Simone lascia il treno e per un giorno sogna in proprio

23.05.2021
3 min
Salva

Nessun treno, era la sua occasione, quella da non fallire. Quando Simone Consonni arriva alla transenna dietro cui lo aspetta la sua ragazza Alice, ha l’espressione sfinita e insieme felice. Lei gli dà dei colpetti affettuosi sul casco, mentre gli uomini della Cofidis lo raggiungono per allungargli una bottiglietta da cui bere e una mantellina, visto che sta ricominciando a piovere.

«Con Elia stamattina ci siamo parlati – dice Simone mentre un elicottero rende difficile sentirsi – e mi ha dato via libera. Lui era controllato da Sagan e Cimolai per la maglia a punti e così sono partito per prendermi la mia occasione. Ero già entrato nel primo gruppo prima della caduta e ci hanno fermato. Ma quando hai un giorno per te, non puoi lasciarlo andare».

Simone Consonni è entrato nella fuga sin dal mattino e ha retto bene sugli strappi
Simone nella fuga sin dal mattino e ha retto bene sugli strappi

Il gioco delle coppie

La dannazione è stata ritrovarsi in fuga contro delle vere squadre, perché come anche ieri verso lo Zoncolan, alcuni corridori sono riusciti a portare con sé dei compagni con cui gestire il finale. Lo stesso Campenaerts, che ha vinto, ne aveva ben due.

«Questo è il motivo per cui alla fine non siamo rientrati – dice – perché dietro non tutti collaboravano, dovendo proteggere i compagni davanti. I due ci sono scappati in pianura e non era semplice andargli dietro, però sono contento di essere rimasto nel gruppetto sugli ultimi strappi».

Nella volata per il terzo posto, Consonni ha perso da Arndt
Nella volata per il terzo posto, ha perso da Arndt

Tokyo chiama

Sarebbe stata una bella volata. Il quarto posto e la capacità di reggere sugli strappi fanno capire che la condizione è buona, malgrado i problemi al ginocchio che hanno spostato il suo debutto stagionale ad aprile. Sarebbe stata una bella volata, ma è comunque un bel segnale sulla strada per Tokyo.

«Sto bene – dice Simone – ed è in condizione anche Elia. Pippo (Ganna, ndr) va forte, lui va sempre forte. Stiamo tutti bene».

Stamattina alla partenza, il loro allenatore Dietro Bragato raccontava che subito dopo il Giro, i ragazzi di Marco Villa raggiungeranno la nazionale in un ritiro in altura, che potrebbe essere Livigno, se smetterà di nevicare. Il gruppo è unito. A Verona, per salutarli, Scartezzini e Lamon erano assiepati come tifosi dietro alle transenne.

Dopo il traguardo, il fiato per raccontare la giornata: la sua occasione
Dopo il traguardo, il fiato per raccontare la giornata: la sua occasione

Un giorno buono

Due colpi di tosse e capiamo che è tempo di lasciarlo andare, con un’ultima domanda: che cosa ti fa capire questa fuga?

«Non so ancora che corridore posso diventare – dice – se uno che tira volate o altro. Però oggi mi sono proprio divertito. E finché ci si diverte, a me sta bene. E poi non era neanche tanto freddo oggi, è stata una bella giornata».