La Cannondale SuperSix Evo di Hugh Carthy

27.04.0010
3 min
Salva

Un altro sguardo alla prossima edizione della corsa rosa, un altro corridore che potrebbe recitare un ruolo tra i protagonisti. Siamo andati a vedere la Cannondale SuperSix Evo di Hugh Carthy, atleta della EF-Easypost. C’è un dettaglio tecnico che ci ha colpito, ovvero l’utilizzo della piega manubrio in alluminio FSA Energy, in controtendenza rispetto alle scelte della maggior parte dei suoi colleghi. Ma entriamo nel dettaglio della bicicletta.

La Cannondale Super Six Evo di Hugh Carthy, con bandierina britannica
La Cannondale Super Six Evo di Hugh Carthy, con bandierina britannica

Una SuperSix Evo senza stravolgimenti

Quella utilizzata dal corridore britannico è la bicicletta nella versione “classica”, su cui non si notano grandi differenze rispetto alla bici presente nel mercato. E’ una taglia 58, in linea con le caratteristiche fisiche del corridore, alto 1,93 centimetri e filiforme. Notevole la differenza tra sella e manubrio. Anche quest’ultimo fattore è in controtendenza, rispetto alla media dei suoi colleghi scalatori e grimpeur, che adottano dei setting non eccessivamente sacrificati verso il basso, votati a non schiacciare eccessivamente il diaframma.

Componentistica tra FSA e Vision

Hugh Carthy, così come i suoi compagni di squadra, utilizza le ruote Vision Metron da 40 millimetri e con predisposizione tubolare: combinazione spesso usata anche nelle frazioni veloci. Le gomme sono le Vittoria Corsa da 26 millimetri.

Interessante la scelta del cockpit, dove troviamo lo stem FSA e una piega in alluminio Energy. Non c’è il manubrio integrato e full carbon. Anche in questo caso ci troviamo a documentare una scelta differente rispetto agli standard attuali. Oltre al materiale utilizzato per la costruzione, la piega FSA Energy è compact nel reach, nello stack e non è curvata verso l’anteriore della bicicletta, ma ha un design classico. Carthy Utilizza una sella Prologo Nago, senza CPC e senza il canale di scarico.

Power meter, pedali e guarnitura

Lo avevamo notato alla Parigi-Roubaix, ma anche sulle KTM del Team Tirol-KTM, ovvero la presenza dei pedali SpeedPlay-Wahoo, quelli che dovrebbero integrare il power meter, abbinati al P2max nella guarnitura.

Siamo portati a pensare che il power meter attivo sia quello della guarnitura. Le pedivelle sono FSA, con perno da 30 millimetri e gli adattatori necessari per la scatola del movimento centrale (73 millimetri di larghezza) della Cannondale, unica nel suo genere.