Speedwear: il body all’avanguardia di Bioracer

25.09.2024
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Nello stand di ‪Bioracer all’Italian Bike Festival era possibile ammirare il body di riferimento del brand, storicamente fornitore della nazionale belga, che a Parigi e ora a Zurigo ha vestito Remco Evenepoel nelle sue imprese più fresche: a Parigi e nella crono di domenica scorsa. In entrambe le occasioni il suo body era firmato da Bioracer. A cronometro ha utilizzato il modello Speedmaster, mentre su strada lo Speedwear Concept.

Al recente Italian Bike Festival abbiamo avuto la possibilità di toccare con mano il body di Bioracer, storico fornitore della nazionale belga, che abbiamo avuto modo di vedere alle Olimpiadi di Parigi e in questi giorni ai mondiali di Zurigo. Il simbolo della nazionale belga è senza ombra di dubbio Remco Evenepoel. Il classe 2000 è stato il primo atleta della storia a vincere l’oro alle Olimpiadi sia a cronometro che su strada. In entrambe le occasioni il suo body era firmato da Bioracer. A cronometro ha utilizzato il modello Speedmaster, mentre su strada lo Speedwear Concept

Alta prestazione

Si chiama Speedwear Concept Road Race ed è stato progettato per essere il meglio della gamma di Bioracer per le vostre uscite su strada. La sua caratteristica principale è la continua ricerca della massima prestazione. Tutto questo è possibile grazie agli studi effettuati direttamente sugli atleti professionisti del Belgio, come Remco Evenepoel e Lotte Kopecky. Ore di progettazione in galleria del vento hanno portato alla nascita del body Speedwear. Rimanere in posizione non sarà un problema grazie alla fascia posta sulla parte anteriore. Questa è dotata di grande grip e risulta comoda anche dopo tante ore. 

Nei momenti di massimo sforzo la zip, autobloccante e anch’essa aerodinamica, si apre facilmente. Le cuciture interne permettono al ciclista di non avere irritazioni o problemi nel gestire i flussi d’aria. Sulle maniche il tessuto cambia forma, con un disegno aerodinamico detto “clean-cut” e l’utilizzo della nuova tecnologia Airstripe. Scelte che si adattano perfettamente alla pelle per una sensazione di comfort e un tocco di eleganza.

Il tessuto scelto nei pantaloncini ha diverse zone di compressione, per facilitare la circolazione del sangue e ridurre l’affaticamento. Le gambe saranno sempre pronte e fresche per rispondere alle sollecitazioni della strada e alla vostra voglia di spingere sempre sui pedali. 

Comodità

Un’altra chicca è il fondello Wave, il quale consente all’atleta di trovare la miglior posizione in sella, donando una grande comodità. E’ progettato per seguire al meglio il profilo del corpo, il vantaggio finale è una distribuzione ottimale del peso e della pressione. Infine, la tecnologia Vapor 3D offre un’ammortizzazione confortevole e una regolazione dell’umidità ottimale.

Il body Speedwear ha una vestibilità più stretta rispetto ad una normale maglietta. Per donare lo stesso spazio di stoccaggio Bioracer ha ideato le doppie tasche. Nella parte posteriore le reti risultano due, alle quali ne vengono sovrapposte altre due per una maggiore capacità di carico. In questo modo il body risulta perfetto anche per le lunghe uscite.

Bioracer

Letizia Paternoster, aria di nuovo inizio

31.05.2022
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L’abbiamo incontrata a Cattolica in occasione della Granfondo Squali Trek, Letizia Paternoster è madrina dell’evento. Bellissima e solare come sempre, una parola e un sorriso per tutti, ma con quella determinazione che fa parte del DNA dei campioni. I problemi legati alla mononucleosi sembrano alle spalle e come ha detto il cittì Sangalli, è ora di ricominciare.

Letizia Paternoster ha 22 anni, corre con la Trek-Segafredo (foto Sara Carena)
Letizia Paternoster ha 22 anni, corre con la Trek-Segafredo (foto Sara Carena)
Dopo l’euforia del 2021 l’anno in corso stenta a partire, cosa è successo?

Un piccolo imprevisto, una cosa che può capitare nella carriera di uno sportivo. Diciamo che fa parte del gioco, cosciente del fatto che ci si deve confrontare con mille imprevisti. Ho avuto la mononucleosi e non me ne sono accorta subito, chiedendo uno sforzo ulteriore al mio fisico. Ho già metabolizzato la cosa e rispetto ad altre occasioni sono riuscita ad affrontare questo passaggio con serenità, cercando di rimanere il più possibile tranquilla, ma senza perdere la grinta.

Riesci a vedere anche il lato positivo in tutto questo?

Per me è comunque un’esperienza e ho imparato qualcosa anche in queste settimane di difficoltà.

Madrina della Granfondo Squali Trek (foto Sara Carena)
Madrina della Granfondo Squali Trek (foto Sara Carena)
Hai voglia di riscatto in questo momento?

Ho tanta voglia di riscatto e sto pensando a quello che arriverà dopo. Ho voglia di fare e di togliermi delle soddisfazioni.

I successi ottenuti nel 2021 e tutto il lavoro fatto negli anni scorsi sono fattori che ti hanno aiutato?

Certamente e soprattutto nel 2021 sono arrivate tante risposte. Mi piace pensare che la vita è come un’onda, che scende e sale in continuazione. L’importante è crederci ed essere determinati anche quando si è nel punto più basso, lavorare ed allenarsi con determinazione, perché i risultati prima o poi arrivano. In un certo senso è anche la mia filosofia di vita. Il 2021 è stata la conferma di tutto quello che è stato fatto negli anni precedenti.

La Paternoster con Filippo Magnani, organizzatore della manifestazione (foto Sara Carena)
La Paternoster con Filippo Magnani, organizzatore della manifestazione (foto Sara Carena)
Hai già ripreso a pedalare?

Si, sono in sella da qualche giorno ed è una sensazione bellissima.

Hai già degli obiettivi per la stagione 2022?

Sto pensando agli europei e ai mondiali su pista, questi sono i due punti fermi. E poi mi piacerebbe ottenere un buon risultato su strada. La voglia di ricominciare, di mettermi in gioco e alla prova è tanta.

Una parentesi divertente con la preparazione della polenta (foto Sara Carena)
Una parentesi divertente con la preparazione della polenta (foto Sara Carena)
Magari una vittoria su strada?

Perché no, è comunque un mio obiettivo.

Il 2022 e il 2023, sono due anni di transizione in vista delle Olimpiadi di Parigi?

Non posso e non voglio nasconderlo, anche le Olimpiadi del 2024 sono un obiettivo e sono cerchiate con un rosso intenso. Ci credo tantissimo.