Orbea Orca, nel club esclusivo delle regine della salita

20.12.2023
6 min
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Abbiamo messo alla frusta la nuova Orbea Orca, la bicicletta che nasce per essere leggera e con un rapporto ottimale tra il valore alla bilancia e la rigidità. A nostro parere è una delle bici regine dedicate a chi ama pedalare con il naso all'insù

La nuova Orbea Orca è la bici per gli scalatori. Di sicuro non è una sorpresa, l’azienda basca non ha mai sviluppato e prodotto biciclette banali. Uno sloping non eccessivo e un orizzontale schiacciato. Il profilato obliquo è una sorta di oversize, mentre il carro posteriore adotta dei fendenti sfinati.

Orbea Orca è il mix perfetto tra soluzioni moderne e standard (ad esempio il reggisella tondo da 27,2 millimetri), dove tutto porta ad avere un peso basso, ma senza compromettere la resa soprattutto in salita. L’abbiamo provata nella versione con il carbonio OMX top di gamma.

Una vera bici da scalatore
Una vera bici da scalatore

Una nuova Orca in tutto

Nell’era delle biciclette tuttofare e dell’aerodinamica integrata, ci piace raccontare un prodotto che nasce per essere leggero, tanto essenziale quanto efficiente. Se la Orca Aero è la bici veloce, l’ultima versione della Orca nasce con l’obiettivo preciso di accontentare chi ama i dislivelli positivi.

«Se vuoi sviluppare una bici leggera prima di tutto e dove anche il rapporto tra il peso ridotto e la rigidità gioca un ruolo primario nella performance – spiega Joseba Arizaga, Product Manager di Orbea – l’aerodinamica non può giocare il ruolo di protagonista. Dopo la versione Aero, volevamo una bici specifica per chi ama andare in salita quando le velocità scendono. Dove la velocità scende per via della gravità, è il peso che gioca un ruolo importante, maggiore, rispetto all’efficenza aerodinamica».

Una taglia 53 in test

Il carbonio è quello di matrice OMX, ovvero il top level utilizzato dall’azienda basca (argomentiamo un telaio ben al di sotto degli 800 grammi). Lo stesso blend di fibre è usato per la forcella da 360 grammi. E la verniciatura? Intorno ai 25 grammi.

Trasmissione Shimano Ultegra Di2 (52-36 e 11-30) e nuove ruote Oquo Performance RP45LTD. Sono un componente che fa parte del portfolio Orbea, davvero interessante sotto il profilo dell’assemblaggio. Hanno un cerchio in carbonio con mini-hook interno (non sono hookless) e un canale da 21 millimetri di larghezza (sono gommate Vittoria Corsa TLR 28). I mozzi sono Zipp VS2 in alluminio. I raggi sono Sapim.

Abbiamo scelto (grazie alla configurazione MyO personalizzata di alcuni componenti e della colorazione) un seat-post con arretramento 0. Quest’ultimo è della serie OC Performance in carbonio, così come l’attacco manubrio che invece è in alluminio. Lo stem adotta una sorta di semi-integrato per le guaine, nascoste da un inserto in materiale plastico. La piega (sempre portfolio Orbea) invece è tutta in carbonio, ha forme tradizionali con la parte superiore arrotondata e sfiora i 200 grammi. Il peso rilevato (senza pedali) è di 7,21 chilogrammi, mentre il prezzo di listino è 6.999 euro.

Alcune particolarità

La prima è legata al blocchetto del reggisella che prevede una vite con la testa a brugola da 3. Lavora all’interno su una superficie molto ampia che “spalma” le pressioni sul canotto.

La scatola del movimento centrale è parecchio voluminosa ed è di natura 386Evo. Le sedi sono press-fit con diametro da 46 millimetri, significa che non esistono problemi per il montaggio di guarniture con asse passante standard da 24 millimetri, oppure da 30 (così come l’oversize DUB di Sram).

Quote geometriche pensate per essere sfruttate al meglio durante le salite lunghe. Se osserviamo in particolar modo l’altezza del tubo sterzo (taglia per taglia), troviamo un profilato mai troppo corto, il che è un vantaggio quando è fondamentale “tirare” il manubrio assumendo una posizione china (non coricata). E poi una lunghezza del carro posteriore di 40,8 centimetri, corto e comune a tutte le misure. E’ facile da rilanciare quando la velocità è bassa.

In discesa mostra brio ed è da tenere ben salda al manubrio
In discesa mostra brio ed è da tenere ben salda al manubrio

Come va

Una bicicletta che come poche altre riesce a fare collimare leggerezza, comfort e delle risposte eccellenti quando in salita si cambia marcia. E’ tanto briosa, lo è davanti e lo anche nella sezione centrale, dove offre sostegno quando si rimane seduti e al tempo stesso si incrementa l’andatura. I due fattori messi insieme, portano dei vantaggi tangibili anche su un tracciato vallonato, dove spesso si cambia impostazione di guida e si rilancia continuamente l’andatura. Il carro (in proporzione) è più morbido (che non significa molle), utile alla trazione e a quando si affrontano salite che si avvicinano ai 60 minuti (e oltre) di scalata.

La briosità del comparto anteriore fa diventare la Orbea Orca una bici da tenere per le briglie in discesa. All’interno dei segmenti dove si cambia direzione continuamente è velocissima, a prescindere dalle ruote, agile e cambia traiettoria in un amen, ma perdona poco o nulla. E’ una bici da agonista senza mezzi termini che non perde di velocità in fase di ingresso in curva e porta a tenere sempre la corda.

In pianura non è efficiente come una versione aero. La geometria permette di non spendere troppe energie quando si va alla ricerca di un’andatura elevata con la massima spinta di gambe e glutei. Non obbliga a schiacciarsi verso il basso, costringendo a chiudere la zona addominale e il muscolo del diaframma. Calza bene anche le ruote con il profilo alto, ma il carattere da “salitomane” rimane.

La salita è il suo regno
La salita è il suo regno

In conclusione

La nuova Orca di Orbea è una piattaforma davvero interessante e specifica per la salita, leggera, briosa e reattiva, personalizzabile e non troppo ingombrante nel design. Il concetto di personalizzazione è diretto all’utilizzo all’utilizzo della funzione MyO, semplice e precisa, che permette di agire sull’intera bicicletta e di capire come sarà il prodotto finito. Infine il prezzo, molto buono e con un rapporto eccellente con la qualità del prodotto (e con le performance). 7.000 euro per questa bicicletta (così come la vediamo) non sono molti.

Orbea