Colnago C68, la nuova bici per un nuovo corso

21.04.2022
8 min
Salva

Colnago presenta la C68, una sorta di capostipite per la maison lombarda, che vuole scrivere un’altro capitolo della sua storia. La C68 fa parte della generazione C, sinonimo di Colnago, Carbonio e Classe, di Cambiago. L’eccellenza delle biciclette in carbonio fatte a mano e di quell’estro che in pochi sono in grado di sfoggiare. La Colnago C68 è fatta a mano, come vuole la tradizione, ma dietro il mezzo meccanico c’è molto di più. La Colnago C68 non è l’evoluzione della C64.

Lo sterzo visto di fronte, con il suo design caratteristico, muscoloso e sagomato
Lo sterzo visto di fronte, con il suo design caratteristico, muscoloso e sagomato

Colnago C, la bicicletta che ha segnato il passo

La generazione C è stata la prima bicicletta con la forcella a steli dritti. La prima bicicletta ad avere una versione specifica per il pavé, ma la ricordiamo perché è stata la prima bicicletta da strada con i freni a disco. Colnago C, ovvero una famiglia di prodotti (arriveranno anche la all-road e la gravel) con una filosofia comune, ovvero quella di abbinare performances ed experience ciclistica. Una chiave di lettura attuale e proprio la C68 diventa il simbolo di questo concetto, facendo collimare storia, tradizione e futuro.

Colnago C e V, per due utenze diverse

Perché C68: il motivo è davvero semplice, ovvero si celebrano i 68 anni dalla fondazione della maison Colnago. Le bici che adottano il suffisso C, sono per molti un punto di arrivo e la massima espressione della bicicletta. La nuova C68 sfrutta nuove tecnologie produttive e di lavorazione del composito. Prima di entrare nel dettaglio è fondamentale fare un inciso. La famiglia C e quindi anche la C68, si distacca in modo netto dalla categoria V, che trova il suo apice nella V3Rs, la bici di Pogacar. La V è un’altra cosa, sinonimo di prestazioni massimizzate, dove non esiste il compromesso e la massima resa nelle competizioni è l’obiettivo principale. Le biciclette V sono in carbonio, sono costruite con la tecnologia monoscocca e fanno della rigidità un must.

La C68 non ha i foderi ribassati, soluzione invece utilizzata per la V3Rs
La C68 non ha i foderi ribassati, soluzione invece utilizzata per la V3Rs

C68, spariscono le congiunzioni esterne

La piattaforma C è sempre stata caratterizzata dalle congiunzioni esterne ai tubi. Questa soluzione non è utilizzata per la costruzione della C68. O meglio, le congiunzioni ci sono, ma sono interne ai profilati e la costruzione dell’intera bicicletta è fatta a pezzi. A tutti gli effetti si tratta di una struttura modulare, con lo stesso numero di parti della generazione C precedente. Ogni singolo profilato si innesta in quello precedente e diventa il naturale supporto del successivo. C’è solo il nodo sella che adotta una sorta di raccordo, paragonabile al passato. Il rinnovato metodo costruttivo offre maggiori possibilità di personalizzazione della geometria e al tempo stesso, con le sette taglie a catalogo (ottimizzate per l’impiego con pneumatici da 28 millimetri di sezione), si copre un range maggiore di reach e stack (facendo un accostamento con il passato). I tubi sono incollati, poi fasciati in maniera unica e specifica. Ogni telaio è fatto a mano ed è necessaria una giornata lavorativa per ogni frame, compresa la cottura del composito per consolidare la struttura e la verniciatura. Tutto hand made in Cambiago.

I vantaggi di questa costruzione

C’è un migliore controllo della della laminazione del tessuto composito, a tutto vantaggio di un prodotto finito di qualità superiore, se paragonato con il precedente. Maggiore efficienza produttiva, considerando l’elevato target e le aspettative della clientela che acquista una Colnago, fattore per nulla secondario. Dal punto di vista prestazionale c’è una maggiore rigidità della zona dello sterzo e della scatola del movimento centrale (che ora diventa T47). Tra le novità c’è anche la forcella, che torna ad avere uno stelo tondo e si abbina con un design specifico della serie sterzo, studiato per facilitare il passaggio interno dei cavi e la manutenzione. In questa zona sono impiegati i cuscinetti CeramicSpeed SLT da 1”1/4, garantiti a vita. In fatto di numeri (dichiarati), abbiamo un telaio che pesa (grezzo) 925 grammi (diventano 935 nella versione carbon-titanium) nella taglia 48,5.

Anche con i raccordi in titanio

Dal punto di vista dell’impatto estetico abbiamo un mezzo elegante e moderno al tempo stesso, raffinato e mai troppo esile, con quel tocco aerodinamico della tubazione obliqua. E’ in linea con le richieste attuali del mercato ed è da considerare una bicicletta per gli appassionati, ma che non lascia nulla al caso quando si tratta di spingere sui pedali. Le versioni disponibili sono due, quella carbon (con sette taglie a catalogo ed a richiesta disponibile con misure personalizzate) e quella super esclusiva carbon-titanium (con il suffisso Ti). Quest’ultima ha delle parti in titanio stampate 3D e si orienta principalmente alla customizzazione della taglia.

Ci sono due kit telaio, uno “tradizionale” carbon (5650 euro) e uno carbon-titanium (6600 euro), con la possibilità di personalizzare la colorazione tramite il configuratore (1200 euro in aggiunta). Le C68 carbon complete sono tre e tutte con allestimenti top level, Campagnolo (15770 euro), Shimano (14065 euro) e Sram (13260 euro), alle quali sono abbinati i set di ruote dei rispettivi portfolio. E poi i tre allestimenti per le C60Ti: 16780, 15225 e 14205 euro. La C68 sarà disponibile anche per rim brake.

Nuovo manubrio CC.01

Il nuovo manubrio integrato è prima di tutto il sinonimo di un’ampia compatibilità che accomuna l’ultima generazione delle Colnago e ne fa parte anche il reggisella con forma a D. La Colnago C68 è disponibile con un cockpit full carbon, completamente monoscocca. Collima perfettamente con la battuta superiore del tubo sterzo, compatibile anche con gli stem ACR. Disponibile in 16 combinazioni, tra lunghezza dello stem e larghezza della piega, ha la particolarità di avere un flair leggermente pronunciato nella parte bassa della piega, ovvero una sorta di svasatura verso l’esterno della bici.

Tradotto in numeri, se nella parte alta il valore della larghezza corrisponde a 41 centimetri, in quella bassa si arriva a 43. Ne guadagna la stabilità della bici, nelle fasi di guida tecnica ed aggressiva. Le quote della piega ci dicono di un reach leggermente più lungo (rispetto alla media del mercato attuale) e un drop compatto. Infine l’angolo dello stem di 84°. Il valore alla bilancia dichiarato è di 310 grammi nella combinazione 410/110 millimetri. Ha un valore aggiunto non da poco che è legato al mini-tool inserito nel cap della serie sterzo e si innesta nello stelo della forcella. La C68 è comunque compatibile con gli stem cha hanno un diametro del collarino di 31,8 millimetri.

C’è la tecnologia Blockchain

Al di sotto del portaborraccia, quello del tubo obliquo, è posizionato un tag di matrice NFC, scansionabile con il telefonino. Il passaporto digitale della bicicletta, che permette di tracciare il prodotto dalla sua nascita e lungo tutto il suo percorso e non si può modificare. Fondamentale per eliminare il problema delle contraffazioni e per tenere una memoria precisa delle specifiche tecniche. E’ utile per mantenere inalterato nel tempo il valore della bicicletta, considerando che una bici Colnago è per molti anche un oggetto da collezione. E’ un’applicazione che troveremo sempre più spesso in futuro e che permette in un certo senso di sancire il valore della bicicletta, grazie ad una vera e propria notarizzazione.

Colnago