Campagnolo Super Record 13 cresce ancora, arriva la versione X

Campagnolo Super Record 13 cresce ancora, arriva la versione X

29.10.2025
6 min
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Campagnolo Super Record 13, quando è stata lanciata la versione road lo avevamo anticipato, lo stesso sistema aveva tutta l’aria di essere solo un antipasto. Campagnolo non ci smentisce e amplia ulteriormente la piattaforma a 13 rapporti, lancia la versione X che si spinge (in modo specifico) verso il gravel e l’interpretazione all-road.

Super Record 13 X Gravel si aggiunge ai pacchetti road 2×13, 1×13 road ed al Super Record TT 1×13, quest’ultimo specifico per le bici da crono. Ma non finisce qui, perché la trasmissione 13 Gravel fa da trampolino di lancio anche per la 2×13 All-Road e alle ruote Campagnolo Bora X. Entriamo nel dettaglio.

Campagnolo Super Record 13 cresce ancora, arriva la versione X
Super Record 13 X, alta gamma anche per il gravel e tutto wireless
Campagnolo Super Record 13 cresce ancora, arriva la versione X
Super Record 13 X, alta gamma anche per il gravel e tutto wireless

Campagnolo Super Record 13

Contestualizzato ad oggi non si tratta solo di un cambio, solo di una trasmissione, ma di una piattaforma vera e propria che strizza l’occhio a differenti categorie di bici ed interpretazioni. Di fatto il nuovo sistema Campagnolo Super Record si avvia ad un completamento dell’offerta, sempre con una matrice wireless.

Super Record X identifica la famiglia sviluppata in modo specifico per il gravel e all-road, che mutua alcune soluzioni del 2×13 lanciato a giugno (lo abbiamo provato a fine estate), che porta in dote alcune soluzioni create ad hoc per il gravel.

Le peculiarità del Campagnolo X

Super Record X 1×13 è una trasmissione con la monocorona anteriore ed è il primo gruppo wireless Campagnolo per il gravel. Il bilanciere posteriore è con la gabbia lunga (comunque abbinabile ad una configurazione stradale) e adotta il suffisso Nano Clutch, perfettamente stabilizzato e capace di supportare pignoni fino a 48 denti. E’ specifico per la trasmissione monoring, dove ci sono da sottolineare anche le presenze delle scale pignoni 9-42 e 10-48. Queste nuove cassette adottano in ogni caso il disegno N3W della ruota libera.

La guarnitura ha corone aero, con ben otto dentature disponibili, 38 e 40, 42 e 44, 46 e 48, 50 e 52. I denti delle corone hanno un disegno sviluppato ad hoc, anti-caduta e la stessa guarnitura non obbliga l’impiego del dente salva-telaio. Il range di compatibilità del monocorona parte proprio dai 38 denti, per arrivare ai 52. In aggiunta, nell’ottica di un perfetto abbinamento con il sistema monoring, è previsto anche lo shifter senza pulsanti, solo con la leva del freno. Il prezzo di listino di Super Record X 1×13 gravel è di 3.375 euro, ai quali devono essere aggiunti 1.167 euro per l’eventuale power meter.

C’è anche il Super Record 2×13 All Road (4.370 euro di listino, senza power meter), adatto a chi abbina l’utilizzo stradale a quello gravel. Ben sette le combinazioni delle corone e si possono utilizzare le quattro diverse scale pignoni (10-29, 10-33, 11-32 e 11-36) che il nuovo Super Record 13 rende disponibili. Anche in questo caso il bilanciere posteriore è Nano Clutch (una frizione miniaturizzata) che mantiene la stabilità della catena ed evita cadute. Per tecnica, sviluppo e concetto, questo cambio posteriore è perfettamente abbinabile al pacchetto road.

Più di una semplice evoluzione di Ekar

La piattaforma Campagnolo X non ha praticamente nulla in comune con Ekar. Come scritto in precedenza il sistema è completamente wireless, ma anche il disegno delle corone adotta un profilo diverso dei denti, più evoluto e disegnato per offrire un ingaggio ottimale della catena, stabilizzando quest’ultima anche sui terreni più scassati. Inoltre si aggiungono nuove lunghezze alle pedivelle: 165 e 170, 172,5 e 175.

Le guarniture hanno un fattore Q di 152 millimetri ed il perno passante è il tradizionale Ultra-Torque di Campagnolo. Un power meter anche per il gravel e si basa sul sistema HPPM usato in ambito road.

I punti in comune con il Super Record 13 da strada

Anche il bilanciere X con gabbia allungata è caratterizzato dalle pulegge con diametri e dentature differenti. Quella superiore ha 12 denti e lavora in modo eccentrico, quella inferiore ha 16 denti, è disegnata per ottimizzare la tensione della catena e favorire la scorrevolezza.

Il disegno del bilanciere è pensato nell’ottica di adattarsi ai diversi forcellini di supporto, che siano tradizionali, oppure UDH. La batteria è completamente integrata al corpo cambio e può essere rimossa.

Campagnolo Super Record 13 cresce ancora, arriva la versione X
Design Ergopower in tutto e per tutto
Campagnolo Super Record 13 cresce ancora, arriva la versione X
Design Ergopower in tutto e per tutto

Comandi sempre Ergopower

Rispetto a quelli del precedente sistema Wireless i comandi sono stati completamente ridisegnati, riprogettati e semplificati. Nella versione X è introdotto anche l’Ergopower sinistro senza elettronica, mentre il destro mutua tutte le soluzioni presenti sulla versione stradale. La app di atterraggio dei dati e gestione della trasmissione è la My Campy di Campagnolo.

Campagnolo Super Record 13 cresce ancora, arriva la versione X
Canale largo e altezza da 50, sono le Bora X
Campagnolo Super Record 13 cresce ancora, arriva la versione X
Canale largo e altezza da 50, sono le Bora X

Ci sono anche le nuove Bora X

Cerchio full carbon a 50 millimetri di altezza ed un canale con uncino interno (tubeless ready e non hookless) da 27 di larghezza. E’ perfettamente ermetico e schermato come vuole la tradizione Campagnolo, senza nastro tubeless. I raggi sono in acciaio (differenziati e diversi da quelli delle Bora in versione strada) con sistema di raggiatura G3 ed i nipples sono esterni al cerchio.

Il design della nuova Bora X è ottimizzato per far alloggiare coperture dai 35 millimetri in avanti. Il valore dichiarato alla bilancia è di 1.430 grammi. I mozzi adottano i cuscinetti USB Ceramic. Il prezzo di listino delle Bora X è di 2.290 euro.

Campagnolo

Il test completo del nuovo Campagnolo Super Record 13

05.09.2025
6 min
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Il DNA del design è quello di sempre, ma tutto il resto è rivoluzionato. Il nuovo Super Record 13 porta precisione, efficienza e sostanza a un livello completamente nuovo: un gruppo totalmente wireless che cambia completamente l’esperienza di guida rispetto al passato.

Come va e cosa c’è da sapere sul nuovo Campagnolo Super Record 13? La prima cosa che ci ha colpito durante la nostra prova e che vogliamo trasmettere è l’elevata efficienza, precisione e sostanza di un gruppo completamente wireless che assomiglia poco o nulla alla precedente versione, soprattutto per quanto concerne l’impiego.

Il nuovo Super Record, come vuole la tradizione Campagnolo, è un simbolo di ingegneria e ricerca dei materiali, di microcomponenti, ma anche di funzionalità da usare, sfruttare, godere e mettere alla prova.

Il ritorno della levetta/pulsante

E’ uno dei primi componenti che attira l’attenzione. Una sorta di ritorno al passato? Forse, ma quello che interessa a noi è l’efficienza che collima in modo eccellente con l’ergonomia e perché no, anche alla sicurezza. Il palmo della mano si distende quasi completamente sulla base superiore del manettino. C’è tanto spazio e le forme non sono panciute ed ingombrati, inoltre c’è un’angolazione ottimale che si integra al meglio con la curva manubrio (e la svasatura) del manubrio integrato. Significa trovare immediatamente la giusta altezza del manettino, facendo in seconda battuta le regolazioni di fino dell’apertura della leva del freno.

La forma della sezione superiore del manettino aiuta a scaricare buona parte delle pressioni che inevitabilmente si generano nella zona del polso (non è poca cosa). Il pollice agisce sui pulsanti interni allo shifter, l’indice o il medio sulla levette posizionata dietro la leva del freno. E’ azzerato il pericolo di schiacciare due pulsanti contemporaneamente, oppure creare delle interferenze quando si è sotto pressione agonistica, oppure con i guanti pesanti che fanno perdere sensibilità. Ben inteso che è possibile customizzare grazie alla nuova app MyCampy.

Alleggerire la pedalata? Non esiste

Il cuore del nuovo Campagnolo Super Record 13 sono il deragliatore ed il bilanciere posteriore. Il primo è una sorta di impianto di risalita e discesa della catena (merito ovviamente anche delle corone e della catena stessa) che anche nella fasi di maggiore stress non necessita di un alleggerimento della pedalata per cambiare nel modo migliore. Funziona bene, è preciso e non si pianta, forse potrebbe migliorare la velocità in fase di deragliata. Piccolezze. Mostra un’autonomia della batteria degna di nota e non è un semplice dettaglio, sottolineando il fatto che le batterie ricaricabili dei due componenti sono ben integrate, ma sono specifiche per cambio posteriore e deragliatore, non sono intercambiabili l’una con l’altra.

In proporzione, il cambio posteriore consuma una maggiore quantità di energia, ma è altrettanto vero che la sua velocità di azione, la precisione e la stabilità, sono davvero tanta roba. Circa 4 secondi (pochissimo) dal primo al tredicesimo pignone e viceversa, con la catena sul 52 ed una scala posteriore 11/32 (ben congegnata ed adatta a tutte le esigenze, senza buchi in fatto di sviluppo metrico). La stabilità è qualcosa che non ha prezzo, perché il cambio “non perde mai la catena” quando si sprinta e si maltratta il sistema, quando si affrontano tratti strada con asfalto al limite della percorribilità. Il cambio posteriore del nuovo Campagnolo 13 è corpulento, è muscoloso, a tratti sembra ingombrante (meno se paragonato alla versione Wireless), anche se in realtà adotta i medesimi ingombri dei competitor della stessa categoria di prodotto. Osservato nel dettaglio è un’opera d’arte.

Super Record 13, una F1 per il quotidiano

Il nuovo Campagnolo Super Record 13, oltre ad essere il primo sistema specifico per le bici da strada con i 13 rapporti posteriori, è da considerare un pacchetto che andrà ad equipaggiare biciclette top di gamma in senso assoluto. Fin qui non argomentiamo nulla di strano, quello che invece ci piace sottolineare è la bontà del sistema e quella sostanza, quella concretezza e facilità di approccio che ha mostrato nel nostro percorso di test. Ecco perché ci è piaciuto categorizzarlo come un componente da F1 della bici, ma da usare tutti i giorni. Certamente gratifica al solo sguardo, ma il valore aggiunto è l’utilizzo e la semplicità di approccio che mostra fin dalle prime cambiate.

Campagnolo

Campagnolo Super Record Wireless 13, c’è tanto da raccontare

04.06.2025
6 min
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Campagnolo Super Record 2×13 è un full wireless. Oltre a quelle di un’epoca precedente, le date da segnare nel nuovo millennio di Campagnolo sono ben cinque. Nel 2000 arriva il primo gruppo a 10 pignoni. 2008 e 2018, rispettivamente con il 2×11 e 2×12. Nel 2020 Campagnolo sconfina nel gravel e lancia ufficialmente il primo monocorona 1×13, l’Ekar. Ricorderemo il 2025 per la prima trasmissione da strada con i 13 rapporti posteriore e doppia corona anteriore. E’ il Super Record Wireless.

Sbirciato al Giro d’Italia (montato sulla Look di Stefano Oldani), il nuovo Campagnolo Super Record 2×13 è più veloce della precedente generazione Wireless (datata 2023), leggero ed efficiente, con un prezzo di listino inferiore. Sui manettini tornano i pulsanti interni/laterali per la deragliata della catena e la trasmissione è completamente customizzabile. 4 combinazioni per le cassette posteriori e ben sette quelle delle corone. Ma non finisce qui, perché il nuovo SR 2025 vuole essere un gruppo tuttofare, anche con la monocorona (che arriverà a fine estate). La spaziatura necessaria per i pignoni posteriori è la medesima del 12 velocità con corpetto N3W. A prescindere dalla configurazione si è puntato sulla semplificazione dell’intero sistema e sulla velocità della cambiata nella sua totalità. Entriamo nel dettaglio.

Stefano Oldani, al Giro, ha usato il 13 velocità nuovo
Stefano Oldani, al Giro, ha usato il 13 velocità nuovo

Super Record, nasce 2×13 ma…

Non si tratta solo di un gruppo, ma di una piattaforma identificabile nelle 13 velocità posteriori che allarga in modo esponenziale il concetto di interpretazione ed impiego. Questo grazie alle guarniture con la doppia corona e all’ampio range dei pignoni, grazie alla possibilità di configurazione con la corona singola anteriore. Sì, il nuovo Campagnolo Super Record è anche 1×13. Strada, crono e anche gravel, con un deragliatore dedicato che integra una frizione appositamente sviluppata. La configurazione gravel 1×13 supporta pignoni fino a 48 denti. In totale, il nuovo Super Record ha/avrà in gamma tre differenti deragliatori.

Il sistema segue la tendenza attuale che accosta l’utilizzo della monocorona (ma 12 rapporti posteriori sono pochi per una sfruttabilità a tutto tondo) al classico doppio plateau, dove l’aggiunta di un pignone può offrire ulteriori vantaggi e minimizzare una volta di più “i buchi” degli sviluppi metrici. E poi, a parità di configurazione, il 13 velocità è più leggero, 2.435 grammi, rispetto ai 2.520 grammi del Wireless 12. Il nuovo Campagnolo Super Record Wireless è meno costoso, rispetto al precedente 12. 4.300 euro di listino senza power meter (rispetto ai 5.200 del Wireless precedente), 5.399 euro con il misuratore.

Pignoni, corone e pedivelle

Rispettivamente 10-33 e 10-29, 11-32 e 11-36. 45-29 e 48-32, 50-34 e 52-36, 53-39 e 54-39, 55-39 le combinazioni per le corone. Per quanto concerne i pignoni (ogni cassetta è composta da tre blocchi in acciaio, arriveranno in seguito quelli in titanio), il design mutua l’esperienza fatta con Ekar, per quanto concerne rigidità, durata e adotta una nuova finitura per una cambiata precisa anche sotto pressione. Le svasature ed i profili di ogni singolo pignone sono stati ridisegnati per aumentare la velocità della cambiata e della deragliata.

Le pedivelle sono in carbonio, come vuole la tradizione Super Record, mentre l’asse passante è Ultra Torque (separata in due parti, tra pedivella sinistra e destra) in titanio. Le guarniture sono disponibili in configurazione standard, oppure con il power meter HPPM. Le lunghezze disponibili sono quattro: 165 e 170 millimetri, 172,5 e 175, tutte con un fattore Q di 148,5.

Design alleggerito e più efficienza

Deragliatore e bilancieri sono stati completamente riprogettati, prima di tutto per quello che riguarda il disegno. Il deragliatore è stato “smagrito” nel corpo centrale (è in carbonio e integra la batteria, ora con un’autonomia dichiarata che arriva a 750 chilometri) ed ha una gabbia più ampia, sempre in carbonio, ma capace di un range molto ampio di pescaggio, da 29 a 55 denti (tantissimo).

E’ stato assottigliato e sfinato anche il posteriore, meno ingombrante, con pulegge a 14 denti ciascuna (con denti dalle forme differenziate, la superiore ha le sfere ceramiche) ed è stato reso maggiormente attuale, grazie ad un’interfaccia ottimale con supporti UDH. La puleggia superiore è disegnata per lo scorrimento ottimale della catena, quella inferiore agisce sulla tensione di quest’ultima. Il bilanciere del nuovo Campagnolo Super Record è in carbonio.

In totale ogni shifter ha 4 pulsanti, tre completamente customizzabili nelle funzioni
In totale ogni shifter ha 4 pulsanti, tre completamente customizzabili nelle funzioni

Torna la leva interna (ora è un pulsante)

Completamente ridisegnati i comandi: dalle leve fino ad arrivare alla camera idraulica, con un’ergonomia pronunciata. Mutuano il nome Ergopower dalla famiglia degli shifter Campagnolo Super Record, hanno un frontale più magro e meno impattante verso lo spazio, ma al tempo stesso è stata aumentata la superficie di appoggio del palmo delle mani. Le leve hanno una curvatura dedicata alla semplificazione dell’azione della frenata che, offre dei vantaggi nell’applicazione (ridotta) della forza. Nel complesso, il design è stato concepito con le nuove regole UCI ed in modo da abbinarsi ai manubri integrati con flare laterale.

Un pulsante (scaricato al centro) all’interno della leva freno ed il bottone interno al corpo del manettino, una sorta di ritorno al passato, ma in chiave moderna. E poi ci sono i due piccoli pulsanti aggiunti dedicati al settaggio della trasmissione e abbinamento alla app Campagnolo. La trasmissione può sfruttare 6 pulsanti in totale (3 per ogni shifter), sottolineando una volta di più che tutto è configurabile a piacere tramite la app. Per gli amanti dei numeri: è stato ridotto drasticamente il numero di componenti per un singolo manettino, passando dai 74 della versione precedente ai 36 di quella attuale. Inoltre, per la completa risalita della catena (dal pignone più piccolo e quello più grande) ci vogliono solo 2,1 secondi (che si riducono a 1,9 per una discesa completa).

Campagnolo

BMC Teammachine Ag2r Campagnolo

Campagnolo nel 2021 con BMC e Ag2r

07.01.2021
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Campagnolo ha di recente annunciato la propria partnership con BMC Switzerland nel ruolo di fornitore tecnico per la stagione 2021 della rinnovata Ag2r Citroen.
In occasione della presentazione della nuova maglia avvenuta poco prima di Natale, Vincent Lavenu, team manager della formazione transalpina, aveva parlato per la sua squadra di una vera e propria rivoluzione per il 2021. Prima l’ingresso di uno sponsor di peso come Citroen, quindi l’addio alla storica maglia a cubetti a favore di una livrea tutta bianca. Per ultimo gli innesti di Jungels e Van Avermaet al posto di Latour e Bardet a disegnare una formazione votata alle corse di un giorno.
A completare il tutto è arrivato infine l’annuncio di BMC come nuovo marchio di bici per la nuova stagione.

Nuova opportunità di sviluppo

In Campagnolo si sono mostrati fin da subito entusiasti nell’annunciare l’accordo con BMC. Grazie alla nuova partnership con la casa costruttrice elvetica nel 2021 utilizzeranno ruote e gruppi Campagnolo non solo il team WorldTour ma anche la squadra under 23 di Ag2r Citroen.
Entrambi
i team pedaleranno infatti con il Gruppo Campagnolo Super Record EPS disc montato su biciclette BMC Teammachine SLR01. Entrambe le squadre avranno inoltre a disposizione tutti i modelli di ruote Bora WTO e Bora Ultra disc per un set up 100% vicentino.
Per Campagnolo sarà così possibile ricevere ulteriori feedback sulla validità dei propri prodotti da atleti estremamente esigenti, come i campioni dell’Ag2r Citroen, in grado di mettere sotto stress il materiale tecnico a loro disposizione.

Jungels e Naesen Ag2r Bmc Campagnolo
A sinistra Bob Jungels e a destra Oliver Naesen del Team Ag2r Citroen
Jungels e Naesen Ag2r Bmc Campagnolo
A sinistra Bob Jungels e a destra Oliver Naesen del Team Ag2r Citroen

Tecnica e orgoglio

David Zurcher, CEO di BMC Switzerland, ha dichiarato: «Come fornitori delle biciclette del team Ag2r Citroen siamo felici di lavorare con Campagnolo. Avere una forte presenza nel mondo delle competizioni è parte integrante della nostra visione del brand e quindi selezioniamo accuratamente i nostri partner. Campagnolo è un produttore di componenti che condivide la nostra mentalità, con una storia costellata di vittorie. Siamo pronti a far partire questo ambizioso progetto sportivo e raccogliere insieme prestigiosi successi».
Dal canto suo Vincent Lavenu ha voluto aggiungere: «Ci fa estremamente piacere avere Campagnolo con noi nel 2021. Le performance dei loro prodotti sono note nel mondo del ciclismo che conta e il palmares Campagnolo non è secondo a nessuno. L’unione fra una componentistica di eccellenza e telai all’avanguardia mi dà la convinzione di poter iniziare nel migliore dei modi un nuovo capitolo della storia del nostro team».

campagnolo.com