Comitati regionali in soccorso dei ragazzi: illusione o realtà?

14.12.2021
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Ormai lo ripetiamo da tempo, se si è giovani soprattutto se juniores o under 23, trovare una squadra è sempre più difficile. O i ragazzi sono già dei veri campioncini o la situazione si fa nettamente complicata.

Vuoi una certa crisi (dovuta anche al Covid), vuoi il sistema fiscale che non agevola la nascita di nuove società, vuoi la sicurezza sulle strade… il risultato è che le squadre dove potersi tesserare sono sempre di meno. E sono sempre di meno, per non dire quasi del tutto assenti, dalla Toscana, Umbria in giù.

In questo quadro il rischio di perdere dei ragazzi, ancor prima che dei potenziali campioni, diventa sempre maggiore.

Noi ci siamo chiesti cosa può fare la Federazione in soccorso di quei ragazzi che restano “a piedi”. Abbiamo visto che la Federciclismo si è mossa, per esempio, per trovare un team all’iridato di Roubaix, Liam Bertazzo, ma con i ragazzi?

Manuel Oioli (a sinistra) e Alberto Bruttomesso (a destra) al Lunigiana, gara che si corre con i comitati regionali
Manuel Oioli (a sinistra) e Alberto Bruttomesso (a destra) al Lunigiana, gara che si corre con i comitati regionali

Parola a Cazzaniga

Non si potrebbe ipotizzare che ogni comitato regionale faccia una sua squadra, così da raccogliere eventuali “senza contratto”?

«Così mi ritirate la volata – parte in tromba e in modo appassionato Ruggero Cazzaniga, vicepresidente della FCI – ho fatto inserire questa proposta nelle norme attuative già l’anno scorso».

«Il tesseramento individuale non si può fare, serve una società. Con questa norma (la 31.0 del regolamento dilettanti 2021, ndr) i presidenti regionali, o chi per essi, potevano creare una società, tra virgolette, fittizia. Fare quindi loro stessi un’affiliazione e consentire così il tesseramento dei vari ragazzi in cerca di una squadra».

«Il problema è che purtroppo gli stessi comitati regionali hanno snobbato questa proposta mettendo come scusanti eventuali problemi che potevano dare i ragazzi, non essendo seguiti in maniera diretta, piuttosto che esaltare le opportunità di questa iniziativa».

L’articolo (31.0) fortemente caldeggiato da Cazzaniga inserito nelle Norme Attuative Dilettanti 2021
L’articolo (31.0) fortemente caldeggiato da Cazzaniga inserito nelle Norme Attuative Dilettanti 2021

Obiettivo promozione

Cazzaniga rilancia poi l’argomento. Secondo lui non si tratta solo di trovare squadre ai ragazzi, bensì di fare promozione.

«Il ruolo di una federazione non è solo quello di vincere più medaglie – riprende Cazzaniga – cosa comunque importante chiaramente, ma è quello di poter mettere in condizione i ragazzi di avvicinarsi a questo sport. Faccio un esempio: a maggio c’è il Giro d’Italia, io a giugno devo essere in grado di poter tesserare i ragazzi che si appassionano vedendo la corsa rosa insieme al papà. Ma oggi nessuna società tessera un ragazzo che parte da zero, o quasi, a giugno. E neanche posso biasimarle più di tanto visto che nella maggior parte dei casi non navigano in buone acque economiche e che ci sono comunque dei costi da sostenere.

«E non dobbiamo pensare solo agli juniores o agli under che sono “pochi” e quantificabili, ma dobbiamo pensare anche a esordienti, allievi e ai ragazzi che potrebbero essere tesserati. Ai ragazzi del paese: credo che tra pista, strada, bmx, mtb… qualcosa si possa trovare».

«Per questo l’idea delle squadre dei comitati regionali per me era, ed è, vincente. È una soluzione praticamente a costo zero. Chi non riesce a trovare squadra quasi certamente possiede una sua bicicletta, la Federazione, in questo caso i comitati regionali non hanno problemi a fare un’affiliazione e a tesserare un corridore, si tratta solo di fornire ai ragazzi una maglia. Se poi ci sono problemi per tirare fuori 10 maglie allora c’è qualcosa che non va in quel comitato regionale stesso.

«Fosse per me – aggiunge Cazzaniga – questa “iniziativa” di tesseramento la farei anche a livello centrale, nazionale».

La #inEmiliaRomagna vagamente ricorda questo progetto di aiuto da parte dei CCRR, ma resta un team “normale”
La #inEmiliaRomagna vagamente ricorda questo progetto di aiuto da parte dei CCRR, ma resta un team “normale”

Opportunità per tutti

Chiaramente tesserarsi in questo modo è una sorta di ancora di salvataggio, ne siamo consapevoli, però meglio un salvagente che non tentare per nulla. Che non poter inseguire i propri sogni.

«Un ragazzo o una ragazza andrebbero alle corse con i propri genitori – dice Cazzaniga – vestendo la maglia del rispettivo comitato. In questo modo avrebbero comunque la possibilità di giocarsi le loro carte.

«Secondo il regolamento della delibera che presentai potrebbero fare le gare regionali, non quelle nazionali per le quali servono almeno team composti da quattro componenti. Correrebbero in regione chiaramente se c’è una gara nel loro comitato, ma possono anche spostarsi in altre regioni. Penso magari al Sud. In questo modo ragazze e ragazzi hanno comunque l’opportunità, di seguire il loro sogno. E se un team fosse interessato a loro… sarebbero liberi di andare».

Tessera tifoso AS Roma Ciclismo

L’amore per il ciclismo… in una tessera!

31.05.2021
3 min
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E’ stata la prima società affiliata alla Federazione Ciclistica Italiana, ma per certi versi – meglio, per più di un motivo – potrebbe oggi considerarsi come una delle compagini sportive italiane attive nel mondo del ciclismo più moderne ed innovative: più “avanti”, si direbbe, sia in termini di marketing, di comunicazione e di effettiva promozione della propria attività.

La tessera del tifoso

Costituita nel lontano 1927, la A.S. Roma Ciclismo considera come anno ufficiale per la sua nascita il 1928, anno a cui risale la prima affiliazione alla F.C.I. Una posizione difesa per tanti anni con sacrifici, ma anche grazie a tanti successi, fino ad arrivare ai giorni d’oggi. E proprio i giorni d’oggi, quella della presidenza di Lorenzo Baldesi, segnalano una società molto al passo coi tempi. Nell’immagine, nella gestione dei profili social – per comunicare con gli atleti delle categorie giovanili, ma anche per attrarne dei nuovi – nel disegno e nella proposizione del merchandising tecnico, nell’idea di varare una originale tessera del tifoso.

Vantaggi e sostegno ai giovani

Con la tessera del tifoso si ha l’obiettivo di sostenere l’attività di tutto il vivaio di allievi e giovanissimi, oltre a quella degli juniores della A.S. Roma Coratti. Acquistando difatti questa tessera annuale di supporto al team – il valore è di appena 20 Euro all’anno ed arriva a casa gratuitamente – il possessore automaticamente beneficia sia dell’omaggio di esclusivi gadget (come ad esempio la bellissima t-shirt “limited edition” del #racingteam, la taglia si può scegliere online nel momento in cui si sottoscrive l’associazione) quanto di un’extra sconto del 10%, cumulabile per i già tesserati, sui prodotti tecnici ufficiali A.S. Roma Ciclismo firmati da ON Sport Wear e ben presentati nel ricco shop online della storica società.

Lorenzo Baldesi, Presidente dell’A.S. Roma Ciclismo
Lorenzo Baldesi, Presidente dell’A.S. Roma Ciclismo

La maglia 2021 è di ON Sport Wear

E proprio i capi d’abbigliamento tecnico per ciclismo ON Sport Wear, che quest’anno letteralmente “vestono” i ragazzi della A.S. Roma Ciclismo, fanno bellissima mostra di se nello shop online della società. Su tutti, la splendida maglia 2021, realizzata mediante l’impiego di ben sei tessuti diversi, e caratterizzata da una parte frontale (pesantezza 130 grammi per mq. Bielastico 80% poliestere e 20% elastane), una laterale in tessuto kite 80 grammi mq. altamente traspirante, una parte posteriore con tasche in tessuto time out con conformazione a rete per consentire un’alta traspirabilità. La manica è in tessuto alias con silicone già inserito, il taglio è vivo senza alcuna necessita di cuciture sul bordo.
Nella parte finale altri due tessuti fasciano la vita permettendo la massima aderenza al corpo.

asromaciclismo.it