Selle Italia al lavoro con l’obiettivo Net Zero

05.11.2022
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Selle Italia ha già da qualche tempo intrapreso un percorso estremamente virtuoso che porterà la stessa azienda veneta a perseguire entro il 2030 l’obiettivo “Net Zero”. Questo processo si è avviato con un primo passo fondamentale: l’analisi della cosiddetta “carbon footprint” e delle emissioni di due selle prodotte tramite la tecnologia Greentech brevettata dall’azienda. Sui due modelli è stata eseguita un’analisi delle emissioni “cradle to grave”, che comprende uno studio che parte dalle materie prime, coinvolge il trasporto e la produzione, arrivando poi all’analisi della distribuzione, vendita e utilizzo, senza tralasciare il “fine vita”, meglio noto come smaltimento. Il risultato è stato un totale di emissioni prodotte pari a 0,908 kg di CO2 equivalenti (unità di misura che esprimere in modo uniforme l’impatto sul clima dei diversi gas serra) per la sella Model X Green e 1,277 kg di CO2e per la versione Model X Green Comfort+.

Giuseppe Bigolin, Presidente Selle Italia
Giuseppe Bigolin, Presidente Selle Italia

Fornitori di prossimità

«L’idea di procedere verso il Net Zero emissions è un’ulteriore conferma dell’impegno aziendale verso la sostenibilità – ha commentato Giuseppe Bigolin, il presidente di Selle Italia – e il nostro progetto ci vedrà sempre più impegnati nello sviluppo di selle di alta qualità la cui produzione non abbia ripercussioni sull’ambiente. La nostra azienda utilizza fornitori locali nel processo produttivo con sede nel raggio di 40 chilometri di distanza dalla sede di Asolo, riducendo così i costi dei trasporti e l’inquinamento derivante da questi. In Selle Italia mettiamo a punto processi e metodologie produttive capaci di abbassare l’impatto sull’ambiente: come nel caso della tecnologia Greentech, che permette di produrre selle senza uso di collanti e sostanze inquinanti, completamente riciclabili».

Un traguardo decisivo

Con il concetto di Carbon Neutrality si intende il bilanciamento delle emissioni di CO₂ derivanti da determinate attività tramite una quantità equivalente di anidride carbonica compensata (rimossa o evitata) grazie all’acquisto di crediti di carbonio da progetti certificati. Nel corso del 2022 il management di Selle Italia ha deciso di intraprendere la strada verso la decarbonizzazione aziendale affidandosi alla “startup” italiana B Corp Up2You. Lo studio e l’analisi delle emissioni di CO2, effettuati sull’anno 2021, sono il primo passo di questo grande processo e prevedono un duplice obiettivo: da una parte analizzare le emissioni dirette e indirette dell’azienda e dall’altra, calcolare le emissioni di due selle prodotte con Greentech.

Queste sono le numerose certificazioni ottenute dall’azienda di Asolo
Queste sono le numerose certificazioni ottenute dall’azienda di Asolo

Da questo momento in poi, Selle Italia si impegna ad adottare il piano di decarbonizzazione proposto da Up2You. Il prossimo step è la definizione dello scope 3: una categoria che racchiude le fonti emissive lungo tutta la catena del valore, a monte e a valle, delle attività dell’azienda. Queste emissioni sono indirettamente legate alle attività di Selle Italia ma non sono sotto il diretto controllo dell’azienda. Avendo definito una strategia di decarbonizzazione per tali emissioni, l’azienda potrà attuare, di anno in anno, vari interventi per ridurle e avvicinarsi sempre di più all’obiettivo Net Zero.

Selle Italia

Selle Italia rinnova e aggiorna la sua immagine web

26.09.2022
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Selle Italia ha rinnovato in modo importante la propria immagine sul web. Il sito internet ufficiale del brand veneto, storico costruttore di selle, si è rifatto il look. Ora si presenta con una nuova piattaforma online molto ricca di contenuti e di approfondimenti sia sulla storia centenaria del marchio quanto sui modelli in offerta. Selle Italia da sempre è in grado di accontentare tutte le specialità del ciclismo: dalla corsa alla Mtb, passando per gravel, cross, triathlon e urban. 

Tra le diverse funzionalità che sono state aggiornate, merita di essere posta in evidenza la parte e-commerce, fruibile per Europa e Stati Uniti. Selle Italia sarà in grado di mettere a disposizione degli appassionati di ciclismo e triathlon una panoramica completa della propria offerta.

Quello appena concluso con il “go live” del nuovo sito è un percorso iniziato alcuni mesi fa. Un progetto di remake e di rinnovamento dell’immagine sul canale digital a totale supporto della strategia aziendale di Selle Italia, una strategia appunto che vede nel potenziamento delle attività online il focus su cui puntare per i prossimi anni

Questo è il design del nuovo sito, molto più fruibile ed accattivante
Questo è il design del nuovo sito, molto più fruibile ed accattivante

Accessibile e completo

La nuova piattaforma web è caratterizzata da una veste grafica molto elegante che punta sia sulla completezza delle informazioni a disposizione quanto sulla facilità nella ricerca. Per realizzare questo nuovo sito si è lavorato molto sulla sua “usability“, ovvero sull’accessibilità e sulla facilità di utilizzo a beneficio dell’utente finale, adottando soluzioni tecniche di ultimissima generazione. L’interfaccia è poi stata progettata in modo tale da poter essere intuitiva ed immediata, presentando un menu di facile consultazione. 

Nell’ottica di offrire al cliente un servizio davvero a 360 gradi, il nuovo sito Selle Italia presenta una sezione dedicata allo “store locator” attraverso la quale è adesso possibile visualizzare la mappa dei negozi presenti in tutto il mondo, cercare un singolo store oppure vedere, inserendo la città di interesse, l’elenco dei punti vendita nei quali trovare i prodotti di maggiore interesse.

Il quartier generale Selle Italia di Asolo
Il quartier generale Selle Italia di Asolo

Parlando invece dell’e-commerce, il nuovo spazio commerciale digitale Selle Italia presente sul sito fa della ricchezza dei contenuti e del supporto agli utenti i propri punti di forza. I prodotti sono suddivisi a seconda della categoria di utilizzo (corsa, fuori strada, gravel, triathlon, urban e commuting) e ciascuna scheda di ogni singola referenza presenta una descrizione tecnica molto accurata oltre ad una carrellata di immagini della sella scattate da qualsiasi angolazione.

Selle Italia

idmatch Footbed, il plantare che non costringe il piede

19.09.2022
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idmatch Footbed sostiene il piede

E’ il plantare di idmatch e lo abbiamo visto in anteprima ad Eurobike, ma all’IBF di Misano abbiamo approfondito ulteriormente l’argomento. Ci siamo presi un po’ di tempo per lavorarlo e capire al meglio le sue caratteristiche.

Lo abbiamo provato nella misura L2 e dopo che lo abbiamo adattato e calzato per la prima volta non è stato più abbandonato. Entriamo nel dettaglio del plantare.

Le tre soluzioni del Footbed
Le tre soluzioni del Footbed

Più di un plantare

Non si tratta di un plantare personalizzabile, perché il Footbed di idmatch è un sostegno vero e proprio. Si sviluppa su tre misure differenti, aspetto che segue la filosofia della larghezza delle selle di Selle Italia. Le stesse misure di Footbed indicano un arco plantare che appoggia in una maniera specifica. Ci sono i colori che semplificano il riconoscimento della tipologia di appoggio.

Il plantare con il supporto bianco è specifico per un piede che ha un’arcuatura ridotta, con una superficie ampia di contatto con la calzatura.

Quello con il supporto grigio è il medio ed è anche il più diffuso. Ha una distribuzione ottimale dell’inserto in senso longitudinale.

Idmatch Footbed per il piede cavo è quello con il colore nero. E’ specifico per chi ha un arco plantare pronunciato ed ha una volta longitudinale molto alta e pronunciata.

Il plantare più adatto

Per questo c’è il misuratore idmatch, che tramite il contrasto di calore che si genera in fase di appoggio, permette al biomeccanico di capire l’ampiezza dell’arco plantare. Il problema delle misure (lunghezza) non esiste, perché il Footbed si taglia sulla punta senza alcun problema, semplicemente con una forbice, adattandosi facilmente a qualsiasi forma di scarpa.

E’ costruito con un materiale morbido e traspirante, gradevole quando il piede è appoggiato sopra e che non genera alcun tipo di attrito. Quest’ultimo fattore è importante per limitare in modo esponenziale la crescita del calore all’interno della calzatura. E poi si adatta molto bene alla scarpa, senza arricciarsi una volta inserito.

Come si presenta la parte del plantare a contatto del piede
Come si presenta la parte del plantare a contatto del piede

Supporto anche dietro

Il posteriore di Footbed non è piatto. I due lati, fino al punto mediano del piede, ha una sorta di spoiler (aggettivo che permette di capire al meglio il design) che sostiene, riempie la scarpa e supporta il piede, adattandosi e senza creare pressioni. Davanti non ha protuberanze e le dita del piede si muovono liberamente; è utile per chi sta in sella tante ore.

Il piede non scivola, ma non si creano frizioni
Il piede non scivola, ma non si creano frizioni

Li abbiamo provati, ecco i nostri feedback

Parlare e scrivere di plantari è un argomento sempre delicato, perché è un ambito dove la soggettività regna sovrana. Spesso ci si chiede, a giusta ragione se è necessario dotarsi di un plantare custom. Bisogna partire dal presupposto che un prodotto di qualità e fatto a regola d’arte è costoso talvolta ha bisogno di una fase di adattamento non banale.

Poi ci sono i plantari come idmatch Footbed, che hanno il compito di coprire quella fascia di prodotti che creano principalmente un sostegno utile alla pedalata. Non sono invasivi, sono gestibili da qualsiasi tipologia di utente e hanno un giusto rapporto tra la qualità ed il prezzo (59 euro di listino). Sono in grado di cambiare la qualità della pedalata, ma anche una volta scesi di sella e tolte le scarpe da ciclista, non “obbligano” ad utilizzare un plantare custom per le scarpe di tutti i giorni. Il piede è libero, durante e dopo l’attività in bici.

Non adottano la soluzione del riempimento delle “zone vuote” del piede, di conseguenza non creano pressioni sulla pianta del piede, ma creano un supporto longitudinale nella zona mediana e posteriore. Anche per questo motivo il piede gode di una ottima libertà.

Il Footbed crea una sorta di riempimento nella parte posteriore
Il Footbed crea una sorta di riempimento nella parte posteriore

Non modificano il volume

Uno dei vantaggi di Footbed è quello che non modifica (o lo fa in minima parte, impercettibile) il volume interno alla scarpa. Un fattore che deve trovare una considerazione primaria, in quanto dover cambiare la misura della calzatura per colpa di un plantare con uno spessore non adeguato non è cosa buona.

idmatch

Selle Italia e Selle San Marco: stessa tecnologia, anime diverse

15.09.2022
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La tecnologia 3D di Selle Italia e Selle San Marco

Selle Italia e Selle San Marco con la tecnologia 3D. Le avevamo presentate in anteprima ad Eurobike lo scorso luglio, le abbiamo viste, toccate e abbiamo iniziato ad approfondire l’argomento all’IBF di Misano.

La selle non si sviluppato intorno alla tecnologia, ma è quest’ultima che viene adattata ai modelli di punta già presenti nelle collezioni dei due brand: la SLR Boost per Selle Italia e la Shortfit per Selle San Marco.

Le due selle 3D a confronto, Selle San Marco in alto, Selle Italia in basso
Le due selle 3D a confronto, Selle San Marco in alto, Selle Italia in basso

Tecnologia 3D

I due brand, Selle Italia e Selle San Marco, due aziende che sono sotto il medesimo cappello, ma che mantengono un core molto differente. Selle Italia punta ad accontentare maggiormente un pubblico di agonisti, Selle San Marco si rivolge ad un’utenza meno race oriented.

E’ chiaro che alcune soluzioni vengono mutuate per l’una e per l’altra ed è il caso della tecnologia 3D. La tecnologia 3D si vede già da qualche tempo e ha dei grossi riscontri nell’ambito ciclistico. E’ pur vero che necessita di uno sviluppo specifico, per nulla semplice, con processi produttivi che non possiamo considerare ad oggi su larga scala. Aver adattato questa tecnologia non è un fattore banale e secondario.

Carbon DLS

Quella che categorizziamo come tecnologia 3D, nel caso di queste due selle, è una sorta di evoluzione, che prende vita grazie alla Carbon DLS, acronimo di Digital Light Synthesis. Questo processo produttivo sfrutta la proiezione della luce digitale, permeabile all’ossigeno e alle resine liquide (ecco perché Carbon), con una precisione di ripetizione del processo che non era mai stato raggiunto fino ad oggi.

E’ la luce che dà la forma al prodotto e il processo di costruzione è ripetibile e preciso. Il fattore personalizzazione: si riferisce principalmente alla densità (e anche alla forma dell’intreccio 3D) differenziata del pad.

3D su SLR Boost e Shortfit

Tecnologia 3D Carbon DLS. E’ utilizzata sui modelli Selle Italia SLR Boost Supeflow e sulla Shortfit di Selle San Marco. Entrambe sono disponibili con due larghezze e nelle versioni con i rails in carbonio, oppure in lega Ti.

Selle Italia

Selle Italia, nuovi colori per le tre famiglie gravel

31.08.2022
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Blue Granite e Mud Brown, le selle gravel si rifanno il look. Selle Italia ha presentato le nuove colorazioni dedicate alle tre famiglie rivolte all’offroad. Flite, SLR e Novus vengono quindi proposte per il 2023 con due nuove tinte ispirate al mondo gravel.

Le versioni Blue Granite e Mud Brown della SLR Boost e della Flite Boost saranno disponibili con rail TI 316, in taglia S3 e L3, mentre la Novus Boost Evo sarà disponibile con rail TM in taglia L3. Tutte le versioni nei due look saranno acquistabili nei negozi dal prossimo autunno. 

La Flite Boost Gravel grazie al taglio Superflow riduce la pressione sul perineo
La Flite Boost Gravel grazie al taglio Superflow riduce la pressione sul perineo

Flite Boost Gravel

La Flite Boost Gravel TI 316 Superflow è stata progettata per avventure che si spingono oltre i sentieri battuti. L’inserto imbottito in gel e le guide TI 316 riducono le vibrazioni della superficie e il taglio Superflow riduce la pressione sul perineo, rendendola una delle selle gravel più comode in commercio. 

La particolare forma Flite offre una gamma di movimenti imbattibile, permettendo al ciclista di pedalare più a lungo e senza limiti. A confermare la sua solidità strutturale la rifinitura è realizzata con materiale Fibra-Tek molto resistente.

La SLR Boost Gravel è una delle selle più versatili e performanti
La SLR Boost Gravel è una delle selle più versatili e performanti

SLR Bost Gravel

La SLR Boost Gravel TI 316 Superflow è la sella che ogni ciclista che si avventura vorrebbe. Aggiungendo un’imbottitura in gel e un taglio Superflow allo stile collaudato e inconfondibile della SLR Boost da strada, questa sella gravel consente di guidare comodamente mentre i binari TI 316 della sella assorbono le vibrazioni dalle superfici irregolari. 

Una compagna di viaggio anche per le uscite serali grazie agli inserti ad alta visibilità nella parte posteriore, che consentono di continuare l’allenamento fino a notte fonda.

La Novus Boost Evo Gravel grazie al suo comfort da la possibilità di fare lunghe pedalate
La Novus Boost Evo Gravel grazie al suo comfort da la possibilità di fare lunghe pedalate

Novus Boost Evo

Per chi vuole il massimo dalla sella in ogni condizione, Selle Italia propone la Novus Boost Evo Gravel TM Superflow. Grazie all’inserto imbottito extra le vibrazioni della superficie vengono agevolmente assorbite. 

Mentre il taglio Superflow riduce la pressione sul perineo, favorendo il benessere d’utilizzo anche per molte ore. Tenendo le ossa ischiatiche in posizione e fornendo un supporto extra, la sella a forma di onda consente di effettuare uscite in bici senza limiti dettati dalle limitazioni del comfort.

SelleItalia

Selle Italia e Selle San Marco, arriva la tecnologia 3D

26.07.2022
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Arrivano due nuovi modelli di selle sviluppate con la tecnologia 3D. La prima è la Selle Italia SLR Boost, la seconda la Shortfit 2.0 di Selle San Marco. Due prodotti diversi, che fanno parte dello stesso gruppo.

Selle Italia punta a soddisfare un pubblico maggiormente rivolto all’agonismo, tanto da sponsorizzare diversi team professionistici, anche grazie alle caratteristiche di supporto del materiale 3D. Il focus di Selle San Marco invece si focalizza sulla versatilità.

Il pattern è dedicato a proprietario, con le zone di appoggio che creano un supporto differenziato. Il processo di lavoro è piuttosto complesso e permette di costruire 4 selle ogni 72 ore. Vediamo le caratteristiche principali delle due selle, che nascono dal medesimo gruppo di lavoro.

La costruzione 3D proprietaria Carbon DLS, in questo caso la Shortfit 2.0 3D
La costruzione 3D proprietaria Carbon DLS, in questo caso la Shortfit 2.0 3D

Si chiama SLR Boost 3D

Selle Italia non è la prima a lanciare un prodotto del segmento selle con la tecnologia 3D, ma è la prima a farlo con un pattern proprietario che la differenzia dalle altre selle 3D del mercato.

Si parte da uno scafo che è quello della SLR Boost, ovvero la sella corta, disponibile nelle due larghezze IDMatch S3 e L3, entrambe con il canale centrale Superflow.

Tecnologia 3D Carbon DLS

La particolarità è nella sezione superiore, che grazie alla tecnologia 3D non prevede due parti staccate tra foam e copertura. Le celle aperte e tutte collegate tra loro (non paragonabili alle altre selle 3D che offre il mercato), prendono forma grazie al concetto Carbon DLS, una stampa 3D che permette anche di avere un supporto progressivo e differente in base alle zone. Questo offre maggiore comfort in alcuni punti e più sostegno in altri, grazie ad una compattezza maggiore.

Selle Italia SLR Boost 3D sarà disponibile a partire da fine Settembre nelle versioni con i rails in carbonio, oppure in lega Ti316.

La Shortfit 2.0 3D di San Marco

Rispetto alla Boost 3D di Selle Italia, San Marco ha l’obiettivo di soddisfare un pubblico meno votato all’agonismo. Questo non è un semplice dettaglio e influisce in maniera importante sul comfort e sulla consistenza della copertura 3D. Quest’ultima adotta sempre il concetto delle zone a supporto differenziato, ma con una comodità pronunciata.

Tutta la parte superiore, sviluppata con la tecnologia 3D Carbon DLS, ha le celle aperte e comunque unite, mentre lo shape della sella è quello tipico della Selle San Marco Shortfit. Si tratta di una sella corta con una sorta di spoiler pronunciato verso il retro.

Anche in questo caso il prodotto sarà disponibile e partire da fine Settembre in due versioni: la CarbonFX (con rails in carbonio) e Racing (con il telaio in lega).

Selle Italia “main partner” (per la 33ª volta!) della Maratona

01.07.2022
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Selle Italia conferma il proprio impegno al fianco di una delle gran fondo più celebri e iconiche al mondo. Il brand veneto produttore di selle è difatti pronto ad affrontare, per la 33ª volta (!), la Maratona dles Dolomites-Enel in qualità di “main partner”. 

La prova di Corvara – in programma domenica 3 luglio – rappresenta una gran fondo assolutamente unica ed ambita. Giunto quest’anno alla 35a edizione, l’evento altoatesino vedrà migliaia di ciclisti sfidare sette tra i valichi simbolo delle Dolomiti. Passando dal più “agile” Campolongo, ai più impegnativi Sella, Gardena, Pordoi, Giau, Falzarego e Valparola (i percorsi sono i classici tre da 55, 106 e 138 chilometri).

Presenza in zona expo

«La nostra storia con la Maratona è iniziata due anni dopo la sua nascita – ha dichiarato Giuseppe Bigolin, il presidente di Selle Italia – e da quel momento l’abbiamo sempre sostenuta perché condividiamo gli stessi valori e la stessa passione per la bicicletta. Una collaborazione storica che compie 33 anni e ci permette di entrare in contatto con migliaia di amatori provenienti da tutto il mondo».

Selle Italia sarà, come di consueto, “fisicamente” presente alla manifestazione, presidiando con un proprio spazio il villaggio expo di San Leonardo. In mostra ci saranno tutte le novità del brand tra le quali spiccano le selle SLR Boost Tekno Superflow e la nuova Model X Leaf.

La SLR Boost Tekno Superflow è completamente Made in Italy, full carbon e leggerissima. Una sella d’alta gamma ingegnerizzata da Dallara: una delle più importanti realtà specializzate nella progettazione, nello sviluppo e nella produzione di vetture da competizione e ad alte prestazioni. Nello sviluppo di questa sella è stato coinvolto Fabian Cancellara, ambassador Selle Italia.

Giuseppe Bigolin, presidente Selle Italia
Giuseppe Bigolin, presidente Selle Italia

Model X Leaf invece è l’ultima nata in casa Selle Italia. E’ prodotta mediante la tecnologia Greentech, il processo produttivo, introdotto proprio dall’azienda trevigiana, che elimina totalmente l’impiego di elementi inquinanti quali collanti e resine sintetiche, e che non prevede rifiuti perché gli stessi vengono reintrodotti nel ciclo produttivo.

Questa sella è prodotta assemblando tre componenti in modo meccanico e presenta un “pattern” a foglie, stampato direttamente all’interno della cover trasparente, rappresentativo della vocazione “green” del prodotto stesso.

Selle Italia

Model X Leaf: la sella eco-sostenibile di Selle Italia

20.05.2022
2 min
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Selle Italia, azienda da sempre legata all’innovazione ed al progresso, presenta la sua nuova sella sostenibile: la Model X Leaf. Un prodotto realizzato grazie all’attenzione sempre crescente verso un modello di produzione eco-sostenibile. Il marchio trevigiano ha ideato un processo che non prevede l’utilizzo di materiali inquinanti grazie alla tecnologia brevettata Greentech.

Questo modello è indicato per chi soffre di retroversione del bacino
Questo modello è indicato per chi soffre di retroversione del bacino

Una serie innovativa

Il modello di produzione Greentech, nato nel 2021, ha dato il via alla produzione della serie di selle Model X. La sella Model X Leaf è assemblata unendo le tre parti che compongono la sella in maniera meccanica eliminando ogni forma di inquinamento chimico. Il processo Greentech annulla l’impiego di elementi quali collanti e resine sintetiche, in questo modo non sono previsti rifiuti perché gli stessi sfridi e scarti vengono reintrodotti nel ciclo produttivo.

La grafica è stampata direttamente all’interno della cover trasparente e rappresenta un pattern a foglie, un chiaro richiamo alla vocazione green di Selle Italia. Il rail è in Fec Alloy, resistente e flessibile, in più la forma della sella è waved per una posizione più stabile, ed è rivolta a tutti i ciclisti che presentano una retroversione del bacino.

La grafica rappresenta delle foglie, nel vero stile green dell’azienda
La grafica rappresenta delle foglie, nel vero stile green dell’azienda

Sostenibile e riciclabile

Il sistema di produzione e di assemblaggio è praticamente a chilometro zero, infatti sono coinvolte aziende nel raggio di 15 chilometri dalla sede produttiva. Inoltre, la Model X Leaf presenta un processo antibatterico integrato nel padding. Un altro particolare davvero interessante è che Selle Italia sostiene il claim “Future Rides Green”. Il risultato finale è una sella che al termine del percorso di vita la Model X Leaf potrà consentire il riciclo delle sue componenti.

L’azienda trevigiana con il suo processo produttivo sostenibile e rapido abbatte notevolmente il consumo energetico, e di questo ne beneficia anche il prezzo. La Sella Model X Leaf è in vendita a 59,90 euro.

Le  misure sono: 145 x 245 millimetri. Mentre il peso è di solamente 315 grammi.

Selle Italia

Van der Poel: a Compiegne la sua Canyon per il pavé

17.04.2022
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«Comunque sia partirà bianca, ma non arriverà bianca e di sicuro sarà protagonista»: facciamo nostra la frase di un amico. Siamo alla partenza dell’edizione numero 119 della Parigi-Roubaix e il turbinio di emozioni è incredibile. Prima della presentazione ufficiale dei corridori abbiamo documentato qualche dettaglio della bicicletta di uno dei possibili protagonisti. Ecco la Canyon CFR Aeroad di Matthieu Van der Poel.

Roubaix 2022, la bici di MVDP
Roubaix 2022, la bici di MVDP

VdP e la sua Canyon CFR

Il telaio e la forcella corrispondono al modello normalmente utilizzato dal corridore olandese, nella versione CFR. E’ una Aeroad e Van der Poel utilizza il cockpit integrato full carbon. Il kit e il setting, nella loro completezza, sono gli stessi che MVDP utilizza per le gare “normali”.

Pacchetto Dura Ace

La trasmissione è Shimano Dura-Ace a 12 velocità (11/30), con doppio plateau anteriore (54/40). C’è l’ultima versione del power meter Shimano, le pedivelle da 172,5 e proprio l’intera guarnitura corrisponde al modello abbinato al sistema a 12 rapporti. Dietro il deragliatore non è previsto nessun chain catcher. Il reparto delle ruote è composto dal binomio C50 tubeless version e pneumatici Vittoria Corsa Control Graphene 2.0 con la sezione da 30 millimetri. Il diametro dei dischi è da 140 millimetri, per anteriore e posteriore.

Due curiosità

Per qualche minuto i tecnici/ingegneri di Shimano hanno affiancato lo staff del Team Alpecin-Fenix. Hanno misurato la distanza delle leve e dei pulsanti, rispetto al punto di appoggio (basso) delle mani.

«Cerchiamo di fare una media della distanza utilizzata dai corridori, tra leve e manubrio – le parole di un ingegnere Shimano – sono dati che vengono immagazzinati e sempre utili. Non è solo il cambio, qui c’è anche la parte idraulica dell’impianto frenante».

La seconda curiosità è la bomboletta CO2, con cap già inserito e pronto all’uso, posizionata a lato del portaborraccia (Elite in alluminio, non in carbonio) del tubo obliquo.

«Mathieu ha disponibile questa bomboletta nel caso voglia aggiustare direttamente la pressione delle gomme, magari dopo i primi tratti di pavé e dopo che ha preso il giusto feeling con i primi tratti di pietre. Il gonfiaggio iniziale è previsto al di sotto delle 4 bar”. Questa la battuta di un membro dello staff.

Nastro classico

Non ci sono doppie nastrature del manubrio, una scelta comune a tanti atleti del ciclismo attuale. Il nastro è Selle Italia, ruvido e morbido, ma standard. Selle Italia anche per la sella, modello Flite Boost Superflow con rail in carbonio e livrea personalizzata.