Scuola dei Campioni: una didattica a prova di sportivo

31.12.2024
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Lo studio e l’attività sportiva agonistica dovrebbero sempre andare di pari passo, per i ragazzi in età scolastica è nato un progetto interessante che vuole unire e far convivere sport e istruzione. In un periodo in cui l’agonismo entra nella vita di ragazzi sempre più giovani non bisogna dimenticarsi dell’importanza dello studio. Apprendere non è solo il fine ultimo per superare un esame, ma anche un modo di crescere, sviluppare un pensiero critico e infine maturare. Si chiama Scuola dei Campioni, è nata grazie all’intuizione di Edoardo Procacci che è CEO e fondatore. 

«Si tratta di una scuola on demand – ci racconta – che parte dalla prima media e arriva fino alla maturità. Il progetto nasce dalla necessità di dare il giusto supporto ai ragazzi che svolgono un’attività sportiva a livello agonistico, e che quindi devono far combaciare studio e allenamenti. Un esempio in questi termini è il pattinaggio sul ghiaccio, una disciplina che prevede una grande dedizione in termini di tempo. Riuscire a far combaciare gli allenamenti con il canonico orario scolastico è difficile. Anche perché la scuola statale prevede un minimo di ore di frequenza: il 70 per cento del totale».

Edoardo Procacci, fondatore della Scuola dei Campioni al Giro d’Onore 2024
Edoardo Procacci, fondatore della Scuola dei Campioni al Giro d’Onore 2024

Un’esperienza personale 

Il progetto della Scuola dei Campioni garantisce una personalizzazione dello studio ma non una facilitazione, ci tiene a precisare Procacci. L’obiettivo non è alleggerire i ragazzi, ma offrire un metodo di apprendimento diverso. 

«La soluzione che portiamo – spiega ancora Edoardo Procacci – consente di studiare in maniera libera. Il progetto è nato da un’esperienza personale. Mia sorella alle superiori giocava a tennis a livello agonistico. Faceva tornei in Europa, Asia e Africa. Durante il secondo anno di liceo le arrivò una lettera che comunicava la bocciatura a causa del superamento delle ore massime di assenza. Va fatto notare che mia sorella a livello scolastico non aveva insufficienze. L’unica soluzione possibile, ai tempi, era una scuola privata. Di quelle che offrono anche il recupero degli anni scolastici. La cosa che notammo subito in lei fu la perdita di autostima a livello di studio, cosa che invece poi recuperò all’università. Ho così fondato la Scuola dei Campioni, che da dopo la pandemia è diventata interamente a distanza».

Il programma per ogni studente-atleta è personalizzato in base agli interessi e al metodo di studio
Il programma per ogni studente-atleta è personalizzato in base agli interessi e al metodo di studio

Personalizzabile

Una piattaforma sulla quale trovare il miglior piano di studio a seconda dei propri impegni e del metodo di apprendimento preferito. L’offerta è ampia, senza vincoli particolari.

«Le lezioni sono disponibili 24 ore su 24 – dice ancora Procacci – e l’offerta è interamente personalizzabile. Abbiamo diversi servizi, tra i quali c’è un mental coach. I supporti sono tutti funzionali all’atleta e alla sua famiglia. Il primo passo da fare è un quiz per capire lo stile di apprendimento e scegliere la migliore fonte di studio: che sia un articolo di giornale, un video oppure una dispensa. Cerchiamo di alternare la fase attiva dello studio con quella passiva a seconda delle ore e dei picchi di concentrazione. Il programma di ogni anno scolastico va in base alle direttive del Ministero dell’Istruzione. L’obiettivo ultimo è fornire una strada per rendere più efficace la logistica e dare il giusto peso a chi si allena e allo stesso tempo vuole studiare al meglio».

Sono sempre anche di più gli atleti che continuano a studiare nonostante l’attività agonistica
Sono sempre anche di più gli atleti che continuano a studiare nonostante l’attività agonistica

L’allenatore scolastico

Non ci si allena solamente quando si pratica uno sport, ma anche nello studio. Le ore di apprendimento e di pratica servono per migliorare le competenze, un punto fondamentale per ogni ragazzo. 

«Il nostro progetto – spiega il fondatore della Scuola dei Campioni – ha una visione più grande e vuole seguire le direttive dell’Unione Europea. La figura dell’allenatore scolastico è quella che viene individuata, proprio dall’Unione Europea, come quella fondamentale per chi vuole sviluppare una duplice carriera: scolastica e sportiva. Questo soggetto comunica con lo studente-atleta, con i genitori, la scuola e l’allenatore. Per noi diventa poi ancora più importante la didattica legata alle competenze. L’Italia in questa speciale classifica OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, ndr) risulta penultima in Europa. Noi vogliamo che i ragazzi riescano ad applicare le proprie conoscenze e pensare autonomamente».

«I nostri docenti – conclude Procacci – sono selezionati non solo in base alle conoscenze, ma anche secondo una passione extrascolastica. Devono essere loro i primi a capire le esigenze dei ragazzi, e quale miglior modo di aver condiviso un’esperienza simile? Non si tratta per forza di ex sportivi, ma anche di soggetti che avevano determinate passioni che hanno voluto coltivare durante il periodo scolastico».

Garmin fotografa la voglia di fare sport 

27.12.2022
3 min
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Per il terzo anno consecutivo, Garmin ha pubblicato il suo “Garmin Connect Fitness Report 2022” con approfondimenti per l’area EMEA. Come dice il nome stesso, si tratta di un report che si propone di fotografare le abitudini di esercizio degli appassionati del brand in tutto il mondo.

Il report quest’anno si rivela particolarmente interessante, soprattutto se messo a confronto con quello dello scorso anno. Se nel 2021 si era registrata una crescita importante delle attività indoor rispetto a quelle outdoor, il 2022 ha visto un ritorno importante verso tutte le attività all’aria aperta, non solo per quel che riguarda lo sport. Milioni di persone sono tornate alle abitudini pre pandemia.

Il numero di attività registrate nell’applicazione Garmin Connect ha raggiunto un massimo storico e i dati riflettono un cambiamento negli spostamenti degli utenti con uno stile di vita attivo. Le persone hanno ripreso a viaggiare verso l’ufficio, la palestra e i luoghi di vacanza preferiti.

La sede di Garmin Italia
La sede di Garmin Italia

Dati da conoscere

Entrando nello specifico dell’edizione 2022 del report di Garmin, scopriamo che le attività domestiche che hanno avuto un’impennata durante il lockdown, come il ciclismo indoor e lo yoga, si sono stabilizzate. Mentre, le attività indoor che non possono essere svolte a casa, come il nuoto, l’arrampicata e attività in palestra come gli allenamenti HIIT hanno registrato un forte aumento.

Un dato interessante riguarda anche le attività sportive che si praticano prevalentemente durante le vacanze. Dato che nel 2022 le persone sono tornate finalmente a viaggiare per il piacere di farlo, sono aumentate attività sportive come lo sci, le immersioni subacquee, la vela e il surf. Lo sci/snowboard è stata l’attività Garmin Connect in più rapida crescita, con un aumento del 143% rispetto all’anno precedente. 

Guardando i dati relativi al mondo bici, emerge che il ciclismo su strada e il gravel godono di ottima salute. Le percentuali di ciclismo su strada sono aumentate dell’8%, mentre l’attività di ciclismo su sterrato ha guadagnato un incredibile 40% rispetto al 2021.

Per gli amanti della bici, Garmin quest’anno ha proposto tantissime novità come ad esempio l’Edge 1040 Solar. Sempre riguardo alla serie Edge, è stata annunciata la compatibilità con le eBike, attraverso metriche specifiche per le biciclette a pedalata assistita, come la durata residua della batteria e l’autonomia disponibile prima di dover effettuare una ricarica.

Gli italiani amano camminare

Se guardiamo all’Italia, scopriamo con piacere come sia tornata la voglia di fare sport all’aria aperta e soprattutto di camminare. Per la prima volta Garmin ha deciso di condividere le classifiche del passo medio al chilometro e la media dei passi giornalieri degli utenti europei. Gli utenti italiani hanno fatto 9,328 passi al giorno, portando l’Italia al 3° posto nella classifica europea. Il nostro Paese si colloca invece un gradino sotto, in quarta posizione, per quanto riguarda il passo medio, che si attesta a 5:40’’ al chilometro.

Garmin