Il viaggio rosa di Leknessund si ferma a Cesena

14.05.2023
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CESENA – I compagni e i fan lo chiamano “The Dog”, nessuno lo avrebbe mai detto, eppure Andreas Leknessund ha vestito la maglia rosa per cinque giorni. Per ricollegarsi al suo soprannome si può dire che sia stato un “underdog”, noi lo chiameremmo il meno pronosticato. Fin dal suo primo giorno in maglia rosa, indossata a Lago Laceno, non ha mai nascosto che questo sogno sarebbe dovuto finire presto e che non si sarebbe fatto illusioni. Crederci però non costa nulla e con il coltello fra i denti ha difeso il primato a Campo Imperatore e nella tappa di ieri rimanendo agganciato a pochi secondi dopo gli attacchi di Roglic. 

Oggi ha dovuto alzare bandiera bianca e riconsegnare la maglia a Evenepoel. Dopo l’arrivo lo abbiamo intervistato mentre in un’area defilata, in uno dei momenti più intimi ed emblematici. Con la maglia rosa addosso solo fisicamente e non più legittimamente.

«Sono stati cinque anzi nove giorni fantastici qui al Giro d’Italia – ha detto – specialmente quelli passati in maglia rosa. Sapevo che oggi avrei perso la maglia e non ne sono sorpreso, ma ho dato comunque il massimo. Sono molto felice e fiero di aver passato queste tappe in rosa. Ora non vedo l’ora che arrivi il giorno di riposo domani».

Qui Leknessund subito dopo la sua prova mentre si riveste con i colori DSM
Qui Leknessund subito dopo la sua prova mentre si riveste con i colori DSM

Gli insegnamenti in rosa

Al norvegese classe ’99 va dato atto che sia stato un esempio di sorriso, rilassatezza e genuinità in queste cinque tappe da leader. A lui piace dire di essere l’attuale ciclista professionista nato più vicino al Polo Nord. Forse questo animo glaciale gli ha permesso di coronare il sogno di vivere alla sua prima partecipazione al Giro d’Italia la possibilità di vestire la maglia rosa. Gli abbiamo chiesto come sono stati questi giorni e cosa abbia imparato…

«Ho imparato molto – spiega Leknessund – da questi giorni da leader. Io in prima persona ma anche delle dinamiche del team che si hanno quando indossi questo primato. Avere tutta l’attenzione addosso. Stare sempre davanti, attenti a tutto, dal primo all’ultimo chilometro. E’ stato super speciale e mi sono goduto tutti questi giorni. Non è qualcosa a cui sono mai stato abituato».

Leknessund ha chiuso a 1’15” la prova contro il tempo di oggi
Leknessund ha chiuso a 1’15” la prova contro il tempo di oggi

Le prossime due settimane

Siamo alla nona tappa, è finita la prima settimana, ne mancano due. Per Leknessund e per tutto il gruppo il Giro non è ancora arrivato il giro di boa. Dopo un’inizio così per l’atleta del Team DSM non sarà facile riabituarsi e ritrovare nuovi stimoli per proseguire la sua corsa.

«Mi aspetto – dice Andreas – che ci siano altri bei giorni a venire. Per quanto riguarda la squadra, abbiamo avuto un ottimo inizio di Giro e credo anche che continueranno a migliorare. Sono sicuro che le ultime due settimane saranno buone come la prima. Adesso la generale non è più un obbiettivo, vorrei ancora andare a cercare una vittoria di tappa. Ho passato alcuni giorni in rosa e penso che anche vincere la tappa sarebbe davvero molto bello. Quindi per ora questo è l’obiettivo per il resto del Giro».

Ora l’unico obiettivo del norvegese è la vittoria di tappa
Ora l’unico obiettivo del norvegese è la vittoria di tappa

I favoriti secondo lui

Dopo cinque giorni corsi in vetta alla classifica, Andreas Leknessund ha imparato cosa vuole dire stare là davanti. Ha imparato a quale attenzione mediatica e sportiva sia sottoposta la maglia rosa. Nei giorni scorsi ha guardato negli occhi gli uomini di classifica per difendere la sua maglia. Così abbiamo deciso di chiedergli chi secondo lui sarà il favorito per la vittoria finale…

«Penso che sia un Giro – conclude il norvegese – davvero molto interessante. Durante la crono ho sentito che dopo il primo intertempo Remco stava andando molto bene. Ora ho visto che ha vinto. Tutti lo vedevano come il grande favorito prima del Giro e potrebbe esserlo ancora. Ma abbiamo visto ieri e penso anche oggi che ci sono altri ragazzi che hanno una buona forma e possono dire la loro. Quindi penso che il Giro sia completamente aperto e sarà davvero eccitante».