La squadra belga Lotto Soudal sta correndo la stagione 2021 confermando i partner tecnici del 2020, vale a dire biciclette Ridley, gruppo e ruote Campagnolo, manubri e reggisella Deda Elementi. Andiamo a vedere le caratteristiche delle biciclette di Tim Wellens e Philippe Gilbert e compagni, su cui correranno anche gli italiani Filippo Conca e Stefano Oldani. E proprio a quest’ultimo, che l’ha già usata nel 2020, abbiamo chiesto qualche impressione.
Helium, feeling perfetto
La Lotto Soudal dispone di due modelli di biciclette: la Helium SLX e la Noah Fast. La prima spicca per la leggerezza, mentre la seconda è pensata per la velocità.
«Per le mie caratteristiche tecniche preferisco usare la Helium – inizia a raccontarci Stefano Oldani – visto che mi difendo bene in salita, prediligo la leggerezza, anche se ho provato poco la Noah Fast. La Helium sembra più reattiva e più semplice da guidare, anche in discesa riesco a farla girare meglio. E poi grazie al lavoro fatto da Deda Elementi insieme a Ridley, ha tutti i cavi integrati e quindi non è solo leggera ma anche aerodinamica. Per la nuova stagione mi sono posto l’obiettivo di pedalare di più sulla Noah così da poterla usare nelle corse in cui darà i maggiori vantaggi».
Capitolo ruote
Per quanto riguarda le ruote Campagnolo, Oldani ci ha confermato quella che è una tendenza sempre più consolidata: «Ho usato tutto l’anno le Bora One da 50 millimetri, mi sono trovato veramente bene, sono molto leggere e hanno una scorrevolezza super. Da diversi studi risulta che il profilo da 50 dona diversi vantaggi sia sui percorsi piatti, ma anche su quelli misti. La ruota da 35 l’ho usata solo all’anteriore alle Strade Bianche, perché su quel terreno si guidano un po’ meglio e poi perché in certi tratti c’era vento e volevo evitare su un terreno già difficile di avere l’effetto bandiera con il profilo più alto». Oltre alla Bora One, per quest’anno i corridori della Lotto Soudal potranno contare anche sulle nuove Bora Ultra WTO con i profili da 33, 45 e 60 millimetri.
Super Record ottimo
Per quanto riguarda il gruppo Super Record EPS Oldani ci conferma l’ottimo funzionamento: «Mi trovo molto bene, soprattutto la frenata del disco è molto fluida e le pastiglie non toccano mai con il disco. Per quanto riguarda i rapporti uso il 39-53 con un pacco pignoni 11-29. Solo una volta ho usato un pacco pignoni 11-32, ma era alla Tirreno dove c’era da fare il muro dedicato a Pantani a Saturnia. Per il prossimo anno stavo pensando di usare il 54, ma ho visto che sulle salite pedalabili risulta un po’ troppo impegnativo e poi la catena lavora male perché devi alleggerire maggiormente dietro, quindi penso che resterò con il 53 anche se alcune volte si frulla un po’!»
Helium = leggerezza
Dopo aver sentito le impressioni di Stefano Oldani vediamo nello specifico le biciclette. Iniziamo con il modello che si distingue per la sua leggerezza: la Helium SLX. Il telaio di questo modello della casa belga fa registrare un peso di 750 grammi nella taglia M. Per raggiungere questo peso i tecnici Ridley hanno utilizzato diverse fibre di carbonio, dalla più flessibile Toray da 24 ton fino alla più rigida Toray da 60 ton. Ovviamente per trovare l’equilibrio giusto fra leggerezza, rigidità verticale e comodità sono state studiate le forme e gli spessori dei singoli tubi e poi è stato stratificato il carbonio combinando i diversi moduli. Il carro posteriore presenta i foderi verticali ultrasottili per aumentare il comfort e migliorare la rigidità verticale. Tutte queste caratteristiche ne fanno la bicicletta preferita da Thomas De Gendt e Tim Wellens, oltre che dal nostro Oldani.
Noah = velocità
Per i corridori della Lotto Soudal che amano la velocità, vedi Caleb Ewan, c’è la Noah Fast Disc. Per aumentare l’efficienza aerodinamica di queste bici oltre ad ottimizzare la forma dei tubi con un profilo Naca, è stata utilizzata la tecnologia F-Surface Plus. In pratica i tecnici Ridley hanno applicato una superficie texturizzata, simile alle scanalature di una pallina da golf, nelle posizioni strategiche. Queste scanalature creano una minuscola turbolenza che permette al flusso d’aria principale di seguire meglio i profili dei tubi. Il vantaggio principale di questa tecnologia è che maggiore sarà il vento e più grande sarà il vantaggio aerodinamico che si verrà a creare.
Dean Fast per le crono
La tecnologia F-Surface Plus è stata applicata anche alla bicicletta da cronometro: la Dean Fast. Una particolarità di questa bicicletta è che i forcellini sono gli stessi di una bici da strada standard. Questa scelta permette di cambiare la misura dei pneumatici tenendo la ruota posteriore sempre ben coperta dietro al tubo verticale, per mantenere la massima efficienza aerodinamica. Per quanto riguarda i freni, sono ancora i tradizionali caliper. A livello di manubrio i corridori della Lotto Soudal possono contare sulle prolunghe Jet di Deda Elementi.
La scheda tecnica
Gruppo | Campagnolo Super Record EPS |
Ruote | Bora One/Bora Ultra WTO |
Pneumatici | Vittoria |
Manubrio | Deda Elementi |
Sella | Selle Italia |
Reggisella | Ridley/Deda Elementi |
Pedali | Look |
Un tocco italiano
Per quanto riguarda il gruppo che viene utilizzato dai ragazzi della Lotto Soudal troviamo il Campagnolo Super Record EPS 12 Speed Disc, di cui i corridori sono molto soddisfatti. Anche per quanto riguarda le ruote è stata confermata la collaborazione con Campagnolo, che fornisce le Bora One 35 e 50 più la nuova famiglia di Bora Ultra WTO, ovviamente tutte in versione disco. Per le cronometro ci sono all’anteriore le ruote Bora WTO 77 e per la posteriore la lenticolare Bora Ultra TT. Parlano italiano anche i manubri e i reggisella con i materiali firmati Deda Elementi, nello specifico vengono forniti manubrio e attacco Superzero in carbonio e due tipi di reggisella sempre in carbonio: Superzero e Superleggero. Anche i pneumatici sono di produzione italiana, infatti la Lotto Soudal usa i Vittoria Corsa 2.0 in graphene. Per finire un occhiata ai pedali che sono forniti da Look.