L’ottavo raduno Gios si fa in tre!

26.05.2025
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VOLPIANO – L’ottava edizione del raduno Gios, il tradizionale appuntamento annuale riservato ai possessori di una bicicletta del brand torinese, quest’anno si fa in tre. Non siamo di fronte ad uno slogan pubblicitario, ma ad una bellissima iniziativa nata dalla mente di Marco Gios e dal prezioso contributo dei suoi amici Roberto Gamba e Davide Tessarolo. Se fino allo scorso anno il raduno si svolgeva in un unico giorno, l’edizione di quest’anno si svilupperà su tre giornate, con un doppio prologo che farà da anteprima al raduno ufficiale in programma il prossimo 2 giugno.

Per saperne qualcosa di più abbiamo deciso di andare a trovare Marco Gios a Volpiano, alle porte di Torino, dove ha sede l’azienda.

Marco Gios, anima organizzativa dell’evento, quest’anno sarà affiancato da due amici: Roberto Gamba e Davide Tassarolo
Marco Gios, anima organizzativa dell’evento, quest’anno sarà affiancato da due amici: Roberto Gamba e Davide Tassarolo
Da dove nasce la decisione di realizzare un evento di ben tre giorni?

L’ispirazione mi è venuta dal progetto “La Storia in Bici”, promosso dall’ex senatore Michelino Davico che ogni anno propone una pedalata a tappe legata alla storia del nostro Paese. Avevo quindi in mente di fare del nostro raduno un evento a tappe. Tutto ha preso poi forma il giorno del mio compleanno quando i miei amici Roberto Gamba e Davide Tessarolo si sono presentati con una mappa che prendeva ispirazione da “Corona di Delizie”, un itinerario ciclabile ad anello attorno a Torino che va a toccare tutte le residenze reali sabaude. Da quel momento il primo raduno Gios a tappe ha preso forma.

Presentiamolo allora tappa per tappa partendo dalla prima…

Le giornate di sabato 31 maggio e domenica 1 giugno sono una sorta di pre-raduno al quale hanno aderito con entusiasmo una ventina di possessori di biciclette Gios, un numero perfetto e soprattutto per noi gestibile a livello logistico. Si partirà dalla nostra sede di Volpiano in direzione Almese per assistere al passaggio del Giro d’Italia per la tappa Verres – Sestriere. Ogni anno abbiamo voluto, quando possibile, legare il nostro raduno al passaggio della Corsa Rosa e anche quest’anno ci siamo riusciti. 

Dopo aver visto passare il Giro ci dirigeremo verso Avigliana. Chi vorrà, potrà mostrare le sue doti da scalatore affrontando la vicina ascesa alla Sacra di San Michele.

La giornata si concluderà dopo aver percorso 55 chilometri con una cena presso il locale Ciclocucina mentre per la notte si dormirà presso la Casa Conte Rosso, sempre ad Avigliana.

Il Raduno Gios raccoglie tutti i possessori delle bici del brand torinese che nel 2025 sarà a tappe
Il Raduno Gios raccoglie tutti i possessori delle bici del brand torinese che nel 2025 sarà a tappe
Passiamo alla seconda giornata che riserva un primo appuntamento con la storia di Gios. E’ corretto?

Esatto! Il secondo giorno ci sposteremo da Avigliana a Pralormo. Lungo i 70 chilometri del tracciato visiteremo il castello di Rivoli, la Palazzina di caccia di Supinigi…ma soprattutto andremo a trovare Eugenio Cussotto, “Il Curidur”, colui che con i suoi ricordi di quando era un ragazzo ha fatto sì che l’anno di nascita del marchio Gios sia passato dal 1948 al 1947 (a lui e ai suoi preziosi ricordi è in qualche modo dedicato il modello in edizione limitata “Via Bogino 1947”).

La giornata si concluderà a Pralormo dove si cenerà e pernotterà presso il Piedmont Bike Hotel Lo Scoiattolo.

Arriviamo a questo punto al 2 giugno giornata del tradizionale raduno e appuntamento con un altro momento da ricordare nella storia di Gios…

Partenza come da tradizione dalla nostra sede di Volpiano in direzione Torino dove ci ricongiungeremo con i partecipanti al pre-raduno. Passeremo in via Roma dove era posto il traguardo che nel 1975, esattamente 50 anni fa, vide trionfare alla Milano-Torino Wlaidimiro Panizza in maglia Brooklyn e su bicicletta Gios. Tutti insieme ci sposteremo poi al Motovelodromo per il pasta party al termine del quale faremo ritorno alla nostra sede di Volpiano per la degna conclusione del primo raduno Gios a tappe.

Salutiamo Marco con una bella stretta di mano. Le cose da preparare per il raduno del prossimo fine settimana non mancano di certo. Tutto però è pronto e la macchina organizzativa è bene rodata. 

Per chi volesse partecipare ed è possessore di una bicicletta Gios, ricordiamo che può iscriversi anche la mattina del raduno. E’ consigliare però inviare prima una mail a raduno@giostorino.it per confermare la propria presenza.

Per restare aggiornati su eventuali novità consigliamo di visitare la pagina dedicata al raduno presente sul sito ufficiale Gios Torino.

Gios

Gios Torino Titanio WRL 2024, essenza di stile e affidabilità

11.01.2024
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Quando si parla di titanio, il primo pensiero va alla durabilità e al grigio opaco di questo materiale unico. Lavorato dalle sapienti mani di Gios Torino, viene utilizzato per realizzare il nuovo modello Titanio WRL 2024. Una sinfonia di soluzioni tecniche che assecondano le esigenze del ciclista e sono garanzia di comfort e affidabilità: la costruzione su misura la rende una bici pronta a soddisfare ogni aspettativa.

Migliorie tecniche

La Titanio WRL 2024 nasce dal successo del modello precedente e vanta soluzioni tecniche che mirano a migliorare il rendimento sotto il punto di vista della performance e dell’estetica.

«Il nuovo modello 2024 – spiega Marco Gios – monta una scatola del movimento centrale maggiorata, in particolare il T47. Questo permette di far passare completamente il cablaggio interno delle guaine idrauliche. Il tubo sterzo conico da 1” 1/8 serve per far passare tutte le guaine ed è disponibile anche in versione non conica.

«Per quanto riguarda i nuovi dettagli estetici – sottolinea Gios – troviamo la finitura anodizzata del logo Gios Torino sul telaio e la finitura nero opaca della forcella, particolare che non avevamo mai fatto. Il titanio si può anche fare verniciato nella livrea tradizionale, ma di solito chi sceglie una bici realizzata con questo materiale, ha piacere di vedere il titanio nel suo colore naturale. Quindi, proprio per evitare il ricorso alla vernice, abbiamo fatto ricorso all’anodizzazione. Le scritte che prima facevamo sabbiate e rimanevano leggermente tono su tono, adesso risaltano maggiormente e donano alla bici uno stile ancora più unico».

Doppia anima

Come da tradizione di Gios Torino, ciascuna bici ordinata viene realizzata su misura. Questo porta a una geometria realizzata ad hoc e all’implementazione di eventuali particolari su richiesta del cliente.

«Le nostre biciclette – ribadisce Gios – sono realizzate su misura, quindi la Titanio WRL 2024 può essere una bici da strada, ma anche gravel. Il materiale infatti si presta molto alla guida off road. Abbiamo la libertà di produrre qualsiasi tipo di bicicletta, qualsiasi tipo di geometria che si voglia esplorare. Noi forniamo il kit telaio e la forcella, però montiamo solo Campagnolo, quindi diciamo che la si può avere con qualsiasi gruppo del suo catalogo.

«Per quanto riguarda la compatibilità della forcella con le coperture – conclude Gios – Deda permette di arrivare fino a 30 mm. Mentre sul gravel si può arrivare anche a 40.  La geometria è tradizionale, con pochissimo sloping. Vi facciamo ricorso solo se necessario per non mettere spessori sotto la pipa e consentire un migliore passaggio delle guaine idrauliche. Se il cliente richiede predisposizioni per portapacchi o per borse, siamo pronti ad assecondarlo tranquillamente».

La WRL viene realizzata con tubazioni Deda K19 grado 9 ovviamente su misura per un peso complessivo del telaio di 1.400 grammi e 380 grammi per le forcella. Il prezzo per il kit è di 3.950 euro.

GiosTorino

Il Raduno Gios celebra la storia della Brooklyn

03.07.2023
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VOLPIANO – Mancano davvero pochi giorni ad una nuova edizione del Raduno Gios, pedalata riservata come da tradizione ai possessori di una bicicletta Gios. L’appuntamento è fissato per la mattinata di domenica 9 luglio a Volpiano, alle porte di Torino.

L’edizione di quest’anno si annuncia davvero speciale in quanto sarà l’occasione per festeggiare i 50 anni dalla nascita di una squadra che ha fatto la storia del ciclismo, la mitica Brooklyn. Dal 1973 al 1977 la formazione diretta in ammiraglia da Franco Cribiori e capitanata da Roger De Vlaeminck ha segnato davvero un’epoca. A favorire tutto ciò, oltre ai risultati sportivi, anche l’abbinamento perfetto fra la maglia del team, che richiamava la bandiera statunitense, e le biciclette Gios, con il loro iconico colore “blu Gios”.

Grazie a Marco Gios abbiamo avuto l’opportunità di scoprire alcune novità sull’edizione di quest’anno del Raduno e nello stesso tempo fare un breve excursus nella storia del rapporto fra la Brooklyn e il marchio Gios.

Marco Gios, a sinistra, anima organizzativa dell’evento
Marco Gios, a sinistra, anima organizzativa dell’evento
Partiamo con una curiosità. A che edizione siamo arrivati?

Quella di quest’anno è l’edizione numero sei e a differenza degli anni passati non si svolgerà a maggio, ma il prossimo 9 luglio.

A cosa è dovuto questo spostamento in avanti della data?

Fino ad oggi avevamo organizzato il nostro Raduno in concomitanza con il passaggio del Giro d’Italia da Torino. Era un’occasione per dare ai nostri clienti stranieri l’opportunità di vivere un weekend davvero speciale, offrendo loro la possibilità di vedere da vicino il Giro. Quest’anno la corsa rosa non è passata da Torino e in più avevamo bisogno di un po’ più di tempo per organizzare un’edizione davvero speciale come quella che ci apprestiamo a vivere la prossima domenica.

Che cosa la rende speciale?

Ogni anno cerchiamo un tema che caratterizzi il nostro Raduno. Quest’anno ricorrono i 50 anni dalla nascita del team Brooklyn. Nel 1973 Giorgio Perfetti, proprietario del marchio Brooklyn (le famose gomme da masticare, ndr), fu contattato da Franco Cribiori, direttore sportivo del team Dreher, per diventare primo sponsor della squadra. Giorgio Perfetti accettò la proposta, ma pose come condizione che le biciclette della squadra fossero Gios. Da lì è nata la storia di una squadra che ancora oggi tutti ricordano.

Ecco la mitica ammiraglia della Brooklyn. Sul sedile posteriore un giovane Aldo Gios
Ecco la mitica ammiraglia della Brooklyn. Sul sedile posteriore un giovane Aldo Gios
Come mai Giorgio Perfetti volle proprio le vostre bici per la sua nuova squadra?

Nel 1971 Giorgio Perfetti aveva visto al Salone del ciclo di Milano il modello “Easy Rider”, una bici per bambini realizzata da noi e che si ispirava ai “chopper” motorizzati dell’omonimo film, con manubrio alto e sellone. La nostra bici gli piacque così tanto che decise di inserirla fra i premi di un concorso legato alle famose gomme da masticare Brooklyn. Quando arrivò la richiesta da parte di Cribiori di diventare lo sponsor del team, Perfetti volle che le biciclette della nuova squadra fossero Gios. La leggenda della Brooklyn, con le sue maglie ispirate alle bandiera americana, i suoi campioni e le biciclette colore “blu Gios” è iniziata così.

Siamo ai giorni nostri e al desiderio di celebrare quella leggendaria squadra…

Negli scorsi mesi siamo stati contattati da Ambrogio Perfetti, nipote di Giorgio Perfetti, che voleva recuperare la storia del marchio Brooklyn nel ciclismo. Gli abbiamo raccontato quello che facciamo, la nostra storia, ma soprattutto gli abbiamo parlato del Raduno Gios. Da lì è nato il desiderio di dedicare il prossimo Raduno alla celebrazione di quella squadra leggendaria. Insieme abbiamo anche deciso che l’evento di domenica prossima sia l’inizio di una collaborazione più importante che avrà il suo prossimo step a L’Eroica di Gaiole in Chianti.

Ecco il modello “Easy Rider”, una bici per bambini che si ispirava ai “chopper” motorizzati dell’omonimo film
Ecco il modello “Easy Rider”, una bici per bambini che si ispirava ai “chopper” motorizzati dell’omonimo film
Cosa dobbiamo aspettarci per l’edizione di quest’anno del vostro Raduno?

Vista la presenza del marchio Brooklyn, abbiamo studiato un percorso speciale per la nostra tradizionale pedalata, una sorta di mini Parigi-Roubaix lungo le strade del Canavese. I chilometri da percorrere saranno 55 con tratti di pavé, passaggi a livello, attraversamento di boschi per richiamare la foresta di Arenberg. In una Parigi-Roubaix che si rispetti non può mancare il velodromo. Faremo così una sosta al Velodromo Francone di San Francesco al Campo, alle porte di Torino. Ci saranno poi alcuni dei campioni che hanno fatto la storia della Brooklyn, a partire  da Roger De Vlaeminck che ne è stato il simbolo. Ci sarà anche Cribiori, la vera mente di quella formidabile squadra. Diversi membri del team ci hanno garantito la loro presenza e siamo certi che altri se ne potranno aggiungere prima di domenica.

Qualche “dritta” per partecipare?

La cosa fondamentale è possedere una bicicletta Gios. Per iscriversi basta inviare una mail a raduno@giostorino.it. L’iscrizione sarà poi formalizzata la mattina di domenica qui da noi in sede a Volpiano. 

Gios Torino

Gios Titanio, una bici elegante ed eterna

21.03.2023
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Costruire telai fatti per durare nel tempo. La filosofia di Gios Torino che abbraccia l’acciaio per la sua durabilità e tradizione, per questo modello ha esplorato l’utilizzo del titanio e i suoi pregi. La Gios Titanio è infatti un bici che unisce comfort, peso contenuto e durata nel tempo, valorizzandoli attraverso la sapiente artigianalità Made in Italy del marchio torinese. 

Una bici per sempre

Gios Torino vanta 75 anni d’esperienza e l’obiettivo di ogni bici che esce con lo scudetto tricolore con la scritta “GIOS” in diagonale è sempre quello di creare un prodotto che fa della qualità il suo miglior pregio. 

«Il modello Gios Titanio – spiega Marco Gios – nasce essenzialmente perché siamo amanti del metallo, fanatici dell’acciaio. Abbiamo esplorato anche il titanio con tutti quelli che sono i suoi pregi. In primis si riesce ad alleggerire il peso e sfruttare quella che è l’inattacabilità degli agenti atmosferici di questo materiale nobile. Per questo si lascia il telaio nudo e crudo in modo che non ci sia problemi. 

«La bicicletta essenzialmente – dice Gios – è rivolta a chi fa tanti chilometri e apprezza il prodotto italiano. Un’alternativa ad una bicicletta da corsa a tutti gli effetti. Come per tutte le nostre bici anche la Titanio è realizzata su misura. Ne consegue che si decide quale caratteristica fare prevalere. Tra tutte sicuramente ha un’indole confortevole perché il titanio come l’acciaio ha caratteristiche di comodità assoluta. A dettarne l’effettivo comfort è sempre la posizione in sella. Non siamo come altri marchi che producono varie geometrie a seconda dell’ambito, secondo noi la bicicletta deve essere una e deve adattarsi a tutte le esigenze». 

Rigorosamente Made in Italy

Le biciclette Gios nascono prima di tutto da una profonda passione di famiglia e tutte rigorosamente fatte a mano in Italia. Questa Titanio è disponibile in diverse livree che lasciano o meno a vista la bellezza di questo materiale. E’ possibile averla con i freni tradizionali o a disco. Un vero e proprio top di gamma pennellato dall’iconico blu.

«Montiamo – spiega Gios – solo Campagnolo. Vendiamo anche il solo telaio. E’ disponibile la versione tradizionale con cavi esterni ma anche con cavo totalmente interno e ovviamente anche elettronico. Ci sono tutti i livelli di allestimento. Dal Chorus in su e poi si assembla in base all’esigenze più tecniche.

«Siamo aperti – conclude – ad adattarla ad un utilizzo gravel anche se geometricamente bisogna stravolgere un po’ le misure, ma sicuramente il titanio si presta a questo utilizzo. Il telaio pesa 1450 g più 350 g di forcella. La tubazione è totalmente K19 grado 9 di Dedacciai».

Il prezzo del kit telaio è ordinabile ad un prezzo di 3950 euro, con una consegna prevista in tre mesi.

Gios

Una Gios Torino speciale per il Club Italia

01.02.2023
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Molti appassionati di ciclismo sicuramente non conoscono il Club Italia in quanto strettamente legato al mondo dell’automobilismo. Grazie a Gios Torino abbiamo avuto l’opportunità di scoprire che cosa rappresenti questo club esclusivo e decisamente particolare. Il Club Italia è formalmente un’associazione sportivo-culturale nata nel 1987 su iniziativa di alcuni appassionati di automobilismo. Il loro obiettivo era, ed è tuttora, quello di promuovere l’immagine dell’automobile italiana in ogni suo aspetto: sportivo, tecnico, culturale e sociale. I membri del club ritengono infatti che l’automobile sia la massima espressione della creatività e genialità italiana e come tale vada esaltata, preservata e i suoi valori tramandati.

Per capire cosa possa legare il Club Italia ad un marchio di bici prestigioso come Gios Torino abbiamo deciso di farci raccontare qualcosa di più da Marco Gios, che insieme al padre Aldo guida brillantemente l’azienda di famiglia.

Questo è il modello Gti realizzato per il Club Italia
Questo è il modello Gti realizzato per il Club Italia
Partiamo da una domanda forse scontata. Cosa unisce le due ruote a pedali alle quattro ruote a motore?

E’ necessario fare una premessa. Il Club Italia non si limita a realizzare progetti finalizzati a promuovere l’immagine dell’automobile italiana in ogni suo aspetto. Ogni anno promuove iniziative esclusive riservate ai propri soci ed è qui che entriamo in ballo noi di Gios Torino.

Ci può spiegare meglio?

Un membro del Club Italia, grande fan di De Vlaeminck, è un nostro cliente, anzi sarebbe più corretto dire che è un membro della grande “famiglia Gios”. In occasione dell’edizione 2021 de L’Eroica ci ha presentato Stefano Macaluso, presidente del Club Italia. Chiaccherando con lui è nata l’idea di creare qualcosa di speciale per i soci del Club: una Gios Torino su misura, modello Gti, in edizione limitata e con una grafica dedicata. 

Complessivamente quanti modelli sono stati realizzati?

Esattamente 12, ciascuno con il suo numero di serie. In occasione della cena di Natale del Club Italia presso il Museo Casa Enzo Ferrari a Modena si è tenuto un vero e proprio sorteggio per abbinare a ciascun socio un numero di serie da 1 a 12. Tutte le biciclette saranno prossimamente consegnate ai soci con una cerimonia speciale che si dovrebbe svolgere presso il Motovelodromo di Torino

I numeri di serie dei dodici esemplari sono stati estratti durante la cena di Natale del Club Italia
I numeri di serie dei dodici esemplari sono stati estratti durante la cena di Natale del Club Italia
Ci può svelare qualcosa su questa bici “speciale”?

La Gti Club Italia nasce con l’intento di coniugare l’innovazione delle bici moderne con la tradizione della telaistica su misura. Questa è da sempre una caratteristica di Gios Torino a cui teniamo molto.

Proprio per questo il telaio scelto è il Gti, che con la sua tubazione Columbus Spirit ospita una forcella in carbonio da 1″-1/8. Il telaio però, a differenza di quello classico, è saldobrasato con congiunzioni per unire la combinazione di tubi e forcella con la tecnica di brasatura più antica. La congiunzione si offre anche come supporto ideale per le incisioni personalizzate “Club Italia”. La verniciatura del tutto inedita e esclusiva ne sottolinea il prodotto italiano.

Gios

“Via Bogino 1947”: la bici della storia per Gios

27.10.2022
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La storia è piena di sorprese, se non ci credete chiedete a Gios per conferma. Il famoso marchio di bici di Torino ha sempre creduto che l’anno della sua fondazione fosse il 1948. Qualche mese fa, invece, un loro affezionato cliente, Eugenio Cussotto, tramite una mail ha raccontato a Marco Gios di aver acquistato una bici Gios nel loro primo negozio di via Bogino a Torino nel 1947.

Gios via Bogino
Il modello “Via Bogino 1947” ha un colore diverso nella livrea, non più il “blu Gios” ma il “celeste Olmo”
Il modello “Via Bogino 1947” ha un colore diverso nella livrea, non più il “blu Gios” ma il “celeste Olmo”

Un evento da ricordare

In poche semplici righe di una mail Gios si è trovata più vecchia di un anno. Una storia che ha dell’incredibile e che di conseguenza va celebrata. E come farlo se non tramite una bicicletta dedicata?

E’ così che è nata la bici “Via Bogino 1947, che per l’occasione è stata prodotta in soli 20 esemplari. Il mezzo celebrativo ha debuttato a L’Eroica, a Gaiole in Chianti, riscuotendo un enorme successo. Una delle particolarità della bici “Via Bogino 1947” è sicuramente la colorazione, che differisce dal classico “blu Gios”. Si tratta infatti di una tonalità diversa di celeste (“celeste Olmo”) la stessa della prima bici acquistata proprio in via Bogino a Torino dal signor Eugenio Cussotto.

Specifiche tecniche

Le specifiche tecniche, a livello della livrea, della bici “Via Bogino 1947” richiamano quelle di epoche passate. Quel che colpisce è la bellezza del telaio realizzato con tubazioni Columbus Spirit e dalle spettacolari congiunzioni Richard Sachs. Le cromature, invece, richiamano quelle della bici usata da Italo Zilioli negli anni ‘60. Ci sono alcuni particolari “moderni” come il forcellino con innesto verticale.

Nello sterzo la congiunzione fatta da Richard Sachs è più alta rispetto a quelle classiche, questo permette di montare uno sterzo senza filetto. E subito attaccata una pipa ultra leggera, dando così alla bici un senso di maggiore compattezza. Si tratta di una bici dal design antico ma con prestazioni da prima della classe.

Gios

Gios festeggia i suoi primi 74 anni…più 1

08.06.2022
5 min
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Dopo due anni di assenza forzata a causa del Covid, Gios ha finalmente potuto riabbracciare la propria clientela con una nuova edizione del Raduno Gios Torino, svoltosi domenica 22 maggio. Si tratta di un evento nato nel 2013 e riservato ai possessori di una bicicletta Gios. 

Per farci raccontare qualcosa di più su quest’ultima edizione siamo andati a trovare Aldo e Marco Gios, rispettivamente seconda e terza generazione dell’azienda, presso la loro sede di Volpiano a pochi passi da Torino.

A sinistra Marco Gios, anima organizzativa dell’evento
A sinistra Marco Gios, anima organizzativa dell’evento
Marco, per prima cosa ci vorremmo togliere una curiosità. Come nasce il Raduno Gios Torino?

L’idea mi è venuta una decina di anni fa leggendo su un blog di un olandese che stava organizzando per la domenica successiva una pedalata aperta ai possessori di una bicicletta Gios. Dal momento che sono un appassionato di raduni riservati a chi possiede un maggiolino (Marco ne ha uno bellissimo, ndr.) ho pensato che sarebbe stato bello realizzare un raduno qui da noi a Volpiano sempre riservato ai possessori di una bicicletta Gios. Abbiamo iniziato nel 2013 e fin da subito è stato un successo che ci ha spinto ad andare avanti fino all’ultima edizione dello scorso 22 maggio.

Ci puoi raccontare qualcosa di più proprio di quest’ultima edizione del vostro Raduno?

E’ stato un vero successo. In assoluto l’edizione con il maggior numero di partecipanti e sopratutto con un numero di giovani in crescita rispetto al passato. Abbiamo complessivamente superato il numero di cento persone e oltre un terzo sono stati stranieri che sono venuti qui in Italia con la loro Gios, orgogliosi di sentirsi parte della nostra famiglia. Io e mio padre consideriamo infatti ogni nostro cliente non solo un amico, ma un vero e proprio membro della grande “famiglia Gios”. Abbiamo avuto olandesi, tedeschi, svizzeri e per la prima volta un brasiliano. Si chiama Daniel Ferreira e i suoi bisnonni avevano origini italiane. Ha conosciuto Gios grazie al padre che era un grande appassionato del nostro marchio. Ecco, Daniel è l’espressione perfetta di cosa voglia dire essere un possessore di una una nostra bicicletta: passione vera per il marchio Gios. Anche quest’anno abbiamo poi avuto l’onore di avere come nostro ospite Fons De Wolf che in sella ad una Gios ha colto tantissimi successi tra cui la Milano – Sanremo.

Primo da sinistra Aldo Gios, al centro Marco Gios, a destra Fons De Wolf
Primo da sinistra Aldo Gios, al centro Marco Gios, a destra Fons De Wolf
E’ vero che il Raduno ha avuto una piccola appendice anche il sabato?

Esatto. Anche quest’anno abbiamo avuto la fortuna di avere nel fine settimana il Giro d’Italia qui da noi a Torino. Sabato molti dei nostri clienti, soprattutto quelli stranieri, si sono recati in bicicletta ad assistere alla tappa che da Santena portava a Torino con il doppio passaggio sulla salita di Superga e il Colle della Maddalena. La domenica invece ci siamo trovati tutti davanti alla nostra sede di Volpiano e da lì siamo partiti per un giro di poco superiore ai 50 chilometri. A circa metà percorso ci siamo fermati per una sosta-merenda presso il castello di Agliè dove abbiamo fatto una foto di gruppo. Guardando poi con calma la foto e soprattutto il video che abbiamo realizzato per l’occasione mi sono accorto di quanti eravamo. Davvero tanti.

Dicevi del Giro. Anche la domenica avete avuto modo di vivere ancora l’atmosfera della corsa rosa…

Dopo la sosta al castello di Agliè ci siamo spostati di un paio di chilometri ed abbiamo assistito al passaggio del gruppo appena partito da Rivarolo Canavese in direzione Cogne. E’ stato bellissimo vedere quanti eravamo a bordo strada ciascuno con la propria divisa Gios. Molti indossavano la maglia della mitica Brooklyn, una squadra che ha fatto la storia del ciclismo. Tornati a Volpiano abbiamo infine festeggiato tutti insieme con una simpatica lotteria e soprattutto con un bel pranzo.

Passato qualche giorno, che ricordi hai ancora dentro di te?

Sono tantissimi. Il primo che mi viene in mente è il sorriso di mio padre quando siamo arrivati alla nostra sede di Volpiano. Era davvero felice. Poi la disponibilità di Fons De Wolf, un vero amico ed infine la soddisfazione di tutti i presenti che, ciascuno a modo loro, ha saputo interpretare al meglio lo spirito del nostro Raduno. Possedere una Gios non vuol dire possedere solo una bici. Significa vivere in prima persona un’esperienza unica.

Dopo lo stop causato dal Covid, il 22 maggio è tornato l’evento “Raduno Gios Torino”
Dopo lo stop causato dal Covid, il 22 maggio è tornato l’evento “Raduno Gios Torino”
Chiudiamo la nostra chiacchierata con una curiosità. Sulla locandina era scritto “Opera di famiglia da 74 anni…+1”. Cosa significa?

Fino ad oggi eravamo convinti che il marchio Gios fosse nato nel 1948, esattamente 74 anni fa. Qualche settimana fa abbiamo però ricevuto una mail da Eugenio Cussotto, un signore di 91 anni che ci ha raccontato che il 7 luglio del 1947, nel giorno esatto in cui si era diplomato in ragioneria, si recò con lo zio in via Bogino a Torino ad acquistare una bicicletta Gios. In via Bogino si trovava effettivamente la nostra prima sede. Noi non abbiamo documenti dell’epoca che ci dicano esattamente quando sia stata fondata la nostra azienda. Eravamo tutti convinti che l’anno fosse il 1948, la mail di Eugenio Cussotto ci ha aperto una porta sconosciuta sul nostro passato. Abbiamo deciso di approfondirla proprio con lui… e presto ve la racconteremo nel “Blu di famiglia”, l’appuntamento mensile sulla nostra pagina facebook.

Gios