Trek Checkpoint SL6, perfetta compagna di viaggio

04.05.2022
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Il test dell'ultima versione della gravel di casa Trek, la Checkpoint nell'allestimento SL6 eTap

Rispetto al passato la piattaforma Checkpoint viene completamente rivista e ridefinita. C’è il carbonio OCLV500 per le versioni SL e c’è l’IsoSpeed che separa i foderi obliqui del carro posteriore, dal tubo obliquo e dal piantone. Ma ci sono una nuova geometria che viene definita “progressiva” e uno shape dei profilati che avvicina questo progetto alle nuove Trek da strada. Proprio il design delle tubazioni diventa un vero e proprio “family feeling design” dell’azienda a stelle e strisce. Abbiamo provato l’allestimento SL6 eTap.

Una bici tuttofare e anche divertente da usare sullo sterrato (foto Sara Carena)
Una bici tuttofare e anche divertente da usare sullo sterrato (foto Sara Carena)

L’aerodinamica sposa la funzionalità

La zona dello sterzo e la tubazione obliqua in particolare sono mutuati (o accostabili) dalla Emonda. Lo sterzo è sagomato e puntuto, ha quella protuberanza caratteristiche di Trek e la sezione superiore adotta quella caratteristica svasatura con l’inserto specifico.

L’obliquo è abbondante e voluminoso, ma qui c’è anche il vano portaoggetti (e non è una cosa da dimenticare) e proprio come per le stradali, sembra dare ulteriore sostegno all’intera bicicletta.

Non ci possiamo scordare della scatola del movimento centrale, che è larga 86,5 millimetri ed è uguale a quella delle biciclette da strada. Sono ormai lontani i tempi quando le Trek avevano il bottom bracket da 92. Questa bici è funzionale in ogni sua parte, ricca di dettagli e ognuno di questi collima alla perfezione con gli altri e con il concept del mezzo.

Come è fatta e come è allestita

Il telaio è la forcella sono in carbonio monoscocca OCLV500 con IsoSpeed. Entrambi presentano tantissimi punti di ancoraggio per parafanghi e borse da viaggio, che fanno di questa bici una viaggiatrice, ma capace di sorprendere nei percorsi tecnici.

Ha la trasmissione Sram Rival 1×12 e il comparto manubrio in alluminio Bontrager. Il reggisella ha lo stelo in carbonio, con un diametro da 27,2. Si può montare un reggisella telescopico? Si, è possibile, ma non è possibile montare una forcella ammortizzata. In alluminio sono anche le ruote, sempre Bontrager. Il modello è Paradigm Comp con canale interno da 25 millimetri e gommate con i tubeless Bontrager GR1 da 40. Inoltre, la Checkpoint permette il passaggio di pneumatici fino a 45 di sezione ed è possibile montare le ruote da 650b con gomme fino a 2,1”.

Le nostre considerazioni

La Trek Checkpoint è appagante nel design che risulta moderno, ma non eccessivamente ingombrante. Nonostante integri delle soluzioni non comuni, ad esempio l’IsoSpeed e alcune tubazioni che si spingono verso la ricerca aerodinamica, la bicicletta ha sempre quel tocco “classico” che non stufa, anche grazie ad impatto estetico quasi tradizionale.

Con i tubeless gonfiati correttamente non ha paura di fare qualche drop (foto Sara Carena)
Con i tubeless gonfiati correttamente non ha paura di fare qualche drop (foto Sara Carena)

Una geometria vantaggiosa

Come per la Emonda, anche in questo caso uno dei valori aggiunti del progetto è la geometria, che ovviamente è da contestualizzare nella categoria gravel. Il corpo del pedalatore è sempre ben centrato sul piantone, a tutto vantaggio del comfort, della stabilità e anche a favore di una distribuzione ottimale dei pesi.

L’orizzontale è lungo e aiuta a sfruttare una pipa corta; la stabilità nei tratti tecnici e l’agilità ne guadagnano. Inoltre non si è mai sbilanciati sull’avantreno e il muscolo del diaframma non si schiaccia. La respirazione e il comfort per la schiena ringraziano.

In conclusione

Una bicicletta facile, la Trek Checkpoint SL6 è questo prima di tutto. Va bene per chi vuole smanettare e aprire il gas, magari lontano dalle gare su strada. Nonostante la sua natura “morbida”, non c’è mai quel distacco eccessivo con il mondo road e le sue doti di trazione e stabilità sono ampiamente sfruttabili anche dagli amanti della mtb. E poi è veloce. E’ una bici che può essere caricata come un mulo, adatta al bikpacking, al viaggio e a quell’experience della quale tanto si parla.

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