Cucinotta, come ha lavorato l’Astana sul Teide?

15.04.2022
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Con l’inizio della primavera si cominciano a preparare gli appuntamenti per la seconda parte di stagione, che come piatto principale vede arrivare Giro d’Italia e Tour de France. Spiando sui vari social abbiamo visto che la maggior parte dei corridori, quelli non impegnati a correre, sono in ritiro. Un altro dettaglio che ha sollevato la nostra curiosità ce lo ha fornito l’Astana: i kazaki, in ritiro sul Teide, erano l’unico team che ha lavorato in gruppo. Guidati da Claudio Cucinotta, Nibali e compagni, hanno pedalato duramente sulle strade del vulcano più ambito dai ciclisti.

Claudio Cucinotta è oggi uno dei preparatori dell’Astana
Claudio Cucinotta è oggi uno dei preparatori dell’Astana
Ciao Claudio, partiamo dal chiederti quanto siete stati in ritiro.

Noi dello staff siamo rimasti sull’isola per 3 settimane. I corridori, invece, incastrati tra i vari impegni sono rimasti con noi 2 settimane. Arrivavano a gruppetti, generalmente lavoravamo con 6-7 atleti alla volta.

Un bel periodo di lavoro…

Sì, questo di aprile per noi era il secondo ritiro della stagione, dedicato ai corridori che andranno a correre Giro e Tour. La meta scelta (il Teide, ndr) grazie al suo clima, ci permette di dormire in altura e di lavorare al livello del mare con temperature tra 15 ed i 20 gradi

Anche se, per preparare al meglio il Giro, solitamente si fa un ritiro in altura di una decina di giorni a due settimane dal via. 

L’hotel si trova nella zona de La Orotava
L’hotel si trova nella zona de La Orotava
Hai detto che questo per voi è il secondo ritiro stagionale, come avete lavorato?

Allora, essendo un ritiro in altura cambia molto rispetto al ritiro invernale. A dicembre si va in Spagna per il clima più mite ma si lavora e si vive a livello del mare. In questo caso, invece, dormendo ad un’altitudine di 2.100 metri cambia molto il tipo di allenamento che andiamo a fare.

Spiegaci…

I primi 3-4 giorni sono di adattamento, il corpo deve imparare a vivere in quota. I battiti e la frequenza respiratoria a riposo aumentano, di conseguenza aumentano anche sotto sforzo. Per farvi un esempio: se a livello del mare ho 120 battiti ad intensità media appena salgo in quota aumentano a 135. Si fanno dei lavori al di sotto del medio, si lavora sull’intensità del lento o del lungo.

I dati rilevati durante il ritiro invernale vengono sostituiti da quelli dei test fatti ad aprile
I dati rilevati durante il ritiro invernale vengono sostituiti da quelli dei test fatti ad aprile
Superato questo periodo di adattamento?

Si dorme in cima al vulcano e poi si scende a livello del mare per allenarsi, questo permette di lavorare ad intensità più alte. Il Teide da questo punto di vista è perfetto perché per tornare all’hotel hai una bella salita di un’ora dove superi quota 1.800-2.000 metri.

Che lavori si fanno?

Ci si allena come lo si farebbe a casa: si fanno tanti lavori di capacità aerobica, potenza aerobica e qualcosina di forza. Si approfitta per fare tanto dislivello ma questo è quasi inevitabile visto che l’hotel è a 2.100 metri. 

I valori raccolti d’inverno servono per lavorare o cambiano?

I dati raccolti in inverno servono per trovare le zone di allenamento per capire su quali valori si deve lavorare ad inizio stagione. Ovviamente i numeri cambiano da dicembre a marzo, anche perché si inizia a gareggiare ed i livelli si alzano. Per questo, quando eravamo in ritiro nei giorni scorsi abbiamo fatto altri test. 

Gli atleti che vogliono preparare al meglio il Giro faranno un ritiro in altura poco prima dell’inizio della Corsa Rosa (foto Facebook Nibali)
Chi vuole preparare al meglio il Giro farà un ritiro in altura poco prima dell’inizio della Corsa Rosa (foto Facebook Nibali)
Qual è uno dei test che avete fatto?

Quello del lattato. Si tratta di un test a più step su un tratto di salita, con un dislivello di 100 metri. Si fanno delle ripetute a livelli di intensità crescenti, misurando il livello di acido lattico del sangue e si trova la soglia anaerobica e si trovano dei nuovi dati per lavorare in futuro.

Hai detto che chi fa il Giro va in altura a ridosso della partenza, cosa cambia rispetto a questo ritiro?

Sul Teide non abbiamo fatto lavori in quota e non si sono aggiunti molti lavori ad alta intensità, per questo ci sono le gare (oggi alcuni dei corridori che erano sul Teide sono al Giro di Sicilia o in Turchia, ndr). I corridori che vorranno fare bene al Giro faranno un breve ritiro in altura per mettere nelle gambe dislivello ed allenarsi al cambio di quota in corsa. Ovviamente per fare ciò sono importanti anche le corse come il Tour of the Alps o il Romandia.