UAE in trasferta: tra social ride, premiazioni e futuro

15.11.2023
5 min
Salva

Il mese di ottobre è stato quello dedicato ai sempre più gettonati team building. Momenti dove le squadre si incontrano, ancora in maniera “informale”, lontane quindi da allenamenti e ritiri. Non si pensi però che queste occasioni siano meno impegnative lavorativamente parlando, soprattutto per quanto riguarda lo staff. E’ stato così anche per UAE Team Emirates e UAE Team ADQ che hanno passato una settimana negli Emirati Arabi per pianificare il prossimo futuro. 

Per il sociale

Tra i membri dello staff presenti al team building di Abu Dhabi c’era anche Simone Casonato, coach della UAE Team ADQ. Insieme a lui entriamo nella settimana di lavoro del team, piena di impegni anche lontani dalla bici. 

«E’ un’occasione che si è creata anche l’anno scorso – racconta – e permette allo staff e ai corridori di ricompattarsi. E’ un modo per incontrare anche quella parte del team che lavora ad Abu Dhabi e che solitamente non si incontra in corsa. Sul territorio emiratino lavora un team composto da 15 persone, i quali studiano anche dei modi per far crescere il ciclismo nel Paese. Un’iniziativa, svolta in quei giorni, e mirata proprio a questo, è stata una Social Ride partita dal Colnago Cafè di Abu Dhabi. La sera c’è stata una cena sempre al Colnago Cafè insieme allo staff dell’azienda che lavora negli Emirati.

«Si è trattata di una settimana intensa – prosegue – dove si è presentata la nuova struttura per il 2024. Molti corridori arrivavano direttamente dalle corse in Cina e c’erano anche quelli che l’anno prossimo faranno parte del team. I responsabili hanno dato un’introduzione generale all’organigramma. Una novità interessante sarà quella della nuova head of sport del team UAE Team ADQ: Cherie Pridham».

Alcuni atleti tornavano direttamente dalle corse in Cina, come Chiara Consonni
Alcuni atleti tornavano direttamente dalle corse in Cina, come Chiara Consonni

Visite e attività

La ripartenza, lontana ancora dalle solite località dove si costruisce la gamba in vista della stagione che verrà, ha riguardato anche attività diverse. 

«Chiaramente abbiamo avuto modo di visitare alcuni luoghi di interesse – prosegue Casonato – come la Gran Moschea dello Sceicco Zayed ed altri siti sul territorio. Si tratta di un modo per far scoprire e conoscere meglio ai corridori e allo staff la cultura e i valori del Paese che il team rappresenta e viceversa. Abbiamo iniziato a fare anche le prime attività, la mattina intervenivano degli ospiti per proporre attività di sviluppo.

«E’ una cosa che abbiamo fatto anche negli anni passati, questa volta gli ospiti erano due ed hanno parlato di come sviluppare le abilità motivazionali e relazionali. Aspetto importante per degli atleti che devono lavorare costantemente a contatto e dove il risultato di uno dipende molto anche dagli altri. Nel 2022, per esempio, era intervenuto un consulente irlandese che aveva parlato di creatività».

Celebrare il 2023

Il ritrovo ad Abu Dhabi è servito anche per rendere omaggio ai numerosi successi della stagione appena conclusa. Un 2023 che ha visto il team maschile aggiudicarsi il primo posto del ranking UCI. 

«C’è stata una cena – racconta ancora coach Casonato – per festeggiare il primato nel ranking UCI. Ha preso parte all’evento anche il presidente del team: Matar Al Yabhouni. E’ stato un bel momento che lo ha visto protagonista, ho avuto modo di parlarci e devo ammettere che ho trovato una persona molto simpatica e alla mano. Ha parlato molto con i corridori ed è un vero appassionato di ciclismo, anche di cavalli, è una persona davvero disponibile.

«E’ stata una settimana intensa – conclude – ma non abbiamo ancora affrontato i programmi di lavoro e di allenamento. Il 2024 sarà sicuramente un anno impegnativo, perché con le Olimpiadi ci saranno da calibrare bene i carichi di lavoro e gli obiettivi stagionali. Ma per questo avremo modo di parlarne al ritiro di dicembre».