Enjoy Stelvio Valtellina: il 2024 è l’anno delle novità

30.03.2024
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La Valtellina guarda già alla prossima estate e alla stagione turistica che verrà. L’inizio è fissato per giugno 2024, più precisamente sabato 1 e domenica 2. L’evento di grande rilievo riguarderà, ancora una volta, un format che ormai è un’istituzione: la chiusura dei passi. Si parte con il Passo Forcola.

«Ripartiamo con la certezza che l’evento Enjoy Stelvio Valtellina è in grande crescita – dice Gigi Negri – il 2023 è stato un anno ricco di numeri ed eventi (in apertura foto Enjoy Stelvio Valtellina). La risposta cicloturistica in Valtellina è stata elevata, grazie all’arrivo di nuove forme di amanti della bici. Non ci sono solamente gli “appassionati storici”, ma è nato un discorso di turismo familiare. Sulle nostre strade, piste ciclabili e sentieri vediamo sempre più famiglie che si dedicano alle vacanze fatte in sella. I genitori vogliono abbandonare i motori e immergersi nella natura e nel farlo va alla ricerca di servizi di livello: come bike hotel che diano prodotti del territorio. Il fulcro non è solo la bici, ma la scoperta di tutto quello che una terra come la Valtellina può offrire».

Due novità

Come sottolineato anche dallo stesso Gigi Negri, Enjoy Stelvio Valtellina è un evento che ha raccolto sempre più consensi. Basti pensare che nel 2023, gli appassionati che si sono cimentati nella scalata di uno dei passi presenti nell’iniziativa sono stati 23.000. I cicloturisti non hanno avuto modo di pedalare solamente su alcune delle salite mitiche di questo territorio come Stelvio, Gavia, Mortirolo e Cancano, ma di scoprirne di nuove. Negli anni, infatti si sono aggiunte: Passo Spluga, Passo San marco, Campo Moro e Passo Forcola di Livigno

Il 2024 si aprirà con una grande novità, con l’aggiunta in calendario di un’ulteriore data di chiusura della salita di Campo Moro. La seconda novità riguarda l’ingresso di una nuova sfida per gli amanti dei pedali. Infatti, i cicloturisti potranno mettersi alla prova sul versante del Mortirolo di Sernio. Questo tratto di strada, che percorre la dorsale della mitica salita legata indissolubilmente al mondo del ciclismo, è stata percorsa dal Giro d’Italia U23. Diventano così due i versanti del Mortirolo sui quali pedalare in sicurezza.

Le date

Si partirà con il fine settimana dell’1 e 2 giugno 2024 con la chiusura al traffico veicolare del Passo Forcola, dalla località Alpe Vago. Sempre nello stesso mese, dal 12 al 15, saranno chiusi, in ordine: Passo dello Stelvio, Laghi di Cancano, Passo Gavia e San Marco. Tutte queste strade rimarranno a disposizione dei soli ciclisti dalle 9 alle 13. A chiudere il mese di giugno ci penserà il Passo dello Spluga, nella giornata di domenica 30.

A luglio i giorni di chiusura saranno tre – sabato 6, venerdì 12 e sabato 13 – e vedranno interessate le salite di Campo Moro (da Franscia), Laghi di Cancano e Mortirolo (da Mazzo). Agosto replica con altre tre date: 29, 30 e 31. Questa volta il versante del Mortirolo chiuso al traffico veicolare sarà quello di Sernio, toccherà poi ancora ai Laghi di Cancano e al Passo dello Stelvio. 

L’edizione 2024 dell’Enjoy Stelvio Valtellina si concluderà in bellezza domenica 1 e domenica 8 settembre. Gli ultimi due appuntamenti riguarderanno il Passo Gavia e Campo Moro (da Lanzada).

Enjoy Stelvio Valtellina

Valtellina, la bici lascia spazio a sci e relax

27.10.2023
5 min
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Dopo un’estate passata all’insegna delle due ruote, la Valtellina è pronta ad accogliere il ciclista tra attività fisica e relax. Vi abbiamo raccontato questo luogo in tutte le sue sfumature dedicate alla bicicletta. Attraverso il racconto di Davide Piganzoli, sfogliando il Valtellina Bike Magazine, conoscendo le opportunità per le vacanze in sella e infine scoprendo la palestra a cielo aperto chiamata Livigno

Le temperature scendono e la Valtellina è pronta a vestirsi del manto bianco che tutti gli appassionati degli sport invernali e non solo attendono con ansia. Attraverso le parole di Gigi Negri direttore del Consorzio turistico Valtellina, scopriamo l’autunno e l’inverno da vivere in questo angolo di paradiso dello sportivo tra attività e relax.

Lo Stelvio con i suoi tornanti è una salita mitica
I tornanti dello Stelvio attendono i partecipanti della Merida Valtellina social ride (foto Enjoy Stelvio Valtellina)

Bici in Valtellina

Un anno positivo che ha accolto le due ruote in Valtellina mostrando un vero e proprio rifugio del ciclista. «Chiudiamo una stagione ottima. Per le due ruote – afferma Gigi Negri – abbiamo avuto un importante aumento di numeri. Ad esempio, quando abbiamo chiuso lo Stelvio dai due versanti, abbiamo avuto più di 14.000 biciclette. Quindi una cosa eccezionale. Lo stesso trend in aumento lo abbiamo riscontrato anche sugli altri passi. Abbiamo ospitato molti stranieri che sempre più hanno dimostrato interesse per queso territorio».

Per la Valtellina il ciclismo è uno sport molto importante, non a caso l’anno prossimo su quelle strade passerà il Giro d’Italia. «Nel 2024 – sottolinea Gigi Negri – la nostra stagione ciclistica si aprirà con il Giro d’Italia, il 19 maggio con una tappa importante a Livigno. Un altro passo importante per la bicicletta. Passerà dalla Svizzera, dalla Val Poschiavo, a cui noi teniamo molto perché è attraversata dal Trenino Rosso del Bernina che ogni anno ci porta molto turismo. Ospiteremo l’arrivo di tappa la domenica, il riposo e ripartenza lunedì. Siamo orgogliosi che la cima Coppi del Giro d’Italia 2024 sarà proprio il nostro al Passo dello Stelvio».

il Trenino del Bernina collega il capolinea italiano, Tirano, alla rinomata St.Moritz (foto Rhätische Bahn AG)
il Trenino del Bernina collega il capolinea italiano, Tirano, alla rinomata St.Moritz (foto Rhätische Bahn AG)

Sci di fondo

Tra gli sport invernali che consentono di scoprire e vivere la montagna a ritmi lenti e al contempo allenare gran parte dei muscoli c’è lo sci di fondo. In Valtellina si trovano numerosi tracciati, alcuni ad uso agonistico mentre altri ad uso turistico, immersi in paesaggi incantevoli, circondati da scenari d’incomparabile bellezza. A Livigno si trovano circa 30 chilometri di piste. Mentre nel comprensorio di Bormio, si trovano altre importanti località per gli appassionati dello sci di fondo. Una di queste è Santa Caterina Valfurva, immersa nel Parco Nazionale dello Stelvio. Tra i tracciati merita una menzione la pista Valtellina, già sede di diverse gare internazionali e la Valdidentro, con circa 25 chilometri di piste. 

La Valmalenco conta invece tre distinte aree: dalla scenografica pista intorno al lago Palù a quella di San Giuseppe che raggiunge Chiareggio, fino a quella di Lanzada, illuminata anche di sera. E poi lo sci di fondo in Aprica, nella splendida riserva naturale di Pian Gembro e a Trivigno e in Valchiavenna, a Madesimo e Campodolcino. 

«In inverno – spiega Gigi Negri – i commercianti trasformano tutto quello che è il mondo della bici per il mondo dello sci. Il tempo qui comincia a diventare freddo. Si lascia quindi spazio a sport come lo sci di fondo che si avvicina molto al ciclismo».

Sport e famiglia

Valtellina è sinonimo anche di vacanze in famiglia. Se l’estate grandi e piccini ne approfittano per pedalare e godersi il fresco e l’aria pulita della montagna, in inverno ci si può divertire insieme sulla neve.

«Qui si trova di tutto – dice Gigi Negri – le ciaspole, per fare delle passeggiate e stare in completo relax. Escursioni per le famiglie, sci alpinismo e tante altre attività invernali che si sposano con la filosofia del benessere delle due ruote».

Andare con le ciaspole è una delle attività più affascinanti e suggestive da provare durante una vacanza invernale in montagna. Si tratta di un’esperienza alla portata di tutti, salutare e che permette di apprezzare e ammirare la montagna più autentica e i suoi splendidi paesaggi invernali. Tutti i territori valtellinesi presentano numerosi itinerari, di diversa difficoltà e lunghezza.

Le terme sono un modo per rilassarsi dopo una giornata passata all’insegna dello sport (foto Bormio Terme)
Le terme sono un modo per rilassarsi dopo una giornata passata all’insegna dello sport (foto Bormio Terme)

Relax e benessere

Al termine di una giornata all’insegna dello sforzo fisico e del freddo la cosa migliore è rifugiarsi al caldo magari immergendosi nell’acqua di un centro termale. La parola relax va di pari passo con vacanza. La Valtellina anche in questo caso è un esempio di opportunità e strutture adibite al benessere psicofisico. Per citarne alcune: Bormio Terme, QC Terme Bagni Vecchi, QC Terme Bagni Nuovi

«Nel momento di riposo – conclude Gigi Negri – la Valtellina offre anche le terme. Un aspetto importante che serve per tranquillizzarsi e godersi un po’ di relax. Lo sportivo può continuare a sfruttare le strutture che sono a disposizione d’estate. Vengono proposte come punto d’appoggio per rilassarsi. Così come per la riabilitazione, ci sono tantissimi hotel che dispongono di palestre per gli allenamenti in inverno e per rimanere in forma proprio durante il periodo invernale».

Valtellina

Corsa rosa a Livigno: spot potentissimo per il territorio

13.10.2023
6 min
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MILANO – Il Giro d’Italia torna in Valtellina e lo fa con un programma di tutto rispetto. L’arrivo a Livigno dopo la partenza da Manerba del Garda, per la tappa più lunga della corsa. Il giorno di riposo del lunedì. E la ripartenza dell’indomani con lo Stelvio nei primi chilometri e l’arrivo in Val Gardena. Se già una crono all’indomani del riposo può dare qualche grattacapo, immaginiamo cosa potrà accadere con un tappone alpino di tale portata.

Chiusa la stagione estiva, Livigno si prepara ad accogliere gli sciatori. A maggio poi tornerà il Giro (foto Carpe Diem)
Chiusa la stagione estiva, Livigno si prepara ad accogliere gli sciatori. A maggio poi tornerà il Giro (foto Carpe Diem)

Valtellina e Giro d’Italia

Qui però spostiamo l’attenzione dal fronte tecnico (di cui leggerete a breve a firma di Filippo Lorenzon) verso quello turistico, per capire che cosa ci sia dietro l’arrivo del Giro d’Italia in un territorio già noto come quello di Livigno, centro d’eccellenza per gli sport invernali e ritrovo estivo per corridori e amatori. Per farci un’idea siamo saliti al 32° piano del Palazzo Lombardia, da cui Milano sembra una cartolina, per parlare con Massimo Sertori, classe 1968, Assessore agli Enti locali, Montagna, Risorse energetiche, Utilizzo risorsa idrica, nonché valtellinese purosangue (in apertura è sullo Stelvio). Per ispirazione o per una fortunata casualità, Sertori al cicloturismo crede da anni e sta approfondendo i progetti che puntano alla sua crescita.

«Fu quasi una cosa accidentale – ricorda – mi ritrovai in un’azienda agricola durante una presentazione. Proiettavano lo sviluppo del turismo bike e tutto quello che ci girava attorno in Paesi come Germania, Olanda, Austria. Stava vivendo una crescita esponenziale, ma in Italia ancora non era così. Si intuiva un bel futuro per la mobilità dolce. Ricordo che la cosa mi aveva entusiasmato, poi l’incontro con una persona competente come Gigi Negri (motore del turismo valtellinese, ndr) mi permise di mettere a fuoco esigenze e potenzialità del territorio».

L’incontro fra i due avviene quando Sertori è ancora presidente della Provincia di Sondrio e inizia presto a dare buoni frutti. Nasce una strategia volta a potenziare il legame fra ciclismo e turismo. Fra le azioni messe in campo, il passaggio del Giro d’Italia accende la luce con la potenza della diretta televisiva e le imprese dei campioni.

Il Sentiero Valtellina permette ai cicloturisti (anche dalla Svizzera) di pedalare dal lago di Como alla Valtellina
Il Sentiero Valtellina permette ai cicloturisti (anche dalla Svizzera) di pedalare dal lago di Como alla Valtellina
Quali effetti produce il Giro?

Si può capire dalla presentazione appena svolta a Trento. Noi lo abbiamo… utilizzato più volte come vetrina per un’area che ha passi storici e noti, che con il passaggio della corsa sono stati esaltati. D’altra parte, gli enti locali hanno spinto molto ad esempio sul Sentiero Valtellina e in particolare sul collegamento della Svizzera con il Lago di Como, una destinazione molto richiesta. In quest’ottica, la via ciclabile diventa un’infrastruttura, che ha aperto una serie di scenari dei quali inizialmente non eravamo consapevoli neppure noi.

Ad esempio?

Prima che ci fosse quel Sentiero, che percorre il territorio a ridosso dell’Adda, si pensava alla Valtellina soltanto in termini di montagna, terrazzamenti e passi alpini. Non si pensava quasi mai ai territori della bassa valle, conosciuti da pescatori, cacciatori e dai gestori dei silos. In realtà quel percorso ha offerto una nuova prospettiva. Io sono valtellinese, ma non essendo pescatore né cacciatore, conoscevo quelle zone perché i miei avevano un’azienda e andavano nella zona dei silos di sabbia. Oggi da quelle parti si fa dell’ottimo rafting, che propone la visione del paesaggio dal fiume.

E’ l’auspicata valorizzazione del territorio.

Non bisogna ragionare per comparti stagni, per cui adesso la prospettiva è quella di fare un sentiero a mezza costa, per riscoprire altre situazioni. Come ad esempio quella legata al vino, altro settore molto trainante dell’economia valtellinese. La mobilità dolce fa parte di questo movimento, tanto più che con l’avvento della pedalata assistita, anche gli strumenti a disposizione sono migliorati e tante persone possono avvicinarvisi. Negli anni 80 sognavamo tutti la moto, ora vedo ragazzi che sudano sulle bici e questo lo trovo molto azzeccato.

Non a caso infatti i numeri sono in crescita.

Io credo che l’Enjoy Stelvio Valtellina e più in generale la chiusura al traffico dei passi siano diventati importanti per il forte coinvolgimento del pubblico. Ma credo che sia ancora più importante il messaggio culturale che viene dato, perché la gente sta apprezzando sempre di più la qualità della vita, spesso legata non solo al mestiere che facciamo, ma anche a come utilizziamo il nostro tempo libero. 

Poco fa ha parlato del rapporto con gli svizzeri: c’è collaborazione su questo fronte?

Per anni la Val Poschiavo è stata la via di transito per le auto che andavano a Livigno e non si fermavano per niente. Il fatto invece di promuovere il ciclismo, cui anche loro tengono, fa sì che le presenze si dividano e che si lavori con un obiettivo comune.

I Laghi di Cancano sono fra le mete messe in risalto da Enjoy Stelvio Valtellina
I Laghi di Cancano sono fra le mete messe in risalto da Enjoy Stelvio Valtellina
Livigno richiama così tanto?

Livigno da sola fa il 50-60 per cento delle presenze turistiche di tutta la provincia. Negli anni 80 sono stati bravi a destinare le risorse che ricavavano dal fatto di essere una zona extra doganale. Hanno investito sul turismo, rifacendo quasi tutti gli alberghi e oggi vivono di luce propria. Non hanno più bisogno di auto e autocarri che salgono per fare il pieno a minor prezzo. Ma questo non può compromettere le strategie, anche turistiche, che invece bisogna fare assieme agli svizzeri. Il Giro d’Italia ci unisce. Se lavoriamo insieme ci possono essere dei benefici per entrambe le comunità.

E’ vero che state lavorando per portare a Livigno anche il Giro di Svizzera?

C’è del vero (ammette sorridendo, ndr) e sarebbe la prima volta che la corsa viene in Italia. Si sta lavorando. Si sono creati i contatti per portarlo e per creare una situazione positiva e virtuosa con la Svizzera. Ci teniamo molto.

Manca qualcosa perché la Valtellina raggiunga gli standard di quella presentazione della primisima ora?

Ci stiamo lavorando, non è ancora completa: i tasselli ci sono e adesso dobbiamo ordinarli. La nostra montagna ha dei potenziali incredibili ancora non espressi, ma indirizzati. Bisogna lavorare ancora molto per comporre l’immagine finale, puntando sempre di più sulla qualità e la sicurezza, piuttosto che sulla quantità.

L’Accademia del Pizzocchero di Teglio ha puntato forte sull’autunno, con successo. La bici è l’abbinamento ideale (foto Prima la Valtellina)
L’Accademia del Pizzocchero di Teglio ha puntato forte sull’autunno, con successo. La bici è l’abbinamento ideale (foto Prima la Valtellina)
Manca tanto invece perché il turismo estivo agganci come numeri quello invernale?

Un aspetto legato non solo alla Valtellina, ma più in generale al turismo della montagna, era che se lavoravi bene d’inverno, in estate potevi anche accontentarti. Poi si è capito che magari si poteva allargare il discorso, perché per chi gestisce un’attività ricettiva, un conto è avere 6-8 mesi di attività e altra cosa è poter lavorare tutto l’anno. La destagionalizzazione è sempre stata un cavallo di battaglia, che abbiamo sempre cercato di spingere anche politicamente. Basti vedere il successo che ha in autunno a Teglio l’Accademia del Pizzocchero. Tutto serve per valorizzare il territorio e così il collegamento con sport, mobilità dolce e bike diventerà sempre più semplice.

Valtellina, meta ideale anche per famiglie

08.06.2023
4 min
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Piste ciclabili, natura, sport e cultura. Il tutto racchiuso in un territorio unico come quello della Valtellina. Una meta ideale per una vacanza a misura di famiglia. Per raccontare questo luogo magico lasciamo le grandi salite e ci spostiamo nel fondovalle. Parleremo delle tante possibilità a disposizione delle famiglie che desiderano trascorrere un periodo lontano dalla frenesia della città per vivere da vicino la natura più rigogliosa. Presentiamo il Sentiero Valtellina e la Ciclabile Valchiavenna raccontando degli oltre 150 chilometri di ciclabile lungo i fiumi Adda e Mera.

Il fiume Adda accompagna il Sentiero per gran parte del chilometraggio
Il fiume Adda accompagna il Sentiero per gran parte del chilometraggio

Oltre le salite

Abbiamo imparato a conoscere la Valtellina per i suoi passi mitici e per le strade più iconiche. Dietro a tutto questo e alla portata di tutti c’è un territorio da scoprire pedalata dopo pedalata. 

«La Valtellina – afferma Gigi Negri direttore del Consorzio turistico Valtellina – per quanto riguarda il ciclismo è in genere più famosa per i suoi passi: Stelvio, Gavia, Mortirolo, il San Marco, lo Spluga. Abbiamo però anche quello che è un cicloturismo più lento. E’ dedicato alle famiglie, ecco perché si è creato questo sentiero Valtellina che corre tutto sul fondovalle proprio a fianco del fiume Adda. Da Bormio arriva a Colico e poi fino al lago di Como per 114 chilometri. Da lì continua la Valchiavenna fino al confine svizzero con altri 40 chilometri. Due sentieri che abbiamo pensato proprio per un turismo più dolce, educato, ideale per le famiglie». 

L’ebike apre ad un utilizzo trasversale per tutti
L’ebike apre ad un utilizzo trasversale per tutti

Turismo per tutti

Un turismo alla portata di grandi e piccini, esperti e principianti. Le piste ciclabili della Valtellina hanno il pregio di avere una rete dedicata di punti di noleggio collegati fra loro, che permettono a tutti di adattare la propria pedalata alle proprie esigenze. 

«Il bello di questi itinerari – spiega Gigi Negri – sono anche i punti di noleggio dedicati alla bicicletta. La gente può arrivare con il treno o con la macchina su tutto il sentiero da Bormio a Tirano, Sondrio, Morbegno, Colico e poi la Valchiavenna. Ci sono i punti di noleggio sparsi ovunque. I dati che ci forniscono sono di un’altissima percentuale di bici con pedalata assistita. E’ cambiato il mondo del turismo. In particolare queste bici facilitano lo spostamento in punti dove in genere non si arriva. Inoltre si può prendere la bicicletta e poi lasciarla in un altro punto senza problemi. Infine ci sono le stazioni che collegano gran parte dei paesi toccati».

Sentieri per vivere la Valtellina tra cultura e gastronomia
Sentieri per vivere la Valtellina tra cultura e gastronomia

Cultura ed enogastronomia

Pedalare per capire che cosa sia il territorio della Valtellina. Un modo di vivere il proprio tempo e la vacanza unendo sport, enogastronomia e cultura. 

«Un segreto di queste ciclabili – dice Negri -sono i piccoli borghi, la via dei terrazzamenti, quindi un sentiero che percorre i nostri vigneti. In più ci sono dei palazzi importanti: per citarne uno, a Tirano c’è il palazzo Salis, più il centro storico. Ma anche la partenza del trenino rosso del Bernina patrimonio dell’UNESCO. Scendendo si può andare a Teglio con una salita non difficile per arrivare al palazzo Vespa. Proseguendo poi per Morbegno al palazzo Malacrida. Senza dimenticare a Chiavenna, il palazzo Vertemate.

«Troviamo anche dei ristoranti, si possono degustare i prodotti locali, ma anche le cantine che offrono le eccellenze dei vini del territorio. Senza dimenticare che fino a pochi anni fa molti pensavano che la Valtellina fosse solo sci. Ma adesso la bici ha veramente cambiato il modo di intendere la vacanza».

Eventi e momenti di intrattenimento per tutta l’estate
Eventi e momenti di intrattenimento per tutta l’estate

Eventi e magazine

La Valtellina non è solo bici, è anche stare bene insieme una volta scesi di sella. Ovunque ci si trovi in questo territorio ogni estate le vallate si animano e danno luce a eventi e iniziative che coinvolgono la bici e il piacere di stare insieme.

«Cerchiamo di creare – conclude Negri – degli eventi durante tutta l’estate. C’è un progetto che si chiama “Cicloturismo in Valtellina“ che è una regia unica che organizza gli eventi legati alla bici creando un po’ un filo conduttore fra tutto il territorio della provincia di Sondrio.

Sul sito della Valtellina di trovano tutte queste indicazioni, tutti gli eventi. In più c’è il magazine cartaceo e digitale che racchiude tutta l’offerta che il territorio offre. Per citare uno imminente, questa settimana a Bormio, ci sarà il 7° Forum Food&Beverage di Ambrosetti Club che si concluderà con una pedalata di gruppo prevista per la domenica. Tutto si lega. Si mangia bene, si pedala e si ha una vita sana».

Valtellina