Cronoman e tecnica: una curiosità mai doma, vero Affini?

23.09.2021
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I corridori, e i cronoman ancora di più, hanno sempre l’occhio lungo sui dettagli tecnici. Cosa c’è di nuovo e cosa potrebbe cambiare. E anche in questi mondiali è stato così. Ed Edoardo Affini, che uno specialista dalla A alla Z, più di un occhio ce lo ha buttato su quel che si è visto nelle crono di Flanders 2021.

La probabile scarpa che ha utilizzato Van Aert in questa seconda parte di stagione, con il Boa posteriore
La probabile scarpa che ha utilizzato Van Aert in questa seconda parte di stagione, con il Boa posteriore

Attenzione ai dettagli

«Non è facile poter scovare piccole differenze soprattutto a fine stagione – spiega Affini fresco di bronzo nel team relay – Si cerca sempre di stare attenti a quel che usano o fanno gli avversari, ma il più delle volte è difficile captare qualcosa a vista. Dietro ad una scelta tecnica, ad una posizione, ad un protocollo di riscaldamento… c’è tanto lavoro e i dettagli fai fatica a vederli sul momento. E fai fatica proprio perché sono dettagli.

«Certo la novità tecnica che ha fatto più rumore è quella di queste scarpe di Van Aert, ma sinceramente non so chi gliele produca, se sia Shimano o se Wout abbia trovato accordi con altri. Però posso dire che una scarpa simile l’avevo usata quando ero in Scott ed una scarpa che viene dal triathlon».

Le tendenze della stagione

«Per quanto riguarda le tendenze dell’ultimo anno, queste riguardano senza dubbio i manubri: tutto il manubrio o solo le  estensioni – riprende Affini – Si va verso una personalizzazione con lo stampo del tuo braccio. In questo modo sono più aderenti, più aerodinamiche ma anche più confortevoli. Si cerca di rendere comoda una posizione aero che poi di fatto comoda non è. E per questo c’è bisogno di allenarsi tanto e anche questo fa parte dell’evoluzione.

«So che il prossimo anno ci lavorerò anch’io su questo “settore”. Quest’anno in squadra tra chi doveva vincere Tour e Olimpiadi chiaramente c’erano delle precedenze. Il team aveva cambiato bici, è passata a Cervelo, e serviva del tempo per adattarsi e rivedere i componenti».

Il casco Poc Tempor ricorda molto quelli di “Guerre Stellari” e per questo è stato ribattezzato Ufo dai corridori
Il casco Poc Tempor ricorda molto quelli di “Guerre Stellari” e per questo è stato ribattezzato Ufo dai corridori

Gomme, caschi e guanti

Ieri proprio poco prima del via, un tecnico della Jumbo-Visma ha dato un paio di ruote (basse con tanto di tre camere d’aria ad Affini), ruote che avrebbe portato a casa per allenarsi. E anche il settore delle gomme è in evoluzione. Pensate che solo ieri i nostri tre cronoman avevano tre tipologie differenti di gomme: Sobrero il tubolare, Ganna il copertoncino e Affini il tubeless.

«La tendenza è il tubeless – dice Affini – Io uso quelli e mi trovo molto bene. Consentono di utilizzare meglio sezioni più larghe. Noi in Jumbo, usiamo il 25 millimetri. E anche questa scelta tecnica di preferire una sezione maggiorata è derivata da studi fatti in galleria».

E poi ci sono i particolari. I caschi, che secondo Affini, hanno code sempre più corte e tendono a somigliarsi di più. «Ad eccezione del Poc – conclude Edoardo – Noi lo chiamiamo il casco da Ufo! E’ più largo. Dicono vada molto bene, ma incide un po’ sulla posizione, che resta un po’ fissa».