Scott e Syncros: punti fermi per la DSM-Firmenich PostNL

18.01.2024
3 min
Salva

Scott ed il team DSM-Firmenich PostNL hanno svelato il nuovo look della Foil RC in dotazione alla squadra per la stagione 2024. Mentre la compagine olandese inaugura la stagione ufficializzando un nuovo nome ed una nuova grafica per divise da gara (disegnate e prodotte dalla italiana Nalini) e mezzi, Scott ha presentato il nuovo look della Foil RC fornita al team. In aggiunta alle biciclette, Scott prosegue a sostenere e ad affiancare lo stesso gruppo WorldTour anche per quanto riguarda la fornitura di componenti ed accessori a marchio Syncros: un brand che come è noto è parte integrante del gruppo Scott Sports.

Il nuovo design – davvero molto elegante – della Foil RC del team DSM-Firmenich PostNL presenta lampi di colore su una base bianca. Le due strisce distintive della squadra “Keep Challenging” assumono quest’anno un sorprendente colore arancione andando ad evidenziare l’ingresso di uno sponsor importante, ovvero le Poste Olandesi (PostNL). Ulteriori dettagli blu e azzurri ben evidenziano il nuovo colore arancione, contrastando con il fresco design della base bianca della Foil RC, con l’obiettivo di distinguendosi molto chiaramente anche nella “pancia” del gruppo. 

Il “vantaggio” Foil RC

Scott collabora con il team DSM-Firmenich PostNL dal 2021 e lo stesso team è stato parte integrante dello sviluppo della Foil RC che i corridori hanno utilizzato per la prima volta nel 2022. Da allora, la squadra ha ottenuto grandi successi, tra cui 19 vittorie nel corso della stagione scorsa per il team femminile, 11 per il maschile, un secondo posto al Giro Donne e un quinto posto al Tour de France Femmes per Juliette Labous. Oltre a cinque giorni in maglia rosa per Andreas Leknessund in occasione del Giro d’Italia 2023 e tre complessive vittorie di tappa nei Grandi Giri. La stagione agonistica appena avviata offrirà un’ulteriore opportunità alla squadra per compiere un passo in avanti, spingendosi verso obiettivi più ambiziosi.

Romain Baradet con la nuova divisa del Team DSM-Firmenich PostNL
Romain Baradet con la nuova divisa del Team DSM-Firmenich PostNL

«Siamo davvero molto contenti – ha dichiarato Narelle Neumann, la responsabile del team Scientifico DSM-Firmenich PostNL – dei progressi che abbiamo fatto in tutti e tre i nostri programmi quest’inverno, e crediamo di avere una solida base per iniziare la stagione. Abbiamo lavorato duramente dietro le quinte con Scott, sempre supportati al meglio, e crediamo che i nostri materiali ed il nostro setup siano ora… più veloci che mai!».

«I chilometri pedalati in dicembre ed in questa prima parte di gennaio in sella alla mia nuova bicicletta – ha dichiarato entusiasta il nuovo arrivato Fabio Jakobsen – sono stati a dir poco fantastici. La Foil RC è davvero una bici estremamente veloce, proprio come piace a noi sprinter».

Scott

La Scott Foil di Alberto Dainese e del Team DSM

08.02.2023
5 min
Salva

Presentata ufficialmente l’estate scorsa, l’ultima versione della Scott Foil è una bici marcatamente aerodinamica nelle forme e nel concept. Quello che sorprende però, è il fatto che viene utilizzata anche dagli scalatori del Team DSM, uno su tutti Romain Bardet, corridore attento ai dettagli tecnici, al peso e alle performances della bicicletta. L’atleta transalpino ha usato la Foil anche nel corso delle frazioni più impegnative del Tour.

Dainese al campionato europeo 2022 di Monaco
Dainese al campionato europeo 2022 di Monaco

Ovviamente la Scott Foil è un riferimento per i velocisti e per i passisti. Abbiamo chiesto ad Alberto Dainese di descrivere la sua bici nella versione 2023, che rispetto a quella utilizzata nella seconda parte di stagione 2022 presenta delle differenze. La famiglia Syncros/Scott fornirà anche le selle (al posto di Pro Bike Gear) e ci sarà un’impiego maggiore dei tubeless. Entriamo nel dettaglio

Quando hai iniziato ad usare l’ultima versione della Scott Foil?

Mi è stata consegnata poco prima del Tour 2022 e da quel momento non l’ho più abbandonata. In precedenza non utilizzavo la Foil, parlo della versione precedente, ma la Addict ed effettivamente le due bici sono molto differenti. Di sicuro la bici aero è più adatta alle mie caratteristiche, ma è ampiamente utilizzata anche dagli scalatori.

Il profilo ridottissimo del manubrio Syncros e gli shifters leggermente all’interno (eltoromedia.com)
Il profilo ridottissimo del manubrio Syncros e gli shifters leggermente all’interno (eltoromedia.com)
Quali sono le differenze maggiori che hai notato, rispetto alla Addict?

La Foil è molto veloce, fattore che diventa un supporto notevole alle mie caratteristiche, è una di quelle biciclette che scappa via quando cambi ritmo, davvero facile da lanciare. E’ più rigida della Addict, che invece mi trasmetteva un comfort maggiore. Durante le azioni di rilancio, ad esempio negli sprint, la nuova Foil sostiene di più nella parte anteriore e il carro posteriore sembra scaricare maggiormente la potenza espressa.

La Addict non era ugualmente rigida?

Non è quello, solo che la rigidità della Foil è una delle peculiarità che ha lasciato impressionati parecchi di noi corridori. E poi il peso contenuto, anche questo un fattore che è stato considerato in maniera positiva anche dal gruppo degli scalatori del team.

Effettivamente al Tour è stata usata anche da Bardet!

Si esatto, non solo da lui, ma come dicevo da tutti gli scalatori. Bardet argomentava proprio il fatto che non avendo una grossa differenza di peso con la Addict, ma essendo più rigida, reattiva e fluida anche intorno ai 30 all’ora, ci stava il fatto di usarla anche su ascese lunghe ed impegnative. Ormai si tengono delle andature elevate anche in salita e per lunghi tratti quando il naso è all’insù. Non sono uno scalatore, ma credo che una bici aero possa dare un aiuto e una serie di vantaggi.

Anche la versione dei tubeless N.EXT in dotazione al team (eltoromedia.com)
Anche la versione dei tubeless N.EXT in dotazione al team(eltoromedia.com)
Qual’è il tuo setting preferito per le gare?

Preferisco sempre le ruote con il profilo da 50, che ormai sono da considerare intermedie. Solo in qualche occasione chiedo di usare le 60, quando le tappe sono piatte. Abbiamo i tubeless Vittoria, con sezioni comprese tra i 26 e 28 millimetri. Per i rapporti prediligo la combinazione 54-40 per le corone. Ho montato il 56 solo un paio di volte, una al Giro e una all’UAE Tour, ma onestamente preferisco sfruttare una maggiore agilità.

Hai cambiato qualcosa rispetto al 2022?

Rispetto alla stagione scorsa ho chiesto di allungare lo stem del manubrio integrato e utilizzo, quasi in controtendenza, il manubrio da 42 centimetri di larghezza. Facendo un paragone con la stagione passata, abbiamo cambiato le selle, che ora sono Syncros e io utilizzo la versione Belcarra.

Per quanto riguarda i rapporti dietro?

Lo standard è 11-30, almeno per quello che mi riguarda. Poi ci sono delle situazioni in cui viene montata la scala 11-34, ma è per salvare la gamba nelle frazioni più dure e non adatte a me.

La bici da gara si discosta da quella che hai per l’allenamento?

E’ uguale, non ci sono differenze ed è un vantaggio non da poco, perché il feeling rimane quello. L’unica diversità sono gli pneumatici, in allenamento uso le camere d’aria, più che altro per una questione di abitudine.