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Alessandro Spezialetti

Androni, i giovani e l’obiettivo Giro

06.01.2021
3 min
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Alessandro Spezialetti fa parte della squadra che più di tutti ha l’attacco nel Dna. Okay, avete già capito: l’Androni Giocattoli-Sidermec. L’abruzzese è uno dei direttori sportivi del team di Gianni Savio. Lui insieme a Giovanni Ellena, altra colonna portante dei bianco-rossi, e Giampaolo Cheula pensano, escogitano, fanno… anche il “ritiro virtuale”.

In tempi di covid bisogna pensarle tutte! E in certe situazioni Gianni Savio e il suo staff non sono mai secondi a nessuno.

Alessandro, dicci di più di questo ritiro. Come vi organizzavate?

Controllavamo i file del loro lavoro la sera e poi al telefono o per videochiamata parlavamo dell’allenamento e dei vari test. Ogni direttore sportivo aveva alcuni atleti. Io ne avevo cinque. Simone Ravanelli, Simon Pellaud, Eduardo Sepulveda, Leonardo Marchiori e Matteo Malucelli.

Come è nata l’idea del ritiro virtuale?

E’ venuta un po’ a tutti. Ne parlavamo con altri ds, con Savio, con i dottori. Così abbiamo stilato un programma di lavoro. I ragazzi erano abbastanza curiosi di questa esperienza. E’ durato dieci giorni, ne facevano quattro di carico e uno di scarico. Nel mezzo anche due test. Ognuno aveva i suoi programmi in base a frequenze cardiache e wattaggi. Un programma visionato anche dai nostri medici, Andrea Giorgi e Maurizio Vicini.

Simone Ravanelli
Simone Ravanelli (25 anni), per Spezialetti ha grandi margini di crescita
Simone Ravanelli
Ravanelli (25 anni), per Spezialetti ha grandi margini di crescita
Ma li seguivate anche per il peso?

Bè alla fine non era un ritiro vero e proprio, li lasciavamo liberi, anche perché ognuno ha il suo nutrizionista, ma poi non è che avessero di fatto tutto questo spazio perché ogni mattina volevamo sapere il peso.

Hai parlato di test, in cosa consistevano?

Ne hanno fatti due. Uno sulla durata e uno sull’intensità. Adesso aspettiamo il resoconto dei medici per poter poi analizzare i dati e vedere come continuare.

Passiamo ai “tuoi” ragazzi. Iniziamo da Pellaud. Bel corridore…

Simon è in Colombia. Lì sta facendo un training camp vero e proprio. Con lui ci sono anche altri pro’ e persino la Van Vleuten.

Ravanelli: un gran bel dilettante, poi gli è mancato qualcosa?

Non credo gli sia mancato molto. Questo è stato un anno strano. Io credo che verrà fuori come merita. E’ più sicuro di sé e chissà che non possa essere la sorpresa del prossimo anno.

E Malucelli?  

Ci aspettiamo molto anche da lui. Matteo è veramente forte. E’ un duro, un determinato e non lascia mai nulla al caso e poi è tornato nella sua famiglia. Cosa gli serve? Fare più gare e trovare costanza.

Sepulveda, un corridore di peso…

Lui non lo conosco molto. Lo sto facendo in questi giorni. E’ sicuramente un corridore esperto e può dare sicurezza ai ragazzi e a tutto il team. Spero solo che dia qualcosa di più di quanto fatto alla Movistar

Matteo Malucelli
Matteo Malucelli (27 anni) ritorna all’Androni dopo due anni alla Caja Rural
Matteo Malucelli
Malucelli (27 anni) ritorna all’Androni dopo due anni alla Caja Rural
E di Marchiori, non ci dici nulla?

Non lo facciamo conoscere troppo! E’ una scommessa. Lui si sta riprendendo. E’ un neoprofessionista (non a caso ha due anni di contratto e non uno, ndr). Ha iniziato a pedalare da un paio di settimane. Inizierà con gare minori. La domanda più strana che mi ha fatto? Come si riempiono i moduli per il rimborso spese?

Insomma Spezialetti è fiducioso…

Lo spero. Spero anche che potremo tornare a fare la nostra parte al Giro d’Italia. Noi abbiamo sempre fatto il nostro e non vedo perché non dovremmo esserci. Sul campo ce la siamo guadagnata. Poi si sa, decide Rcs. Io sono fiducioso in generale. Intanto dobbiamo lavorare. Abbiamo una buona squadra. Ravanelli, Malucelli, Pellaud e qualche altro colombiano ci daranno belle soddisfazioni.