Colnago C68, il nostro test

17.10.2022
6 min
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Il test della Colnago C68

Abbiamo provato la Colnago C68, la bicicletta che si posiziona nella fascia alta del catalogo e si rivolge ad un pubblico “leisure-heritage”, ma che non vedremo tra i professionisti. Eppure in termini di performance questa bicicletta raggiunge livelli di eccellenza. Questa bici rappresenta l’eccellenza della bicicletta, ma anche un brand che rappresenta una griffe, innovazione e l’eccellenza della lavorazione del carbonio, ma anche la tradizione.

Le geometrie permettono di sfruttare a pieno le peculiarità delle taglie
Le geometrie permettono di sfruttare a pieno le peculiarità delle taglie

Colnago C68: fatta a mano in Italia

Lo avevamo documentato e sottolineato al momento del suo lancio ufficiale; questa bicicletta prosegue la tradizione della famiglia C, ovvero è fatta a mano nelle officine di Cambiago.

La Colnago C68 non è destinata al World Tour (anche se le biciclette con il suffisso C hanno vinto tantissimo ovunque), perché per i corridori professionisti ci sono la V3Rs e la nuovissima Prototipo. Questi ultimi due modelli sono dei monoscocca.

L’allestimento

Prima di tutto è necessario scrivere che si tratta di una taglia 51, con un valore alla bilancia (rilevato) di 7,2 chilogrammi.

Telaio, forcella e reggisella Colnago, full carbon. Interessante la scelta della serie sterzo che è CeramicSpeed e con una garanzia a vita, compatibile con i cockpit integrati Deda e Vision. Si abbina perfettamente al passaggio interno delle guaine. C’è il nuovo manubrio integrato e full carbon Colnago CC01 e la trasmissione è la Shimano Dura-Ace, con guarnitura 52/36 e i pignoni 11/30. La sella è la Prologo Scratch M5.

E poi le ruote, che sono le Dura Ace C50 della nuova generazione. Non sono le più leggere della categoria, ma sono in grado di fornire un boost prestazionale all’intera bicicletta, nella configurazione copertoncino e anche in modalità tubeless. In questo caso sono gommate Pirelli PZero Race 28c, a nostro parere una scelta perfetta. Il prezzo di listino di questa C68 è di 13.540 euro.

Mix Fra eleganza e modernità

La Colnago C68 tiene fede al family feeling design che caratterizza la serie C fin dai suoi primissimi sviluppi. Certo, ci sono dei cambiamenti importati, dovuti al progresso tecnologico e delle forme che tocca anche i componenti. Nei termini di impatto visivo, la C68 è facilmente accostabile a quella che possiamo definire una “bici tradizionale”, che non stanca mai e capace di abbinarsi a qualsiasi tipo di allestimento.

La ruota alta veste la bicicletta, la completa e gli dà quel tocco di aggressività che non guasta e anche la resa tecnica ne guadagna. C’è il manubrio integrato Colnago, con un’ergonomia che abbiamo apprezzato tantissimo, non troppo rigido, ma al tempo stesso ben sostenuto anche nella fasi più concitate dell’attività. Anche il cockpit offre uno spunto interessante in un ragionamento ampio atto a far collimare la tradizione e le soluzioni tecniche di ultima generazione.

Le gomme da 28

Gli pneumatici con la sezione da 28 millimetri (qui sono montati i clincher, ma noi abbiamo provato la bici anche con la configurazione tubeless Pirelli PZero TLR) ci stanno alla grande e i motivi principali sono due.

Il primo è che abbiamo un wheelset piuttosto rigido, con un cerchio full carbon dotato di canale interno da 21 millimetri.

Il secondo è da collegare ad una bicicletta molto sostenuta sull’anteriore e nella sezione centrale, fattori quasi inaspettati, presenti e ben percepibili. E’ importante considerare la corretta gestione delle pressioni su una coppia di ruote come queste e sugli pneumatici da 28. Una tacca sul manometro può fare una grande differenza, sulla guidabilità e sul comfort, sulla sicurezza e su una scorrevolezza del mezzo. La C68 è di suo una bicicletta molto scorrevole.

Geometria “italiana”

Scriviamo di una produzione standard, non su misura. La lunghezza dello sterzo è di 148 millimetri, con un’angolazione dell’avantreno di 71,8°. L’angolo del piantone è invece di 74°, piuttosto dritto in relazione alla taglia. E poi abbiamo dei valori, reach e stack piuttosto abbondanti, rispettivamente sono di 38,8 e 55,7 (sempre in relazione alla misura del frame).

Tradotto: abbiamo una bicicletta che tiene il corridore in una posizione centrale e ben caricata sul movimento centrale, utile nelle fasi di spinta e di uscita dalla sella. Non è bassa sull’anteriore e offre un buon allungamento in senso orizzontale. La posizione in sella, al di la delle personalizzazioni, risulta sempre ben equilibrata.

Una bicicletta che ha la versatilità nelle sue corde (foto Matteo Malaspina)
Una bicicletta che ha la versatilità nelle sue corde (foto Matteo Malaspina)

In conclusione

La Colnago C68, a nostro parere, non è solo una bicicletta d’immagine, ma è un mezzo concreto, sostanzioso e ben fatto. E’ una bicicletta che permette di spingere forte quando lo si vuole e comunque non è mai invadente; non è lei che comanda. In base alle proprie necessità e volontà diventa anche comoda anche dopo diverse ore consecutive di sella.