Il mondiale gravel, un cantiere aperto e un’opportunità

14.10.2022
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Il post mondiale gravel è difficile e complicato. Si tirano le somme, si valutano i diversi aspetti, cosa c’è di positivo e dove è necessario migliorare. E’ pur vero che una prima edizione, come la è stata questa rassegna iridata UCI Gravel sancisce l’inizio di un’era.

Si amplia ulteriormente il progetto UCI legato alla multidisciplinarietà? Il dibattito è aperto. Abbiamo avuto l’opportunità di fare due chiacchiere con Nathan Haas, grande interprete del gravel race e con Nicolas Roche.

Vicenza, sede di partenza
Vicenza, sede di partenza

Il primo mondiale della storia

Il primo Mondiale Gravel della storia si è svolto in Italia e anche questa è storia, come ha affermato Pozzato. Ha avuto luogo in una terra che mastica il ciclismo, ovvero il Veneto e grazie ad un’organizzazione che la bicicletta la conosce bene.

La nostra non vuole essere una disamina dell’evento. Non spetta a noi far luce sugli aspetti positivi e dove è fondamentale migliorare, a questo penseranno lo stesso gruppo organizzatore e anche l’UCI, che proprio qui ha messo il primo tassello per una nuova categoria di competizioni.

Noi vogliamo dare voce e riportare alcuni concetti interessanti espressi da Nathan Haas e Nicolas Roche. Il primo prosegue la sua carriera di atleta professionista elite, è uno dei più grandi interpreti del gravel race e anche per questo non è categorizzabile come ex pro’ su strada. “Nico” Roche è uomo esperto ed appassionato, particolarmente legato alle attività UCI in ambito gravel e delle attività ciclistiche nel Principato di Monaco (dove risiede), oltre ad essere direttore del programma di ciclismo su strada della Nazionale Irlandese.

Tra i più grandi interpreti del gravel, Lachlan Morton e Nathan Haas (a destra)
Tra i più grandi interpreti del gravel, Lachlan Morton e Nathan Haas (a destra)

Format non nuovo, ma diverso

Il format utilizzato per il primo mondiale gravel della storia è “paragonabile” a quello utilizzato nel competizioni Mtb marathon, dove professionisti e amatori sono allo stesso livello nelle fasi partenza. Non è un aspetto banale, perché obbliga a gestire in modo oculato tutte le fasi di controllo, partenza e gestione del percorso, ma al tempo stesso mette ogni tipologia di atleta sullo steso piano. L’UCI e le organizzazioni devono essere pronte a questo anche e soprattutto in ottica futura.

Alla partenza del mondiale gravel, Van Avermaet e accanto Nathan Haas
Alla partenza del mondiale gravel, Van Avermaet e accanto Nathan Haas

Parla Nathan Haas

«Da sempre il ciclismo è come un percorso di crescita – dice – e prevede un iter da seguire, così dovrebbe e deve essere anche nell’ambito del gravel race. Il primo mondiale gravel è una cosa molto buona, un aspetto davvero positivo per il movimento ed è anche per questo motivo che non capisco l’assenza di un ranking della categoria gravel. C’è nel settore road, nella mtb e nel ciclocross. E’ fondamentale creare una lista che si basa sui punteggi anche nel gravel, fondamentali per stilare le starting grid delle competizioni. Uno strumento utile anche per creare uno storico e capace di fare ordine.

«Questo non significa che lo stradista, il biker e/o il ciclocrossista devono passare in secondo piano – continua Haassiamo noi del gravel i primi a sapere e capire che questo mondo nasce adesso e ha bisogno di tutti. Ma è pur vero che in una competizione gravel, gli interpreti della disciplina devono avere la precedenza. Se io mi presento ad una gara su strada non mi fanno partire davanti ed è giusto così».

Per la cronaca, Nathan Haas è riuscito a partire a ridosso della prima fila e ha concluso la sua fatica in 16ª posizione a 6’23” da Vermeersch.

“Nico” Roche in gara a Vicenza con gli elite
“Nico” Roche in gara a Vicenza con gli elite

Parla Nicolas Roche

«L’UCI deve ascoltare anche i corridori che stanno correndo nelle competizioni gravel – dice – perché possono dare un grande aiuto e fornire dei feedback necessari alla crescita di questa categoria. Anche io mi sto spendendo a favore di un’evoluzione del movimento, ho voluto scrivere le mie considerazioni all’UCI e anche con la Federazione del Principato di Monaco c’è la volontà di far evolvere il movimento. Negli ultimi anni la federazione monegasca è sensibile allo sviluppo del ciclismo su diversi fronti.

«Restando nell’ambito gravel e gravel race, il primo mondiale segna la storia ed è chiaro che c’è molto da fare e costruire. Sappiamo benissimo che una prima edizione non può essere perfetta – continua Roche – e anche per questo motivo l’intervento degli atleti che contribuiscono a veicolare il messaggio gravel in giro per il mondo è fondamentale. Il gravel è una grossa opportunità per tutti. Le stanze dei bottoni sono necessarie, ma lo sono anche i corridori che vivono il ciclismo da dentro».

Nicolas Roche, classe 1984 ha chiuso il mondiale gravel 2022 alla posizione 47 della classifica assoluta a 19’38” dal vincitore.

Colnago “Purple Rain”, nuovo pezzo unico per Nathan Haas

12.08.2022
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Il progetto “Full circle” che vede protagonisti Colnago e l’ex biker e stradista Nathan Haas sta arrivando alla sua conclusione. Il capitolo finale è previsto per ottobre con il mondiale gravel, ma prima c’è da completare un nuovo capitolo sempre in sella ad una Colnago G3-X.

Ricordiamo che il progetto “Full circle” nasce da un’idea dello stesso Nathan Haas: cinque biciclette, rigorosamente Colnago, con cinque differenti livree realizzate per ritornare sui percorsi sterrati che hanno visto sbocciare la sua carriera di atleta prima di approdare alla strada e al WorldTour. L’obiettivo che si prefigge oggi Haas è quello di ridare nuova linfa alle sue motivazioni di corridore. 

Il progetto “Full circle” è nato da un’idea di Haas che ha voluto celebrare i percorsi che lo hanno visto nascere
Il progetto “Full circle” è nato da un’idea di Haas che ha voluto celebrare i percorsi che lo hanno visto nascere

Destinazione Colorado

Dopo aver trionfato lo scorso mese di luglio in Islanda alla The Rift Gravel Race, il 14 agosto Haas sarà in gara in Colorado per la SBT GRVL. Il menù è di quelli tosti e prevede 230 km e 2.800 metri di dislivello positivo. Una cavalcata epica per sfidare alcuni tra i migliori specialisti della disciplina a livello mondiale. Per questa nuova sfida Colnago gli ha messo a disposizione una bici assolutamente unica, estremamente curata sotto tutti i punti di vista, sia graficamente sia tecnicamente. 

La prossima gara che Nathan correrà in sella alla sua Colnago sarà la SBT GRVL il 14 agosto
La prossima gara che Nathan correrà in sella alla sua Colnago sarà la SBT GRVL il 14 agosto

A bocca aperta

Il modello è sempre l’ormai collaudato G3-X. La livrea è però davvero unica… color “Purple Rain”. Una colorazione davvero spettacolare che ha lasciato a bocca aperta lo stesso Haas. Il suo primo commento davanti alla nuova bici è stato il seguente.

«Per ogni bici che mi è stata data – ha comentato – ho pensato: ok è bellissima! E’ il top, sarà impossibile fare meglio. E poi, boom! Mi portano questa Purple Rain e rimango senza parole. E’ incredibile come lo staff Colnago sia riuscito a coniugare un incredibile gusto estetico con prestazioni tecniche superiori. Sono felice come un bambino. Queste bici sono costruite con passione, sono fatte per vincere e sono bellissime. Ne sono letteralmente innamorato».

Così come avvenuto per le precedenti bici del progetto “Full circle”, l’outfit di Nathan è stato curato dal designer Richard Pierce ed è stato sviluppato in collaborazione con Colnago e Castelli. Il risultato è una simbiosi perfetta tra la livrea della bici e la divisa che lo stesso Nathan Haas indosserà il 14 agosto in gara.

L’ultimo capitolo della collaborazione tra Colnago e Haas si correrà al mondiale gravel ad ottobre
L’ultimo capitolo della collaborazione tra Colnago e Haas si correrà al mondiale gravel ad ottobre

Un collaudo speciale

Nathan Haas ha avuto l’opportunità di provare in anteprima la G3-X “Purple Rain” sui nuovissimi percorsi gravel protagonisti della prima edizione del “Colnago Garda Gravel”. In occasione del prossimo Colnago Cycling Festival del 14-15-16 aprile 2023, saranno previsti tre percorsi immersi nelle colline del Lago di Garda. Questi percorsi, da percorrere in autosufficienza con partenza e arrivo a Desenzano del Garda, daranno vita al “Colnago Garda Gravel”. Un’avventura a portata di tutti: l’itinerario GPS sarà disponibile agli iscritti tramite email o al ritiro del rack pack il giorno prima dell’evento. Non sarà previsto alcun tempo limite, perciò gli iscritti potranno vivere la propria esperienza su due ruote in piena autonomia e al proprio passo.

Chiudiamo con le parole di Nicola Rosin, Amministratore Delegato di Colnago: «Il progetto con Nathan ha dato libero sfogo alla nostra capacità creativa in termini di colore, una delle caratteristiche principali della storia di Colnago. Quest’ultima creazione, Purple Rain, è davvero unica. Ci è piaciuta così tanto che ci ha dato un’idea. Presto per svelarla ma… stay tuned!».

Colnago

Una nuova livrea per la Colnago G3-X di Nathan Haas

23.07.2022
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La collaborazione fra Nathan Haas e Colnago legata al progetto “Full Circle” si arricchisce oggi di un nuovo capitolo. Questa mattina l’ex biker e stradista originario di Brisbane in Australia sarà impegnato nella The Rift Gravel Race. Si tratta di una competizione gravel di 200 chilometri in Islanda sulle strade nere di pietra lavica intorno al vulcano più attivo dell’isola, l’Hekla.

Haas (ritratto in apertura nella foto di Laura Fletcher) ha debuttato in mountain bike poi è passato alla strada, mentre quest’anno ha deciso di dedicarsi al gravel e proprio quest’ultima disciplina va simbolicamente a chiudere un cerchio ideale nella sua carriera di ciclista professionista. Ecco quindi facilmente spiegato il nome “Full Circle” per il suo progetto sportivo.

Una Colnago speciale

Fin dall’inizio di questa sua nuova avventura, Haas ha potuto contare sul supporto di Colnago. L’azienda di Cambiago ha messo a sua disposizione il modello G3-X e per ogni appuntamento di rilievo ha studiato una livrea speciale. A giugno vi abbiamo raccontato della colorazione particolare realizzata per l’UNBOUND Gravel che si è disputata in Kansas. A fine anno saranno complessivamente cinque le colorazioni speciali realizzate per Haas. Si tratterà di cinque pezzi unici non destinati alla vendita.

In occasione della The Rift Gravel Race Nathan Haas gareggerà con una G3-X Dopamine dai colori luminosi e accesi, in contrasto con il nero della terra lavica. La scelta del nome è davvero curiosa e merita un approfondimento. La dopamina è chiamata anche “ormone della felicità”. Si tratta di una sostanza che il corpo umano rilascia in determinati momenti e che genera un senso di gioia e appagamento. Non solo, questa sostanza aiuta a trovare la motivazione e l’energia per essere più attivi e continuare nel tempo a fare le cose che ci appagano.

E’ proprio la dopamina a essere responsabile del senso di piacere e soddisfazione che i ciclisti, e gli sportivi in generale, provano alla fine di un allenamento. E’ sempre la dopamina a fornire all’organismo l’energia e la voglia di ripetere l’attività al più presto nei giorni a seguire.

Le geometrie della G3-X sono pensate per essere confortevoli anche ad alte velocità e dopo tante ore in sella
Le geometrie della G3-X sono pensate per essere confortevoli anche ad alte velocità e dopo tante ore in sella

Nata per il gravel

Il modello G3-X nasce espressamente per il gravel. Porta dentro di sé tutta l’esperienza maturata nel corso degli anni da Colnago nel ciclocross e da questa disciplina ha saputo trarne ispirazione. Rispetto al modello Prestige, uno dei telai di maggior successo nella storia del ciclocross, pensato per pedalare il più veloce possibile per un’ora all’interno di un circuito tecnico fuoristrada, la G3-X è studiata per le gare di lunga durata.

Per questo motivo ha una geometria ottimizzata a montare pneumatici di dimensioni maggiori, con angolo di sterzata e lunghezza complessiva progettati per offrire maggiore stabilità e comfort alle alte velocità. Sulla G3-X è inoltre possibile montare fino a quattro portaborracce, insieme ai bagagli per chi desidera affrontare un viaggio in bici. La G3-X viene proposta in cinque taglie, tutte sloping.

Questo è il terzo telaio che Colnago personalizza per Nathan Haas
Questo è il terzo telaio che Colnago personalizza per Nathan Haas

La gioia di andare in bici 

Nelle intenzioni dello staff Colnago la GX-3 che utilizzerà oggi Nathan Haas nella The Rift Gravel Race vuole essere un inno alla gioia dell’andare in bici, il vero motore che muove tanti appassionati verso questo sport e che li spinge a macinare chilometri e chilometri in tutte le condizione meteo e su qualsiasi tipo di terreno. La scelta della colorazione non è quindi affatto casuale. Il risultato finale è un telaio dai colori luminosi in perfetto contrasto con la cupezza del paesaggio in cui si disputerà oggi la gara.

Anche per questa particolare occasione l’abbigliamento di Nathan Haas è stato curato dal designer Richard Pierce che, in collaborazione con Colnago e Castelli, ha portato alla realizzazione di una speciale divisa dai colori brillanti che riprende la livrea della bici.

Colnago

Una livrea speciale per la Colnago di Nathan Haas

04.06.2022
4 min
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In un articolo del mese di febbraio vi avevamo raccontato la storia di Nathan Haas e della sua collaborazione con Colnago nella realizzazione di un progetto sportivo chiamato “Full Circle”. Haas, originario di Brisbane in Australia con un passato da biker e stradista, ha di recente deciso di dedicarsi all’attività gravel. Il passaggio a quest’ultima disciplina va simbolicamente a chiudere un cerchio ideale nella sua carriera di ciclista professionista. 

Da qualche mese Haas sta partecipando alle principali gare del calendario UCI Gravel World Series, oltre ad alcune delle più importanti gare del calendario internazionale, e lo fa in sella ad una Colnago G3-X.

Il modello usato da Nathan Haas sarà la Colnago G3-X
Il modello usato da Nathan Haas sarà la Colnago G3-X

Omaggio al Kansas

Proprio oggi è in programma l’UNBOUND Gravel, una delle gare storiche del calendario gravel americano in calendario ogni anno durante la tarda primavera nella regione di Flint Hills intorno a Emporia in Kansas. Per omaggiare lo stato americano che ospita la gara, Colnago ha deciso di realizzare una livrea speciale per la G3-X con la quale gareggerà Haas.

La G3-X di Nathan, sulla quale spicca l’iconico ciclista Colnago ritratto di spalle sul tubo orizzontale, vuole essere un omaggio al Kansas e ai colori della sua bandiera. Sul telaio è riportata la frase “ad astra per aspera”, in lingua latina, che è diventata il motto del Kansas e che significa letteralmente “attraverso le asperità sino alle stelle”. Incarna perfettamente lo spirito dei pionieri e il loro sogno di realizzare l’impossibile.

I colori della bici usata da Nathan Haas sono ispirati dalla bandiera del Kansas
I colori della bici usata da Nathan Haas sono ispirati dalla bandiera del Kansas

Divisa speciale

Non sarà solo speciale la livrea della Colnago G3-X con la quale oggi gareggerà Haas. Sarà unica anche la divisa che indosserà il forte atleta australiano. Il look di Nathan è infatti curato dal designer Richard Pierce che, in collaborazione con Colnago e Castelli, ha realizzato una speciale divisa ispirata alle tendenze nel mondo del ciclismo degli anni Duemila.

L’idea di fondo era quella di mescolare con libertà e riproporre qualcosa del passato abbinato al moderno. Colnago ha deciso di celebrare il culto del vintage e dell’era della personalizzazione, sempre con il proprio stile.

Scopriamo la G3-X

La G3-X con la quale gareggerà oggi Nathan Haas è un modello specifico per l’utilizzo gravel. Nasce dall’esperienza maturata da Colnago nel mondo del ciclocross ma è stato studiato specificatamente per una disciplina particolare come il gravel. Ha una geometria ottimizzata per montare pneumatici di dimensioni maggiori, con angolo di sterzata e lunghezza complessiva progettati per offrire maggiore stabilità e comfort alle alte velocità. Sulla G3-X è inoltre possibile montare fino a quattro portaborracce, insieme ai bagagli per escursioni di lunga durata. La G3-X viene proposta in cinque taglie, tutte sloping.

La bici che userà Haas è il secondo esemplare di una serie di cinque G3-X che verranno proposte nel 2022 e che non saranno destinate alla vendita.

Colnago

Colnago firma la bici gravel di Nathan Haas

09.02.2022
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Si chiama “Full Circle” il progetto che quest’anno vedrà protagonista Nathan Haas, un passato da biker e stradista di ottimo livello, oggi pronto a lanciarsi nel mondo del gravel. Accanto a lui ci sarà Colnago che fornirà all’atleta, originario di Brisbane in Australia, cinque biciclette modello G3-X da utilizzare nel corso della stagione (foto Laura Fletcher in apertura).

Telaio della Colnago G3-X personalizzata per Nathan Haas
Telaio della Colnago G3-X personalizzata per Nathan Haas

Chiusura del cerchio

La scelta di chiamare “Full Circle” il progetto non è affatto casuale. Nathan Haas ha infatti esordito in mountain bike arrivando a rappresentare l’Australia in ben due edizioni del campionato del mondo. Successivamente nel 2011 è passato alla strada cogliendo diverse affermazioni come due Japan Cup e l’Herald Sun Tour. Il passaggio al gravel va ora a chiudere un cerchio ideale nella sua carriera di ciclista professionista. In questo nuovo capitolo della sua vita sportiva potrà contare sul supporto di un brand di prestigio mondiale come Colnago.

«Il ciclismo per me è sempre stato sinonimo di evoluzione – esordisce lo stesso Nathan Haas – come atleta, come persona e soprattutto come espressione. Mi sono cimentato in quasi tutte le discipline e sebbene la mia carriera nel ciclismo su strada sia stata il mio più grande risultato fino ad oggi, non mi sono mai definito uno stradista. Non potevo sognare un partner migliore di Colnago per questa nuova avventura. So che non ci saranno compromessi tra prestazioni e stile. Parteciperò a ogni gara con i migliori prodotti che potessi desiderare».

Nathan Haas in sella alla sua Colnago G3-X personalizzata (foto Laura Fletcher)
Nathan Haas in sella alla sua Colnago G3-X personalizzata (foto Laura Fletcher)

Il cross nel dna Colnago

Nella storia di Colnago il ciclocross ha sempre avuto un ruolo di rilievo. Con bici Colnago hanno infatti corso e vinto campioni del calibro di Wout Van Aert, Sven Nys, Niels Albert, Adrie van der Poel, Lars Boom, Paul Herygers e l’italiano Luca Bramati, per citare i più conosciuti. Complessivamente sono stati vinti ben otto titoli Mondiali di ciclocross. 

Il passaggio oggi al gravel non rappresenta per Colnago una novità in senso assoluto. Lo scorso anno la statunitense Lauren De Crescenzo, in sella ad una Colnago G3-X, si è infatti aggiudicata la UNBOUND Gravel 200, corsa durissima considerata la più importante al mondo del panorama gravel.

Manolo Bertocchi, Direttore Marketing di Colnago, ha così espresso la soddisfazione dell’azienda per la nuova collaborazione con Nathan Haas: «Il marchio italiano più di successo della storia dell’off-road drop bar ha trovato in Nathan il partner ideale. Gusto, creatività, stile e forza si uniscono in un progetto che vedrà nascere ben cinque biciclette uniche, esclusive e, francamente, bellissime. Nathan è l’uomo giusto per rappresentare Colnago sugli sterrati di tutto il mondo. Non è solo stile: è correre per vincere con stile!».

La Colnago G3-X di Nathan Haas monterà il gruppo Campagnolo Ekar a 13 velocità
La Colnago G3-X di Nathan Haas monterà il gruppo Campagnolo Ekar a 13 velocità

G3-X, nata per il gravel

Nel corso della sua stagione Nathan Haas avrà a disposizione cinque modelli della nuova G3-X verniciati in cinque modi differenti. Stiamo parlando di una bicicletta nata espressamente per il gravel mettendo a frutto la grande esperienza maturata da Colnago nel ciclocross.

Ha una geometria ottimizzata per montare pneumatici di dimensioni maggiori, con angolo di sterzata e lunghezza complessiva progettati per offrire maggiore stabilità e comfort alle alte velocità. Sulla G3-X è inoltre possibile montare fino a quattro portaborracce, insieme ai bagagli ideali per le pedalate più lunghe. La Colnago G3-X viene proposta in cinque taglie, tutte sloping.

Tra i partner coinvolti in questo progetto segnaliamo Campagnolo, che fornirà il gruppo gravel Ekar a 13 velocità abbinato alle ruote Shamal e Deda Elementi per quanto riguarda attacco e piega.

Nulla è stato lasciato al caso. Il look di Nathan è stato infatti curato dal designer Richard Pierce, in collaborazione con Colnago e Castelli. 

Sulla Colnago G3-X di Nathan Haas il manubrio è di Deda Elementi
Sulla Colnago G3-X di Nathan Haas il manubrio è di Deda Elementi

Il programma gare

Nathan Haas sarà al via delle principali gare del calendario UCI Gravel World Series, oltre ad alcune delle più importanti gare del calendario internazionale. L’esordio è previsto il prossimo 6 marzo in Spagna per La Santa Vall. Seguiranno The Traka (Spagna) 30 aprile-1 maggio, UNBOUND Gravel (USA) 4 giugno, The BWR North Carolina (USA) 11 giugno, Migration Gravel Race (Kenya) 23-26 giugno, The Rift (Islanda) 23 luglio, SBT GRVL (USA) 14 agosto, King’s Cup Gravel Race (UK) 24 settembre oltre ad alcuni degli eventi Nova Eroica (Italia e altri Paesi).

Colnago