Pasqualon: «A Sanremo tre punte per la Intermarché»

17.03.2022
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«La mia Sanremo ideale? Pasqualon che vince in volata». Milano-Sanremo in vista, i velocisti affilano le lame. Soprattutto e velocisti dotati di fondo come Andrea Pasqualon. Il corridore della Intermarché Wanty Gobert ha disputato una buona Tirreno-Adriatico tutto sommato.

Caduto in Algarve, sta superando un piccolo problema al ginocchio. Due piccole ferite, due “buchi” che hanno impiegato un po’ più del dovuto per rimarginarsi, ma che per stessa ammissione del veneto non gli hanno dato problemi.

Il vicentino ha tenuto spesso duro durante la Tirreno. Non è mai arrivato col gruppetto dei velocisti nelle tappe dure
Il vicentino ha tenuto spesso duro durante la Tirreno. Non è mai arrivato col gruppetto dei velocisti nelle tappe dure

Fatica alla Tirreno 

Andrea Pasqualon ha lavorato come voleva: un grosso volume alla Tirreno e lame affilate alla Milano-Torino. In quest’ultima corsa ha affinato la condizione. Vediamo quindi come si prepara un velocista alla Classicissima.

«Ho svolto un bel lavoro sin qui per la Sanremo… Sicuramente il lavoro della Tirreno ci servirà sicuramente per la Sanremo. E servirà soprattutto per un corridore delle mie caratteristiche, che tiene ed è veloce. La Sanremo esige sicuramente un grande ritmo e con un livello di corridori del calibro che abbiamo avuto alla Tirreno (e alla Milano-Torino, ndr) sicuramente questo ritmo è stato fatto».

La Tirreno, così come la Parigi-Nizza, resta centrale per affrontare con la miglior gamba possibile la Sanremo.

«Il tempo, anche se è stato freddo, ci ha aiutato, non abbiamo preso acqua e questa è la cosa fondamentale in ottica Sanremo».

Pasqualon scherza con Girmay. Ieri tutte e tre le punte (anche Kristoff) della Intermarché erano alla Milano-Torino
Pasqualon scherza con Girmay. Ieri tutte e tre le punte (anche Kristoff) della Intermarché erano alla Milano-Torino

Nuovo avvicinamento

E’ cambiato un po’ il calendario. Una volta la corsa dei Due Mari finiva al martedì e il sabato c’era la Sanremo. Quest’anno invece la corsa è finita prima (domenica) e nel mezzo c’è stata la Milano-Torino.

Una volta si coglieva anche l’occasione di sfruttare la tappa lunga della Tirreno per fare la distanza in vista dei 300 chilometri della Classicissima. Si allungava dopo la corsa. Adesso invece non si fa quasi più, e semmai si cerca di partire prima, non di allungare dopo.

«Le distanze delle tappe – spiega Pasqualon – della Tirreno sono state giuste pensando alla Sanremo, abbiamo fatto frazioni anche intorno ai 220 chilometri, pertanto non abbiamo bisogno di fare molto più lavoro. E poi le tappe erano anche abbastanza dure, sempre con un bel po’ di dislivello. Anzi, semmai il problema è riuscire a recuperare bene perché alla Sanremo bisogna veramente arrivare con tutte le energie possibili».

«C’è questa tendenza di fare una grande distanza qualche giorno prima della Milano-Sanremo e magari qualcuno farà qualcosa prima del via della Milano-Torino, però io penso che dopo una settimana di Tirreno, non serve “buttar dentro” altro.

«La Tirreno-Adriatico è una corsa tosta e da parte mia ho cercato sempre non di stare nell’ultimo gruppetto, quello dei velocisti, ma di rimanere con i migliori 40-50. Per esempio ho fatto così anche nel giorno di Fermo, che non era proprio una tappa per me. Tutto questo appunto per cercare di fare più qualità e più fatica possibili. Proprio per  vivere in modo più rilassato questa settimana, Milano-Torino a parte».

Kristoff (a destra) terzo alla Milano-Torino di ieri, antipasto della Classicissima
Kristoff (a destra) terzo alla Milano-Torino di ieri, antipasto della Classicissima

Tre punte in Liguria

La Intermarché Wanty Gobert sta crescendo. Pasqualon sta bene, Kristoff ha vinto e più volte i ragazzi di Valerio Piva hanno dimostrato di non sfigurare nei confronti degli squadroni. Anche ieri alla Milano-Torino è stato protagonista in volata, terzo alle spalle di Cavendish e Bouhanni.

«Alla Milano-Sanremo – spiega Pasqualon – abbiamo diverse pedine da giocare. Saremo una  una squadra che sicuramente non aspetterà il finale. Vogliamo, e abbiamo, la possibilità anche di muoverci prima. Vedremo… Perché oltre a me e Kristoff c’è Girmay, l’altro velocista che si è ben comportato alla Parigi-Nizza. Per noi superare il Poggio resta il momento cruciale».

Per superare il Poggio oggi non è sufficiente che le gambe siano al massimo. Anche la bici e tutto il resto deve essere al top. In Intermarché le nuove Cube Litening C:68X sembrano dare responsi molto buoni e in particolare piacciono le ruote Newmen con canale più largo.

«A livello di materiali siamo ben messi – dice Pasqualon – adesso un po’ tutti stiamo usando i tubeless che è davvero più scorrevole. Per quanto riguarda i rapporti: il 54 di sicuro, ma forse anche un 55 ci potrà stare. Bisognerà valutare bene come sarà il vento in finale. In ogni caso, oggi servono rapporti davvero lunghi perché altrimenti non si riesce neanche più a stare al passo. Bisogna guardare ad ogni minimo particolare».