A Treviso l’UCI Region Bike Label, un lavoro di squadra

01.02.2025
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La Provincia di Treviso si è fregiata dell’UCI Bike Region Label, un riconoscimento consegnato dal presidente UCI Lappartient al presidente provinciale della FCI di Treviso, Giorgio Dal Bò. La cerimonia si è svolta ad Abu Dhabi lo scorso dicembre ed ha riconosciuto alla Marca Trevigiana una sorta di qualifica “bike-friendly di eccellenza” in virtù degli sforzi che sono stati profusi in ambito cicloturistico, sportivo e di sicurezza stradale. Eccellenza, perché solo 28 località nel mondo possono vantare tale riconoscimento: 15 città (UCI Bike City Label) e 13 regioni (in Italia, prima di Treviso, solo la Val di Sole).

«E’ un traguardo frutto di un grande lavoro di squadra – spiega Giorgio Dal Bò, presidente provinciale della FCI di Treviso – raggiunto anche grazie all’organizzazione, nel 2023, del Campionato del mondo Gravel. Il nostro prossimo obiettivo sarà invitare il presidente David Lappartient per fargli vivere qualche giorno nei nostri luoghi incantevoli».

La delegazione veneta presente ad Abu Dhabi, guidata dal Presidente provinciale FCI, Giorgio Dal Bò (al centro)
La delegazione veneta presente ad Abu Dhabi, guidata dal Presidente provinciale FCI, Giorgio Dal Bò (al centro)

Il ruolo di Daniela Isetti

Un ruolo di primo piano l’ha avuto Daniela Isetti che, oltre a far parte del Consiglio dell’Unione Ciclistica Internazionale, è esponente della Commissione “Ciclismo per tutti e ciclismo sostenibile”, sempre in seno all’UCI.

«Questa Commissione di cui faccio parte – spiega – lavora su argomenti legati alla sostenibilità, alla mobilità alternativa, al turismo sportivo, all’educazione dei bambini. Insomma, a tutti quegli argomenti che oggi rappresentano per il mondo del ciclismo un valore aggiunto. Qualche anno fa è stata istituita questa etichetta che viene assegnata dopo la presentazione di un progetto».

Qual è la prassi che porta a riconoscere l’UCI Bike Region Label a chi presenta tale progetto? 

Il percorso di approvazione e quindi di assegnazione di questa etichetta nasce all’interno della Commissione. Essa analizza i progetti presentati, segnala al Consiglio Direttivo dell’UCI le città meritevoli ad essere premiate con essa e il Consiglio Direttivo dell’UCI poi approva o meno le varie proposte. 

Daniela Isetti
Daniela Isetti è un membro del Consiglio dell’Unione Ciclistica Internazionale
Daniela Isetti
Daniela Isetti è un membro del Consiglio dell’Unione Ciclistica Internazionale
Come si è arrivati a Treviso?

Conoscendo la realtà di Treviso, molto legata a dinamiche che fanno riferimento al turismo sportivo, era stato proposto loro di iniziare questo tipo di percorso. Al Comitato Provinciale di Treviso della Federazione. Quindi a Giorgio Dal Bò. Si è poi creato un gruppo di lavoro con Nicolò Valentini e Antonella Stellitano, assieme ad altri componenti.

Qual è stato il suo ruolo?

Ho supervisionato il loro operato, anche in virtù del mio collegamento con la Commissione  che poi ha valutato il progetto. Tra l’altro Treviso è stata insignita del riconoscimento assieme a Tokyo, per cui parliamo di un livello qualitativo estremamente importante. 

Quali sono i criteri che occorre rispettare per ottenere il Label?

La progettualità deve mettere in luce gli investimenti che vengono fatti per la mobilità alternativa. Piste ciclabili. Investimenti sul turismo sportivo. Su politiche che tendono a far aumentare l’uso della bicicletta tra i giovani, tra la popolazione… Quindi sono diverse progettualità che devono dimostrare come la bicicletta rappresenti per un territorio un elemento di sviluppo. Uno degli elementi che comunque l’UCI chiede è anche di avere organizzato degli eventi a carattere internazionale. Nel caso di Treviso, l’elemento che ha sancito la perfetta presentazione di tutto il dossier è stata l’organizzazione del Campionato Mondiale Gravel UCI nel 2023.

David Lappartient, a capo dell’UCI dal 2017, ha consegnato il Bike Region Label alla Provincia di Treviso
David Lappartient, a capo dell’UCI dal 2017, ha consegnato il Bike Region Label alla Provincia di Treviso
Ci sono altri elementi di merito che la Provincia di Treviso ha potuto giocarsi?

Uno dei punti di forza è stato il mettere in evidenza come la storia del ciclismo si ripercuote con un progresso che vede il ciclismo non più solo come elemento agonistico, ma anche come elemento territoriale. Inoltre è stato messo in evidenza come il ciclismo e la bicicletta rappresentano per il territorio un elemento economico importante, un volano per tutta l’economia, basti pensare all’esempio di Pinarello. 

Da qui in avanti cosa si può prospettare?

Per il futuro la Commissione “Ciclismo per tutti”, come sempre fa, organizzerà dei webinar riservati alle città che costituiscono questo network importantissimo, mettendole nelle condizioni di crescere e di fare scambio di esperienze. Quindi ci sarà prossimamente un webinar che interesserà sia Treviso che Tokyo, ma ovviamente aperto a tutte le realtà, per iniziare un percorso di condivisione. Con il Comitato Provinciale di Treviso si ragionava anche della possibilità di ospitare in futuro il forum delle città ciclabili che si è tenuto a fine 2024 ad Abu Dhabi e che quest’anno si svolgerà a Copenhagen.

L’occasione del premio è stata un’opportunità per far conoscere il territorio trevigiano negli Emirati Arabi
L’occasione del premio è stata un’opportunità per far conoscere il territorio trevigiano negli Emirati Arabi

Una Provincia su due ruote

La provincia di Treviso vanta ben 2.715 km di piste ciclabili, con l’obiettivo di aumentarle del 7% all’anno, puntando a 2.904 km entro il 2025. Oltre a potenziare la sua rete ciclabile urbana, Treviso sta promuovendo attivamente il ciclismo per il tempo libero con 11 percorsi dedicati al cicloturismo e 20 sentieri per fuoristradisti.

E poi non si può non ricordare la presenza sul territorio di marchi che hanno fatto la storia del ciclismo come Pinarello, Sidi e Selle Italia radicati nella forte tradizione manifatturiera della regione. Questa tradizione è un aspetto fondamentale della cultura locale che può vantare oltre 130 anni di storia ciclistica. L’industria stessa contribuisce in modo significativo all’economia, con quasi 130 aziende del settore, sparse nella provincia trevigiana.

E, per concludere, si attende da anni il completamento del velodromo di Spresiano, previsto nel 2026, capace di ospitare eventi su pista di primissimo livello…

Meeting Nazionale Giovanissimi, dove tutto comincia

30.06.2022
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Società e giovani provenienti da tutta Italia. Sogni, passione, colori e divertimento sono il riassunto di ciò che il 34° Meeting Nazionale Giovanissimi ha regalato a più di 1.500 piccoli praticanti. Una manifestazione su due ruote che è andata in scena da giovedì 23 a domenica 26 giugno sul territorio veneto tra Conegliano e Farra di Soligo (Treviso). 

Una grande festa con l’obiettivo di coinvolgere sempre più giovani e famiglie avvicinandole al ciclismo con quattro giorni dedicati a gimkane, sprint, Mtb e bici da corsa. Tanta partecipazione, ma anche tanta voglia di mettersi in gioco. Così come l’iniziativa ammirevole che ha coinvolto in una pedalata i bambini portatori di disabilità, una novità assoluta per un Meeting Nazionale Giovanissimi, con la partecipazione della campionessa paraolimpica Katia Aere, grazie alla partnership con l’Associazione La Nostra Famiglia.

Quattro giorni di passione

Le motrici del Meeting sono state, la Ciclistica Provinciale di Treviso, guidata da Lucio Paladin, e la Federazione Ciclistica Italiana. Le società che hanno risposto presente all’invito sono state ben 168, provenienti da 18 regioni italiane (uniche assenti Calabria, Molise e Valle d’Aosta). Quattro giorni di passione e voglia di condividere la gioia e la spensieratezza che la bicicletta regala fin da giovani. Il tutto grazie ai 300 volontari che si sono spesi per tenere tutto sotto controllo. 

 «Questi bambini rappresentano il futuro del ciclismo italiano e della Federazione – ha detto Fabrizio Cazzola, Consigliere Nazionale della Fci – voglio ringraziare gli Enti e le Istituzioni per la splendida accoglienza, le società coinvolte nell’organizzazione, gli sponsor e tutti i volontari, senza i quali sarebbe stato impossibile allestire tutto ciò. Abbiamo un territorio fantastico e questo Meeting ha raggiunto l’obiettivo di valorizzarne l’unicità».

Uno scorcio nei passaggi cittadini delle prove dei più piccoli, con un pubblico folto ed entusiasta (foto Bolgan)
Uno scatto delle prove dei più piccoli, con un pubblico folto ed entusiasta (foto Bolgan)

Il bilancio

Un Meeting Nazionale Giovanissimi di questa portata ha richiesto impegno e una cura dei dettagli assoluta. Dietro a tutto ciò si celano tante realtà e un’unione d’intenti che ha permesso tutto questo. 

«Il bilancio è più che positivo – spiega Paladin – tanta partecipazione che si è tradotta con un indotto di 1,5 milioni di euro per 7-8 mila persone che hanno soggiornato sul territorio per tre o quattro giorni. La Ciclistica Provinciale di Treviso è una società nata per fare da spalla al Comitato Provinciale di Treviso che non può organizzare manifestazioni. Rappresentiamo l’unione di idee e volontà di tutte le società di Treviso.

«Una grossa menzione – continua – va alla Regione Veneto. Dopo una chiacchierata con Luca Zaia nel periodo in cui le colline di Conegliano erano candidate a diventare patrimonio dell’UNESCO, si è deciso di promuovere la proposta per i giovani e realizzarla. Ci sono voluti quasi cinque anni e causa pandemia abbiamo rimandato ulteriormente. Finalmente quest’anno siamo riusciti a portare a termine il progetto anche grazie agli sponsor Banca Prealpi SanBiagio e il Consorzio di Tutela del Prosecco Superiore DOCG».

Tra le discipline presenti nei quattro giorni, la Mtb a Soligo (foto Bolgan)
Tra le discipline presenti nei quattro giorni, la Mtb a Soligo (foto Bolgan)

Territorio protagonista

Non solo festa per i più piccoli, ma anche un contesto accogliente e unico per gli accompagnatori. 

«L’impatto a livello territoriale – dice Paladin – è stato molto positivo. Le amministrazioni comunali sono rimaste piacevolmente sorprese dall’ambiente, dalla passione dei ragazzi e dagli addetti ai lavori, che hanno contribuito a realizzare questo evento. Il nostro intento era sì quello di realizzare un Meeting che fosse a misura di giovanissimo per la sua crescita e per il divertimento, ma anche far conoscere a famiglie e accompagnatori il nostro territorio e le bellezze che ci circondano. L’obbiettivo è stato centrato, motivo per cui oltre alla riuscita e all’entusiasmo che abbiamo raccolto, probabilmente sarà un evento che replicheremo con piacere in futuro».

Le premiazioni con la società lombarda UC Costamasnaga a trionfare nella classifica generale (foto Bolgan)
Le premiazioni con la società lombarda UC Costamasnaga a trionfare nella classifica generale (foto Bolgan)

Vittoria e divertimento

In un’età così delicata che va dai 7 ai 12 anni nelle categorie da G1 a G6, le vittorie sono un contorno e un piccolo risultato a quella che è ancora una fase di apprendimento e divertimento. Al Meeting Nazionale Giovanissimi però i successi sono stati assegnati, com’è giusto che sia. E a portarsi a casa il primato nella classifica generale è stata la lombarda UC Costamasnaga con 1.025 punti, che ha anticipato la Sprint Vidor La Vallata con 685 punti e il G.S. Mosole con 640. 

«Eravamo presenti con trenta ragazzi – dice il responsabile dei Giovanissimi della UC Costamasnaga, Antonio Usuelli – mai avrei immaginato di vincere, forse nelle più rosee aspettative c’era un podio. Una vittoria che è sintomo che i ragazzi si stanno divertendo a praticare questo sport e sanno viverlo con sano agonismo. Un altro aspetto di cui andiamo orgogliosi sono i risultati in ogni specialità. Dalla Mtb alla bici da corsa, i nostri piccoli atleti hanno saputo eccellere in ogni disciplina, sempre divertendosi. Una vittoria di squadra come questa non è casuale. Quello che insegno ai ragazzi è di dare il massimo, se poi si arriva primi, ventesimi o ultimi a noi non interessa. L’importante è imparare l’impegno».