Il nuovo Cavagna, col solito marchio di fabbrica

22.03.2023
4 min
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RICCIONE – Il colpo che ieri Remi Cavagna ha sparato quando mancavano 42 chilometri al traguardo potrebbe risultare decisivo due volte. La prima perché gli ha regalato il successo in solitaria a Riccione nella tappa inaugurale della Settimana Internazionale Coppi e Bartali. La seconda perché potrebbe permettergli di vincere la generale.

Il 27enne francese della Soudal-Quick Step guida con 36” di vantaggio sul compagno Mauro Schmid, che proprio sullo stesso traguardo aveva trionfato un anno fa e che ieri ha stoppato ogni tentativo di chiusura degli avversari vincendo la volata degli inseguitori davanti all’olandese Pluimers della Tudor. Il percorso della gara del G.S. Emilia, seppur preveda ancora salite nelle prossime frazioni, non sembra impossibile per Cavagna.

L’azione di Cavagna si è evoluta sui gpm di Montescudo. Prima riprendendo Teugels (Bingoal) poi andando via solo
L’azione di Cavagna si è evoluta sui gpm di Montescudo. Prima riprendendo Teugels (Bingoal) poi andando via solo

E’ vero che Remi in passato non si è mai cimentato molto nel curare la classifica dei piccoli giri a tappe, però l’impressione è che la forma al momento sia quella giusta. E poi sabato a Carpi, all’ultimo giorno, ci sarà ancora una possibilità di risistemare le cose qualora si fossero complicate nei giorni precedenti

Morale e fiducia

Gli abbracci che riceve Cavagna dai suoi compagni di squadra dopo il traguardo sono l’istantanea più nitida che certifica il perfetto gioco di squadra avvenuto negli ultimi 28 chilometri. Lì, sul secondo gpm di Montescudo, ultimo di giornata, il ragazzone di Clermont-Ferrand, che ha origini di Lepreno, (paesino bergamasco vicino a Serina), è rimasto solo.

«Ero venuto qua alla Coppi e Bartali – ci spiega Cavagna dietro il podio delle premiazioni, dove ha ricevuto anche la maglia della classifica a punti che verrà indossata da Schmid – per puntare alla crono finale di Carpi. Quella tappa resta un obiettivo, ma è ovvio che adesso faccia un pensierino anche alla classifica generale. Quei 18,6 chilometri contro il tempo erano importanti ed ora a maggior ragione lo saranno ancora di più».

Un momento di relax per Cavagna prima di salire sul podio e ricevere le maglie della generale e della classifica a punti
Un momento di relax per Cavagna prima di salire sul podio e ricevere le maglie della generale e della classifica a punti

«Sono molto contento della vittoria – prosegue – perché mi dà tanto morale. Oggi (ieri per chi legge, ndr) ho fatto un po’ di prove generali per sabato visto che gli ultimi 27 chilometri li ho fatti da solo, ben protetto dai miei compagni. Poi questo è il primo successo in Italia, dove ho parenti in una zona di Bergamo in cui i Cavagna nascono come funghi (sorride, ndr)».

Nuovo Remi

L’ultimo successo di Cavagna risale alla cronometro del Tour de Pologne nel 2021. Nel mezzo un periodo buio che ha rivisto la luce ad inizio stagione. Circa 120 chilometri di fuga sulle cote della Faun Ardèche Classic e poi altri 95 in avanscoperta nella frazione di montagna alla Parigi-Nizza.

«A fine 2021 mi ero fratturato delle vertebre – racconta Remi – e quello scorso di conseguenza è stato un anno molto difficile. Avevo sempre delle tensioni nella parte lombare. Per fortuna quel momento è dietro di me ed ora c’è un nuovo Remi. Solitamente vado forte e vinco a crono, ma qua ho vinto come mi è capitato altre volte in passato. La Dwars door Vlaanderen, la tappa alla Vuelta nel 2019 e la stessa Faun Ardèche. Tutte con fughe solitarie.

«Buttando uno sguardo al resto dell’annata – conclude Cavagna prima di concedersi ai selfie di alcune appassionate tifose – punto ai campionati nazionali sia in linea che a crono. Poi mi concentrerò sul Tour de France per qualche tappa. Naturalmente anche le prove contro il tempo di mondiali ed europei sono degli obiettivi. Ma ci penserò più avanti».