Esosport, la seconda vita dei copertoni usati

20.02.2023
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Di Esosport ci accorgiamo ai primi di dicembre leggendo di Vittoria e del programma Re-Cycling, legato allo smaltimento dei vecchi pneumatici. Chi va in bici lo sa bene. Non sempre il ciclista si comporta come dovrebbe. Nelle strade capita di vedere camere d’aria buttate e assai più spesso i negozi di bici, per risparmiare due soldi, chiamano un furgone senza scritte né bandiera che si fa carico di portare via le vecchie gomme. E Dio solo sa dove va a sotterrarle o bruciarle…

L’idea di qualcuno che lavori per rendere il sistema ecologico è stata da subito interessante, unita al riciclo dei materiali che, tramite l’Associazione GoGreen Onlus danno vita ai Giardini di Betty e alla Pista di Pietro. Pietro è Mennea, il compianto campione olimpico dei 100 metri. Betty invece era Elisabetta Salvioni Meletiou, scomparsa prematuramente e coinvolta in prima persona nella nascita di Esosport. E proprio a suo marito Nicolas Meletiou, Managing Director di ESO, abbiamo chiesto di raccontare l’idea, il progetto e l’azienda.

«Già dal 1999 – racconta – abbiamo avuto l’obiettivo di introdurre un servizio che in Italia non esisteva: quello dello smaltimento dei rifiuti da ufficio. La gente buttava i toner delle stampanti nella spazzatura, noi abbiamo proposto di metterli in una scatola che si chiama ESObox, che ritiriamo noi, per evitare che finiscano nelle discariche. Nel 2009, 10 anni dopo, succede una cosa strana…».

Nicolas Meletiou è arrivato al ciclismo per caso e non se ne è più staccato, anche se resta un runner
Nicolas Meletiou è arrivato al ciclismo per caso e non se ne è più staccato, anche se resta un runner
Che cosa?

Io sono maratoneta amatoriale e un giorno arriva Marco Marchei, che invece è un maratoneta vero, e mi dice: «Guarda, io ho 20 paia di scarpe da ginnastica con cui ho corso due volte con la nazionale alle Olimpiadi e un sacco di gare in giro per il mondo. Non voglio buttarle via perché vanno a finire nella raccolta indifferenziata dei rifiuti. Che cosa possiamo fare?». Lo ascolto e gli dico di lasciarmi il tempo per pensarci. Esosport Run nasce così.

Che cosa fate con quelle scarpe?

Iniziamo a tagliarle e a dividere il tessuto dalla gomma. All’epoca come direttore tecnico dell’azienda c’era ancora mia moglie, che è mancata nel 2011. Dopo quella prima fase, iniziamo a triturare le scarpe e capiamo quasi subito che con la gomma possiamo fare dei giardini. Così in un battito, organizziamo il modo per ritirare le scarpe esauste. Quando poi nel 2011 Elisabetta è mancata, io ho deciso di dedicare questo progetto a lei, chiamandolo “Il giardino di Betty”.

Come si passa dalle scarpe da corsa alle gomme della bici?

Per caso. Durante una maratona cambio scarpe e mi lusso un tendine. Vado dal dottor Sergio Migliorini, un pezzo grosso nella medicina dello sport, e lui mi dice: «Per un po’ niente corsa, devi andare in bicicletta». Quindi vado a comprarne una, inizio a pedalare e il terzo giorno buco. Faccio per sistemare la ruota. Rifiuto le offerte di aiuto e alla fine ci riesco, ma resto con la camera d’aria in mano. Quindi cosa faccio? Torno da Decathlon, dove avevo comprato la bicicletta, e chiedo di smaltirla.

Le mattonelle di Esosport sono antishock e sono usate per giardini e piste di atletica
Le mattonelle di Esosport sono antishock e sono usate per giardini e piste di atletica
Che cosa le rispondono?

Il ragazzo del settore ciclismo mi dice che non fanno la raccolta e che rischiano regolarmente di prendere multe. E a me si accende la lampadina, perché quello è il mio lavoro. E dico: «Scusate, perché non ci pensiamo noi a ritirare le camere di area delle biciclette?». E così parte anche Esosport Bike.

Abbiamo letto di Vittoria…

Vittoria è stata brava, perché ha coperto i costi di smaltimento per un certo numero di negozi. Al servizio pensa ESO, perché abbiamo le autorizzazioni e l’impianto per trattare questi materiali. La cosa che trovo interessante è che l’azienda che produce pneumatici si è veramente data da fare per far sì che questi vadano a finire nel modo giusto.

E i negozi?

Tanti ciclisti sono bravissimi, altri sono un po’ birichini. Il servizio non costa tanto, ma alcuni preferiscono chiamare l’abusivo di turno che fa sparire gli pneumatici, ma non si sa dove vanno a finire. Con noi costa 180 euro, con un abusivo ne bastano 50. E se quel meccanico non è una persona attenta all’ambiente, sceglie la soluzione meno pulita.

Parliamo di gomme o anche di altre parti di bici?

Ci sono anche le selle, per le quali siamo in contatto con la Brooks. Stiamo facendo i primi esperimenti di triturazione per fare anche lì del materiale utile per il giardino o le piste di atletica leggera, per esempio. Lo scopo finale è la realizzazione di qualcosa e non il semplice smantellare e disperdere. Recuperare e riciclare, questo è il motto.

E’ un tema che fa parlare?

Suscita molto interesse e combacia con la sostenibilità. Io vado nelle scuole a insegnare, perché i ragazzi hanno bisogno di imparare queste cose, cioè l’etica sociale e l’etica ambientale, che è una cosa estremamente importante.

Le sedi di ESO ed Esosport sono tutte in zona Milano?

ESO, l’azienda che trasporta i rifiuti d’ufficio, è a Milano. Invece a Tolentino, in provincia di Macerata, c’è il primo impianto dei 10 impianti che vogliamo fare in Italia proprio per il recupero dei materiali derivanti dallo sport.

A Tolentino sorge il primo dei 10 impianti Esosport, dedicato ad Amato Cannara
A Tolentino sorge il primo dei 10 impianti Esosport, dedicato ad Amato Cannara
Perché Tolentino?

Perché mio nonno Amato era di Tolentino e quindi ho deciso di dedicare a lui questa cosa. Era un grande lavoratore, una bellissima persona e quindi era importante dare il suo nome al progetto: Amato Cannara Plant. E giusto sabato c’è stata la conferenza stampa col sindaco di Tolentino per celebrare un Giardino di Betty e iniziare il programma di ritiro delle scarpe da ginnastica per la costruzione di un nuovo giardino all’asilo nido di Tolentino.

Con Vittoria Re-Cycling la gomma ha una nuova vita

07.12.2022
4 min
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Vittoria crede sempre più all’importanza dell’economia circolare e alla sostenibilità dei propri prodotti. Recentemente l’azienda bergamasca ha lanciato in collaborazione con esosport il programma Re-Cycling. Come suggerisce il nome, il suo obiettivo è quello di favorire il riciclo di pneumatici e camere d’aria per biciclette. Stiamo parlando di un programma che per la sua importanza e per gli obiettivi che si propone ha ottenuto il patrocinio della Federazione Ciclistica Italiana.

Sede Vittoria Group vista dall’alto con il nuovissimo Vittoria Park a circondarla
Sede Vittoria Group vista dall’alto con il nuovissimo Vittoria Park a circondarla

Numeri inaccettabili  

In Italia ogni anno vengono gettati nella raccolta indifferenziata circa 2 milioni di pneumatici per biciclette e circa 2 milioni di camere d’aria sempre per biciclette per un totale di circa 1.000 tonnellate di rifiuti destinati a discariche e inceneritori. A fronte di questi numeri non più sostenibili, Vittoria ha deciso di fare qualcosa di concreto attraverso il programma Re-Cycling coinvolgendo negozi di ciclismo e ciclofficine di tutta Italia. Al suo fianco l’azienda bergamasca avrà Esosport, realtà marchigiana nata nel 2009 e specializzata nel recupero e riciclo di materiali di scarto nel mondo dello sport.

Granulato generato da pneumatici e camere d’aria da bici
Granulato generato da pneumatici e camere d’aria da bici

Il negozio al centro

Come anticipavamo, il programma Vittoria Re-Cycling mette al centro i negozi di biciclette. Aderendo al programma, ciascun negoziante potrà godere gratuitamente del servizio di ritiro e smaltimento a norma di legge di copertoni e camere d’aria fuori uso fornito da esosport

Lo stabilimento ESO RECYCLING di Tolentino ospita un innovativo macchinario in grado di trattare e trasformare pneumatici e camere per biciclette in materia prima, sotto forma di granuli, che possono essere utilizzati per realizzare pavimentazioni antitrauma per parchi giochi e superfici sportive.

Facili da riconoscere

I punti vendita che hanno aderito al programma Vittoria Re-Cycling sono facilmente riconoscibili. Oltre ai contenitori per gli pneumatici e camere d’aria fuori uso, Vittoria fornirà loro in maniera gratuita materiale di comunicazione come pannelli pubblicitari, dépliant e cartelli da esporre in negozio. In questo modo, si vuole sensibilizzare il consumatore finale sull’importanza di rifornirsi presso commercianti che si impegnano attivamente a favore della sostenibilità.

In meno di due mesi, molti negozi hanno fatto richiesta di aderire al Vittoria Re-Cycling. Questo dato testimonia non solo la sempre maggiore attenzione al tema della sostenibilità da parte di tutta la filiera, ma anche il bisogno dei negozianti di ricevere supporto economico, legale e logistico per un corretto ritiro e smaltimento di pneumatici e camere d’aria da bici ormai fuori uso.

Ecco lo stabilimento di ESO Recycling a Tolentino
Ecco lo stabilimento di ESO Recycling a Tolentino

Una volontà comune 

Il programma Re-Cycling nasce dal desiderio condiviso di Vittoria e Esoport di introdurre anche nel mondo legato alla bicicletta il tema della circolarità.

Stijn Vriends, Presidente e CEO di Vittoria ha così commentato la nuova iniziativa promossa dalla sua azienda: «Dobbiamo lavorare duramente per creare una vera circolarità nell’industria del ciclismo. Con il programma Vittoria Re-Cycling, compiamo un primo importante passo. Promettiamo che ne seguiranno molti altri!».

Alle parole di Stijn Vriends si aggiungono quelle di Nicolas Meletiou, Managing Director ESO: «Siamo lieti che Vittoria abbia colto la valenza del nostro progetto di trasformazione dei rifiuti sportivi. Ogni piccolo gesto, come la raccolta, l’avvio al recupero e la trasformazione di pneumatici e camere d’aria di biciclette può rappresentare un valore per la sostenibilità ambientale, oltre a rappresentare un messaggio educativo di grande importanza. L’economia circolare è una grande opportunità da cogliere per ridurre l’impatto dei rifiuti sull’ambiente: è un gioco di squadra, si fa insieme».

Oltre a Vittoria Re-Cycling, l’azienda bergamasca è impegnata in una serie di iniziative volte a ridurre l’impatto ambientale delle attività e dei prodotti. Vittoria è parte di Shift Cycling Culture, un ente il cui obbiettivo è quello di ridurre in modo strutturale le emissioni di gas serra. Inoltre, Vittoria sta costruendo in Thailandia il primo sito produttivo di pneumatici per biciclette al mondo a zero emissioni di CO2 che entrerà in funzione nel 2023.

Vittoria