CA’ DEL POGGIO – Pinarello rinnova e lancia ufficialmente la serie F, una bici super prestazionale che si posiziona un gradino sotto la Dogma. Dettagli a parte, le forme non si discostano molto dalla Dogma, per un filrouge che si evolve nel corso degli anni e rimane al tempo stesso DNA dell’azienda.
Tre moduli di carbonio, T900, T700 e T600, per cinque versioni in totale (F9 e F7, F5, F3 e F1) e 10 allestimenti. Nove le misure disponibili. Entriamo nel dettaglio della nuova F, anche grazie alle considerazioni di Federico Sbrissa, Marketing Manager di Pinarello.
Federico Sbrissa è il marketing manager di PinarelloFederico Sbrissa è il marketing manager di Pinarello
Le Pinarello F? Sinonimo di racing
«Tutte le bici che portano in dote la F – racconta Sbrissa – sono create per competere e rispettano il DNA racing di Pinarello. Rispetto alla Dogma F ci sono tante piccole differenza che portano ad un divario abbastanza importante. Il nuovo progetto F è partito tre anni addietro e prende realmente forma oggi.
«La nuova bici, pur non rientrando nella famiglia Dogma – prosegue Sbrissa – anche se la connessione è lampante, si rivolge ad un pubblico che ama la competizione, ma ha un budget che non consente di accedere alla Dogma. Ci siamo concentrati nell’offrire il miglior rapporto peso/performance/prezzo, senza snaturare il DNA Pinarello. In fatto di peso, rispetto alla F precedente la nuova ha un valore alla bilancia inferiore di circa 200 grammi a parità di misura».
La grande scatola centraleIl comparto anteriore è tutto nuovo e mutuato dalla Dogma FTanto spazio per le gomme, fino a 32 millimetriIdentificativa la forma della sede bassa dello sterzo, dove si abbina perfettamente la forcellaL’ultima versione del manubrio integrato TalonAsimmetria ed aero concept per i foderi della forcellaLa Dogma F ha la copertura dell’asola filettata della forcellaInnesto degli obliqui, meno muscoloso rispetto alla DogmaE sempre aero conceptIl morsetto del reggisella. Titanio stampato super leggero, davvero belloLa grande scatola centraleIl comparto anteriore è tutto nuovo e mutuato dalla Dogma FTanto spazio per le gomme, fino a 32 millimetriIdentificativa la forma della sede bassa dello sterzo, dove si abbina perfettamente la forcellaL’ultima versione del manubrio integrato TalonLa Dogma F ha la copertura dell’asola filettata della forcellaAsimmetria ed aero concept per i foderi della forcellaInnesto degli obliqui, meno muscoloso rispetto alla DogmaE sempre aero conceptIl morsetto del reggisella. Titanio stampato super leggero, davvero bello
Aerodinamica meno estrema
Messo a confronto con la generazione F precedente, il telaio attuale è stato completamente ridisegnato ed aggiornato. E’ davvero simile alla Dogma anche se i concetti aerodinamici sono meno estremi. Mostra dei concetti spinti verso un’aerodinamica funzionale, verso una rigidità pronunciata, fattori comunque meno impattanti della Dogma. Ad esempio la grande scatola del movimento centrale Aero-Keel che, rispetto alla Dogma F è leggermente più magra. Porta in dote le asole filettate con passo italiano e le calotte esterne del movimento centrale. Tutto nuovo anche l’obliquo. La serie sterzo (E-Ticr) ed il suo tubo sono stati mutuati completamente dalla sorella, per aumentare l’efficacia ed anche la libertà di movimento del sistema rotante. Lo sterzo E-Ticr adotta il passaggio anteriore delle guaine, una vera e propria guida che azzera qualsiasi tipo di frizione in questa zona.
La forcella Onda è stata migliorata e adotta un rake unico di 47 millimetri (come la Dogma), numero che gli permette di aumentare ulteriormente la precisione di guida e adeguarsi perfettamente alle geometrie della nuova Pinarello F. Per quanto concerne la resa tecnica il carro posteriore mostra una reattività (e forme) del tutto paragonabile alla Dogma (tanta roba). Il reggisella è il medesimo della Dogma ed il blocchetto di chiusura è stato completamente integrato. Tranne le versioni F3 ed F1, le altre F portano in dote il manubrio integrato in carbonio Talon e le nuove ruote Most Ultrafast 45. Avantreno e retrotreno hanno un passaggio gomme importante, fino a 32 millimetri. Tutte le nuove F (ad eccezione della F1) sono studiate per supportare esclusivamente le trasmissioni a batteria, non sono compatibili con le meccaniche.
70 chilometri, pochi per un “vero” test, ma la bici ha un’efficienza di alto livello (foto Roby Bragotto)Abbiamo pedalato sulla F9Versione F7 con Ultegra Di2La F5 ha il 105 Di2F3 con una livrea perla davvero apprezzabileAlla base del listino la F170 chilometri, pochi per un “vero” test, ma la bici ha un’efficienza di alto livello (foto Roby Bragotto)Abbiamo pedalato sulla F9Versione F7 con Ultegra Di2La F5 ha il 105 Di2F3 con una livrea perla davvero apprezzabileAlla base del listino la F1
Alcune indicazioni sugli allestimenti ed i prezzi
Pinarello F F9 (quella di colore green-matt usata in Veneto)è equipaggiata con il pacchetto Shimano Dura Ace ed ha un prezzo di listino di 11.000 euro. L’allestimento F7 si basa sull’Ultegra, oppure sul nuovo Sram Force AXS (sempre con le ruote Mosta Ultrafast 45) ed il prezzo di listino scende a 7.900 euro. F5 ed F3 hanno entrambe il 105 Di2, la prima con le ruote Ultrafast in carbonio, la seconda con le DT Swiss in alluminio. I prezzi di listino sono rispettivamente di 5.500 e 4.500 euro. F1 è dotata di Shimano 105 meccanico 2×12 ed il listino recita 3.400 euro. A riguardo dei pesi (dichiarati). La F9 nella taglia 53 è dichiarata a 7,4 chilogrammi, mentre la F7 a 7,8. F5 ed F3 rispettivamente a 8,2 e 8,5 chilogrammi.
Pinarello completa la serie F grazie alla nuova F1 che affianca le versioni F5, F7 e F9. Le forme e l’impatto estetico è quello che ha reso celebre la famiglia F della maison veneta.
Cambiano i materiali. Il frame e la forcella Onda sono completamente in carbonioToray T600 e un occhio particolare è rivolto anche all’allestimento. Eccola nel dettaglio.
Una bici con carattere all-roundUna bici con carattere all-round
Asimmetria, il cuore delle Pinarello
Non ha importanza che siano alto e altissimo di gamma, oppure alla base del catalogo, l’asimmetria di telaio e forcella fa parte del core concept Pinarello. E’ stata la prima azienda ad adottare tubazioni e design asimmetrici, il tutto per migliorare le prestazioni all-round e l’equilibrio.
E’ così che anche la F1 adotta il telaio asimmetrico e la forcella Onda full carbon con volumi e spessori differenziati tra stelo destro e sinistro. La fibra di carbonio impiegata è la Toray T600.
Innesto super ribassato al piantoneForcella Onda, non si discuteI foderi obliqui, asimmetrici e aeroSempre omologata UCITrasmissione Shimano 105 meccanicaImpatto estetico F di PinarelloInnesto super ribassato al piantoneI foderi obliqui, asimmetrici e aeroForcella Onda, non si discuteSempre omologata UCITrasmissione Shimano 105 meccanicaImpatto estetico F di Pinarello
L’aerodinamica non si dimentica
Pinarello F1 è un esempio lampante di quanto a cascata l’aerodinamica sia entrata a fare parte anche di bici non estremizzate. Portano con sé sviluppi aerodinamici non banali il reggisella, specifico per la famiglia F ed in carbonio, così come le sagome che caratterizzano il profilato dello sterzo, ma anche un’integrazione dedicata di cavi e guaine. Elegante certo, ma anche efficiente, considerando che la trasmissione Shimano 105 è a base meccanica.
L’avantreno ed il retrotreno lasciano spazio per pneumatici fino a 30 millimetri di larghezza. Le geometria è quella sviluppata per le gare, perché è la categoria Pinarello F che porta in dote la competizione. Le taglie disponibili sono nove. Pinarello F1 è disponibile in due livree cromatiche, formula red e formula blue. Il prezzo di listino è di 3.700 euro.
Abbiamo proposto ad Adriano Malori di studiare una serie di foto di Ganna sulla bici da crono. Una lezione che fa bene alla nostra passione per questo sport
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La piattaforma Dogma F rimane il punto di riferimento di Pinarello, una delle biciclette più vincenti degli ultimi lustri. La gamma si arricchisce grazie alle due serie F e X, rispettivamente race oriented e endurance.
F è accostabile alla Dogma, per design, concept e quel DNA votato alla competizione. X invece è votata all’endurance, rivolgendosi agli appassionati della bicicletta che non hanno il massimo risultato nella competizione come obiettivo principale.
L’aerodinamica e lo sviluppo della F, buone per ogni terreno e la vicinanza con la Dogma F è più che reale (foto @Roberto Bragotto-Pinarello)L’aerodinamica e lo sviluppo della F, buone per ogni terreno e la vicinanza con la Dogma F è più che reale (foto Roberto Bragotto-Pinarello)
Una storia di peso
La lunga striscia di vittorie si riflette nello sviluppo di qualsiasi bicicletta che esce dalla maison veneta. Trenta grandi giri non sono briciole, ma un biglietto da visita che in pochi possono mostrare. E poi c’è quel marchio di fabbrica che è il disegno asimmetrico delle tubazioni e di conseguenza del telaio (e della forcella). La forma e i volumi dei profilati cambiano tra la sezione destra e quella sinistra, perché le forze in gioco, quelle espresse dal ciclista, sono differenti tra una parte e quella opposta.
Uno dei motivi per i quali la serie F può essere considerata a tutti gli effetti l’erede della Pinarello Dogma F, con una geometria che prende forma proprio da quest’ultima. Le versioni sono tre, F9, F7 e F5, con nove taglie in totale.
E poi c’è la X, un progetto che nasce con l’obiettivo del comfort, del piacere di guida e con una vocazione endurance pronunciata, pensando a chi pedala per giornate intere e non solo su asfalto. C’è una geometria che porta ad avere una posizione in sella non sacrificata e non estremizzata. Ma anche in questo caso il DNA racing non è stato soffocato e la nuova X è più leggera della versione precedente. Anche la X è disponibile in nove taglie e due versioni, X3 e X1.
Le Pinarello F ed X Series saranno disponibili nella sola versione disc brake.
La F9 con il Dura-Ace (foto Roberto Bragotto-Pinarello)La F9 con il Dura-Ace (foto Roberto Bragotto-Pinarello)
Pinarello F si fa in 3
Come accennato in precedenza la serie F è disponibile in tre declinazioni. F9 e F7 che si basano sul carbonio Torayca di matrice T900 e fanno segnare un valore alla bilancia di 950 grammi (dichiarati e nella misura 53 con finitura grezza). F7 invece adotta la fibra di carbonio T700 (con un peso dichiarato di 990 grammi).
L’orientamento delle fibre di carbonio è differenziato in base alle zone e alle performances che si vogliono ottenere. Il telaio inoltre è ottenuto grazie ad un blend di tessuti compositi, HM (ad alto modulo) e HT (più elastico). La fibra composita è rinforzata grazie all’innesto di un polimero.
L’aerodinamica che caratterizza questa piattaforma è la discendente diretta di quella sviluppata per la Dogma F. In questo concetto sono da considerare non solo le tubazioni del telaio, ma anche il posizionamento dei portaborraccia e il seat-post. Quest’ultimo è il medesimo della Dogma F, con un design aero specifico. L’integrazione delle guaine è totale.
La forcella e il carro posteriore hanno una luce ampia per il passaggio delle coperture, fino a 30 millimetri di sezione. Inoltre la lunghezza del carro posteriore è compresa tra i 406 e 410 millimetri, in base alla taglia.
Cambia il blocco di serraggio del reggisella, che è uno stampato in titanio, molto resistente e di 36 grammi più leggero rispetto alla versione precedente.
Viene mantenuta la scatola oversize del movimento centrale, larga 65 millimetri, ma che adotta le due filettature con il passo italiano per l’innesto delle calotte dei cuscinetti. In questa sezione il cambiamento principale riguarda il posizionamento della batteria della trasmissione, che è alloggiata sopra l’asse passante della guarnitura e viene estratta dalla parte inferiore. Portando le masse verso il basso si hanno degli effetti positivi su guidabilità e stabilità.
L’asimmetria rimane uno dei core dei progetti Pinarello (foto Roberto Bragotto-Pinarello)Pinarello F7, colorazione nera e gruppo Sram Force (foto Roberto Bragotto-Pinarello)F7, ma con la trasmissione Ultegra (foto Roberto Bragotto-Pinarello)L’asimmetria rimane uno dei core dei progetti Pinarello (foto Roberto Bragotto-Pinarello)Pinarello F7, colorazione nera e gruppo Sram Force (foto Roberto Bragotto-Pinarello)F7, ma con la trasmissione Ultegra (foto Roberto Bragotto-Pinarello)
Sei allestimenti in totale
Le F9, F7 e F5 sono disponibili in cinque colorazioni. La F9 è disponibile con due allestimenti top di gamma, Shimano Dura Ace, oppure Sram Red AXS, entrambi a 11.300 di listino. Pinarello F7 è a disposizione con il pacchetto Shimano Ultegra (8.350 euro), oppure Sram Force AXS (8.250 euro), mentre la F5 con lo Shimano 105 Di2 (da 5.880 a 6.500 euro in base alle ruote), oppure con lo Shimano Ultegra meccanico ad 11 velocità.
F9 e F7 hanno in dotazione il cockpit integrato Most Talon Ultra Light, mentre la F5 adotta la serie Tiger. Le F9 e F7 hanno in dote le ruote Most Ultrafast 40, che sono disponibili anche per la F5 Shimano 105 Di2 (con due varianti legate alla dotazione delle ruote Fulcrum Racing 800). E’ disponibile anche il frameset (solo la versione con il carbonio T900) a 4630 euro di listino.
L’inconfondibile design di Pinarello anche per la X (foto Roberto Bragotto)L’inconfondibile design di Pinarello anche per la X (foto Roberto Bragotto)
La Pinarello X Series
Rispetto alla F Series cambiano il carbonio, leforme e anche le geometrie, proprio da queste ultime vogliamo partire per entrare nel dettaglio. A parità di taglia (se consideriamo una 53) la nuova Pinarello X è più corta di 13,1 millimetri (reach ridotto) e più alta di 33,2 (stack maggiorato). Traducendo, abbiamo una geometria che permette di sfruttare una posizione raccolta e che non obbliga a schiacciarsi verso l’avantreno, anche se lascia ampio spazio alla customizzazione del setting biomeccanico.
Le versioni sono due, X3 e X1, ed entrambe adottano la fibra di carbonio T600. Un segno distintivo importante è la curvatura, verso il basso, dei foderi obliqui (disegno Flexy Stays), voluta per aumentare contemporaneamente la dissipazione delle vibrazioni, la stabilità anche sullo sconnesso e di conseguenza il comfort. Il carro e la forcella permettono il passaggio di pneumatici fino a 32 millimetri di larghezza.
Come vuole Pinarello, la forcella fa parte dellafamiglia Onda, ma la sua costruzione è specifica per la piattaforma endurance. Usa la fibra T600, proprio come il telaio, per garantire il giusto blend tra resa tecnica, leggerezza e robustezza.
Come per le serie Dogma F e Pinarello F, anche la X rientra in quel progetto di ricerca e ottimizzazione aerodinamica. Le forme delle tubazioni portano questo messaggio, al pari di un’integrazione massimizzata e un rinnovato clamp del reggisella.
Il carro curvo è una delle peculiarità della Serie X (foto Roberto Bragotto-Pinarello)La nuova X non obbliga a sacrifici in fatto di setting (foto Roberto Bragotto-Pinarello)La nuova X non obbliga a sacrifici in fatto di setting (foto Roberto Bragotto-Pinarello)Il carro curvo è una delle peculiarità della Serie X (foto Roberto Bragotto-Pinarello)
Tre montaggi diversi
In totale le combinazione cromatiche sono quattro, mentre gli allestimenti sono tre, due di matrice elettromeccanica e uno meccanico. Shimano 105 Di2 e Sram Rival AXS per la X3 con le ruote Fulcrum Racing 800 (rispettivamente a 5.360 e 5.770 euro), mentre è previsto il gruppo Shimano 105 meccanico, ad 11 rapporti per la Pinarello X1 (con ruote Shimano in alluminio, a 3.500 euro di listino). Il cockpit è il Most Tiger in alluminio con il passaggio interno delle guaine. Tutti i prezzi delle F e X Series si riferiscono al mercato italiano.
Abbiamo proposto ad Adriano Malori di studiare una serie di foto di Ganna sulla bici da crono. Una lezione che fa bene alla nostra passione per questo sport