Sembrava un’indiscrezione, poi l’arrivo di Sean Yates sull’ammiraglia della Eolo-Kometa ha dato spessore alla voce secondo cui fra i direttori sportivi della squadra di Basso e Contador salirà anche Stefano Zanatta. Voci di corridoio, si sa, che però in certi casi profumano di arrosto.
Zanatta, 56 anni, è in pensione e ci sta bene. Ha fatto per 10 anni il professionista, poi dal 1997 è salito in ammiraglia con Aki, Vini Caldirola, De Nardi, Fassa Bortolo, Liquigas e Bardiani. Lo abbiamo incontrato più volte al Giro d’Italia e ogni volta ribadiva il concetto: sono in pensione. E in fondo c’era da capirlo.
Sceso dall’ammiraglia della Bardiani-Csf, aveva sposato il progetto del Team Monti, naufragato come tutti sappiamo. Quando sei fatto come Stefano e hai fatto della serietà la tua bandiera, quell’episodio è stato la pietra tombale su una carriera esemplare.
Zanatta è infatti il direttore sportivo che oltre ad aver guidato Basso alla vittoria del Giro d’Italia del 2010, ha tirato fuori i migliori professionisti della Liquigas. Ha plasmato lui Nibali e Viviani, Sagan e Caruso, Oss e Formolo. Saperlo fuori dal gruppo era già strano di per sé. Saperlo accanto a Basso dà invece il senso del cerchio che si chiude. E forse non è neanche un caso che, al momento di scegliere i nomi per l’ammiraglia, Ivan abbia puntato su due tecnici con cui ha tanto lavorato e anche bene, come Yates e Zanatta.
Non sappiamo quando arriverà l’ufficialità, ma certo lo staff della Eolo-Kometa inizia a farsi interessante. Accanto ai due tecnici sopra citati, dovremmo trovare Jesus Hernandez come diesse da far crescere e Dario Andriotto come responsabile dello scouting. Se così sarà, buon lavoro, ci attendono scenari molto interessanti.