AIR, in Emilia Romagna: da Ferrara a Brisighella fra piadina e ragù

25.05.2022
5 min
Salva

Continua il viaggio tra i sapori e il territorio toccato dall’Adriatica Ionica Race. In occasione della terza tappa, in programma il 6 giugno, si torna ospiti come per il 2021 dell’Emilia Romagna. I 139 chilometri partiranno dalla magnifica città di Ferrara per poi addentrarsi negli Appennini con l’arrivo in uno dei borghi più belli d’Italia, Brisighella. Una tappa che vede un finale molto movimentato con ben sei salite senza un attimo di respiro, che possono dare un’ulteriore scossa alla classifica generale.

L’Emilia Romagna è una delle regioni più amiche della bici, con le sue piste ciclabili e iniziative per il ciclismo, dagli appassionati ai pro’. Fonda le sue radici nella gastronomia con tradizioni e piatti tipici conosciuti in tutta Italia. Il Food Project coglie l’occasione per proporre una vasta scelta di specialità del territorio emiliano romagnolo. 

Per scoprire la tappa invece ci siamo affidati a chi su questi territori è cresciuto ed ha saputo portarci il mondiale nel 2020, Davide Cassani

Piadina e non solo

Una tappa dopo l’altra, piatto dopo piatto. Siamo arrivati al terzo appuntamento a tavola. Lo Chef Alex De Luca ci racconta quello che la tradizione emiliano romagnola propone.

«In questa regione i piatti tipici sono moltissimi – dice – e a pochi chilometri di distanza si possono incontrare tradizioni che sembrano distare molto di più. Dai cappelletti romagnoli, ai tortellini emiliani. Dalle specialità di pesce della riviera, ai piatti a base di cacciagione degli Appennini». 

In lungo e in largo l’Emilia Romagna è un angolo prezioso per la tradizione italiana. Impossibile non pensare alla piadina che vede anch’essa molteplici versioni che si susseguono risalendo la via Emilia da Rimini a Piacenza. Stesso paragone vale per i vini con le tipologie di Sangiovese che ne caratterizzano le colline e i menù di tutte le trattorie e ristoranti.

Il ragù non può mancare

Sono tante le specialità, e racchiuderle tutte in un menù è una missione impossibile. Federico Da Re Hospitality Manager dell’evento e responsabile del progetto Food, ci porta alla scoperta di ciò che sarà presente all’arrivo della terza tappa con ciò che è stato scelto per rappresentare il territorio. 

«Saranno presenti varie aziende che faranno assaggiare i prodotti tipici e faranno parte anche del premio che verrà consegnato agli atleti sul podio. Tra questi proprio – spiega – l’olio di Brisighella, il Brisighello DOP. Non mancherà l’agrichef Coldiretti, un cuoco contadino che lavora negli agriturismi di Campagna Amica che cucinerà la pasta al ragù di Mora Romagnola. Ci sarà il Consorzio di Promozione e Tutela della Piadina Romagnola IGP che ovviamente fornirà la piadina con in accompagnamento taglieri di salumi del territorio. Infine per valorizzare ciò che verrà portato in tavola ci sarà una degustazione di vini delle cantine della zona».

La città della bici

Quando si parla di bici, la città di Ferrara non può non essere menzionata. La città degli Estensi sarà teatro della partenza di tappa il 6 giugno. Da sempre un faro per le due ruote in Italia, è tra le città con la concentrazione di biciclette più alte d’Europa. 

«La terza tappa – spiega Davide Cassani – è interamente dedicata alla mia regione. L’impegno che l’Emilia Romagna mette per le due ruote è totale, e il passaggio di corse come l’Adriatica Ionica Race ne sono un’ulteriore conferma. Una corsa nuova che sta crescendo in fretta e bene, portando a casa i risultati. Ferrara è la città delle bici ed è un esempio per tutte. Con il suo centro storico e le bellezze delle opere del rinascimento ne fanno una meta ideale anche per i cicloturisti». 

Bellezza medievale

Situata nel Parco Regionale della Vena del Gesso, Brisighella è uno dei primi paesi che si incontra in direzione Firenze da Faenza. Sui tre spuntoni che svettano sopra il borgo, ci sono la Torre dell’orologio, la Rocca Manfrediana e il Santuario Monticino. 

«Brisighella per me – racconta Cassani – è uno dei Borghi più belli d’Italia. Con la sua aurea medievale e i tratti caratteristici come la suggestiva “Via degli Asini” rappresenta un fiore all’occhiello di questo territorio. Oltre a questo, è un paradiso per il ciclista. Da qui partono moltissime salite e itinerari da fare in bicicletta su strada e non. Dista pochi chilometri da casa mia a Faenza.

«La tappa è disegnata con uno sviluppo nella seconda parte, intorno all’arrivo. Con ben sei salite, a partire dal Mazzolano, la prima delle due salite del Mondiale di Imola 2020. Per poi proseguire sulle Caibane, poi Casale da entrambi i versanti. Per finire con la penultima salita, la Valletta, molto dura con pendenze tra il 15% e il 20%. Infine di nuovo Caibane e arrivo dopo la discesa. Un finale senza respiro che potrà fare male, ma anche far divertire».

Valle Savio Bike Hub, un ecosistema turistico per la bici

19.04.2022
5 min
Salva

Un territorio ricco di cultura, storia, natura ed ospitalità. Questo è il contesto che ha dato alla luce dopo due anni di progettazione e mappatura alla certificazione della Valle del Savio. Una destinazione cicloturistica volta ad accogliere con un sistema diffuso di servizi ed esperienze che promuovono un turismo sostenibile e inclusivo, bike friendly. Un progetto finanziato dalla regione Emilia Romagna per lo sviluppo del cicloturismo, dell’innovazione e della sostenibilità.

Valle Savio Bike Hub comprende una ricettività fatta di strutture di diversa tipologia, da hotels, agriturismi e b&b e persino Luxury Bike Hotels. Sono presenti servizi di assistenza e noleggio bike, cantine e ristoranti bike friendly e una rete di percorsi ciclistici per ogni livello di difficoltà. Per tutte le discipline e con itinerari permanenti come il Gran Tour Valle di Savio che rappresenta il fil rouge del bike hub. 

I percorsi sono adatti a qualunque bicicletta e grado di utilizzo
I percorsi sono adatti a qualunque bicicletta e grado di utilizzo

La vallata

Valorizzazione di percorsi e iniziative per il cicloturismo e il turismo slow, sono alla base di ogni itinerario presente nella formazione della Valle del Savio. La vallata composta dai sei comuni di Cesena, Mercato Saraceno, Sarsina, Bagno di Romagna, Verghereto e Montiano. 

E’ ora mappata con più di 1.800 chilometri di percorsi a petalo che partono da ogni comune per addentrarsi nel territorio allargando i confini dell’area ed il percorso permanentemente segnalato Grand Tour Valle del Savio.

La sua conformazione naturale, che va dalle montagne di Verghereto e Bagno di Romagna, con aree boschive come le colline di Sarsina, Mercato Saraceno e Montiano. E ancora, le coltivazioni di cereali e viti, fino alla pianura di Cesena, con i suoi filari di frutteti. I percorsi che si snodano lungo la centuriazione romana. Tutte caratteristiche che ne fanno la meta ideale per i cicloturisti che ricercano un’esperienza autentica e su misura a due passi dalla riviera romagnola.

I paesaggi collinari si alternano a quelli della pianura a pochi chilometri dal mare
I paesaggi collinari si alternano a quelli della pianura a pochi chilometri dal mare

Romagna da scoprire

Grand Tour Valle del Savio è il percorso permanente del Valle Savio Bike Hub. Progettata per ciclisti sportivi, cicloturisti e famiglie che tra saliscendi, curve e panorami mozzafiato hanno la possibilità di scegliere percorsi ideali per grado di difficoltà e per tipologia di bicicletta. Un’esperienza immersiva che accompagna il ciclista tra natura e storia, tra l’arte nei borghi e l’enogastronomia locale famosa in tutto il mondo. 

L’intermodalità, con la possibilità di poter arrivare pedalando dalle altre regioni o raggiungere Cesena percorrendo la neo inaugurata Ciclovia del Sole e abbinare treno e bici. Queste sono solo alcune delle vie d’accesso a questa zona a due passi dal mare. 

Inoltre tra le mete più iconiche ci sono. Cesena con la sua Rocca, l’Abbazia del Monte, il Teatro Bonci e la Biblioteca Malatestiana iscritta nell’elenco delle “Memoire du Monde” Unesco. Ancora, il borgo medievale di Montiano, Mercato Saraceno con i suoi edifici in stile liberty, Sarsina con l’Arena Plautina ed il Plautus festival. Il santuario di San Vicinio e la basilica ultra millenaria. Bagno di Romagna con le sue terme e palazzo Pesarini, Verghereto con l’eremo di Sant’Alberico e il monte Fumaiolo. Per finire con le Sorgenti del Fiume Tevere da un lato e del Fiume Savio dall’alto a distanza di solo qualche chilometro. 

Sul percorso sono presenti zone ristoro e di ricezione totalmente bike friendly
Sul percorso sono presenti zone ristoro e di ricezione totalmente bike friendly

Unione dei Comuni

L’Unione dei Comuni Valle Savio con la sua superficie complessiva di 810 chilometri quadrati, racchiude una ricchezza territoriale unica. Lo scenario che si percorre alterna i centri storici dei Comuni, il borgo dei Murales e le miniere di carbone del basso Savio. Si incontrano coltivazioni agricole alternate a famosi vigneti. Tratti panoramici sulla vallata accompagnati da tratti immersi nel bosco o ancora scenari quasi alpini fatti da tornanti e da una roccia viva e ricca di storia. 

Il fiume Savio sempre presente alla vista o al suono. L’acqua ricorrente in cascate e nei laghi che invitano a soste rigeneranti.Un altro aspetto importante è il patrimonio di cultura immateriale. Apprezzabile tramite, le tradizioni, gli artigiani e le botteghe che rendono unico questo territorio e che si nutrono della memoria storica dei luoghi fisici e delle persone che li animano. 

Infine la Via Verde Grand Tour Valle del Savio include cinque punti di valenza sportiva e ciclistica dedicati al Pirata, Marco Pantani, che amava allenarsi su questo percorso, famoso anche per Giro d’Italia e per la GF Nove Colli.

Salite e discese per un totale di 1800 chilometri tracciati
Salite e discese per un totale di 1800 chilometri tracciati

I servizi

Sono presenti negozi bici convenzionati con Valle Savio Bike Hub che hanno aderito con una carta dei servizi Bike Friendly e di Sostenibilità Ambientale per ogni tipo di necessità. Lungo il percorso è presente una mappatura delle mete storico-architettoniche e naturalistiche da visitare. Ma anche una segnalazione delle aziende agricole, dei ristoranti, delle cantine vitivinicole e degli agriturismi, hotel e B&B che offrono servizi per il ciclista e servizi bike friendly.

Inoltre il Grand Tour Valle del Savio è permanentemente segnalato con cartelli turistici dedicati ai ciclopercorsi e con pannelli informativi e illustrativi dell’intero percorso. Indicazioni presenti in ognuno dei sei comuni della Valle del Savio con QR code per scaricare il tracciato GPX. La segnaletica realizzata grazie alla Wellness Foundation che dal 2003 con Nerio Alessandri , fondatore di Technogym, ha istituito la Wellness Valley come primo Distretto al mondo per competenze sul benessere e sulla qualità della vita.

Il Valle Savio Bike Hub oltre ad avere un sito dedicato ai percorsi e alle strutture ricettive, presenta la guida turistica Valle del Savio in bicicletta edita da Ediciclo in vendita in tutte le librerie del territorio nazionale.

#inemiliaromagna Cycling Team, il 2022 e un futuro più grande

10.03.2022
4 min
Salva

La “cenerentola” è ormai cresciuta, le incognite da ultima arrivata non fanno più parte della squadra che indossa i colori della Regione e li ha incisi nel nome, #inemiliaromagna Cycling Team. Per la presentazione e il lancio del nuovo organico emiliano romagnolo under 23 si è parlato di bilanci e di obbiettivi per il futuro. La squadra nata dalla scintilla di Davide Cassani (presidente APT Servizi Emilia Romagna) viene da una stagione ricca di risultati e da un passaggio tra i professionisti di Manuele Tarozzi alla Bardiani CSF-Faizanè.

Sono tanti gli spunti e le indiscrezioni che sono trapelate tra una dichiarazione e l’altra rivolta ai 13 emiliano-romagnoli pronti a salire in sella. Ripercorriamo la serata vissuta al Grand Hotel di Riolo Terme (quartier generale della nazionale al mondiale di Imola 2020 ndr) in occasione della presentazione del team. 

Alla presentazione del team #inemiliaromagna la maglia rosa conquistata da Cantoni al Giro under 2021
Alla presentazione del team #inemiliaromagna la maglia rosa di Cantoni al Giro under 2021

Alzare l’asticella

Sono 13 gli atleti rigorosamente prelevati da tutti i lati della regione che vanno a formare quello che sarà il team per questo 2022. La stagione è già iniziata e la squadra ha fatto vedere con i piazzamenti di Ansaloni e Dapporto, di essere pronta a un anno promettente. Dapporto infatti ha già ricevuto una convocazione in nazionale per la Gand-Wevelgem U23 in programma il 27 marzo.

L’obbiettivo però rimane quello di alzare l’asticella, come dice il diesse Michele Coppolillo: «Il 2021 è andato davvero alla grande, con la maglia rosa di Cantoni, Tarozzi professionista e Dapporto in nazionale. Quest’anno siamo partiti bene e ci sono tutti i presupposti per vivere una stagione importante e cercare di fare ancora meglio. Possiamo dire di non essere più una “cenerentola”, ma un gruppo che ha dimostrato di meritare il proprio spazio».

Il team è al suo quarto anno dalla sua creazione (foto Massimo Fulgenzi)
Il team è al suo quarto anno dalla sua creazione (foto Massimo Fulgenzi)

Il WorldTour è nell’aria

Messa alle spalle una stagione sopra le aspettative a conferma di una crescita costante, viene naturale pensare a un futuro ambizioso. Dalle dichiarazioni di Davide Cassani trapelano parole rivolte a un progetto a lungo termine che possono vedere l’ex ct impegnato in prima persona.

«Parte una nuova stagione sportiva – ha detto l’ex cittì azzurro – con la certezza di aver fatto tesoro dell’esperienza degli anni precedenti. Una squadra che cresce anno dopo anno. L’obiettivo è di far crescere nel migliore dei modi dei ragazzi che fanno sport e hanno il sogno di diventare professionisti. Non tutti ci riusciranno, ma l’importante è dare loro le possibilità di giocarsi le proprie carte. Ammetto di avere un sogno, quello di costruire una squadra professionistica italiana visto che ormai manca da troppo tempo nel WorldTour».

Il team #inemiliaromagna diventerebbe quindi un satellite possibile che orbiterà intorno a questo progetto, per il momento ancora etereo.

Alla presentazione erano presenti istituzioni e sponsor
Alla presentazione erano presenti istituzioni e sponsor

Una crescita costante

La crescita del team la si capisce anche dalla struttura e dallo staff che lo compone. Per questo 2022 è stata inserita la figura di Gian Luca Giardini project manager, volta a gestire al meglio le risorse della squadra. I 13 sono infatti andati in ritiro in Spagna durante l’inverno ed è stato effettuato un rinnovamento del parco bici con Pinarello di alta gamma. In un periodo dove le condizioni economiche mettono tutti a dura prova, progetti come questo donano una boccata d’ossigeno al movimento e diventano un modello.

«Questo progetto – dice Giardini – consente a talenti emiliano-romagnoli di proseguire l’attività senza emigrare in altre Regioni, in un’età che li vede impegnati anche con la scuola». Concetto che viene ripreso dal presidente del #inemiliaromagna Cycling Team, Gianni Carapia: «Un obiettivo di questo team è quello di essere un punto di riferimento per i giovani del nostro territorio, per poter proseguire in sella dopo le categorie giovanili restando in Regione».

Emanuele Ansaloni fa parte della squadra fin dal suo anno di nascita 2019 (foto Massimo Fulgenzi)
Emanuele Ansaloni fa parte della squadra fin dal suo anno di nascita 2019 (foto Massimo Fulgenzi)

Le fondamenta della Regione

A chiudere l’intervento ma soprattutto a donare gran parte della linfa vitale c’è la Regione. Giammaria Manghi, Capo della Segreteria Politica Regione Emilia-Romagna commenta così e lancia un’indiscrezione.

«Nel 2022 – ha detto – si conferma il forte impegno della Regione Emilia-Romagna e del Presidente Bonaccini sugli eventi sportivi di livello nazionale e internazionale. Non nascondo che noi sogniamo il Tour e ci stiamo lavorando per il 2024. In programma più di 100 eventi che interessano quasi ogni tipo di sport, all’insegna della promozione territoriale, dell’evidenziazione delle eccellenze di questa Regione. In quest’ottica sicuramente il ciclismo ha ruolo primario. Anche l’esperienza del team #inemiliaromagna è estremamente importante perché riguarda i giovani e li fa crescere. Inoltre costituisce un’opportunità di valorizzazione sportiva all’interno di un programma che costituisce un pilastro per la Regione E-R».