Guerra aperta agli attriti della catena, risponde CyclingCeramic

28.03.2024
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Tutto passa dalla catena, un componente che è cambiato molto con le evoluzioni delle trasmissioni, ma che in realtà è rimasto uno dei punti critici quando si parla di efficienza. Negli ultimi anni si sono sviluppate anche le pratiche di trattamento con le cere per la riduzione drastica degli attriti.

Abbiamo interpellato Mathilde Costes di CyclingCeramic, azienda autorevole nel settore che di recente ha lanciato WAX, l’ultimo ritrovato in questo segmento di prodotti dedicati anche alla manutenzione della trasmissione. In aggiunta abbiamo chiesto alcuni feedback a due atleti, testimonial e tester di CyclingCeramic, Clément Fouquet-Lapar e Thibault Dely.

Il “panetto” di cera WAX
Il “panetto” di cera WAX

Ricerca e qualità europee

I focus di CyclingCeramic si concentrano su 3 passaggi: la qualità di una fabbricazione interamente realizzata a mano in Francia e con fornitori tutti basati in Europa. La durabilità è il secondo punto, in quanto non è comune offrire una garanzia di 4 anni su un prodotto (soprattutto se si tratta di movimenti centrali, cambi posteriori e cuscinetti). Infine la lavorazione finale, che potrebbe essere effettuata a macchina, ma si è optato per l’artigianato, ovvero il fatto a mano.

Concentradosi su WAX, questa è una vera e propria cera specifica per il trattamento della catena e la riduzione esponenziale degli attriti che si generano inevitabilmente su questo componente.

I risultati maggiori si ottengono trattando tutta la trasmissione (foto CyclingCeramic)
I risultati maggiori si ottengono trattando tutta la trasmissione (foto CyclingCeramic)
Attraverso la catena si possono risparmiare watt e fatica?

Watt, energie si guadagna anche in fatto di trasferimento di potenza. Abbiamo effettuato numerosi test, tutti condotti in laboratori neutrali. La nostra catena, grazie al trattamento a basso attrito, permette un guadagno di 5/6 Watt. Per quanto riguarda un impiego completo di CyclingCeramic, catena trattata, movimento centrale e bilanciere, i test sono stati condotti con la Federazione Ciclistica Australiana ed hanno mostrato un guadagno fino a 15 watt.

Siete riusciti a fare una sovrapposizione watt/chilogrammi?

Assolutamente sì, gli studi ci dicono che 3 watt corrispondono ad un chilogrammo, rimanendo nell’ambito degli attriti. 6 watt sono ben 2 chilogrammi, non è poco. Pensiamo a quanto si investe per risparmiare qualche grammo sul peso complessivo della bicicletta.

La cera, una svolta radicale

«Per un utilizzatore che usa un lubrificante liquido di buona qualità, il passaggio alla cera significa alzare la prestazione della catena, soprattutto per quello che concerne l’efficienza e la sfruttabilità del componente. Lo step-up è radicale. La percezione è quella di una catena e una trasmissione più fluide – ci racconta Fouquet – priva di rumori e pulita per un periodo più lungo, una tenuta della pulizia che si manifesta anche con il bagnato ed in caso di fango.

«A dispetto di quello che si può pensare – prosegue Fouquet – il trattamento con la cera WAX è anche durevole, anche se la variabili da considerare sono molte. Siamo nell’ordine di 500/600 chilometri in condizioni miste, asciutto e umido, 200/250 chilometri in caso di pioggia battente e fango».

Catena trattata con la cera? Più silenziosa (foto Dely)
Catena trattata con la cera? Più silenziosa (foto Dely)

Prima di tutto aumenta la silenziosità

«Uno dei vantaggi che emergono da subito è la silenziosità – secondo Thibault Dely – oltre ad un prodotto che è molto più pulito e la stessa pulizia che è più duratura, rispetto ad un lubrificante tradizionale. Se dovessi quantificare la durata di un trattamento WAX, potrei dire – prosegue Dely – 3 o 4 volte maggiore di un lubrificante tradizionale, intorno ai 1000 chilometri in condizioni di asciutto. E poi la procedura di applicazione, che una volta prese le giuste misure, si riduce ai 20/25 minuti, non male se consideriamo che è una cera che deve essere lavorata».

Cyclingceramic