La Cervélo R5-CX del “cannibale” Van Aert

10.01.2023
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Il cannibale del ciclocross e la sua Cervélo R5-CX. Sotto il profilo delle dotazioni tecniche, Van Aert ha cambiato buona parte dei componenti della bicicletta (rispetto alla stagione 2022). La fame di vittoria e quella capacità di essere sempre concentrato sono rimaste tale e quali. Ci focalizziamo qui su alcuni dettagli della bicicletta usata dal campione belga.

Caratteristica delle bici di WVA, tanto svettamento, ma lunghezza contenuta
Caratteristica delle bici di WVA, tanto svettamento, ma lunghezza contenuta

Kit telaio della Cervélo R5-CX

Ufficializzata durante lo scorso inverno, la piattaforma sulla quale si basa la bici da ciclocross di Wout Van Aert è la Cervélo R5-CX (il medesimo telaio è utilizzato anche da Marianne Vos).

Si tratta di un progetto che nasce in modo specifico per il ciclocross, ma richiama in maniera importante alcune soluzioni della R5 normalmente usata su strada. C’è il reggisella speficico (e il belga usa quello con off-set pari a zero) con profilo posteriore tronco, non c’è il manubrio integrato e completamente in fibra.

Cockpit e sella uguali

Continua la sponsorizzazione di Fizik (Va Aert usa una Antares R1), che anche per la stagione prossima sarà al fianco della corazzata Jumbo-Visma.

C’è la conferma anche del reparto guida con il cockpit firmato FSA-Vision. Van Aert utilizza un attacco FSA SL-K in alluminio (in battuta sul profilato dello sterzo) e la piega in carbonio Vision Metron Aero con un’angolazione aperta verso l’avantreno di 10 gradi. Questo manubrio è caratterizzato da un drop di soli 125 millimetri: valore che lo rende una sorta di compact, ma con una curvatura arrotondata che gli permette un’ampia sfruttabilità e facilità nel raggiungere le leve.

Monocorona e ruote Reserve

Per Van Aert è una sorta di ritorno al passato, quando in Crelan (all’epoca c’erano anche le bici Felt) ha utilizzato la trasmissione Sram con la corona singola anteriore. Oggi adotta la corona da 46 denti con il guidacatena, il power meter Quarq e i 12 rapporti posteriori (la trasmissione ha di base il gruppo Red eTap AXS).

La dentatura del pacco pignoni varia tra la scala 10-28 Red e la 10-30 della ruota libera Force. La differenza tra le due è nel penultimo pignone: 24 per il Red, 27 per il Force, ma entrambi richiedono la medesima lunghezza della catena. Ci sono i dischi del freno da 140 millimetri di diametro, davanti e dietro.

Per Van Aert le scarpe S-Phyre XC9 e il casco Lazer. Da quest’anno occhiali Oakley
Per Van Aert le scarpe S-Phyre XC9 e il casco Lazer. Da quest’anno occhiali Oakley

Altro cambio importante, sempre in merito alla dotazione del mezzo, si riferisce alle ruote. Non ci sono più le Shimano e ci sono le Reserve, marchio utilizzato anche nel catalogo Cervélo. Quelle usate da Van Aert sono le 36 da tubolare con cerchio in carbonio, ma i mozzi sono DT Swiss della famiglia 240 Spline. Gli pneumatici sono Dugast.

Richiamo al… passato

Nonostante il passaggio della Jumbo Visma da Shimano a Sram, i pedali usati da Van Aert nel cross sono gli Shimano XTR. Anche le calzature ed il casco si rifanno al portfolio Shimano, ovvero le S-Phyre XC9 ed il casco Lazer Vento KinetiCore con livrea RedBull.

Cervélo R5-CX, la bici di Wout Van Aert

02.12.2021
4 min
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Questa di Cervélo non è la prima bicicletta specifica per il ciclocross, perché già nel 2007 l’azienda ha prodotto due modelli R3 Cross. Da quel periodo molto è cambiato, tecnologie, tendenze e gli stessi atleti con le loro richieste. La R5-CX nasce dalla collaborazione con gli atleti del Team Jumbo-Visma, Wout Van Aert e Marianne Vos. C’é un fil rouge con la versione R5 road utilizzata da WVA, ma la piattaforma CX ha dei concept di sviluppo tutti suoi. Ma vediamo insieme i dettagli principali.

La nuova Cervélo R5-CX (immagini Cervélo)
La nuova Cervélo R5-CX (immagini Cervélo)

Cervélo R5-CX, ora solo per il team

L’ufficializzazione di questa versione della Cervélo R5, anticipa l’esordio di WVA nel ciclocross e per ora sarà utilizzata solo da alcuni corridori del sodalizio olandese. Ci piace definirlo come una sorta di ultimo banco di prova per la piattaforma da cross, in vista della disponibilità effettiva, prevista a fine agosto 2022.

Marianne Vos con la Cervélo R5-CX (immagini Cervélo)
Marianne Vos con la Cervélo R5-CX (immagini Cervélo)

Una bici compatta

Partiamo dal presupposto che la Cervélo R5-CX ha un framekit full carbon monoscocca. Il suo sviluppo si basa sul modello della R5 road (disc brakes), ma con alcune differenze molto importanti. Concettualmente non si tratta “solo” di una bici in carbonio molto leggera, ma di uno “strumento racing” che trova nel segmento R5 la sua massima espressione. L’avantreno ha una forcella con steli dritti, arrotondati frontalmente e con un ampio arco nella sezione superiore e con una luce abbondante per il passaggio della ruota. Qui c’è anche una sorta di protuberanza che s’innesta nella tubazione obliqua. La ricerca aerodinamica è presente, pur non ricoprendo un ruolo primario. Sempre in merito alla forcella, essa ha un rake di 51 millimetri per le taglie 51-54 e 56, che si riduce a 48 per la misura più grande, ovvero la 58: cifre che collimano con un angolo dello sterzo da 71,5° (72° per la taglia 58). Tutto questo si traduce in un comparto molto corto, maneggevole ed estremamente pronto ai cambi di direzione.

Il collegamento dell’orizzontale con i foderi obliqui è ben visibile, tanto che dà l’impressione di abbracciare il piantone (immagini Cervélo)
Il collegamento dell’orizzontale con i foderi sembra abbracciare il piantone (immagini Cervélo)

L’head tube si adatta alla serie sterzo FSA ACR e questo permette di integrare fili e guaine, azzerando eventuali problemi di strozzature. La Cervélo R5-CX è compatibile solo con le trasmissioni elettroniche. Numeri ridotti anche per il tubo sterzo, ma comunque in linea con gli sviluppi più moderni: 97, 118, 139 e 157 millimetri, rispettivamente per le taglie 51, 54, 56 e 58.

Muscolosa e sfinata, DNA Cervélo

Il profilato orizzontale è più voluminoso davanti, per schiacciarsi verso il retro. Il suo collegamento con i foderi obliqui è ben visibile, tanto che dà l’impressione di abbracciare il piantone. Si nota un prolungamento verso l’alto e il reggisella ha una forma a D, con profilo posteriore tronco. Verso il basso si notano i cambiamenti di shape dei tubi orizzontali del carro, sfinati vicino al perno passante, massicci verso la scatola del movimento centrale. Per gli amanti delle cifre: il retrotreno è corto, solo 42,5 centimetri (cifra comune a tutte le taglie).

Altra particolarità molto interessante

La scatola del movimento centrale non è BBright come vuole la tradizione Cervélo, ma ha delle calotte filettate T47, al tempo stesso viene mantenuta l’asimmetria del comparto. Questione di praticità legata al ciclocross. Un mezzo del genere viene smontato, lavato ed è soggetto ad una manutenzione di gran lunga maggiore, rispetto ad una bici da strada. Confrontandola con la sorella road, la R5-CX è più alta da terra: più 11 millimetri.