Ancora un’altra gran bella creazione che arriva da FSA, una guarnitura che oltre ad appagare l’occhio è super leggera ed efficiente.
SL-K Light BB386 Evo è la nuova guarnitura Direct Mount che alla bilancia fa segnare soli 650 grammi con le corone 53/39 montate e pronta all’uso. Vediamola nel dettaglio.
Uno spaccato del sistema prima del montaggioUno spaccato del sistema prima del montaggio
Le pedivelle in carbonio e cave
FSA è stata tra le primissime aziende ad utilizzare le pedivelle completamente cave ed in carbonio, senza sacrificare la rigidità e con una diminuzione di peso esponenziale. La tecnologia Hollow Carbon è stata mutuata anche per la nuova guarnitura con una finitura esterna undirezionale della fibra composita.
Gli unici inserti di alluminio presenti sulle pedivelle sono le filettature di ingaggio per i pedali e nel punto di innesto dell’asse passante. Quest’ultimo ha un diametro di 30 millimetri, è in alluminio 7075 ed è ottenuto dalla lavorazione con macchine CNC ad elevata precisione.
Asse da 30 e corone avvitate Direct MountAsse da 30 e corone avvitate Direct Mount
CNC anche per le corone
Le corone sono un’opera d’arte che trasmette leggerezza e robustezza al tempo stesso. Anche queste sono in lega d’alluminio 7075 e completamente lavorate con macchine a controllo numerico. Non sono uno stampo.
La particolarità risiede nel sistema Direct Mount delle corone e nel disegno Megatorq di FSA. Le corone non sono un blocco unico, ma sono lavorate singolarmente unite tra loro allo spider da viti con sede T30. Sono cinque le combinazioni: 54-40 e 53-39, 52-36 e 50-34 (tutte Shimano 12 velocità), 48-35 (solo Sram) e tutti per le trasmissioni a 12 rapporti. E poi la lavorazione dei denti (Megatorq) con i punti di ingaggio della catena, pensati per incrementare l’efficienza e la longevità. Non in ultimo, le corone sono ottenute con una forgiatura a freddo che non altera le caratteristiche tecniche della lega.
I rivetti interni con la scalettatura per la deragliata e risalita della catenaIl design Megatorq dei denti delle nuove coroneI rivetti interni con la scalettatura per la deragliata e risalita della catenaIl design Megatorq dei denti delle nuove corone
Gli altri numeri
Le lunghezze disponibili sono 4: 165 e 170 millimetri, 172,5 e 175. il fattore Q della guarnitura è di 147 millimetri, mentre la linea catena è di 44. Il prezzo è di quelli importanti, ma siamo di fronte ad un prodotto FSA che è frutto di un insieme di tecnologie avanzate. 659 euro di listino.
Non in ultimo: i test più recenti sul campo di gara hanno evidenziato una sopportazione dei carichi di lavoro che ha toccato i 3780 watt di picco di potenza.
LIEGI (Belgio) – Vedendo la corona da 55 sulla Colnago di Pogacar dopo l’allenamento del venerdì, era venuto spontaneo chiedersi se fosse davvero necessaria in una corsa come la Liegi. Quando poi abbiamo assistito all’assolo dello sloveno, è stato chiaro che quel plateau così originale e insieme grande avesse ragione di esserci anche nella Doyenne.
Alla partenza della corsa, uno dei meccanici del team ci ha fatto notare che ad usarlo siano soltanto Tadej e Novak e che lo usino ormai in tutte le corse. Pare che il capitano lo avrebbe montato per la prima volta soltanto alla Sanremo. Siccome però la scelta è curiosa, così come l’abbinamento fra il 55 e il 40, siamo andati diretti alla fonte e abbiamo chiamato Marco Monticone, Product Manager presso Carbon-Ti.
Pogacar l’avrebbe usata per la prima volta alla Milano-SanremoPogacar l’avrebbe usata per la prima volta alla Milano-Sanremo
All’indomani della grande impresa, il tono è comprensibilmente allegro. Dice di aver appena chiuso il telefono con Alberto Chiesa, responsabile dei meccanici del UAE Team Emirates, che gli ha chiesto la stessa guarnitura per tutta la squadra. Se il capo la usa ed è contento, come fai a dire di no a tutti gli altri? Anche perché nella squadra di Gianetti, a ben vedere sono tutti capitani.
Allora Marco, come viene fuori l’idea di avere quel dente più del 54 di serie?
E’ stata una richiesta di Tadej, un atleta estremamente esigente. Ha le idee chiare e quando chiede qualcosa, tutti si attivano per accontentarlo, anche perché le sue richieste non sono capricci. Che poi chieda cose non facili da fare, questa è un’altra storia (ride, ndr)…
Quando vi è arrivata la sua richiesta?
Al Tour de France del 2023, quando abbiamo incontrato il team nel giorno di riposo a Megeve. Non abbiamo parlato direttamente con gli atleti, perché preferivano tenerli nella bolla, ma i dirigenti ci hanno espresso la richiesta di Pogacar. Voleva una corona più grande per avere un rapporto più lungo soprattutto in discesa. Credo sia stato il modo per contrastare alcuni rivali che hanno il pignone da 10 sulle loro bici. Una scelta che meccanicamente non è delle più convenienti, ma che di certo allunga il rapporto.
Bici pronta per la partenza: la Liegi sta per scattareBici pronta per la partenza: la Liegi sta per scattare
Da come ne parli, non deve essere stata la richiesta più semplice da esaudire…
La sfida era farla funzionare con la corona interna da 40. Ogni nostra corona viene progettata considerando la sua corrispondente all’interno. Facciamo progetti e simulazioni in 3D, in pratica si parte da una corona per realizzarne un’altra. E se la 54 è compatibile con la 40, per forza di cose doveva esserlo anche la 55.
Sembra che alla fine ci siate riusciti.
Abbiamo progettato e consegnato in qualche settimana. Ci risulta che Tadej l’abbia usata alla Sanremo, ma altri potrebbero averla provata prima e a breve sarà in vendita. La cosa ha destato interesse, tanto che altri team hanno chiesto di poterla comprare.
Quali team?
Posso parlare della Bahrain Victorious, come pure di Decathlon e Jayco. Con loro non abbiamo gli stessi rapporti stretti della UAE Emirates e al momento il 55 è una loro esclusiva. Ma quando andrà in vendita, non potrà più esserlo. Decathlon ne sta prendendo un quantitativo importante, presto sarà evidente. Anche se per averne, c’è un tempo di attesa di 4-5 mesi. Siamo una piccola azienda, abbiamo tante richieste.
La corona da 55, abbinata alla 40, è stata chiesta la scorsa estate da PogacarLa progettazione ha richiesto nuove simulazioni 3D e una nuova taratura delle macchine a controllo numericoLa corona da 55, abbinata alla 40, è stata chiesta la scorsa estate da PogacarLa progettazione ha richiesto nuove simulazioni 3D e una nuova taratura delle macchine a controllo numerico
Stessa lavorazione, progetto diverso?
Esatto. La lavorazione non cambia e per la progettazione si parte dal know-how delle altre corone, ma è un prodotto completamente diverso. Le macchine CNC vanno riprogrammate, è proprio una storia nuova.
E’ vero che le vogliono per tutta la squadra?
Se va bene per Tadej… E poi non è un team con pochi capitani e tanti gregari. Anche quelli che lavorano sarebbero leader nelle altre squadre, per cui davvero non si può dirgli di no.
Sorpreso che Tadej abbia deciso di usarla già dalla Sanremo e poi domenica nella Liegi?
Con lui abbiamo spesso certe sorprese, veniamo informati appena prima. Come quando gli demmo i prototipi delle corone in carbonio. Le provò, gli piacquero e le usò subito in corsa al Fiandre che vinse e poi anche nell’Amstel. Lui è fatto così. Se fa una richiesta, ne ha davvero bisogno. E se ne ha bisogno, perché non dovrebbe usarla?
Il lungo elenco dei campioni del Uae Team Emirates, con tutti i presupposti per diventare lo squadrone di riferimento. Da Pogacar a Trentin: li hanno tutti
Il team B&B Hotels p/b KTM, team professional francese guidato dall’ex professionista Jerome Pineau (vincitore tra l’altro di una bellissima tappa al Giro d’Italia edizione 2010) ha scelto per i suoi corridori una delle migliori guarniture in circolazione. La FSA K-Force Team Edition. Questa specifica guarnitura – il top di gamma proposto dal notissimo brand taiwanese – è stata creata espressamente per ricercare la massima prestazione.Le pedivelle sono realizzate completamente in fibra di carbonio con l’obiettivo di garantire un’incredibile rigidità ed un peso estremamente contenuto: appena 557 grammi prendendo in considerazione la misura da 72.
Pedivelle completamente in fibra di carbonio, che garantiscono un’incredibile rigidità e un peso estremamente bassoPedivelle completamente in fibra di carbonio, che garantiscono un’incredibile rigidità e un peso estremamente basso
Con gruppi 11V e Sram 12V
Il pacchetto è poi completato dalle corone Direct Mount realizzate con il migliore alluminio 7075, mentre fra le caratteristiche più interessanti che merita davvero porre in evidenza c’è la compatibilità con i gruppi a 11 velocità e lo Sram a 12. Con i primi si può scegliere fra ben cinque combinazioni:53-39, 52-36, 50-34, 48-32, 46-30. Con lo Sram a 12 velocità invece la scelta è fra 53-40, 52-39, 50-37, 46-33.
Le corone Direct Mount realizzate con il migliore alluminio 7075 garantiscono resistenza e affidabilitàLe corone Direct Mount realizzate con il migliore alluminio 7075 garantiscono resistenza e affidabilità
Perno lavorato al Cnc
Un ulteriore particolare da sottolineare è anche l’asse passante BB386EVO da 30 millimetri, realizzato in alluminio 7050 e lavorato “dal pieno” mediante macchina CNC: estremamente resistente e affidabile. Ricordiamo inoltre che accanto alle combinazioni standard 53-39, 52-36 e 50-34, la pedivella K-Force Team Edition è disponibile anche in versione Supercompact,completando in questo modo l’intera gamma FSA per quanto riguarda le guarniture.
Vantaggio aerodinamico
Un accenno va poi fatto anche per quanto riguarda il design della FSA K-Force Team Edition, che risulta essere accattivante e particolarmente elegante allo stesso tempo. Un design che contribuisce anche a far ottenere un bel guadagno in termini di aerodinamica grazie alla sagoma molto compatta delle due pedivelle. Il prezzo consigliato al pubblico della guarnitura è di 799 Euro.
Le guarniture Compact sono state introdotte nella prima metà degli anni 2000 dal brand FSA, portando una vera e propria rivoluzione nel mondo del ciclismo: basti guardare come sia cambiata oggi la vita dei corridori su salite come lo Zoncolan. Negli ultimi anni è stata aggiunta anche la versione Supercompact, grazie alla quale è stato possibile sostituire le guarniture triple con le combinazioni 32-48 e 30-46, utili soprattutto nel gravel o nel ciclocross.
Top di gamma
La guarnitura K-Force Modular Supercompact è il top di gamma, è leggerissima perché ha le pedivelle rifinite in fibra di carbonio unidirezionale e permette di scalare anche le montagne più difficili grazie allo sviluppo metrico simile a quello di una mountain bike. L’asse del movimento centrale è in lega di alluminio 7050 con standard BB386Evo. Le corone sono in lega 7075 ed ottenute tramite lavorazione a controllo numerico CNC. La compatibilità è studiata per i sistemi Shimano/Sram/ Campagnolo 10 e 11 V e FSA 11 V.
Incroci ridotti
Un altro vantaggio importante delle combinazioni Supercompact è quello di consentire un utilizzo efficiente della cassetta e dei pignoni, lavorando maggiormente sulle dentature centrali e mantenendo di conseguenza la catena sempre ben allineata.
Un altro degli aspetti fondamentali di questa guarnitura è la facilità con cui essa può essere montata e smontata: questo avviene grazie al sistema Modular che permette di scambiare velocemente i mandrini, le corone e il ragno da un set all’altro.
La guarnitura FSA Energy La guarnitura FSA Energy
Pedivelle in carbonio
Simile come concept, ma leggermente più economica è la SL-K Modular Direct Mount, con pedivelle in carbonio. Cambia solamente la grafica. Inoltre per questa guarnitura è disponibile anche la versione con pedivelle da 165 mm, al fianco delle versioni da 170 mm, 172,5 mm e 175 mm.
Guarnitura compact FSAGuarnitura Compact FSA
Per ogni bici
Altre guarniture interessanti, realizzate in alluminio, sono le Energy e la Gossamer Pro. La prima è il top di gamma di tutte le versioni in alluminio, mentre la seconda è un prodotto più competitivo per l’aspetto commerciale. Ricordiamo che non ci sono particolari difficoltà nel montare le guarniture compact anche perché la maggior parte delle bici presenta la necessaria compatibilità. Se si presentasse la necessità di avvicinare il deragliatore alle corone durante il passaggio alla guarnitura Supercompact, FSA offre un adattatore che permette l’abbassamento del deragliatore ottimizzando così il sistema di cambiata. La K-Force Modular si vende a 608 euro, la Energy Modular a 304 e la Gossamer Pro a 178 euro.
La partnership tra Rotor e il team Qhubeka Assos nasce nel 2015 e in questi anni i vari campioni che hanno utilizzato le guarniture del produttore spagnolo, oltre a cogliere i successi, hanno contribuito allo sviluppo dei prodotti stessi. E se oggi si è arrivati alla guarnitura Rotor Aldhu il merito è di questo sviluppo costante.
Giacomo Nizzolo in azione al UAE Tour con la guarnitura RotorGiacomo Nizzolo in azione al UAE Tour con la guarnitura Rotor
Leggerezza in primis
La guarnitura Aldhu, il cui nome è l’abbreviazione di Alpe d’Huez, in qualche modo anticipa uno degli aspetti centrali di questa guarnitura, vale a dire il peso.
La Aldhu Carbon si distingue soprattutto per il suo peso: appena di 523,5 grammi nella versione con pedivelle da 172,5 millimetri e corone 50-34. La guarnitura è ricavata dal pieno (lavorazione Cnc) ed è in alluminio 7075. Ha un metodo di costruzione molto particolare che ne accentua il rapporto rigidità/peso. La rigidità rispetto al precedente modello è aumentata dell’11%. E per questo è molto gradita dai corridori della Qhubeka-Assos, tra cui il velocista e campione europeo (e italiano) in carica, Giacomo Nizzolo. Il lombardo utilizza la versione Aero Aldhu Carbon Inspider.
Ma la vera novità di questa guarnitura (che tra l’altro le dà il nome) sono le pedivelle in carbonio, le quali oltre ad essere molto leggere, migliorano la trasmissione di forza dal pedale allo spider stesso. Sono disponibili nelle misure da: 165, 170, 172,5 e 175 millimetri.
Le pedivelle Aldhu Carbon riducono il peso di 100 grammi rispetto alla versione in alluminioLe pedivelle Aldhu Carbon riducono il peso di 100 grammi rispetto alla versione in alluminio
Potenziometro integrato
E a proposito di Inspider, questo è il misuratore di potenza di Rotor. Chiaramente è integrato e compatibile con tutti i set del brand, sia ovali che rotondi. Anche questo punta molto sulla leggerezza: 149 grammi. La sua struttura è in alluminio, ha una trasmissione Ant+, Bluetooth. La durata delle batteria è di circa 200 ore con piccole variazioni in base al meteo (temperatura). Molto curato il sistema che sigilla batteria e parte elettronica da acqua e polvere, così che possa essere utilizzato in tranquillità in ogni condizione, vedi la tappa dei muri marchigiani alla Tirreno sotto l’acqua, o la Strade Bianche di qualche giorno fa.
L’impatto estetico è molto bello in quanto davvero minimal. Bisogna proprio farci caso per notare il misuratore. Inspider inoltre analizza le singole spinte del pedale destro e sinistro, per avere così dei dati sempre più accurati.
Guarnitura personalizzabile
La tecnologia Ocp Mount consente di regolare con precisione la posizione ottimale della corona con variazioni anche di un solo grado, così da rispondere alle esigenze biomeccaniche individuali. In pratica si può configurare il proprio Optimum Chainring Position (estensione dell’acronimo OCP), affinché la trasmissione di potenza venga valorizzata al massimo. Non è detto, infatti, che la posizione classica delle pedivelle rispetto alla corona sia la stessa per tutti. Non a caso, spider, corona e pedivella possono essere acquistati separatamente e creare così l’asset che si vuole.
Le corone tonde di Rotor, queste sono le aeroLe corone tonde di Rotor, queste sono le aero
Rotor regina delle corone
Rotor poi si distingue da sempre anche per le sue corone. Il brand spagnolo (distribuito in Italia da B.I.S. srl – tel. 0322/842116 ) è leder tra i produttori delle cosiddette ovali. I corridori della Qhubeka Assos hanno a disposizione l’immensa gamma, possono sceglierle anche ovalizzate, ma molti atleti preferiscono restare fedeli a quelle tradizionali.
La maggior parte di loro utilizza quelle con profilo aerodinamico per l’esterno. Queste sono in alluminio 7075 e vanno dai 40 ai 54 denti. Mentre la corona interna è semplice e tradizionale. Alla Tirreno, sono state utilizzate da 34, da 36 e da 39 denti.