sostituire al meglio le uscite in bicicletta?
Il periodo Covid ha dimostrato anche ai più scettici che è possibile allenarsi e divertirsi anche utilizzando i rulli. Bisogna farlo con criterio, ma è possibile. I rulli, intesi come macro categoria non possono sostituire completamente le uscite in bicicletta all’aperto, ma diventano un punto di riferimento quando si vuole sviluppare un allenamento specifico, un percorso di crescita e migliorare le prestazioni da riportare sulle uscite in bici.
Per cos’altro sono utili?
I rulli, quelli sviluppati su una base scientifica, sono anche un eccellente strumento di recupero, lo sono dopo un infortunio e quando si vuole riprendere dal periodo di off-season, oppure dopo lunghe trasferte. Oggi come oggi sono un’integrazione ottimale da sfruttare dopo lunghe uscite. Li usano i pro’ dopo le tappe nei grandi Giri.
Quindi, per rendere produttive le sedute sui rulli è necessaria un’adeguata programmazione?
E’ fondamentale, come è fondamentale non perdere confidenza con la bicicletta con l’utilizzo classico in esterno. Quello che ci permettono di fare i sistemi di gestione indoor è azzerare le variabili che ci sono all’esterno, sempre nell’ottica di ottenere il massimo da un allenamento specifico e mirato. Bisogna creare degli obiettivi, un percorso di crescita e adeguare gli allenamenti, anche in base alla vita quotidiana. Sono tutti pezzi di un grande puzzle e in questo rientra anche la capacità dei coach e dei preparatori che si confrontano con questi sistemi, che poi devono collimare con quelli utilizzati sulla bicicletta.
Indoor e outdoor, i parametri da usare sono gli stessi?
No, i parametri cambiano. Ogni atleta, a prescindere dalle sue capacità, deve essere valutato singolarmente, grazie al test d’ingresso e a quelli predisposti nel corso della stagione per valutare i miglioramenti, o comunque lo stato di forma. L’ideale è eseguire due test separati, sulla bicicletta sui rulli e creare una tabella ad hoc. Rimanendo su una linea generale, i valori indoor si abbassano in media del 7%, talvolta anche del 10%.
Al netto della parte virtuale, ci sono delle dritte che si possono usare per rendere meno opprimente una training indoor?
Parto dal presupposto che un training indoor, se adeguato e cucito sulle proprie esigenze non è opprimente. Deve essere bilanciato nel modo corretto e sposarsi ottimamente con la vita quotidiana. Quando si sale sui rulli per allenarsi è necessario curare l’aspetto dell’idratazione. La parte virtuale delle gare e delle sfide è bella, coinvolgente e stimolante, ma anche rischiosa perché ci può portare ad eccedere. Bisogna prestare attenzione. I rulli in genere e tutte le applicazioni collegate al macromondo indoor devono aiutare a finalizzare i vari passaggi, con l’obiettivo di migliorare una volta che si sale in bicicletta.
Facendo un passo indietro, se tu fossi un pro’ oggi, useresti uno strumento come MD e/o i rulli per allenarti?
Si, oggi userei i rulli e lo farei in modo specifico. Quando ero professionista le possibilità che ci sono oggi non esistevano. Mi riferisco a tutta la tecnologia che c’è dietro, compresi gli strumenti di analisi dei dati. Non dico che i rulli sostituiscono i lavori da fare in bici, che sono obbligatori anche per mantenere un certo feeling con il mezzo e con lo sforzo che viene profuso quando si è in gruppo. Di sicuro offrono dei vantaggi non secondari.
I pro’ usano i rulli?
Al netto nelle sponsorizzazioni che legano l’atleta al team ed al marchio che fornisce lo strumento, si i corridori moderni usano i rulli. Oggi è possibile anche per loro allenarsi con qualità, farlo in modo oculato, evitando di disperdere energie. E’ sempre necessario contestualizzare il luogo dove è il corridore, il periodo e i suoi programmi, ovviamente la sua predisposizione. Però si, i corridori moderni integrano la normale attività con le sedute indoor.