Confalonieri, il biomeccanico e la crono del Tour

14.07.2024
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Le ragazze della Uno-X Mobility, formazione WorldTour femminile, sono in ritiro per preparare la seconda parte della stagione. Si trovano a Livigno e lavorano sodo per arrivare pronte prima al Tour de France Femmes. Da lì si aprirà lo scenario sugli impegni che porteranno le atlete al finale di stagione. Tra loro c’è Maria Giulia Confalonieri, la classe 1993 brianzola è al secondo anno nella formazione norvegese.

«Diciamo – racconta Confalonieri che le fatiche che stiamo facendo ora in altura sono propedeutiche, per quanto mi riguarda, al Tour de France Femmes. Il fatto che la squadra sia venuta in Italia è bello ma soprattutto comodo. Anche se va detto, è difficile trovare un posto come Livigno in tutta Europa. Qui si sta in alto ma non manca la pianura, la piana di Livigno è un perfetto luogo per allenarsi su vari aspetti, tra cui la cronometro

Maria Giulia Confalonieri insieme a Giacomo Conti, fondatore di GICO Lab
Maria Giulia Confalonieri insieme a Giacomo Conti, fondatore di GICO Lab

Dettagli ultimati

Anche per Confalonieri è il momento degli ultimi ritocchi e dei dettagli, tra i quali c’è stata anche una visita a Giacomo Conti, biomeccanico fondatore del negozio GICO Lab

«Abbiamo lavorato proprio sulla bici da crono – spiega – il team ci ha fornito il nuovo mezzo, che i ragazzi usano già dal 2023, e sono dovuta andare a sistemare alcuni dettagli. Giacomo mi è stato parecchio utile per rientrare nei paletti imposti dall’UCI. Le misure le avevo già da inizio anno, cambiavano dei piccoli particolari e così Giacomo Conti mi ha aiutato a mettere a punto la posizione. E’ importante lavorare sulla bici da cronometro, anche se non sono una specialista. Tuttavia prima in Germania e poi al campionato italiano ho fatto tanti chilometri nelle prove contro il tempo. Anche al Tour ci sarà una cronometro, quindi meglio arrivare pronta. La parte critica è sempre abituare il collo, la schiena e i glutei alla posizione aerodinamica. Anche se non è estrema, visto che non cerco troppo la prestazione, adattarsi richiede tempo e chilometri».

Al campionato italiano Confalonieri è tornata a disputare una cronometro dopo più di tre mesi
Al campionato italiano Confalonieri è tornata a disputare una cronometro dopo più di tre mesi

In laboratorio

Ecco che così Confalonieri si è messa nelle mani di Giacomo Conti per sistemare e ricalibrare la posizione in bici. Sono stati fatti diversi passaggi, alcuni delicati e altri di routine.

«La parte più critica – racconta con una risata il biomeccanico – è stata quella di recuperare le regole UCI per la posizione a cronometro. Ogni anno cambiano e si modificano ed è difficile trovare quelle aggiornate. Ho dovuto anche mandare una mail all’UCI stessa ma senza risposta. Una volta reperite siamo partiti insieme a Confalonieri nel capire i suoi obiettivi a cronometro. Ho preso le misure antropometriche: cavallo, altezza, busto, ecc. Poi una volta prese l’ho fatta salire in bici ed è stata eseguita una video analisi sulla pedalata. In modo tale da capire gli angoli e come ottimizzarli. Mi sono concentrato in particolare sull’estensione del ginocchio e del gomito, così da capire che lavoro fare sulla sella».

Al Lotto Thuringen Ladies Tour Confalonieri ha corso la sua cronometro più lunga del 2024: 31,5 chilometri
Al Lotto Thuringen Ladies Tour Confalonieri ha corso la sua cronometro più lunga del 2024: 31,5 chilometri
E’ stato difficile trovare il giusto equilibrio?

Bisogna oscillare tra la ricerca della performance e le regole imposte dall’UCI. A volte vorresti avanzare la sella ma non è possibile seguire fino in fondo l’ergonomia dell’atleta. Nel caso di Confalonieri siamo arrivati proprio al limite dei 5 centimetri imposto dall’’UCI tra l’avanzamento della sella e il movimento centrale. 

Avete lavorato anche sulle prolunghe? Ormai famose per essere difficili da sistemare?

Sì, ci siamo messi a calibrare bene l’angolo e l’altezza rispetto alla sella. Perché l’UCI impone tre step legati all’altezza dell’atleta: meno di 180 centimetri, tra 180 e 190 e superiore a 190 centimetri. Però ogni fisico è diverso, quindi due corridori alti uguali avranno misure diverse e per ognuno di loro bisogna lavorare sulla posizione per rimanere nelle regole imposte. 

L’ultimo step che hai effettuato su Confalonieri qual è stato?

L’analisi della pedalata, per controllare la spinta e come viene gestita dall’atleta. Utilizzo dei rulli Elite che hanno un sensore che legge la spinta effettuata sui pedali e ne evidenzia le differenze così da trovare eventuali scompensi. Diciamo che una volta sistemato l’atleta bisogna controllare la conformità della pedalata.

Nasce GICO Lab, biomeccanica e preparazione al top

18.04.2024
4 min
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NIBIONNO – Lo scorso 6 aprile è stato inaugurato ufficialmente GICO Lab, un nuovo centro polifunzionale dedicato alla biomeccanica e alla preparazione legata al ciclismo. Il centro si trova a Nibionno, nel cuore della Brianza, e a crearlo è stato Giacomo Conti che, nonostante la giovane età, porta in dote un bagaglio di esperienza di tutto rispetto, maturato prima sui campi di gara, poi sui banchi dell’università ed infine in un importante negozio specializzato ciclo dove, come si suol dire, ha avuto modo di “farsi le ossa”.

Per saperne qualcosa di più sulla nuova struttura e sui servizi offerti, abbiamo deciso di far visita a GICO Lab pochi giorni dopo la sua inaugurazione per incontrare lo stesso Giacomo Conti (foto di apertura).

Giacomo Conti ha un passato da corridore prima di laurearsi in Scienze Motorie
Giacomo Conti ha un passato da corridore prima di laurearsi in Scienze Motorie
Partiamo da quella che potrebbe essere, e forse lo è davvero, una domanda banale, ma utile per presentarsi. Chi è Giacomo Conti?

Ho 25 anni. Per 13 anni ho praticato ciclismo, prima in mountain bike e poi su strada. Ho corso fino al 2019 fra gli under 23 nel Velo Club Mendrisio, che è stata la mia ultima squadra. L’ultimo anno in cui stavo gareggiando ho deciso di mettermi a studiare e nel 2021 ho conseguito la laurea triennale in Scienze Motorie. Nello stesso periodo ho ottenuto l’abilitazione a direttore sportivo di terzo livello.

Dalla laurea nel 2021 all’inaugurazione dei giorni scorsi quale è stato il percorso professionale che ha intrapreso?

Dopo aver conseguito la laurea, ho avuto l’opportunità di fare il tirocinio post universitario con il dottor Luca Pollastri, che fa parte dello staff medico della Jayco AlUla. Un’esperienza formativa che mi ha permesso di accrescere notevolmente le mie conoscenze in merito ai traumi subiti da atleti professionisti e alle patologie di cui possono soffrire. Contemporaneamente ho lavorato prima presso Guerciotti. Un esperienza che mi è servita molto a livello di conoscenza della bici come mezzo meccanico. Successivamente per due anni presso un importante negozio ciclo della Brianza occupandomi di biomeccanica. In quel periodo ho effettuato oltre mille posizionamenti. Mi piace dire che quei due anni mi sono serviti per “imparare a fare un lavoro”. L’apertura di GICO Lab è in un certo senso la naturale chiusura di questo lungo percorso di formazione. 

Nel suo laboratorio vengono fatte analisi biomeccaniche
Nel suo laboratorio vengono fatte analisi biomeccaniche
Per quale motivo aprire un centro autonomo e non inglobato in un negozio di biciclette?

La scelta di aprire un centro di biomeccanica e preparazione staccato da un negozio di bici è una cosa fortemente voluta. Ho sempre pensato che fosse il modo migliore per valorizzare il servizio offerto, evitando così che fosse visto come qualcosa di accessorio alla vendita di una bicicletta.

Quali sono i servizi offerti da GICO Lab e a chi si rivolge il centro?

Siamo un centro di biomeccanica e preparazione atletica. Ci rivolgiamo a chiunque ami andare in bicicletta, dall’agonista che vuole ottimizzare la sua performance, all’amatore che vuole risolvere ma anche prevenire possibili disturbi che si possono presentare andando in bicicletta. Per tutti loro abbiamo previsto dei pacchetti differenziati per biomeccanica e preparazione.

Il centro prevede altri servizi oltre alla biomeccanica e alla preparazione atletica?

Assolutamente sì. Il mio obiettivo è quello di creare un centro in grado di offrire servizi a 360 gradi. Ogni utente del nostro centro ha le sue esigenze e i suoi obiettivi che lo differenziano dagli altri. Diventa quindi importante avvalersi di figure professionali specifiche. Fin da subito abbiamo attivato delle collaborazioni a partire dallo stesso dottor Pollastri, passando poi per Rossella Ratto, ex professionista, e oggi bravissima biologa nutrizionista. Collaborano con noi, un osteopata, un urologo e, visto che sono sempre più le donne che vanno in bici, anche un ginecologo. Per quel che riguarda la nutrizionista e l’osteopata è possibile fissare un appuntamento direttamente presso il nostro centro mentre per quel che riguarda il medico sportivo, l’urologo e il ginecologo presso i rispettivi studi.

Ma non solo, l’obiettivo di Conti e di farne anche un laboratorio di preparazione per atleti pro’ e non
Ma non solo, l’obiettivo di Conti e di farne anche un laboratorio di preparazione per atleti pro’ e non
C’è un motivazione specifica alla base di tutte queste collaborazioni?

Come dicevo prima. Il mio obiettivo è che GICO Lab sia un centro in grado di offrire tutti i servizi necessari a stare bene in sella, ma anche una volta scesi dalla bicicletta. Il cliente non deve venire qui da noi con il semplice obiettivo di sistemare la bicicletta e basta. Deve venire qui per ottimizzare la sua posizione in sella per poter così ottenere una migliore performance e più in generale un maggiore benessere. Come ripeto spesso: “La biomeccanica non è solo un servizio per la bicicletta, ma per la persona che la utilizza”.

Ricordiamo che GICO Lab si trova a Nibionno, in provincia di Lecco, in via Parini 7. Il centro è aperto il lunedì dalle 14:00 alle 18:30. Il martedì, il giovedì e il sabato dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 18,30. Il mercoledì e il venerdì dalle 14 alle 20.

Riceve solo su appuntamento che si può prenotare direttamente sul sito www.gicolab.it scegliendo giorno, orario e i servizi di cui si ha bisogno.

GICO Lab