Dopo un Giro Rosa corso da protagonista, in salita è stata tra le pochissime a tenere testa a Van Vleuten, Gaia Realini ci racconta alcune scelte tecniche e qualche particolarità della sua bicicletta.
Quali rapporti utilizza? Perché il reggisella con off-set positivo e girato in avanti? Perché tiene la mani alte anche in discesa? Abbiamo posto alcuni questi allo scricciolo terribile che in salita è un riferimento.


Come stai prima di tutto?
Sto bene, grazie. Dopo il Giro mi sono goduta qualche giorno a casa, in pieno relax con la mia famiglia e amici. Poi è stato tempo di ricominciare sono andata in ritiro con la nazionale a Livigno.
Quale è stato, se c’è stato, il momento più difficile?
Il momento più difficile al Giro è stata la quinta tappa. Era una delle più dure di questa edizione, io ed Elisa Longo Borghini eravamo nel primo gruppo, poi nel finale, sull’ultima ascesa lei e Van Vleuten si sono avvantaggiate di qualche metro. Ho iniziato la discesa una decina di secondi dietro a loro e, dopo uno dei primi tornanti, ho visto una bici rossa che sbucava da dietro un accumulo di terriccio. Ho subito avvertito l’ammiraglia dicendo che Elisa era caduta e loro mi hanno rassicurata dicendomi di continuare.


Ti ha condizionato del prosieguo della tappa?
Sinceramente non ero molto tranquilla, ma sono riuscita a finire la tappa a ridosso delle prime. Dopo la tappa cercavo Elisa e speravo mi dicessero qualcosa ma con le premiazioni è stato difficile. Appena rientrata al bus l’ho vista e mi ha detto che aveva male ovunque. Insomma, è stata una giornata non facile da mettersi alle spalle.
Gaia Realini e la sua bici, usi sempre la Emonda?
La scelta della bici in gara dipende dal tracciato. Se è prevalentemente pianeggiante, veloce e scorrevole, utilizzo volentieri anche la Madone. Se però il tracciato è vallonato e con salite lunghe o di media lunghezza, utilizzo la Emonda. Per entrambe ho la taglia 47.






Hai chiesto delle modifiche specifiche per adattare la bici alle tue esigenze?
Sinceramente no, non ho fatto richiesta particolari. Mi sono fidata molto della parola e del consiglio dei nostri tecnici e meccanici. Diverse accortezze sono state rese necessarie per rendermi performante in sella, perché sono un po’ fuori misura. Ad esempio si è adottata la soluzione del reggisella con off-set avanzato.
Quali sono invece i rapporti che normalmente usi?
Normalmente i rapporti sono 52-39 e 10-33. Opto quasi quasi sempre per questa combinazione. Quando si vanno ad affrontare salite con pendenze più arcigne, la variabile sta nella combinazione delle corone, 50-37. Dietro invece sempre i pignoni con scala 10-33.


Una cosa che non cambieresti mai sulla tua bici?
La bici nella sua interezza. Veramente, mi trovo benissimo con tutta la componentistica che abbiamo e fin da subito, grazie al consiglio dei tecnici, ho trovato un ottimo feeling in sella. Che si tratti di Madone o Emonda, ho sempre il comfort di cui ho bisogno per andare forte.
Perché tieni sempre le mani alte, anche nelle discese veloci?
Il fatto di tenere le mani alte anche in discesa non ha un motivo preciso. Mi rendo conto che questa posizione non è l’ideale, ma ho iniziato così e ora mi sto allenando per cambiare.