Pirelli P ZERO Race, l’evoluzione della specie vista al Giro

14.05.2024
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POMPEI – Erano in bella vista dall’inizio del Giro, ma era vietato parlarne. Da oggi i nuovi tubeless Pirelli P Zero Race TLR RS (Racing Speed) in uso alla Lidl-Trek sono ufficiali e possono essere raccontati.

E’ una gomma completamente nuova rispetto al P Zero precedente, ma si muove nello stesso target. Quindi una gomma ad alta prestazione con la vera novità che è un prodotto made in Italy. Nasce infatti dalla fabbrica Pirelli di Bollate, che nonostante si occupi di chimica, ha emissioni zero. Fra le novità più ghiotte c’è che a livello di ricerca e sviluppo ci si è avvalsi della collaborazione del reparto motorsport dell’azienda e dei tecnici della squadra americana. Parliamo di un lavoro avviato da più di un anno, tanto che a inizio stagione è stato possibile riconoscere dei prototipi sulle Trek in gara.

Viene prodotto solo in versione tubeless. La mescola deriva da uno studio dei tecnici Pirelli per essere più rapida di un 16 per cento al test del rotolamento. E’ leggermente più leggero (-8% rispetto al P ZERO RACE TLR), ugualmente la sovrapposizione di strati di carcassa sotto il battistrada garantisce comunque una buona protezione dalle forature. Inoltre il comfort e il grip percepito aumentano sensibilmente, sia sull’asciutto che sul bagnato.

Per uncino o hookless

La mescola utilizzata per la produzione dei nuovi P Zero è la SmartEVO2, nuova rispetto alla SmartEVO, di cui è un’evoluzione incrementale. Contiene una parte dalla stessa base di componenti chimici, ma ha qualche componente in più e nuovo, che ne migliora grip e rolling. Essa deriva da una miscela di polimeri trattati chimicamente per offrire al pneumatico aderenza e velocità.

La tecnologia SpeedCORE™ in uso per la realizzazione della carcassa migra verso una versione alleggerita. Lo strato di gomma più sottile consente una migliore maneggevolezza, mentre le fibre aramidiche annegate nella mescola forniscono la necessaria resistenza meccanica.

Inoltre lo pneumatico è dotato di un nuovo tallone, la cui geometria e struttura interna, realizzate con differente disposizione dei filamenti di Kevlar, sono state re-ingegnerizzate per favorire il miglior accoppiamento con i cerchi di ultima generazione, siano essi con uncino oppure hookless.

Il battistrada non è molto scolpito, ma l’aderenza e la trazione sono di eccellenza
Il battistrada non è molto scolpito, ma l’aderenza e la trazione sono di eccellenza

Il consumo del battistrada

Al Giro d’Italia, si è proceduto al cambio gomme in occasione del giorno di riposo, anche se è difficile parlare di durata visto il notevole numero di coppie di ruote che si alternano sulle bici in rapporto al tipo di percorso. Si tratta comunque di una gomma da gara e non di un prodotto da endurance. La verifica da parte dei meccanici del team avviene visivamente per riscontrare l’usura del battistrada o la presenza di eventuali tagli. La tappa di Napoli, caratterizzata da un manto stradale piuttosto deteriorato, ha prodotto una sola foratura in casa Lidl-Trek.

Tra i fattori che in ogni caso incidono sul consumo, oltre alla qualità dell’asfalto, va inserito il peso dell’atleta. La differenziazione e il fine tuning si fanno sulle pressioni: già è percepibile una differenza di 0.1 bar, se si sale a 0.2 bar, la risposta nella guida è nettamente diversa. Si stima che una gomma montata nel giorno di riposo di ieri a Napoli potrebbe finire il Giro.

La collaborazione fra Lidl-Trek e Pirelli per questo prodotto è durata circa sei mesi, dai ritiri di fine 2023
La collaborazione fra Lidl-Trek e Pirelli per questo prodotto è durata circa sei mesi, dai ritiri di fine 2023

Fra la Sicilia e il Nord

Lo sviluppo ha richiesto meno di sei mesi di progettazione. I prototipi sono stati testati e approvati in laboratorio, ricorrendo ai modelli di sviluppo e progettazione virtuale, sia nella pista di prova Pirelli in Sicilia, come pure nella Foresta di Arenberg.

Il dato è singolare. Questa gomma, che ha già ottenuto 27 vittorie e 71 podi da inizio stagione, ha avuto fasi di verifica nei due ritiri di dicembre e gennaio a Calpe, mentre il momento più singolare si è vissuto a cavallo della Roubaix. La settimana prima dell’Inferno del Nord, un team Pirelli era ad Arenberg. Contemporaneamente nella pista di Giarre in Sicilia, dove Pirelli fa l’outdoor testing, c’erano altre due persone della squadra con un altro team di Pirelli. Un tecnico e un corridore che hanno fatto dei test sulla pista bagnata, dato che il circuito di Giarre permette di ricreare varie situazioni di guida.

Alle 10 del mattino in Sicilia sono state validate due opzioni di mescola, alle 11 le stesse sono state provate ad Arenberg da Tim Teutenberg che ha vinto la Roubaix degli U23. I risultati coincidevano. Al Giro d’Italia, la squadra sta utilizzando pneumatici da 28, alla Roubaix hanno corso con il 32.

Da oggi nei negozi di ciclismo ed online, il pneumatico P ZERO RACE TLR RS è disponibile nelle misure 26-622, 28-622, 30-622 e 32-622. Nel manuale predisposto da Pirelli, a ciascun peso dell’atleta corrisponde la miglior pressione di esercizio. Fra i consigli che spiccano, c’è quello di abbassare di 0,3 bar la ruota anteriore in caso di bagnato e di temperatura sotto i 7°C.

Pirelli