Il ritorno, ormai imminente, di Vincenzo Nibali all’Astana-Premier Tech riporta alla luce tutti i suoi più grandi successi vissuti con la maglia del team kazako. Oltre ai colori che tornerà vestire dal 2022, lo Squalo ritroverà gran parte dello staff, salutato nel 2016 con un addio che si è poi rivelato un arrivederci. Tra questi c’è il meccanico della squadra, Gabriele Tosello, nonché il sarto che cucirà la Wilier Triestina su misura addosso a Vincenzo.
“Toso” ha vissuto vittorie e sconfitte dal 2013 al 2016 (in apertura durante l’ultima tappa del Tour vinto nel 2014), per poi ritrovarsi alla vigilia della prossima stagione a rispolverare le misure che conservava dentro il cassetto e rimettere in sella il campione siciliano. Un déjà vu che Gabriele ci racconta con professionalità ed entusiasmo, nel ritrovare il fuoriclasse Nibali di nuovo da assistere tra richieste, consigli e aneddoti.
Gli scalatori del team Astana useranno anche nel 2022 la Wilier Zero Slr La Wilier Zero Slr è il modello più leggero per la montagna
Sei in Astana dal 2010, Vincenzo lo conosci già?
Certamente. Ero presente al suo arrivo dalla Liquigas nel 2013 e alla sua partenza nel 2016 per la Bahrain-Merida. Nei quattro anni con noi allora la bici utilizzata era Specialized.
Ora il vostro partner tecnico è Wilier Triestina.
Sì, il prossimo anno sarà il terzo insieme. La transizione da Argon è stata naturale senza traumi. Wilier è una ditta italiana che sta investendo davvero tanto in ricerca e in materiali, una delle poche se posso dire. Si lavora molto bene perché è condotta a livello familiare, se hai qualche richiesta ti ascoltano, sai con chi parlare. E’ una qualità che si percepisce quando ce l’hai tra le mani, non solo a parole come a volte capita in questo settore.
Per Houle e gli uomini più veloci, Wilier mette a disposizione la Filante La Filante è stata lanciata nel 2021 ed è la bici più veloce di Wilier
Per Houle e gli uomini più veloci, Wilier mette a disposizione la Filante La Filante è stata lanciata nel 2021 ed è la bici più veloce di Wilier
Torniamo a Vincenzo, che rapporto ha con la bici?
Lui è uno che ci capisce, è un corridore che saprebbe fare benissimo il meccanico. E’ abbastanza pignolo, se avesse gli tutti attrezzi del mestiere si potrebbe smontare e rimontare la bici. Le piccole riparazioni, le registrazioni se le fa in totale autonomia. Montarla da zero no, perché non ha l’attrezzatura ma sarebbe in grado. Tranquillamente.
Che bici gli fornirete?
Quest’anno abbiamo usato due modelli la Wilier Zero SLR per le salite e la Filante SLR, quella un più aerodinamica per le corse veloci. Lui per caratteristiche tecniche sarebbe adatto alla prima, ma conoscendolo vorrà sicuramente anche la Filante. Abbiamo già calcolato per lui, come per altri corridori, di mettere a disposizione entrambi i modelli. Poi c’è chi invece avrà solo uno o l’altro. Ma ad un leader come Vincenzo preferiamo dare tutte le possibilità per coccolarlo e stimolarlo.
Con la Turbine preparata da Tosello, Sobrero ha corso il mondiale crono di Bruges La Turbine è la bici da crono del team, tricolore con lo stesso Sobrero a Faenza
Con la Turbine, Sobrero ha corso il mondiale crono di Bruges La Turbine è la bici da crono del team, tricolore con lo stesso Sobrero a Faenza
C’è già stato il primo incontro fra Tosello e Nibali?
Ci vedremo verso metà novembre per la consegna della bici, poi ci confronteremo giorno per giorno. Per il momento per contratto non può utilizzare la nostra attrezzatura. Ne approfittiamo per aspettare i gruppi nuovi. Non sappiamo ancora se la prima che riceverà sarà la Filante o la Zero SLR.
Le misure le avete già?
Sì, abbiamo quelle che aveva nel 2016 nel suo ultimo anno in Astana (nella foto sotto, ndr) e abbiamo anche quelle che ha usato ultimamente alla Trek-Segafredo. Saranno da adattare alle geometrie della Wilier, ma si parla di pochi aggiustamenti. E’ rimasto sempre lui. E’ un corridore all’antica, ha le sue misure può giocare con qualche millimetro, ma non si allontana. Naturalmente qualcosina dovremo cambiare passando a un modello nuovo, ma i suoi riferimenti sono quelli da sempre. Poi sarà Vincenzo che ci aiuterà a cucirgli addosso la bici. Tra arretramenti, avanzamenti e spostamenti di sella vari.
Che taglia ha?
A lui non piacciono i classici fuori taglia. Con un giusto fuori sella lui è sempre stato una taglia L, una 56. Non ha bisogno di aver misure piccole per guidare meglio. Anche perché a lui diciamo che nessuno gli può insegnare qualcosa in termini di confidenza con la bici.
E’ pignolo su qualche componente in particolare?
Sulla sella è molto pignolo. Quando passa a una sella nuova di un’altra marca, ci mette sempre un po’ ad adattarsi. Passa un paio di mesi prima che si trovi a suo agio. A meno che non sia cambiato in questi anni con l’età (scherza, ndr). All’inizio giocherà un po’ con i millimetri, poi se l’aggiusterà da solo come posizione.
Per quanto riguarda freni e ruote cosa gli proporrete?
Siamo completamente su freno a disco. Nel bene e nel male. Nel bene per l’innovazione, nel male perché c’è più da lavorare per i meccanici (ride, ndr). In Astana fino al 2016 preferiva una ruota a basso profilo, con profili da 32 millimetri. Con la transizione al freno a disco si è passati a montare ruote con profili più alti da 47/50 millimetri. Ho visto che quest’anno anche lui montava ruote di queste misure, quindi credo che la scelta sarà la stessa. Ovviamente poi la decisione si adatterà in base alle esigenze delle corse, di salita o pianura.
La vostra scelta tra copertoni, tubolari o tubeless quale sarà?
Noi montiamo tubolari Vittoria. Probabilmente l’anno prossimo useremo in qualche gara il tubeless che quest’anno con Corima non abbiamo provato. Abbiamo testato il copertoncino nelle cronometro. Approfondiremo nel corso della stagione il discorso tubeless e copertonicini, perché qualche miglioramento in termini di watt sembrerebbe esserci. Poi si vedrà anche in base anche al tipo di corridore e alla tipologia di corsa, perché magari non tutti si adatteranno. Vincenzo sarà un riferimento anche per queste decisioni.
Per la cronometro che bici avrà?
La Wilier Turbine. Quando si parla di cronometro la sua attenzione per i dettagli è totale. Per la bici da strada si riesce a mediare a volte. Sulla crono ogni sua parola va ascoltata con il calibro in mano. Sempre nel senso buono. Non è uno che ti chiede la luna. Le migliorie e gli accorgimenti che indica si rivelano utili anche per capire i materiali. Ha una sensibilità unica. Quello che dice ha dei riscontri effettivi, non dice mai cose a vanvera. Il bello di Vincenzo è che parli con un corridore che si intende di meccanica. Se ti dice una cosa che potrebbe portare ad un miglioramento, bisogna ascoltarlo. Sempre.
Vi aiuta anche nel vostro lavoro?
Sì, quando c’è del materiale nuovo o da testare, è uno dei pochi su cui fare affidamento. Ed è un riferimento per il team e per i compagni anche sotto questo aspetto.