Abbiamo provato l’ultima versione dell’inserto Tannus, ovvero il Tubeless Lite. Si basa sul concetto di sviluppo run-flat con l’obiettivo di aumentare la protezione del cerchio e di essere efficiente quando lo pneumatico è a terra.
Ma non è solo uno scudo protettivo. Influisce in maniera positiva anche sul perfetto abbinamento tra cerchio e gomma, oltre a limitare le deformazioni dello pneumatico nella zona del tallone. Entriamo nel dettaglio.
Tubeless Lite, quello sagomato
E’ riconoscibile grazie al disegno e alla struttura laterale formata di una sorta di protuberanze che si alternano ad incavi, entrambi presenti sui lati. Insieme hanno un duplice obiettivo, quello di abbinarsi all’inserto Pro (con dimensioni decisamente più grandi, di fatto l’involucro di Lite ed insieme danno forma a Fusion, adatto a discipline che strizzano l’occhio al gravity), ma anche di adeguarsi al cerchio e smorzare gli impatti che arrivano dal terreno. Infatti, accostandolo all’anti-foratura Armour, i due offrono performances molto differenti (Lite influisce poco o nulla sulla prestazione dello pneumatico in fatto di elasticità e deformazione).
Tannus Tubeless Lite ha un valore alla bilancia davvero contenuto, soli 50 grammi (sezione da 32). E’ piuttosto facile da montare (più semplice con i cerchi hookless), anche se è necessario considerare la larghezza del canale interno del cerchio e anche l’elasticità dello pneumatico tubeless.
Perfetto con i cerchi hookless
A nostro parere è la protezione perfetta per i cerchi hookless e per le ruote con il cerchio in carbonio che fa segnare pesi ridotti all’osso. Il Tubeless Lite aiuta a trattenere lo pneumatico, lo blocca sul bordo del cerchio ed evita che si deformi in maniera eccessiva, o addirittura che stalloni pericolosamente. Contribuisce a “dare nervo” allo stesso cerchio, rendendo la stessa ruota più rigida, scorrevole e precisa nei segmenti tecnici dove si cambia traiettoria in continuazione. Il Tannus è una sorta di parete interna aggiuntiva, che sfrutta perfettamente la pressione dell’aria che impatta contro la gomma. Non modifica la larghezza dello pnaumatico, facendolo spanciare verso i lati e fuori dalla ruota. E’ un inserto bello tosto, quindi tende a far indurire e a dare maggiore consistenza al tallone che è a contatto del cerchio.
Tubeless Lite permette di far scendere la pressione di esercizio degli pneumatici (noi abbiamo ridotto di 0,3 bar, rispetto alle nostre abitudini). E’ fondamentale l’impiego del liquido anti-foratura. E’ molto importante anche l’utilizzo di una valvola adeguata da applicare al cerchio, in modo che questa non interferisca con l’inserto, bloccando il flusso dell’aria.
Le nostre considerazioni
Mai più senza. E’ una delle considerazioni ripetute in diverse occasioni, considerando che non abbiamo mai forato (se è accaduto il liquido anti-foratura ha fatto il suo dovere e nessuno si è accorto di nulla). Tannus Tubeless Lite è un gran bel prodotto (qui si argomenta un utilizzo gravel un po’ spinto in ottica gravel race), perché protegge (e quando si spendono tanti euro per le ruote in carbonio non è un semplice dettaglio), stabilizza lo pneumatico e non influisce in modo eccessivo sull’elasticità di quest’ultimo.
Cosa significa? Vuol dire che si riesce a sfruttare in modo ottimale la deformazione dello pneumatico e la sua capacità di smorzamento, aspetti fondamentali della resa tecnica che contribuiscono alla stabilità e al piacere di guida (e al comfort), anche all’interno di sentieri scassati. Non solo: quando è inevitabile l’impatto con un sasso sporgente, il pensiero di avere un inserto del genere aiuta ed è un boost in fatto di sicurezza per il superamento dell’ostacolo.
Inoltre offre un feeling del tutto accostabile ad un binomio ruota/gomma senza inserto, un vantaggio che non modifica lo stile di guida, a prescindere dal contesto ambientale. E poi il prezzo di listino: Tannus Tubeless Lite costa poco meno di 30 euro, poco se consideriamo che aiuta a proteggere ruote che, non di rado, hanno un valore di migliaia di euro.