Pogacar firma una versione speciale del Trenta 3K Carbon

02.11.2023
3 min
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Met ha voluto celebrare tutti questi anni accanto a Tadej Pogacar con una versione speciale del casco Trenta 3K Carbon. Un modello specificamente pensato per il campione sloveno: unico e particolare come lui. Questa versione del Trenta 3K Carbon ha la sua unicità nel disegno, infatti il processo con il quale è realizzato non permette di avere due modelli uguali. Insomma, un casco personale e irripetibile, come la propria impronta digitale. 

Performante e leggero

Le prestazioni sono elevatissime, infatti la calotta in fibra di carbonio del Trenta 3K Carbon migliora notevolmente le prestazioni. MET ha inserito, come nella maggior parte dei suoi prodotti, anche il sistema rotazionale Mips Air, il quale aumenta la protezione e permette di risparmiare peso. 

Il Trenta 3K Carbon è un prodotto confortevole e sicuro, questo grazie alla forma interna della calotta che permette una calzata regolabile a 360 gradi. Anche le cinghie giocano un ruolo importante, infatti sono regolabili per massimizzare l’aerodinamica ed il comfort. Sono presenti 19 prese d’aria e un sistema interno di canalizzazione dei flussi per migliorare ventilazione e comfort. In questo modo la temperatura interna rimane sempre stabile. 

Sulla parte superiore del casco ecco la firma di Pogacar: una “T” e una “P” stilizzate
Sulla parte superiore del casco ecco la firma di Pogacar: una “T” e una “P” stilizzate

La storia del logo

Nella parte superiore del casco MET ha inserito un logo, altrettanto unico, ispirato a Tadej Pogacar. Infatti questo logo non è altro che le iniziali del nome “T” e del cognome “P”. Realizzate con uno stile leggero e dinamico, in prossimità del caratteristico ciuffo di Pogacar è stata inserita la scritta “hair” (capelli).

MET

Trenta 3K Carbon Mips: il casco disegnato da Pogacar

16.12.2022
3 min
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Pochi giorni fa vi abbiamo portato con Tadej Pogacar al ritiro della UAE Emirates in quel di Benidorm. Lo sloveno ha in mente tanti nuovi obiettivi e sta cercando il modo per accaparrarsi il terzo Tour de France. Per riuscirci però avrà bisogno anche di validi supporti tecnici, per questo il team si affida ai prodotti MET. Il casco usato dal principe sloveno è il modello Trenta 3K Carbon Mips

Scintillante e con dettagli iridescenti: il casco Met nella “Pogacar edition” ha un aspetto ed un design unico, che rispecchiano il carattere del giovane campione.

Due volte a Parigi

Con questo prodotto Pogacar è salito due volte sul gradino più alto del podio degli Champs Elysees, oltre ad aver conquistato Classiche Monumento e molte altre vittorie. Il casco Trenta 3K Carbon Mips è progettato per alleggerire il peso sulla testa e permettere a quest’ultima di rimanere sempre fresca e ventilata. Il sistema Mips Air è ormai sinonimo di sicurezza, una qualità che aiuta i corridori a spingersi sempre oltre alla ricerca della massima prestazione. 

Il sistema Cinghie Air Lite con divisorio regolabile permette di massimizzare l’aerodinamica. Le 19 prese d’aria, con sistema interno di canalizzazione migliorano ventilazione e comfort. Nella parte frontale sono presenti anche due comodi agganci per gli occhiali da sole, così da riporli comodamente durante le lunghe scalate. 

Il peso è davvero contenuto: nella taglia M la bilancia si ferma a 225 grammi
Il peso è davvero contenuto: nella taglia M la bilancia si ferma a 225 grammi

Sicurezza e peso

Quando si lotta per tre settimane con l’obiettivo di conquistare la maglia gialla ogni dettaglio deve essere preso in considerazione. La leggerezza è tutto, specialmente quando la strada si impenna e la fatica si fa sentire. Il casco Trenta 3K Carbon Mips ferma la bilancia ai soli 225 grammi nella taglia M. 

Questo casco risulta eccezionalmente confortevole e sicuro grazie alla raffinata forma interna. La calotta in policarbonato stampato con rivestimento in EPS e sistema di calzata orbitale MET Safe-T garantisce una regolazione a 360 gradi della cintura cranica: sia in senso verticale che occipitale per una vestibilità personalizzata. 

Inoltre, la coda disegnata in forma Kamm virtual foil migliora l’aerodinamica ed il deflettore posteriore permette un flusso d’aria costante in qualsiasi posizione di guida.

MET

Trenta 3K Carbon, leggero e sicuro. Garantisce Pogacar

09.04.2021
5 min
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Il casco Trenta 3k Carbon con cui corrono gli atleti del Uae Team Emirates nasce da uno studio metodico e approfondito sin nei minimi dettagli da parte del reparto Research & Development di Met, azienda italiana produttrice di caschi da ciclismo da più di 30 anni, con l’obiettivo di rispettare i più alti standard di qualità e le più rigide procedure di sicurezza.

Leggero e sicuro

Un casco leggero dal peso di 229 grammi che presenta ben 19 prese d’aria. Il sistema di sicurezza è garantito dalla protezione Mips-C2 che riesce a disperdere le forze rotazionali causate dall’impatto dovuto ad un eventuale caduta. Grazie alla tecnologia 3K Carbon i tecnici Met hanno rilevato che il modulo elastico del carbonio permette di ridurre la densità della schiuma di EPS (polistirene espanso) di circa il 20%, mantenendo un’ottima stabilità nella resistenza agli urti. Il risultato ottenuto è una calotta più leggera e performante.

«Il casco – dice Pogacar – è una parte cruciale della nostra attrezzatura. Come ciclisti lo indossiamo tutti i giorni. Se non è comodo e leggero, allora è un problema. Fortunatamente MET ci offre i migliori caschi possibili».

Come nasce

La notevole riduzione del peso è dovuta anche al materiale con cui è stato realizzato il casco, che abbina fibre composite e Polistirene Espanso Sinterizzato: un materiale organico sintetico. Si tratta di un prodotto di origine naturale che viene trattato con processi di produzione di tipo artificiale, con struttura cellulare. L’EPS è costituito per il 98% da aria, la restante parte da carbonio ed idrogeno. Al termine del processo di formazione si ottiene un prodotto rigido e di peso ridotto.

Aerazione e aerodinamica

L’aerazione del casco è garantita da un sistema complesso che presenta 19 prese d’aria. Lo scopo è quello di non trattenere l’aria all’interno e di mantenere la testa fresca. Il sistema di ventilazione è stato studiato in collaborazione con l’organizzazione statunitense NACA (National Advisory Comittee for Aeronautics). La finalità di questa collaborazione è quella di massimizzare il flusso d’aria costante senza sfavorire le prestazioni aerodinamiche del Met Trenta 3K Carbon.

La presa d’aria nella parte anteriore del casco sfrutta la potenza dell’effetto Venturi e spinge fuori l’aria calda dall’interno del casco, attraverso scarichi appositamente posizionati nella parte posteriore. Ciò garantisce un flusso d’aria costante attraverso il casco, senza creare resistenza aerodinamica.

Le impressioni di Trentin

Per approfondire abbiamo deciso di sentire anche Matteo Trentin, corridore di punta della formazione UAE Emirates.

«E’ un casco veramente comodo – dice – che canalizza l’aria al suo interno come pochi altri. La parte posteriore è stata progettata appositamente per favorire il deflusso dell’aria. Fin da subito mi sono reso conto che il ricambio è efficace e garantisce la giusta freschezza. E poi mi piace anche perché è aerodinamico e io a questo fattore attribuisco molta importanza. Ho avuto una buona impressione dalla prima volta che l’ho indossato. Resta fermo ben allineato con la testa. Inoltre posso dire che non ti accorgi nemmeno di averlo. E’ così leggero che ti permette di pedalare con un comfort veramente elevato».

Chiuso e aperto

A corollario di quanto detto, arriva la distinzione fra due modelli di casco in uso al team.

«Abbiamo 2 tipologie di caschi – prosegue Trentin – uno chiuso, il Manta Mips, da usare preferibilmente con la pioggia o per le volate e uno classico per il bel tempo, il Trenta 3K Carbon. In linea di massima è preferibile usare il casco chiuso in condizioni di maltempo. Ma devo dire che il Trenta 3K Carbon con la pioggia va bene anche in versione classica. In fondo è un discorso più individuale, dipende dalle preferenze. Io ad esempio utilizzo il casco chiuso per le corse in cui c’è freddo o anche pioggia. Mentre utilizzo invece il casco aperto per le corse in cui c’è il sole o comunque la temperatura è gradevole».