Dmt e RCS rinnovano: è la scarpa ufficiale del grande ciclismo

12.03.2022
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Squadra che vince non si cambia… e fedele a questa arcinota (e verissima) affermazione, Dmt ha rinnovato anche per questa stagione la propria partnership di sponsorizzazione e collaborazione con le gare targate RCS Sport. Dalle Strade Bianche, andata in scena appena una settimana fa e stravinta da Tadej Pogacar (che di Dmt è il primo testimonial) fino al Giro di Lombardia, passando per Milano-Sanremo, Giro d’Italia e Tirreno-Adriatico, il brand produttore di calzature per ciclismo di proprietà del Gruppo Zecchetto affianca la propria immagine e i propri prodotti alle corse più storiche, iconiche e seguite del nostro paese.

Strategia e pianificazione

Ma il rapporto tra Dmt e RCS Sport non si esaurisce esclusivamente in un semplice accordo di sponsorizzazione. Va oltre, ma molto oltre. E per capirlo fino in fondo, o meglio per comprendere quanto sia strategica ed organizzata questa iniziativa Dmt, abbiamo colto lo spunto della Tirreno Adriatico per scambiare qualche battuta con Mauro Scovenna, che dello stesso brand calzaturiero è Marketing e Events Manager.

Allora Mauro, raccontaci qualcosa in più di questo vostro impegno con RCS Sport…

Siamo partiti l’anno scorso proprio con la Tirreno-Adriatico. Una partenza in corsa, come si suol dire, considerando che decidemmo di chiudere l’accordo con RCS appena qualche giorno prima del via della Corsa dei due Mari. Quest’anno abbiamo rinnovato. Convinti e sospinti dagli ottimi risultati commerciali delle nostre linee di calzature per il ciclismo. Un accordo che a tutti gli effetti ci qualifica come la scarpa ufficiale di tutte le più grandi manifestazioni ciclistiche in Italia, e non solo.

Quanto è importante questa vostra presenza itinerante?

Moltissimo. Seguiamo tutte le corse con un nostro mezzo. Siamo sempre presenti in zona arrivo. Ma soprattutto ogni giorno organizziamo esposizione e test, per chiunque lo desideri, mettendo a disposizione tutta la collezione Dmt in tutte le misure disponibili. Questo è un aspetto che merita di essere messo in evidenza. Chi ci raggiunge sul truck Dmt può provare la scarpa che desidera nel numero che vuole (abbiamo anche le cosiddette mezze misure…) per così essere certo di poter poi acquistare presso il proprio negoziante di fiducia esattamente la scarpa Dmt desiderata e soprattutto nella misura più corretta. Tutte le scarpe in prova sono naturalmente igenizzate nel pieno rispetto delle normative vigenti in materia di Codid-19, e per ciascun test regaliamo come gadget un esclusivo paio di calzini firmati Dmt.

Il vostro rapporto con i professionisti è trasferibile verso i cicli amatori?

L’impegno di Dmt con i corridori professionisti, e più in generale con il mondo delle corse professionistiche, ha origini lontane. Fa parte della nostra tradizione, è nel nostro Dna aziendale. Oggi Dmt è ai piedi di corridori del calibro di Tadej Pogacar, Elia Viviani e del giovanissimo fenomeno spagnolo Juan Ayuso. Come team forniamo la Eolo Kometa e la Intermarché Wanty Gobert. Tutta la nostra tecnologia, tutto il nostro know-how e i feedback preziosissimi dei corridori sono costantemente messi a disposizione per realizzare le scarpe migliori per la nostra clientela. E la nostra clientela sono i ciclo amatori. Iniziative come quelle che organizziamo alle corse RCS sono proprio mirate sia a fidelizzare la nostra clientela quanto a fornire un servizio concreto a quelli che decideranno di sceglierci in futuro per poter… pedalare assieme.

Mauro Scovenna, Marketing & Events Manager Dmt
Mauro Scovenna, Marketing & Events Manager Dmt
Che riscontro stanno avendo nello specifico i modelli KR0 e KRSL?

Molto, molto positivo. Viviani è il testimonial perfetto per il modello KR0, lanciato l’anno scorso  in occasione della rassegna expo Eurobike in settembre e caratterizzato dal sistema di chiusura con il doppio Boa. Elia è un grande amico di Dmt e lo sviluppo della nostra tecnologia lo ha sempre visto attivo protagonista, sia su strada quanto su pista. Le KRSL invece sono semplicemente le scarpe di Tadej… quelle con i lacci, con già due Tour de France sulle spalle ed una Strade Bianche che a ricordarla mi viene ancora la pelle d’oca!

Dmt