Barrette, gel, carbo e sali: l’integrazione con la “Longo”

10.06.2023
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Passo San Pellegrino a volte viene inghiottito dalle nubi, mentre le ragazze della Trek-Segafredo vanno avanti e indietro con i loro allenamenti in quota. Le ragazze, guidate nell’occasione da Paolo Slongo, hanno scelto il Rifugio Flora Alpina, l’agriturismo in cui Nibali preparò la vittoria al Tour de France, ormai nove anni fa. Sono Longo Borghini, Realini, Spratt, Van Anrooij e Chapman.

In certi giorni gli allenamenti si fanno a ritmo gara e con carichi di lavoro paragonabili, per cui anche per l’alimentazione, le ragazze cercano di abituarsi alle quantità che dovranno assumere in corsa. Dalla colazione ai carboidrati per ora, fino al recupero una volta rientrate. Così con Elisa Longo Borghini (in apertura nella foto di Sean Hardy) abbiamo provato a entrare nelle abitudini nutrizionali, cercando di capire come mangi quando si allena e poi in corsa. Quando fa caldo e quando fa freddo. Se deve andare in salita oppure in pianura.

Passo Gardena, le atlete guidate da Slongo non hanno trovato finora giornate belissime (foto Sean Hardy)
Passo Gardena, le atlete guidate da Slongo non hanno trovato finora giornate belissime (foto Sean Hardy)
In allenamento si mangia sempre come in corsa?

Dipende tanto dagli allenamenti. Se devo “simulare” una corsa, quindi un allenamento duro in cui devo fare delle ripetute e altri lavori pesanti, cerco di ripetere quello che farò poi in corsa. Mi sembra di abituare il mio corpo a utilizzare i prodotti che poi utilizzo effettivamente in corsa. Anche nelle varie ripetute ad alta intensità, che possono simulare un finale, magari prendo un gel per capire come reagisce il mio corpo e come lo assimila.

Se invece l’allenamento non è troppo duro?

Se ho una distanza senza grossi lavori specifici, utilizzo le barrette Enervit, tendendo sempre a mangiare solido e i gel in quel caso non li utilizzo.

Anche in allenamento fai il conto dei carboidrati per ora?

Tendenzialmente sì, ma sempre per una questione di abituare il corpo ad assimilare i carboidrati. Adesso si tende tanto ad utilizzare queste borracce da 60 o da 90 grammi, e questo aiuta. Quindi fare lo stesso durante la preparazione è un allenamento per lo stomaco, affinché si abitui ad assimilare queste bevande ad alto contenuto energetico.

Le borracce da 60 contengono 30 grammi di carboidrati, stesso quantitativo per i gel (foto Dan King)
Le borracce da 60 contengono 30 grammi di carboidrati, stesso quantitativo per i gel (foto Dan King)
Come squadra utilizzate i prodotti Enervit, che offrono un’ampia scelta di gusti: riuscite sempre ad avere quelli che preferite?

Si riesce a personalizzare la scelta, spaziando tra i vari sapori. Uno degli aspetti meno simpatici del ciclismo e della nutrizione è che spesso, magari nelle corse a tappe ti ritrovi a mangiare tutti i giorni lo stesso gusto e alla lunga può anche dare fastidio. Avere possibilità di gusti diversi, ti fa stare più tranquilla di testa o comunque non ti stufa.

Quindi sul bus ci sono le scatole e ognuna prende quel che vuole e lo stesso troverà nel sacchetto del rifornimeno?

Qui bisogna aprire una parentesi perché noi, avendo delle corse più corte, non sempre abbiamo la musette, il sacchetto. Quindi partiamo con già il rifornimento in tasca e allora scegliamo in base a ai nostri gusti e in base anche al percorso. Se c’è una gara dura, sappiamo che dobbiamo prendere 90 grammi di carboidrati l’ora e quindi ci organizziamo.

Quei 90 grammi l’ora sono il… tetto oppure è capitato di prenderne anche di più?

Quando nei finali sei a blocco, manderesti giù di tutto. Quando perdo la lucidità, mangerei anche la carta del gel (ride, ndr). Però tendenzialmente 90 grammi di carboidrati l’ora sono anche tanti, perché ovviamente non peso 80 chili e quindi anche gestire gli eventuali problemi di stomaco e di digestione diventa difficile. Quindi direi che 90 grammi l’ora sono il tetto massimo. E poi ovviamente dipende dal percorso.

Longo Borghini e Realini, due ragazze della Trek-Segafredo in rotta sul Giro (foto Sean Hardy)
Longo Borghini e Realini, due ragazze della Trek-Segafredo in rotta sul Giro (foto Sean Hardy)
Se in salita o in pianura?

Ma anche se la corsa è lunga oppure corta. Può esserci una tappa più corta e tutta piatta, dove non c’è questo grande dispendio calorico, però ci potrebbe anche essere una tappa corta intensa dall’inizio, in cui spendi le stesse calorie di una distanza, perché compensi con l’intensità. Per questo tendo sempre a cercare questi 90 grammi di carboidrati. A volte con successo, a volte con meno successo.

L’indicazione di mangiare ti compare nel computerino, te lo dicono alla radio o ricordi da sola?

Me lo ricordo io, anche perché non mi piace avere gli ordini dal computerino. Non sono una fan di quei pop up che ti compaiono e ti dicono che devi mangiare, devi bere, devi fare questo. Manca che mi dicano quando scattare, poi siamo a posto. Il computerino deve solo dirmi la velocità, i chilometri e il tempo.

Partenza di un tappone del Giro, cosa si mangia?

Normalmente prendo due borracce da 60 ml, sapendo che le nostre barrette hanno circa 30 grammi di carboidrati. Anche le rice cake e le crostatine che ci preparano le nostre massaggiatrici hanno una ricetta preimpostata per essere da 30 grammi e quindi cerco sempre di mangiare dopo un mezz’oretta di gara. Invece, per quanto riguarda le borracce e per avere cura di essere idratati, inizio a bere sin dall’inizio. Provo a bere metà borraccia nella prima mezz’ora e metà borraccia nella seconda, mangiando dopo 30 minuti, in modo da avere la quota di 90 grammi.

Nelle borracce, spiega Elisa Longo Borghini, difficilmente c’è della semplice acqua (foto Dan King)
Nelle borracce, spiega Elisa Longo Borghini, difficilmente c’è della semplice acqua (foto Dan King)
Cosa c’è nelle borracce?

Carboidrati e sali quando è caldo. La borraccia con sola acqua è una cosa soggettiva. Io spesso la ricerco quando è molto caldo per la storia della digestione. L’acqua mi sembra un po’ più leggera e la bevo più in fretta, perché rinfresca. Tenete conto che le borracce con i carboidrati hanno già una certa consistenza, perché sono comunque zuccheri.

Quali sono i gusti di barrette e gel preferiti dalla Longo?

Abbiamo quelle No Flavour, quindi senza gusto, ma sanno di marzapane siciliano e a me piacciono. Sennò abbiamo le barrette gusto Brownie, anche se un brownie un po’ salutista (ride, ndr). E abbiamo più gusti anche per i gel. Quello all’arancia, al pompelmo, al limone, al gusto lime, alla fragola. Mi piacerebbe avere un gel salato, quella forse è una cosa su cui si può ragionare, perché insistere solo con gli zuccheri non è semplice e un sapore diverso ci starebbe bene.

Quando prendi il gel?

Normalmente circa 20 minuti prima di fare uno sforzo importante, perché mi è stato insegnato che è la tempistica giusta. Però a volte ti trovi nel momento che ne hai bisogno e prendi un gel. Non mi nascondo dietro un dito, io calcolo di essere sempre giusta con i tempi, però è il corpo che decide. E se capita di rompere gli schemi, a volte il vantaggio può essere anche solo psicologico.

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Dopo le corse come si recupera?

Per questo aspetto non sono da tenere a modello, comunque dipende sempre dal corridore. C’è chi preferisce prendere le proteine, magari con del latte di mandorla o con l’acqua. Chi invece magari prende la R2 che è il recupero di Enervit e ci abbina magari degli aminoacidi. Io sono un po’ strana perché bevo acqua, dopo la corsa non ho grande appetito. Prendo gli aminoacidi e cerco di mangiare del cibo vero. So che sarebbe meglio prendere le proteine, ma nel dopo corsa vado più alla vecchia maniera. So che entro 20 minuti dall’arrivo devo mangiare qualcosa perché va diretto nei muscoli e normalmente scelgo cibi naturali. 

Che rapporto avete con Enervit: ascoltano i vostri suggerimenti?

Mi è capitato e devo dire che ascoltano ciò che diciamo e quali sono le nostre esigenze. Ad esempio hanno fatto delle caramelline, in un pacchetto ce ne sono sei, che contengono in totale 30 grammi di carboidrati. Sono anche buone perché comunque hai la sensazione di mangiare le Haribo. Ce le hanno portate da testare e la maggior parte di noi ha dato l’okay. E poi hanno tiato fuori un gel alla menta per le giornate molto calde.

Sul pullman, prima di partire, si riempiono le tasche con il rifornimento per la gara (foto Dan King)
Sul pullman, prima di partire, si riempiono le tasche con il rifornimento per la gara (foto Dan King)
E funziona?

E’ stato studiato sostanzialmente che il cervello percepisce il gusto della menta come qualcosa di rinfrescante e quindi anche la temperatura corporea tende ad abbassarsi. E’ una sorta di inganno al corpo che usano tantissimo i triatleti.

Non corri dalla Liegi, quando si riparte?

Dal Giro di Svizzera, avrei dovuto fare il Giro del Belgio, ma lo hanno annullato per motivi di budget. Intanto siamo quassù, in questa quiete incredibile, con tutto il personale che serve. A volte mi guardo intorno e penso che abbiamo più staff che atlete. Il posto ha una quiete incredibile, peccato che finora il meteo non sia stato eccezionale, ma fra poco si riparte…