DT Swiss GRC 1100 Dicut, le abbiamo portate su tutti i terreni possibili, anche su strada ed i limiti che mostrano sono pari a zero. Velocissime e moderne, aerodinamiche e per nulla impegantive (non influiscono in modo negativo sulla guidabilità dell’avantreno). Incredibilmente versatili con i tubeless gravel veri e propri, ma anche quelli road (le abbiamo usate con i Vittoria Pro TLR da 32). E’ giusto ed obbligatorio contestualizzare, le GRC sono ruote nate per la competizione.
Unica è la forma del cerchio, con la svasatura al pari del bordo del cerchio. Se questo delle GRC fosse il cerchio per il futuro delle ruote da strada? Non è da escludere, visto l’aumento costante delle dimensioni di cerchi e peumatici, oltre alla ricerca aerodinamica nel ciclismo. Entriamo nel dettaglio del test.
GRC, acronimo di gravel competition
Si tratta di una ruota top di gamma in tutto e per tutto, per quello che concerne l’assemblaggio, il disegno, le tecnologie applicate e anche in fatto di prezzo. La versione del test ha un listino di 2499 euro.
Nascono per il gravel da competizione, dove la velocità e l’aerodinamica fanno la differenza. Dove la resa tecnica della ruota è fondamentale (su una bici fa sempre la differenza). La svasatura vicina al bordo permette di ottimizzare l’interfaccia con gli pneumatici più grandi, creando così una sorta di depressione in quel punto, senza influire negativamente sulla resistenza traslazionale (sui flussi di aria che arrivano frontalmente). La stessa depressione del cerchio ha una valenza tecnica che si riflette positivamente anche sulla guida nei tratti più tecnici. Pneumatici più grandi significa utilizzare queste ruote anche con le coperture da strada più grandi, ad esempio da 32 millimetri, come nel nostro caso.
Questo aspetto del test amplia l’utilizzo e l’interpretazione delle DT Swiss GRC, da riprendere in ambito endurance, sul pavè e sulle strade bianche, adatte a chi vuole galleggiare sullo sconnesso senza perdere velocità, comodo e veloce su asfalto. Durante la prova in più di un’occasione ci hanno ricordato le sorprendenti DT Swiss ERC.
In configurazione gravel
Sorprendono per la guidabilità che mostrano nelle fasi di cornering veloce, non appesantiscono la guida e soprattutto l’anteriore non influisce in modo negativo sullo sterzo. Ovviamente si tratta di una ruota da 50 millimetri di altezza, piuttosto rigida (non estrema) e creata per la velocità, quindi richiede impegno. Per essere sfruttata al pieno delle potenzialità necessita costantemente di andature elevate e di spinta, di una guida decisa e di una configurazione ottimale con gli pneumatici.
Non riusciamo ad immaginarla con pneumatici (gravel) inferiori ai 40 millimetri di larghezza e con tassellature scarne. La velocità che portano a tenere “quasi” naturalmente nei segmenti tecnici fa pensare a ramponi più pronunciati, per lo meno sui lati, dove il contachilometri deve essere accontentato con il grip (sicurezza e feeling, ma anche dissipazione delle vibrazioni). Questa tipologia di ruota soffre un po’ sulle salite lunghe e dure dove le pendenze superano il 20% per lunghi tratti, dove oltre a spingere è obbligatorio guidare e l’andatura scende in modo esponenziale.
Con i tubeless da strada da 32 millimetri
Dopo averle utilizzate ed averne apprezzato la scorrevolezza e la capacità di mantenere l’andatura anche sugli sterrati compatti, ci siamo posti il quesito. Perché non usarle come se fossimo sul pavè e sulle strade bianche? O semplicemente per essere più comodi e tenere il gas aperto in discesa? Pensato e fatto, pneumatici da 32 millimetri e pressioni vicine alle 4 atmosfere. 1,55 chilogrammi rilevati (nastro tubeless compreso) non sono molti. Nella configurazione stradale diventano un binario, confortevoli grazie alle gomme “ciccione”, sempre agili e con una stabilità da primato. Al pari della configurazione gravel è una tipologia di ruota che non pesa sullo sterzo, neppure quando c’è vento laterale.
Immaginate su una bici endurance di ultima generazione, oppure su una gravel piuttosto spinta, ci si rende conto di avere una bicicletta totale, dove l’unica cosa da cambiare sono gli pneumatici. Un prodotto come le DT Swiss GRC è bello da vedere, veste la bicicletta, funziona bene e non è così complicato da guidare. Nonostante il profilo da 50 millimetri e una larghezza complessiva del cerchio di 36,5, questa GRC non cambia in modo eccessivo il carattere della bicicletta.