L’urlo per celebrare la vittoria della Coppa San Geo di Davide Persico viene portato via dal forte vento che ha contraddistinto tutta la giornata. Il bergamasco ha regolato il gruppo in una volata ristretta sul traguardo di San Felice del Benaco, paese che si affaccia sulla sponda bresciana del lago di Garda (in apertura foto Rodella). Il velocista della Colpack Ballan è stato di parola, ci aveva detto, pochi giorni fa, di volersi prendere la squadra sulle spalle, e così è stato.
Buona la prima
Scherzando diciamo a Persico che la nostra intervista a casa Santini gli ha portato fortuna e lui sorride. Il Team Colpack-Ballan oggi ha preso le redini della corsa fin dai primi chilometri, a testimonianza che l’obiettivo era chiaro: vincere.
«E’ stata una gara un po’ nervosa – dice Persico – essendo la prima, tutti avevano qualche dubbio sulla condizione e puntavano a stare davanti, per non trovarsi a rincorrere. Noi abbiamo cercato di restare sempre nelle prime posizioni, ma la corsa è stata sempre incerta. I due circuiti finali erano veloci, ma con due strappi importanti che man mano hanno sgretolato il gruppo. Negli ultimi tre giri c’era davanti un mio compagno (Romele, ndr), aveva anche lui possibilità di fare risultato.
«Io stavo bene, mi sono messo sulla ruota degli altri ed ho aspettato paziente il momento giusto. Devo ringraziare i miei compagni, soprattutto Romele che, dopo essere stato in fuga, mi ha dato una mano a prendere una migliore posizione per la volata. Ci tenevo a partire bene, è una gara speciale per me, l’ho vinta due anni fa e nel 2022 sono arrivato terzo».
Ecco Bruttomesso
Alle spalle di Persico, con una volata di rimonta, si è piazzato Bruttomesso, alla sua prima corsa con il CTF. Sul palco qualcuno gli dice che è un secondo posto d’oro. Lui sorride, ma lo sguardo trasmette poca convinzione nelle parole ascoltate.
«Sono contento del risultato – dice – mi sentivo bene e le sensazioni erano ottime, anche in corsa mi sentivo veramente bene. Sullo strappo finale sono andati via inizialmente in due, successivamente siamo scollinati in tre. Ma in men che non si dica, ad un chilometro dalla fine ci hanno ripreso a causa della poca collaborazione tra di noi. Mi sono comunque lanciato nella volata perché stavo bene, un po’ di rammarico c’è, non posso nasconderlo.
«Il cambio di squadra – riprende dopo l’interruzione per le interviste in diretta – l’ho sentito. Complice anche il fatto che non ho più la scuola a cui pensare. Mi sono allenato bene durante l’inverno, con tante ore sulla bici. Ho modificato un po’ la preparazione lavorando un po’ anche in palestra, la differenza si sente».
Esperienze comuni per crescere
La cosa che accomuna Persico e Bruttomesso è la voglia di emergere, che passa anche per le corse all’estero. Il CTF porta i propri ragazzi oltre confine già da qualche stagione, soprattutto verso Est. Da quest’anno l’obiettivo è puntare al Nord, per trovare una nuova scuola dalla quale imparare. Ce lo hanno confermato anche in mattinata, prima della partenza, i diesse. I ragazzi fremono per queste nuove opportunità e non vedono l’ora di partire.
Per la Colpack, invece, la novità è più fresca, lo avevamo raccontato quest’inverno quando i calendari erano da definire: «Anche con la squadra – conferma Persico – ci siamo dati l’obiettivo di essere più competitivi in ambito internazionale. Andremo a fare qualche gara in Belgio e in Croazia il prossimo mese, dove cercheremo di fare del nostro meglio e di crescere. Si è visto negli ultimi anni come il velocista deve tenere anche sugli strappi, il percorso della San Geo ne è la prova.
«Mi sono allenato tanto per diventare un corridore sempre più e anche lui (dice indicando Bruttomesso, ndr) si vede che è più preparato. Siamo due velocisti importanti per il movimento giovanile italiano e sfidarsi così a viso aperto non può che alzare il livello di entrambi. Di sicuro ci rivedremo anche al Giro d’Italia Under 23 e saranno altre belle volate».