Nuova Manto, stile e performance nel gravel secondo Aurum

17.10.2024
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Nuova Manto, stile e performance nel gravel secondo Aurum. La prima bici gravel dell'azienda spagnola nasce con una forte connotazione corsaiola, fattore che parte integrante del DNA di Aurum. Il layup del carbonio è specifico per il gravel, ma il design e le forme non mentono, lo zampino di Contador si vede. La Manto ha debuttato per la prima volta alla massacrante Badlands.

MISANO ADRIATICO – Aurum Manto è una chicca, una bicicletta che nasce in modo specifico per il gravel, per chi vuole competere in questa disciplina ed affrontare anche le prove endurance / ultracycling più iconiche che meglio rappresentano il gravel.

La Manto si basa su un telaio full carbon costruito secondo i canoni e le specifiche Aurum. E’ così anche il design e l’impatto estetico, tra eleganza e raffinatezza, essenzialità e quel pizzico di aggressività che si percepisce da alcuni dettagli. Vediamo le peculiarità della Aurum Manto.

La prima gravel di Aurum

Dopo aver presentato la nuova versione della Magma ed essere stati a diretto contatto con Il Pistolero, Alberto Contador, avendo toccato con mano il suo essere esigente in fatto di tecnica del mezzo, ci viene da pensare quanto ha fatto “tribolare” gli ingegneri per lo sviluppo della prima gravel del marchio spagnolo.

«Le richieste di Alberto sono state severe», ci racconta Juanjo Pereira, responsabile marketing Aurum, persona che lavora a stretto contatto di Contador. «Le linee guida del progetto gravel sono state chiare fin da subito, ovvero disegnare una bici con forme in grado di richiamare la famiglia Aurum, ma con le specifiche adatte per fare gravel. Competere ed essere veloci in ambito off-road.

«Zero compromessi – conclude Pereira – per un perfetto matching tra performance, qualità superiore dei materiali e piena sfruttabilità del mezzo anche sulle lunghe distanze, dove anche l’aerodinamica gioca un ruolo fondamentale. Il banco di prova ultimo è stato la massacrante Badlands e le risposte del mezzo sono state eccellenti, hanno sorpreso noi per primi».

Juanjo Pereira di Aurum con la bici usata per la Badlands
Juanjo Pereira di Aurum con la bici usata per la Badlands

Il richiamo alla Magma è forte

La tecnica di costruzione utilizzata per la Manto è la medesima utilizzata per la bici da strada, ma con un layup customizzato delle fibre di carbonio. L’obiettivo è renderla più resistente, ma anche confortevole il giusto: capace di copiare il terreno e dissipare buona parte delle vibrazioni. Per i disegni di ogni singola tubazione sono stati utilizzati due modelli differenti di software. Per l’avantreno e la sezione centrale i CFD combinati con i modelli FEA per dimensionare gli spessori nella maniera adeguata.

Inoltre anche la Manto adotta alcune soluzioni dei componenti, come la Magma, tanto moderne, quanto efficienti e votate a “non complicare” eccessivamente il progetto. Ad esempio il reggisella rotondo da 27,2 millimetri di diametro, le sedi T47 filettate per il movimento centrale. A queste si aggiunge anche il forcellino UDH che diventa sempre più una sorta di standard internazionale.

Borse sì, ma in ottica gara

Le uniche rivettature filettate che supportano un piccolo bag sono quelle presenti sulla tubazione orizzontale. La Aurum Manto nasce per essere competitiva e meno si adatta a un utilizzo bikepacking.

Si possono montare borse fascettate alle tubazioni o applicati con i cinturini a velcro, non si prevedono fori sugli steli della forcella, all’interno del triangolo e sui profilati del carro posteriore. La tolleranza massima dichiarata per il passaggio degli pneumatici, anteriore e posteriore è di 45 millimetri.

In cinque misure

Le taglie disponibili sono cinque, dalla 48 alla 58. Gli allestimenti sono diversi e cambiano molto in base alla tipologia di ruote. Tutti si basano sulle piattaforme Shimano GRX Di2 a 12 rapporti e doppia corona anteriore, sul pacchetto Sram Force AXS con monocorna ed lo Sram Rival. I prezzi di listino per la bici completa partono da 5.746 euro.

Aurum